“Lucia intanto delicatamente, mentre Beatrice era in ancora in piedi, le slacciò il reggiseno che pure cadde a terra…”
Beatrice e Antonio entrarono nella reception di un lussuoso hotel. Sapevano che
“loro” erano già lì ad aspettarli.
“Loro” non erano una coppia. “Lui” si chiamava Marco, era un ragazzo di una provincia vicina, di bella presenza, lavorava come infermiere, ma nel tempo libero, anche a pagamento, soddisfaceva le voglie più strane delle ricche signore. Beatrice e Antonio sapevano che era una persona molto pulita, professionale e anche discretamente dotato. Lo avevano scelto in un sito di incontri su internet perché, a pagamento, era disposto a fare, ma soprattutto a non fare, quello che le clienti chiedevano. Lo aveva contattato Antonio che poi lo aveva personalmente incontrato e aveva potuto constatare che il ragazzo era proprio quello che faceva per loro. Oltretutto era appassionato di fotografia e si era detto disposto a filmare qualsiasi cosa Beatrice e Antonio avessero voluto.
Il problema era invece stato trovare “lei”. Per Beatrice, estremamente gelosa, erano tutte troppo belle e più giovani di lei e non si sarebbe sentita a suo agio. Dopo inutili ricerche su internet, alla fine era stato lo stesso Marco a proporre alla coppia una cerchia di donne, sue conoscenti e colleghe. Erano ragazze che lavoravano onestamente di giorno e, di notte, arrotondavano lo stipendio con altro tipo di attività. Tra quelle proposte da Marco la scelta di Beatrice fu sicura: una di queste faceva la massaggiatrice di professione e impiegava le proprie arti nel tempo libero anche nel sesso. Inoltre non era giovanissima, non era una bellezza (con qualche chilo in più), ma dopotutto dalle foto si notava che era piacevole d’aspetto e soprattutto disponibile ad accettare qualsiasi richiesta. “Lei” si chiamava Lucia. Beatrice e Antonio non l’avevano mai incontrata, ma si erano fidati delle garanzie che aveva dato Marco, che la conosceva professionalmente.
Antonio aveva prenotato due camere comunicanti in un hotel. Ovviamente una a nome suo e l’altra a nome di Marco e Lucia.
Arrivati nella reception, Antonio si registrò con Beatrice. Avevano prenotato per una notte intera. Sapevano che Marco e Lucia avevano già preso possesso della loro camera; il ragazzo aveva mandato a Antonio un messaggio poco prima confermando la loro presenza.
Beatrice e Antonio entrarono nella stanza a loro assegnata. La porta della camera comunicante era chiusa e non si sentivano rumori. La coppia si sistemò: Beatrice si mise in reggiseno nero, slip neri e una sottoveste di pizzo, niente di particolarmente erotico. Si sentiva molto intimidita dalla situazione e non riusciva a liberarsi del tutto. Antonio come al solito rimase in maglietta e boxer attillati, dal quale risaltava il pene che cominciava ad inturgidirsi. Beatrice lo notò subito e la mano le scappò sull’inguine del compagno.
Antonio sorrise e si avvicinò alla porta di comunicazione tra le due stanze e bussò sommessamente. Una voce maschile rispose “avanti”. Antonio mise la mano sulla maniglia e fece segno a Beatrice di seguirlo. La donna timidamente lo raggiunse e lo prese per mano. Le sue gentili mani femminili erano fredde e sudate.
Entrarono nella stanza. Le luci erano soffuse. Marco era seduto su una poltrona e si alzò con un benevolo sorriso dirigendosi verso la coppia. Beatrice stava dietro a Antonio, tenendolo sempre per mano. Marco aveva i pantaloni della tuta e una maglietta bianca. Ma dai pantaloni della tuta si notava chiaramente la protuberanza dello scroto. Era evidente che sotto non aveva niente.
Dal bagno immediatamente uscì Lucia. Era una ragazza carina, mora, con un bellissimo sorriso accogliente. Aveva decisamente qualche chilo in più, ma non disturbava per niente la sua gentile figura.
