Dopo una mattina domenicale trascorsa al mare di pomeriggio valutiamo cosa si può combinare di intrigante in una città mezza deserta. Scartata l’ipotesi dei cinema a luci rosse, in queste ore sono solamente pieni di gay, decidiamo di andare nel centro storico della città e fare una capatina in un negozio di abbigliamento gestito da extracomunitari, li qualcosa sicuramente si riesce a concludere.
Parcheggiamo in una piazza ai margini dei vicoli, oramai diventati isola pedonale, notiamo che ben poca gente passa da queste parti, i turisti sono attratti da punti più reclamizzati, notiamo inoltre alcuni venditori di sigarette di contrabbando infilati nei vicoli più stretti e meno frequentati. Anna indossa un abito rosso che le arriva a metà coscia, ma la cosa più intrigante è la lunga cerniera che lo chiude davanti, naturalmente vista la poca gente che circola per strada la zip è abbassata quasi sotto i seni privi di reggiseno, che Anna ha evitato di indossare al pari del tanga insomma il classico sotto il vestito niente. Arrivati davanti al negozio lo troviamo chiuso ridendo Anna mi dice: ‘Sta a vedere che sono in ferie” entriamo nel bar di fronte per bere una bibita, anche li c’è solo il barista che naturalmente osserva attentamente Anna. Mentre si beve chiedo se sa qualcosa del negozio, mi risponde che di domenica d’estate verso sera qualcuno viene ad aprirlo. Decidiamo di fare due passi nell’attesa. In fondo ad un vicolo vedo due africani chiedo ad Anna se le va di fare un po’ di esibizionismo, lei risponde di si allora le abbasso ancora la cerniera e i suoi seni sono quasi fuori’.
Ci avviciniamo lentamente ai due, dal modo di fare sicuramente sono venditori di sigarette, difatti appena siamo davanti a loro ci propongono delle stecche di sigarette che nascondono dietro ad un muretto. Anna chiede se hanno una marca non molto nota mettendoli in difficoltà.
Ci fanno vedere quello che hanno e visto che a noi non interessava ci chiedono che se siamo interessati a comprare erba da fumare, rispondiamo di no, mentre parliamo i loro sguardi sono posati sulle grazie che Anna espone generosamente. Uno dei due offre ad Anna una sigaretta, lei l’accetta e si siede sul muretto a fumare. Accavalla le gambe e l’abito sale mostrando le gambe nel frattempo la zip abbassata mostra un ampio dettaglio dei seni. Le chiedono se la sigaretta le piace, lei risponde di si, allora insistono per venderle una stecca. Lei ridendo risponde di no, nel frattempo da un portone vicino esce un terzo uomo che viene vicino a noi e si mette a parlare in arabo, i due rispondono naturalmente noi non capiamo nulla. Il nuovo arrivato si mette a sedere di fianco ad Anna e comincia a riempirla di domande. Vuole sapere che cosa le può vendere, naturalmente anche lui offre le solite sigarette, accendini di marca, borse e altri accessori originalmente falsi. Visto che non riesce a rifilarle nulla estrae da un taschino il classico spinello, lo accende poi inizia a passarlo agli altri due, dopo alcuni giri lo avvicina alla bocca di Anna, lei aspira poi lui lo passa a me che lo rifiuto. Continuano a fumare lentamente ad un certo punto quando tocca ad Anna glielo lo avvicina poi lo ritrae e indicandole la zip le fa segno di abbassarla, lei rimane interdetta e mi guarda il suo sguardo è pieno di libidine forse dovuta al fumo o forse dovuta all’atmosfera creatasi a lei piace trovarsi in situazioni al di sopra delle righe’. e essere alla 17 di una domenica estiva in fondo ad un vicolo buio assieme a me e soprattutto a tre africani’.visto il mio sguardo consenziente lei abbassa la zip, ma lui le fa segno di farla scendere ancora’.lei obbedisce adesso le sue tette sono completamente fuori alla portata visiva dei tre. Io mi guardo attorno per vedere che non ci siano altre persone attorno. Uno di loro mi dice di stare tranquillo li vengono solo i loro clienti’ continuano i giri della fumata fino a che il marocchino indica ad Anna la zip” lei la fa scendere ancora e si ferma all’altezza dell’ombelico’.i tre danno evidenti segni di eccitazione e iniziano a toccarsi i cazzi al di sopra dei pantaloni. Dopo alcune tirate i solito indica ad Anna la zip lei rimane ferma poi la fa scendere all’altezza del pube, al quel punto lui afferra la cerniera e l’apre completamente. La fica di Anna appare nel suo splendore completamente depilata, i tre rimangono a bocca aperta lo spettacolo è veramente intrigante. Il solito la prende per una mano e mi dice ridendo portiamo la tua donna in casa la facciamo divertire’..così detto si avviano tutti lei compresa verso il portone di fronte. Dopo circa tre ore uno di loro il più giovane scende e mi indica di seguirlo. Saliamo al secondo piano ed entriamo in un vecchio appartamento, gli altri due africani sono in cucina a bere, il terzo mi indica una camera, entro e vedo Anna sdraiata sul letto a pancia in giù la chiamo si gira e mi guarda il suo volto è sfigurato dalla libidine, sul letto ci sono segni di sborrate, su un comodino un catino con dei pezzi di sapone e un grosso manico di martello, appoggiato su un tavolino una pentola con acqua ancora calda ed un posacenere pieno di mozziconi di sigarette, attorno al collo ha un foulard, la guardo attentamente i seni presentano arrossamenti e i capezzoli sono gonfi, anche il pube presenta arrossamenti, si alza e va in bagno esce dopo dieci minuti si riveste salutiamo i tre ed usciamo. Lentamente andiamo a prendere l’auto mi dice che ha l’intestino sottosopra e che spera di arrivare a casa senza’.problemi.
