“Eccitatissimo nel vedere le strette pareti dell’ano aderire attorno al mio cazzo venni spruzzandole dentro tutto la mia calda sborra fino all’ultima goccia…”
Mi sono messo anni or sono con una ragazza, Roberta, che ora
è mia moglie e fin dal primo momento sapevo o almeno credevo che avesse avuto rapporti sessuali completi con altri ragazzi; non per il suo atteggiamento , al contrario il suo fare era molto serio e riservato, ma per il fatto che avesse 24 anni. Effettivamente non sbagliavo, come previsto,aveva avuto un suo passato ricco di vari episodi significativi, con vari ragazzi, comportamento analogo a molte sue coetanee .Ne parlava poco e malvolentieri, sempre con un certo pudore, solo sotto mia specifica richiesta, durante i nostri incontri amorosi in luoghi appartati. Fin da ragazzo ero sempre stato attratto dal dialogo sul sesso . Più lei si vergognava chiudendosi a riccio , più io divenivo incalzante nell’approfondire. Provavo una sensazione particolare nel sentirla raccontare con forte disagio delle esperienze sessuali avute prima di conoscermi.Percepivo il suo imbarazzo ed i suoi tabù, frutto di un educazione dilagante in quegli anni , eccitandomi enormemente nell’ascoltarla. Spesso però era a domanda risponde, lei non si sbilanciva mai vantandosi in qualche modo delle sue esperienze giovanili. Oggi a distanza di tempo non so quando e come abbia perso la verginità e cosa le abbia comportato .Ricordo un pomeriggio invernale in uno dei tanti siti appartati della città , eravamo in auto la mitica 500L della Fiat, quella con i sedili sbragabili, mentre ci preparavamo a scopare quando oramai seminudi le chiesi se le andava di farsi inculare . Senza esitare accettò pregandomi di fare piano, evitandole dei dolori e dei fastidi . A quella richiesta insospettito le chiesi se era la prima volta; diventando tutta rossa in volto, con voce tremula mi disse che lei come molte sue coetanee aveva usato il suo culetto diverse volte in varie occasioni per dissuadere i vari ragazzi che insistevano per scoparla. Così dando il didietro accontentava i vari pretendenti e nello stesso momento, rimaneva vergine, per il fantomatico uomo giusto. Questa era la mentalità corrente della maggior parte ragazze degli anni 70’; però non tutte le ciambelle vengono con il buco, qualcuno più insistente , dopo averla presa nel culo, non si era accontentato, sicuramente un ragazzo più grande di età e così lei ,aveva infranto quella fastidiosa barriera facendosi deflorare.
Ciò nonostante, se pur al corrente dei suoi trascorsi, accennati molto sommariamente e con enorme imbarazzo da parte sua, avevo dovuto tribolare per fare l’amore; ingegnosamente mi ci aveva portato gradualmente, temendo che non opponendo resistenza, mi sarei fatto una brutta impressione sulla sua moralità ed i suoi buoni principi; fin dai primi tempi che uscivamo , era molto restia a concedersi completamente tanto che mi era venuto il dubbio che fosse ancora vergine anche se come già detto precedentemente a 24 anni mi pareva improbabile; tempo addietro mi era capitato di andare con una ragazza di 15 anni che senza indugio si era fatta sverginare da me senza problemi e questo non fu un fatto unico l’età media era dai 15 ai 19 anni Mi accontentai per i primi tempi delle sue performance diciamo soft , apprezzando il suo talento nel dedicarsi a dare il meglio di se, inizialmente con giochini manuali che a breve distanza diventarono orali ; in quel periodo ebbi i più bei pompini della mia vita e pensare che eravamo all’interno di un apiccola auto .La cosa che mi colpì, fu sua disinvoltura e naturalezza nell’ingoiare tutto il mio sperma , di solito tutte le altre lo sputavano con espressioni schifate,quasi incazzandosi. Dopo aver condiviso tutte le gioie del sesso, in tutte le sue sfaccettature , ci infilavamo nella mia camera con la scusa di studiare e li gli davamo sotto con pompini, spagnole e dei succulenti 69, alcune volte, diciamo raramente concedendoci pratiche anali, non predilette da entrambi .Finalmente un bel giorno si decise e mi accolse dentro di lei dalla porta principale . Non scorderò mai quella sensazione e la gioia di penetrarla, entrare lentamente nella sua umida e vogliosa fichetta ; sentirla ansimare di piacere mentre il mio cazzo si addentrava nel profondo della sua femminilità . Sono passati molti anni e quelle nostre discussioni sul sesso, generalmente fatte in macchina in qualche sito per coppiette , mi mancano terribilmente.