Lucia porse subito la mano ad Antonio e poi a Beatrice, accorgendosi dell’imbarazzo della donna e facendole un bellissimo sorriso. Lucia aveva dei pantaloni aderenti bianchi e una canotta pure aderente. Aveva un bel seno prosperoso che emergeva prorompente dalla scollatura. Ma ciò che attirava lo sguardo erano i capezzoli turgidi che si intravedevano grazie al tessuto quasi trasparente. Antonio subito lanciò un’occhiata al seno di Lucia; Beatrice accortasene, gli diede uno strattone.
Lucia sul comodino aveva già preparato tutta una serie di unguenti e accessori professionali per il massaggio.
“Se volete preparavi, io inizierei con massaggiare Beatrice”. Disse dolcemente la ragazza.
“Se desiderate, intanto, posso e posizionare le telecamere e fare delle riprese”. Aggiunse Marco.
Antonio allora prese dall’altra camera la sua attrezzatura da fotografia e cominciò ad illustrare a Marco il suo utilizzo.
Intanto Lucia cominciò a sfilare la sottoveste di Beatrice, che scivolò per terra lasciando la donna in reggiseno e mutandine. Marco alzò gli occhi assai interessato, con uno sguardo di approvazione. Antonio fu per fulminarlo con gli occhi, ma si trattenne.
Lucia intanto delicatamente, mentre Beatrice era in ancora in piedi, le slacciò il reggiseno che pure cadde a terra. Beatrice era di spalle, ma lo sguardo di Marco che aveva la fotocamera di Antonio in mano si fece sempre più inteso; il ragazzo si spostò per vedere il profilo del seno della donna e non appena lo vide, il suo pene, libero sotto i pantaloni, sussultò.
Antonio era troppo teso per reagire. Un moto di gelosia lo colse, ma nuovamente si trattenne.
Lucia fece sdraiare Beatrice a pancia in giù sul letto e invitò anche Antonio ad accomodarsi sul letto.
Antonio lasciò Marco con la macchina fotografica in mano, si tolse la maglietta e raggiunse le donne sul letto.
Lucia cominciò a spalmare olio sulla schiena di Beatrice ed iniziò a compiere gesti circolari sulla sua pelle. Antonio stava vicino a guardare. Poi Lucia prese le mani dell’uomo e insieme passarono e accarezzarono tutto il corpo di Beatrice e duranti quei movimenti, la ragazza proponeva ad Antonio la sua scollatura vertiginosa e cercava di sfiorargli le braccia nude con il seno.
Marco iniziò a riprendere.
Le mani unite di Lucia e Antonio correvano sulla schiena di Beatrice, passando sopra gli slip scendendo nelle gambe. Poi Beatrice sentì mani leggere che risalivano dai piedi e le toccavano l’interno coscia. Ebbe un sussulto. Marco si levò la maglietta.
Antonio, scostate le mani dal corpo delle sua donna, guardava Lucia che le apriva le cosce e massaggiava la zona intorno all’inguine e i glutei, ma senza togliere gli slip.
“Le togliamo le mutandine?” Chiese Lucia fissando Antonio. La scelta doveva essere solo sua.
Ma Antonio sussurrò alle orecchie di Beatrice: “Vuoi?”. La donna annuì con la testa e Antonio iniziò a sfilarle delicatamente gli slip. Marco si avvicinò a riprendere e Antonio notò chiaramente il suo pene che turgido si muoveva sotto i pantaloni della tuta. Non gli diede fastidio questa volta, perché era consapevole che era la sua donna a provocare quella reazione nel ragazzo.
E mentre Antonio sfilava gli slip a Beatrice, Lucia con un gesto lento, ma deciso, si tolse la canotta lasciando scoperto il seno. Davanti a quella nudità improvvisa, Antonio sussultò.
Lucia allora iniziò a massaggiare i glutei finalmente liberi di Beatrice, aprendoli e con le dita arrivando fino all’ano. Lo faceva in modo sensuale, con il suo seno che seguiva i movimenti delle braccia. Poi divaricò le gambe a Beatrice e con le dita iniziò a descrivere piccoli cerchi intorno alle labbra della vulva. Antonio vide la sua donna sussultare e rabbrividì nel vedere poi Lucia che, con i suoi seni prorompenti, sfiorava i glutei della sua compagna, mentre si allungava su di lei per massaggiarle le spalle.
