Naturalmente sono rimasta in contatto con Massimo e anche Tea mi scrive spesso. Specie dopo che hanno visto pubblicata la loro lettera. Dalla nostra corrispondenza ho messo assieme il seguito della loro avventura col clistere che, naturalmente, continua ancora.
Se prima frequentavo spesso Mario e Tea, ora sono da loro quasi tutti i giorni. Ci facciamo il clistere almeno una volta la settimana ma la pera la infiliamo ogni volta possibile. In casa stiamo quasi sempre nudi e facciamo sesso a piu’ non posso. Non credevo fosse possibile essere quasi sempre in tiro. Spesso fisicamente non ce la faccio piu’ ma resto in uno stato di eccitazione mentale pazzesco’. Credo di comportarmi come un drogato.
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Avevi ragione ora con la testa stiamo piu’ a posto ma ci vuole un niente per riaccendere la lampadina. Quando Tea e’ fuori io e Mario passiamo ore a sperettarci e masturbarci’ come se non ne avessimo abbastanza’ ora possiamo farlo durare parecchio per poi goderci delle sborrate super. Noi non ce ne accorgiamo ma Tea dice che sente subito dall’odore che c’e’ in casa se abbiamo fatto i porci senza di lei. Anche Tea non e’ da meno. Dobbiamo farla godere due o tre volte tutte le sere perche’ possa riuscire a dormire.
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Se me lo avessero detto prima, non ci avrei mai creduto’ ho sempre voglia di cazzo, dal mattino alla sera’ colpa tua che ci hai scritturati tra i clisterofili’..certo che ci vuole la testa giusta, il fatto resta che dal giorno che mi son fatta fare quella prima peretta, non ho piu’ smesso di godere. A volte mi vien voglia di dirlo a tutte le colleghe o le donne che vedo imbronciate” prendetelo nel culo..scopate’vedrete che il mondo vi sorridera’!! Se penso a come godo con mio marito e mio fratello e mi sento bagnare e non vedo l’ora di correre a casa per farmi un’altra scorpacciata di cazzo”
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”.. vedere loro due che si toccano e giocano nudi me la fa tirare da matti. L’altra sera ho chiesto a Mario se avesse mai sentito la voglia di provare a fare qualcosa con Massimo (finora si limitano ad infilarsi le dita e massaggiarsi le palle) magari il desiderio di succhiarglielo o menarglielo un pochino. Lui ha detto di no, ma non gli credo. Deve essere Massimo a fare il primo passo pero”’.
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Scommetto che Massimo ti ha gia’ raccontato tutto’. Ma te lo voglio dire lo stesso’ancora non ci credo. Magari me la tocco un po’ mentre scrivo.
Qualche giorno fa, ero in casa da solo perche’ ero rientrata prima del previsto, ho ricevuto la visita inaspettata di mia zia Maria, la sorella di mia madre. Era in citta’ per fare shopping e, trovandosi a passare di li’ si era fermata per vedere se c’era qualcuno a casa. Giornata caldissima, la zia mi chiede se puo’ farsi una doccia per rinfrescarsi. Naturalmente dico di si. Lei va in bagno e si mette sotto l’acqua,io vado a prenderle degli asciugamani e glieli porto. Non ho fatto neanche in tempo ad uscire che mi chiama:
– Tea, cos’e’ st’affare?
In mano teneva la gomma del nostro clistere special con la cannula ondeggiante di fronte a lei. A momenti svenivo. Tutta rossa cercai di rispondere con naturalezza:
– E’ un clistere zia’.sai, ogni tanto’.
– Non c’e’ mica bisogno di vergognarsi sai’. Anch’io li faccio’solo che uno cosi”non l’avevo mai visto.
E guardava la cannula che era, ora lo so, almeno il doppio di una cannula comprata in farmacia. La prese in mano, la toccava quasi con riverenza.
Zia Maria, a cinquantacinque anni, e’ ancora una bella donna, dalle forme piene, in carne, il fisico robusto e sodo della donna che lavora. Cosi, con un asciugamano nei capelli ed uno annodato sotto l’ascella, la nera cannulona in mano, era un pochino ridicola. Per di piu’ il suo interesse sembrava genuino.
– L’ha portato a casa Mario’ non so dove l’abbia preso. Ne avevo bisogno e gli ho chiesto di comprarne uno’!!
La sua mano accarezzava inconsciamente la cannula.