Dopo una doccia andiamo a letto ed esamino bene la mia mogliettina attorno ai seni ha delle bruciature, anche i capezzoli sono rossi come pure la fica e il buco del culo, lei mi dice che glieli hanno fatte con le sigarette’.le chiedo se vuole raccontarmi tutto lei sorride e dice ok e inizia’.
Una volta entrati il primo a toccarla è stato Hamed, quello dello spinello tanto per intenderci, l’ha portata sul letto glielo ha messo in bocca, l’ha scopata con violenza dicendole ti faremo provare cosa facciamo alle italiane in Marocco, quando ha finito ha lasciato il posto a Dris il più giovane, era molto eccitato e non ha resistito molto dentro la sua fica in compenso l’ha inondata di sborra.
Quindi è toccato ad Abdel, si è fatto succhiare a lungo il cazzo, poi l’ha penetrata alla pecorina, dapprima con calma poi con irruenza e mentre la scopava le strizzava in modo feroce le tette, non ha impiegato molto a capire che ad Anna piace essere maltrattata e la sua violenza è aumentata. Mentre la scopava si è rivolto ad Hamed in arabo, questi è andato in cucina ed è tornato dopo cinque minuti portando un catino con dell’acqua, un pezzo di sapone un coltello. Anna non riusciva a capire cosa volessero fare, Abdel era resistentissimo e continuava a fotterla poi Hamed col coltello tagliò dei pezzi di sapone li mise nel catino e ne passò uno ad Abdel. Questi cominciò ad insaponare il buco del culo di Anna poi tirò fuori il cazzo dalla fica e puntò decisamente al piccolo forellino posteriore’.con un colpo deciso, grazie anche alla insaponata, la penetrò. Anna oramai è rotta anche in culo e non ebbe difficoltà a prenderlo, l’unica cosa che le procura bruciore era il sapone. Ebbe un intenso orgasmo e i tre se ne accorsero’.poi anche l’africano godette riempendole l’intestino’.
Rimase alcuni minuti ferma sul letto poi i tre le si avvicinarono aveva su di se sei mani che la toccavano le frugavano dentro la fica e Abdel ricominciò a strizzarle le tette, Dris andò in cucina e tornò con uno spinello se lo passarono loro tre senza darlo a lei, Hamed accese una sigaretta e gliela diede, poi le chiese se ne aveva ancora voglia di cazzi Anna rispose di si, lui ridendo le disse: ‘va bene, ma facciamo qualche bel gioco come piace a noi’ Dris da dietro le bloccò le braccia, Hamed le gambe’.e Abdel, che le aveva tolto la sigaretta di mano, le diede un pugno nel pube. Anna lanciò un urlo allora lui prese un foulard e la bendo. Prese la sigaretta accesa procurandole delle leggere bruciature ai capezzoli, poi attorno ai seni, passò quindi alla fica prima le grandi labbra poi la clitoride. Anna nonostante il dolore era eccitatissima, Abdel soprattutto sembrava una furia scatenata, la girarono a pancia in giù non la tenevano più ferma oramai era li pronta a subire tutte le loro violenze, le misero pezzi di sapone dentro al buco del culo, poi Hamed cominciò a raccontarle cosa si fa in Marocco alle turiste, queste storie contribuivano ad eccitare ancora di più Anna che a sua volta chiedeva all’africano particolari e dettagli ed era attratta dal racconto di una ragazza che, mentre cercava di tornare in albergo, lui e altri con la scusa di accompagnarla loro all’hotel l’avevano condotta in un casolare sperduto e li violentata ripetutamente. Abdel prese un grosso manico di martello e glielo mise in fica, godeva come una pazza, poi la girarono e se lo ritrovò piantato in culo. A quel punto a turno se la scoparono mentre il manico le sfondava l’intestino’.
Poi sono arrivato io”
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