Poi Lucia, lentamente, con il palmo della mano, dalle spalle scese di nuovo lungo la schiena di Beatrice fino ai glutei e da lì iniziò a far scorrere un dito in mezzo alle piccole labbra della vulva, dall’entrata della vagina fino al clitoride. Beatrice gemette; il pene di Antonio si irrigidì mentre l’uomo estasiato guardava il seno di Lucia e la vulva della sua compagna che si apriva davanti ai suoi occhi.
Poi Lucia chiese a Beatrice di girarsi sulla schiena. Marco riprendeva tutto; il suo pene da sotto la tuta era ormai enorme.
Beatrice si girò. Era nuda davanti a loro tre, vedeva il seno di Lucia e scorgeva Marco che la riprendeva, ma si sentiva a suo agio.
Lucia prese altro olio e cominciò a spalmarglielo sul seno, lavorando e giocherellando con i capezzoli; Antonio, di fianco a lei, osservava; Marco riprendeva. Poi la mano di Lucia scese in movimenti circolari sull’addome di Beatrice e cominciò a lavorare sull’inguine. Le carezzò tutta la vulva con una delicatezza e un professionalità uniche. Passava il dito tra il clitoride e l’apertura della vagina, spalmando l’umore che usciva dal corpo di Beatrice. Quest’ultima era travolta dal piacere: si era lasciata andare e aveva completamente spalancato le gambe, lasciandosi toccare dalla ragazza e provando persino piacere a vedere Marco che la filmava.
Antonio, in ginocchio di fianco a lei, non potendo resistere alla scena, si tolse i boxer. Il suo pene era turgido, rigido e già trasudava di liquido pre-eiaculatorio. Si avvicinò a Beatrice che subito cominciò a carezzargli tutto lo scroto, mentre Lucia le infilava due dita dentro la vagina e con l’altra mano le stimolava il clitoride, come magistralmente sapeva fare lei esperta di massaggio tantrico.
Beatrice si mise a sedere e mentre Lucia continuava a stimolarla, iniziò a massaggiare con le mani il pene di Antonio, scoprendo lentamente il glande, che alla fine si mostrò nella sua fiera interezza. Beatrice allora si chinò e con la sua bramosa lingua prima lo leccò, poi lo afferrò con le labbra e lo fece sparire nella sua avida bocca. Antonio iniziò a godere.
Antonio sentiva le labbra della sua donna che scorrevano su e giù nell’umido creato dalla saliva. Con il pene nella sua bocca, Beatrice continuava a sfiorare il glande con la lingua e sollecitare il frenulo, mandando in estasi Antonio che nel frattempo vedeva la sua compagna stimolata da Lucia.
Poi Marco non resistette e appoggiata la telecamera, si sfilò i pantaloni lasciando finalmente scoperto il suo pene turgido. Beatrice lo vide con la coda dell’occhio e l’ondata di piacere fu travolgente.
A quel punto anche Lucia, si spogliò e rimase nuda. Marco le si avvicinò e, facendola chinare davanti a lui, le sfiorò i seni con lo scroto e Lucia iniziò a leccargli il pene, ma il loro scopo non era quello di godere tra loro, ma di far godere Beatrice e Antonio. Erano lì solo per quello.
Marco e Lucia si volsero dunque entrambi verso la coppia. Beatrice, eccitata, avrebbe fatto qualsiasi cosa per il suo compagno.
Lucia mise seduto Antonio sul letto ed invitò Beatrice ad accomodarsi tra le sue gambe. La donna eseguì: sentì subito il corpo caldo del compagno sulla schiena e il suo pene che turgido si appoggiava all’altezza dei suoi reni. Antonio da dietro le baciava il collo e i capelli, mentre con le mani le teneva i seni. Poi Lucia, completamente nuda, alzò le ginocchia a Beatrice, gliele divaricò e con il dito le accarezzò il clitoride per eccitarla ancora di più. Poi avvicinò Marco e dopo avergli preso il pene con evidente maestria, lo infilò delicatamente nella vagina di Beatrice. Marco così iniziò a penetrare la donna con un lento movimento. Il piacere fu immenso. Beatrice godeva e Antonio da dietro la teneva stretta, la baciava, le accarezzava i capelli e le faceva sentire tutto il suo amore. Antonio godeva nel sentire la sua donna che fremeva di piacere mentre il pene di Marco si muoveva lentamente dentro di lei. Beatrice si lasciava trascinare da quell’ondata di piacere, mentre il suo uomo le era vicino e le stringeva la mano sussurrandole: “Godi Amore! Godi che io sono con te”.