– Questi uomini..non ti puoi fidare a fargli far niente..!! Ma ti aiuta almeno?
– Beh’ si’.sai’ da sola’
– Tea’. Non essere imbarazzata’ anche a me li fa tuo zio’..
Ridacchio’ senza smettere di sfregare la cannula tra le dita
– Sei una donna sposata’. Non c’e’ mica niente di male a divertirsi un po’ col marito!!!….certo che ha trovato una bella canna”. Noi ne usiamo uno normale’
Continuava ad accarezzarla e la sua voce ed il suo sguardo si erano fatti sognanti. Cominciavo a sentirmela umida. Senza neanche pensare le chiedo:
– Zietta, la vuoi provare?
Si blocca, la cannula sempre in mano, mi guarda come sorpresa, strana, poi mi sorride e mi fa l’occhiolino.
– Non e’ mica una brutta idea sai’..
Mi guarda dritto negl’occhi
– ‘..anche se mi scaldera’ di nuovo..!!…. cosa ci mettiamo?
E mi porge la cannula.
– Cosa ne dici di qualcosa di fresco? Ho una bottiglia di te alla pesca in frigo’ se ci aggiungiamo un po’ d’acqua tiepida dovrebbe essere proprio giusto!
– Te invece di camomilla!?! Ma non sara’ mica eccitante’!!
Ci facciamo una risata poi mi segue in cucina dove preparo la borsa.
– Va bene qui?
Fa lei lasciando cadere l’asciugamano per poi salirci sopra con le gambe aperte, curvandosi sul tavolo.
Bocca secca sentivo un fremito di eccitazione salire. Zia Maria ha un bel culone sodo e un cespuglione castano. La fica si apriva gia’ gonfia di eccitazione e luccicante. La prova che anche lei godeva a farsi riempire la pancia. Si apre le chiappe da sola, offrendomi un buco ben lavorato. Per mancanza di meglio uso del burro. Ridiamo entrambe pensando all’ultimo tango’.. le infilo subito due dita, le finzioni sono finite.
– Mmmmmm’. Sei brava..!! Fai cosi’ anche a tuo marito?
– Certo’. Cominciamo sempre cosi’. Mario e’ un porcellone, sai! E lo zio?
– Lui’ altro che porcone’.brava, infilala fino in fondo’.Oddio’.e’ freschissima’.. dovresti vedere come ci gode’..non ti dispiace se’mi”un pochino’
– Anzi, non vedo l’ora di vederti godere!!
Muovo la cannula dentro di lei mentre il te fresco la riempie. La sua mano copre la bernarda, si penetra con due dita mentre con il palmo si sfrega il clito Ci vuole pochissimo per farla raggiungere l’orgasmo. Lentamente le tolgo la cannula. Sospira. Il liquido fresco spinge per uscire. Va in bagno. Pochi minuti e mi raggiunge nuovamente. E’ sempre nuda. Ora posso notare le belle tettone dai grossi capezzoli scuri. Non ho mai fatto sesso con una donna, a parte qualche toccatine con qualche amichetta ai tempi della scuola. Mi sento attratta’..allungo una mano e le accarezzo un seno.
– Grazie..e’ stato davvero bello!! Se vuoi rinfrescarti un pochino anche tu’.
Stringo il capezzolone tra le dita.
– Avevo paura che non me lo chiedessi! Credo di averne proprio bisogno
– Si’ lo credo anch’io’
Dice lei pizzicando entrambi i miei capezzoli che spingevano per bucare la maglietta. E mi da un bacio sulle labbra. Un’attimo e siamo lanciate in un lingua in bocca favoloso, le mani piene di tette e capezzoli. Zia Maria si stacca
– Dai, preparati che voglio vederti il culetto! Vai di la’!
Vado in salotto ed in un secondo sono nuda. Via maglietta e shorts mi inginocchio per terra, testa bassa e chiappe bene in alto. Con le mani mi separo le natiche. Lei arriva con la borsa pronta’ e il burro’!!
– Tesoro’ hai un culetto favoloso’.un pochino arrossato’ tuo marito ci ha dato dentro vero?
– Me lo ha sbattuto per bene stanotte ( ancora non volevo dirle che anche mio fratello ci aveva messo del suo) ti sembra troppo largo?
– No cara.. non ti preoccupare che non si allarga mai troppo’ecco.!!