In seguito molti anni dopo oramai marito e moglie, durante un viaggio estivo ha continuato a sbalordirmi ,in senso positivo. Abbiamo fatto conoscenza con una coppia di coetanei marito e moglie Antonella e Fabio, pochi giorni dopo eravamo a stretto contatto ad amoreggiare gli uni accanto agli altri. Tutto capitò diciamo per caso; durante una delle nostre escursioni a quattro. Quella mattina, decidemmo di affittare una barchetta a motore e ci avventurammo costa costa nella ricerca di una spiaggetta tutta per noi ove poter starte tranquilli e praticare il nudismo: ci trovammo finalmente in una caletta completamente deserta lontano da occhi e sguardi indiscreti, raggiungibile solo via mare. Dopo esserci completamente denudati prendemmo possesso del sito e subito ci sdraiammo sulla fina e candida sabbia a pochi passi dal mare ed in silenzio sotto il rumore delle onde ci cominciammo a dare da fare,liberi da ogni tabù o pregiudizio in quanto eravamo gli unici esseri viventi in quel posto. Iniziammo ognuno ad amoreggiare con la propria moglie;entrambe le femmine si stavano applicando all’unisono in una colossale pippa con tanto di massaggio ai coglioni. D’un tratto mi accorsi che oltre la mano di mia moglie si era aggregata quella di Antonella; senza esitare mosso da un generoso atto di giustizia presi la mano di Roberta e la portai sul cazzo in tiro di Fabio. La porca nel senso bonario della parola, non batte ciglio e come se niente fosse iniziò a fargli una ricca sega, facendolo godere ed ansimare come un maiale. Vedere la mia mogliettina all’opera con un altro uomo, mi creò stranamente un forte eccitamento :avevo sempre fantasticato sul suo comportamento con altri uomini prima di me, ora non dovevo più sforzarmi di immaginarla con estranei in atteggiamenti osceni; finalmente la vedevo dal vero alle prese con un altro cazzo tra le mani operandosi a dare il meglio di se stessa. Invitata da Fabio ,a prenderglielo in bocca , lei senza indugio lentamente iniziò a scivolare sul suo corpo fino ad arrivare alla zona pubica folta di peluria; una breve sosta per riprendere fiato e poi via verso la meta;vidi il cazzo del ragazzo sparire tra le fauci fameliche della mia adorata mogliettina. Iniziò a pomparlo con ardore. Io basito di fronte a tanta spregiudicatezza e diciamolo troiaggine eccitato più che mai mi stavo godendo lo stesso trattamento da Antonella, pure lei veramente una grossa succhiatrice di cazzi. Le due donne affiancate con le chiappe all’aria, continuavano imperterrite nella loro prestazione, incuranti dei nostri sguardi attoniti. Non potendone più al massimo del godimento le sborrammo in bocca all’unisono. Entrambe con la bocca aperta straripante di sborra, si unirono in un appassionato e sensualissimo bacio scambiandosi da bocca in bocca il seme dei loro rispettivi mariti e slinguettandosi tutte. Ci alzammo e tutti e quattro ci gettammo tra i flutti marini per rinfrescarci un pochino. Appagati ma solo per il momento, lentamente ci riavviammo alla meta dato che il sole stava tramontando. Giunti al villaggio turistico,raggiungemmo le nostre dimore dandoci appuntamento più tardi per una bella cenetta assieme. Varcato l’uscio guardai Roberta la quale si atteggiava dandosi un tono, come se nulla fosse accaduto.Per fortuna non era così al contrario era finalmente accaduto qualcosa di fantastico forse unico. A mio avviso non vi era assolutamente nulla di ché vergognarsi eravamo quattro adulti che si erano concessi un’esperienza un pochino sulle righe.Ironicamente iniziai a sfottere Roberta sull’accaduto , sottolineando il fatto che si era veramente distinta, con un sano comportamento da zoccola sia nel toccarlo che nel prenderglielo in bocca. Nel vederla paonazza in volto e senza parole, infierii domandandole se aveva gradito le dimensioni e la durezza del cazzo di Fabio. Cercava di cambiare discorso dedicandosi a varie faccende domestiche. Per farle dire che aveva un bel cazzo faticai non poco alla fine mi fece contento ed asserì che aveva un bel cazzo però il mio era meglio; ci avrei giurato di ricevere una simile risposta tipica di una certa mentalità . Avvicinandomi con il cazzo in tiro al massimo dell’erezione la presi tra le braccia e con foga iniziai a palparle prima le tette facendole irrigidire i capezzoli, successivamente feci scivolare una mano lungo il suo corpo raggiungendo la calda ed umida fichetta. Trovai un fiume in piena mi inzuppai le dita tanto era abbondante il suo piacere ; a quel punto non potei fare ameno che inginocchiarmi