Poi Marco sfilò il suo pene e si sdraiò sul letto, continuando a toccarselo. Beatrice si sollevò e baciò Antonio sulla bocca. Si girò verso Lucia e le chiese di mettersi a gattoni. Lucia eseguì senza esitazione, mettendo loro in mostra le sue parti intime. Allora Beatrice ricambiò il favore ad Antonio: come lui prima le aveva concesso di godere tra le sue braccia per opera di un altro uomo, ora toccava a lei consentire ad Antonio di godere per opera di un’altra donna.
Beatrice invitò il suo uomo a mettersi in ginocchio davanti alle nudità intime di Lucia.
A quella vista Antonio si eccitò ancora di più. Beatrice prese tra le mani il pene del suo uomo e con bramosia lentamente lo fece penetrare nella vagina di Lucia. Antonio sentì il suo membro che veniva avvolto piano piano dal calore di una vagina estranea; e quella sensazione gli piacque moltissimo. Beatrice gli si mise vicino e, con le mani sui fianchi dell’uomo, iniziò ad accompagnargli ritmicamente il movimento del pene dentro Lucia. L’uomo sentiva caldo, umido e avvertiva il glande che strofinava in pareti sconosciute. Iniziò a guardare Beatrice negli occhi. Lei lo vedeva godere, con il viso trasformato dal piacere. La donna iniziò a baciarlo in bocca con tutta la lingua, mentre con le mani continuava ad accompagnare il ritmo della penetrazione. Antonio gemeva e Beatrice era eccitatissima.
Antonio iniziò a toccarle la vulva che grondava di piacere e le infilò due dita nella vagina mentre con movimento ritmico e continuo penetrava Lucia.
Beatrice allora fissando negli occhi Antonio ansimante di piacere, si staccò e andò verso Marco che era sdraiato; si mise sopra di lui e si lasciò penetrare dal suo pene enorme. E non appena sentì quel membro turgido entrare in lei, non seppe trattenere un grido di piacere.
Beatrice e Antonio erano vicinissimi, i loro corpi si sfioravano nel movimento ritmico dell’amplesso: lei sopra Marco che la penetrava con energia e lui in ginocchio con il pene dentro a Lucia. Cominciarono a guardarsi negli occhi. Si accorsero di quanto si amavano e per loro fu irresistibile: iniziarono a baciarsi, ad accarezzarsi insaziabilmente. Piangevano di gioia e di piacere. Beatrice sentiva il pene di un estraneo muoversi dentro di lei; Antonio sentiva di essere dentro alla vagina di un’estranea. Ma per loro era come essere soli a godere e a condividere insieme quel momento di estasi, di piacere e di amore. E continuavano a baciarsi, a toccarsi emettendo gemiti e dicendosi reciprocamente che si amavano.
Poi Antonio improvvisamente lasciò Lucia che scese dal letto e pure Beatrice allontanò Marco che corse a riprendere la telecamera. E mentre li filmavano, Antonio si mise sopra a Beatrice e la fece sua con un desiderio che mai aveva avuto prima. E la penetrò e Beatrice gemeva e si contorceva sotto il suo uomo, che era solo suo e lo sarebbe stato per sempre. Il suo clitoride sfiorava contro l’inguine di lui e ormai l’eccitazione era tale che stava per lasciarsi andare all’orgasmo. Bastò un piccolo movimento in più e l’ondata di piacere si impossessò di lei e iniziò a spasimare sotto il peso di lui, non riuscendo a trattenere l’energia di piacere che si impossessava di tutto il suo corpo. Antonio, ormai esausto, si lasciò andare e dentro a Beatrice lasciò esplodere il suo seme di vita: le contrazioni lo avvolsero mandandolo in estasi. Entrambi gemevano del loro piacere immenso, mentre Marco immortalava la loro unione nella fotocamera.
Lucia e Marco si rivestirono e se ne andarono. Beatrice e Antonio rimasero sul letto avvinghiati. Niente li avrebbe più separati.
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