Dai, toccati la micetta.. stai gocciolando!!
Le sue dita nel buchetto mi sfiorano il grilletto irrigidito. E’ bravissima, un tocco leggerissimo comparato alle dita ruvide dei miei uomini. Ho pensato a te per un momento poi ho cominciato a masturbarmi mentre lei mi infilava la cannula. Non avevo mai usato l’acqua fresca’mi ha fatto rabbrividire un po’ ma era piacevolissima. Cullata dalle sue mani e dalla sua voce ho goduto quasi subito. Un’orgasmo di quelli che ti fanno ritirare tutti i nervi, fin alle radici dei capelli. Tornata dal bagno lei era semisdraiata sul divano che si accarezzava. Senza dire niente mi sono sdraiata vicino a lei. Abbiamo cominciato ad accarezzarci e baciarci. Un minuto dopo eravamo sul pavimento avvinghiate in un sessantanove selvaggio. Non avevo mai leccato una fica ma succhiavo e leccavo come non avessi mai fatto altro. Non so quante volte ho goduto. Piu’ tardi, io stremata e lei fresca come una rosa, abbiamo fatto una rapida doccia parlando un po’ dei nostri mariti. Di come anche a loro piacesse prendere una bella cannula tra le chiappe, di come si arrapavano e rendevano di piu’ a letto. Alla mia offerta di portarsi a casa il clistere e di farlo provare allo zio lei accetta dicendo che sapendo che glielo avevo mandato io avrebbe goduto ancora di piu’.
– Hai intenzione di raccontargli di oggi?
– Certo che si!! Perche, tu non dirai niente a Mario?
– Non ti dispiace se glielo dico?
– E perche’ dovrebbe’.. abbiamo goduto da matte e se, magari, venite a riprendervi il clistere, magari potremmo godercela ancora’..
– ‘..magari tutti e quattro’..
– ‘.. mi sembrerebbe una idea’.fantastica’.. cosa ne dici?
– E lo zio?
– Lui’.non ti preoccupare..ti ho detto che e’ un porcone! Mario, piuttosto?
– Oh.. anche lui non e’ da meno”
– D’accordo allora’. Ci vediamo sabato!
Prima che se ne andasse la convinsi a prendere in prestito anche il vibratore dicendole che lo zio lo avrebbe senz’altro apprezzato.
Quella settimana Massimo era via ed e’ rimasto tagliato fuori. A Mario sarebbero serviti due cazzi tanto ero eccitata. Non avevo dubbi che Mario sarebbe stato eccitatissimo all’idea di passare un fine settimana a far sesso e clisteri con gli zii. Tutte le sere ero al telefono con la zia che mi aggiornava sui loro godimenti. Da quando era tornata a casa non si era ancora rimessa le mutande’!! Il sabato mattina via di buon’ora, alle dieci eravamo la’, gli zii ancora in vestaglia a fare colazione. Approfittiamo e ci facciamo un te e una fetta di torta. Lo zio mi guardava come un gatto guarderebbe un topolino, si poteva palpare l’eccitazione. Mario faceva il timido ma la zia prende in mano la situazione. Senza curarsi di chiudere la vestaglia che si apriva sulle tettone ci informa che aveva preparato un paiolo di infuso di rose e aghi di pino, una ricetta di un’amica erborista’mi schiaccia l’occhio’ e che l’aveva tenuta tiepida, pronta all’uso’. Non vedeva l’ora di provarla
– Cosa aspettiamo allora!!
Faccio io alzandomi. Si alzano tutti. Dalla vestaglia dello zio Piero, sotto la pancia abbondante, spunta una cappella grossa e purpurea’. Il mio culetto da una stretta preoccupata, la fica comincia a colarmi. Che bestia’!!
La zia aveva preparato tutto. Poltrona, divano e pavimento coperti con plastica e asciugamani’ la vecchia casalinga..!! Zio Piero si offre per primo togliendosi la vestaglia e mettendosi in posizione, curvo sulla poltrona a gambe larghe. Peloso e panciuto ma in forma zio Piero! Il cazzo un po’ corto ma molto piu’ grosso di come l’aspettavo. Peloso anche lui come Mario e abbronzato, ci offriva un culo piccolo e sodo, bianco e completamente senza peli. Commentando ci mettiamo tutti nudi, la zia arriva col clistere e passando da una toccatina all’uccello di Mario. Vola la vestaglia. Lo zio si slarga le chiappe offrendoci il buco. La zia passa il clistere a Mario e procede a lubrificare ma, invece di usare il dito, usa direttamente il vibratore. Ben coperto di crema lo fa girare sul buchetto spingendo leggermente fino a farlo entrare. Lo zio mugola e si trastulla l’uccello. Un paio di minuti ed e’ pronto. Lo zio si gira e si sdraia in poltrona, ai suoi lati noi gli alziamo le gambe e Mario gli infila la cannula nel buchetto ben aperto. Come fa sempre con Massimo, Mario comincia a massaggiargli le palle gonfie mentre noi gli massaggiamo il pancione e lui ci infila le mani tra le cosce per toccarci la fica. Solo del suo cazzo non si occupava nessuno, oscillava solo e gocciolante fino a che io, mossa a compassione, non lo afferrai saldamente in mano e lo strofinai accolta da un grugnito di piacere. Ho visto letteralmente la cappella gonfiarsi e il meato aprirsi per flottare una sborrata favolosa. Si era talmente riempito che abbiamo dovuto aiutarlo ad andare in bagno. Alla zia l’ho fatto poi io mentre i maschietti le tenevano le gambe alte e lei si trastullava coi loro cazzi. Con la pancia piena e il vibratore sul grilletto non ci e’ voluto molto per farla ululare. E’ il mi turno, la zia tra le cosce mi ancoro ai due cazzi duri che sono ai miei lati. Mi tirano indietro le gambe, le ginocchia quasi sulle spalle Il liquido tiepido mi riempie, mani che mi palpano dappertutto. Il tocco del vibratore sul mio grilletto mi manda in visibilio. Sento del liquido colarmi lungo le cosce. Oddio devo scappare. E poi tocca a Mario. Zia Maria gli lavora l’ano col vibratore, ha la cappella che gocciola. Gli alziamo le gambe e zio Piero gli infila la cannula e poi’ glielo prende in mano. Sento un’eccitazione tremenda, come un pugno allo stomaco’..Mario ha gli occhi chiusi, zio Piero lo sega, si ferma, avvicina il suo cazzo a quello di Mario e lo strofina. Mario apre gli occhi e immediatamente comincio a godere. Non avesse avuto la cannula ben spinta dentro, credo che avrebbe sbrodolato dappertutto. Pochi minuti e siamo tutti e quattro sul letto. Io e zia Maria spompiniamo l’una il marito dell’altra. Improvvisamente lei alza la testa e offre l’uccello di Mario al marito.
– Assaggia caro! Senti com’e’ buono’!!!
– Non ti dispiace, vero Mario? Fa lo zio.
Prima che Mario risponda la zia si siede sulla sua faccia strofinandogli addosso il ficone fradicio e sollevandogli le gambe. Zio Piero si accoccola davanti a lui e glielo prende in bocca. La cosa mi eccita da matti e comincio a masturbarmi con forza. Lo zio succhia con forza si ferma, lecca la cappella masturbandolo, succhia ancora un po’. Un dito si intrufola tra le chiappe. Ora succhia le palle. La zia spinge sulle gambe e Mario solleva ancora di piu’ il culo. Ora la lingua di zio Piero spinge sul buchetto tenendo il cazzo stretto in mano. Poi zio Piero si alza e si inginocchia. Mi chiede di passargli la vaselina. Come in trance la prendo e io stessa ne spalmo una ditata sul culo pulsante di mio marito. Accarezzo il grosso cazzo con la mano unta e spingo la cappella contro il culo di Mario. Lo zio spinge e vedo lo sfintere dilatarsi e poi aprirsi sembrava lo stesse risucchiando’Mario grugnisce, zio Piero lo prende per le cosce e spinge con forza, a fondo. L’urlo di Mario viene soffocato dalla fica della zia mentre zio Piero comincia a incularselo a colpi lenti e profondi di nuovo tenendogli il cazzo stretto in mano. In pochi minuti urla lo zio spingendo a fondo e iirigidendosi, fiotta Mario grugnendo, gode la zia strofinandosi e anch’io con il griletto stretto tra le dita. I miei ricordi si fanno confusi sembra che per ore ci siamo leccati e succhiati a vicenda; cazzi, fiche culi’. Lingue che si infilano dappertutto.Gli uomini hanno bisogno di riprendersi ma io e la zia siamo ancora arrapate. Ci lanciamo in un fantastico sessantanove. Loro ci guardano facendosi una birra. Godiamo e li invitiamo a far spettacolo. Ridono e un po’ imbarazzati si avvicinano, se lo toccano. Spinti dai nostri inviti costanti e pressanti si rilassano e cominciano a baciarsi. Troppo eccitante vederli mentre si baciano e si masturbano. Mario lo prende in bocca, lo zio gli tiene la testa tra le mani’. Poi lo zio si gira e gli offre le chiappe. Senza un momento di esitazione Mario la acchiappa e lo infila. Io e la zia siamo ingoiate. Appena vediamo che aumentano il ritmo avvicinandosi all’orgasmo, gli saltiamo addosso e li stacchiamo. Mi impalo su mio marito abbassandomi su di lui, offrendo il culo in alto. La zia capisce al volo. Sento le sue mani che mi allargano le chiappe, la sua lingua e poi la cappella, Dio’ cosi’ grossa, cosi’ dura’.entra come un palo infuocato facendomi urlare di dolore, me lo sentivo strappare. Zio Piero mi martella senza pieta’ mi sento strapiena. Il dolore si fa sordo e pian piano lascia il posto ad un piacere brutale Godo urlando’. Gli uomini sono loro a condurre il gioco adesso. Si staccano da me e si buttano sulla zia offrendole lo stesso doppio servizio. La sbattono tutti e due scambiandosi spesso le parti mentre lei gode a ripetizione per godere entrambi sborradole sul viso e sui seni. Abbiamo dormito e goduto, chi si svegliava trovava qualcosa da succhiare, da infilare. Fino a perdere la cognizione del tempo. Mi sono poi risvegliata arrotolata in un angolo del pavimento, lo zio sul divano’Mario e la zia a letto, abbracciati. Doveva essere l’alba’..o il tramonto? Era l’alba. Ero affamata, assetata e coperta di residui ormai secchi. In bagno mi raggiunge la zia’siamo appagate. Insieme nella vasca ci crogioliamo nell’acqua calda commentando la serata. Pensare al piacere provato ci risveglia i sensi’ e un bruciore al culo mi ricorda il cazzone dello zio. Zia Maria mi ci mette un po di crema e andiamo a far colazione. Li risvegliamo con il caffe e dopo una doccia sono ancora pimpanti ma, a Mario, fa male sedersi’!!!
Piu’ tardi ci siamo dedicate ai loro culi’prima li abbiamo preparati per bene, anche un piccolo clisterino e poi ce li siamo inculati col vibratore. Povero Mario, la zia c’e’ andata giù un po’ fortino e poi lo zio l’ha infilato di nuovo, tanto per slargarlo ancora un pochino. Visto che sembrava non venissero mai, ne abbiamo approfittato per farci ripassare il buchetto anche noi. Ero talmente carica che quando ho goduto con il cazzo dello zio ben piantato tra le chiappe e quello di Mario in bocca che mi sono lasciata scappare un getto di pipi’ in faccia alla zia che me la stava leccando. E’ successo il finimondo. La zia ha voluto che la facessi tutta e poi si sono messi tutti attorno a me e mi hanno pisciato addosso tutti e tre. Ho goduto di nuovo come una pazza!!! Certo che il salotto lo abbiamo ridotto un lago’!!
Alla sera mi e’ toccato guidare’ Mario non ce la faceva a star seduto.
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L’altra settimana e’ successo qualcosa di fantastico, incredibile. Io l’ho saputo solo un paio di giorni fa quando Tea e Mario sono tornati da una visita a nostra zia’.. ora non vedo l’ora di andarci anch’io. Tea mi ha detto che te lo ha raccontato. Dovresti vedere il culo di Mario’glielo hanno fatto come a una scimmia’..ma gli sta passando. Visto che a lui faceva male, si e’ vendicato mettendolo in culo a me. Se me lo avessero detto solo pochi mesi fa che lo avrei preso in culo, avrei detto che erano tutti scemi. Ora l’ho fatto e ne ho goduto, anzi non vedo l’ora di farmi sfondare dallo zio’. E l’ho anche succhiato. A Tea piace da matti vederci fare i porci e si eccita tremendamente. Visto dove ci hanno portato le perette?
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Cosa ne dite delle storie di Massimo e famiglia?
Scrivetemi:””’enemagirl2@hotmail.it
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