e dissetarmi dalla sua fonte; ho sempre prediletto ingurgitare gli umori femminili poi quelli di Roberta avevano un buon sapore, lentamente con la punta della lingua iniziai a leccarla come una lumaca assaporando tutto il suo allettante sapore . I suoi umori erano talmente copiosi che pensai seriamente che si fosse pisciata sotto, erra già capitato in passato. Bastarono pochi e sapienti movimenti di lingua e la femmina esplose in un roboante orgasmo lasciandomi completamente senza fiato e con la faccia zuppa e colante di succulenti fluidi. La situazione in cui ci eravamo venuti a trovare, le era piaciuta eccome se le era piaciuta, il suo corpo era in fribbillazione teso come una corda di violino ; nello stato in cui era si sarebbe fatta ingroppare senza tregua a turno da un reggimento di bersaglieri. Era giunto il momento fatidico di prospettarle la mia idea di farla giacere con il bel Fabio sotto i miei occhi. Lei non manifestò nessun tipo di riluttanza di fronte a tale proposta da lì percepii il suo stato di eccitazione, era stracotta ; normalmente mi avrebbe sgridato e tenuto il muso per giornireputando la richiesta insana. Tra una cosa e l’altra si fece ora di cena ed i due nostri ospiti puntuali si presentarono da noi. Vestiti casual jeans e maglietta i due si accomodarono e fin da subito puntarono a continuare il discorso(chiamiamolo discorso) intrapreso nel pomeriggio sulla spiaggia. Decisamente la faccenda li aveva turbati al pari nostro e volevano a questo punto andare fino in fondo.si doveva battere il chiodo finché era caldo. Ottima strategia senza perdere tempo dopo cena, ci dedicammo vari giochetti di società del tipo della bottiglia che ruota o la mosca cieca, finalizzati entrambi ad una serie di sexypenitenze materiali , da eseguirsi all’istante. I giochini ci servirono per rompere il ghiaccio ed immergerci in un atmosfera più viziosa e rilassata insomma dannunziana. Rimasti tutti e quattro completamente nudi, continuammo con giochini più trasgressivi:Ad inaugurare la serie fu proprio Roberta che dopo aver disteso Antonella sul divano, iniziò a baciarla languidamente in bocca per proseguire poi sulle tette fino a leccarle la fica . Di fronte a tale visione io e Fabio con il cazzo in mano non potendone più interrompemmo i giochi tra le due donne, dedicandoci cose più serie. Da subito presi Roberta e la esortai a prendermelo in bocca , nel frattempo Fabio le aveva spalancato le cosce e con grossa avidità si era gettato tra la sua folta peluria inguinale concedendosi una accurata e succulenta leccata di fica. Antonella rimasta in disparte come spettatrice passiva, ci deliziava toccandosi sensualmente la fica e le tette sotto i nostri occhi. Quando Roberta esausta arrivò al massimo del piacere cospargendo il volto del suo amante di caldi e fluidi umori, io lo invitai a penetrarla incoraggiandolo a sprofondare il suo grosso cazzo nella vagina di mia moglie. Continuando imperterrita a spompinarmi , non curante della imminente penetrazione mi lanciò uno sguardo voluttuoso di approvazione e soddisfazione. Percepii dai suoi occhi il preciso momento che fu trafitta dalla spada del nostro amico. Sgranò gli occhi emettendo una sorta di borbottio dato l’impossibilità di urlare. Il movimento ondulatorio dato dalla penetrazione si manifestò ripercuotendosi sull’andamento del pompino in cui era impegnata. Chi l’avesse detto ero coinvolto in una doppia penetrazione proprio con mia moglie alle prese con due cazzi , la mia candida mogliettina trattata come una troia da strada. Stanco della scomoda posizione e principalmente desideroso di assaporare la fica carnosa ed umida della bella Antonella, mi alzai e dopo averle spalancato per bene le cosce, portandomele sul petto , ne approfittai per leccarle i candidi piedini assaporandone il dolce gusto. Dopo averle preso il piede in bocca, mi soffermai ad osservare la sua vagina aperta come un frutto di mare e pronta per essere violata.Non ci volle molto e sotto gli occhi del marito preso a scopare mia moglie, feci sprofondare il mio cazzo ancora intriso della calda saliva di Roberta dentro di lei arrivando in breve tempo alla fine dello stretto ed umido tunnel. Tutti e quattro scopavamo serenamente non ponendoci alcun tipo di problema; Nel silenzio del villaggio si udivano solo i nostri gemiti e il rumore dovuto dallo sciacquettio delle vagine straripanti di caldi umori :nella foga ci eravamo financo dimenticati di usare un preservativo. Il sollazzo continuò per svariati minuti poi all’unanimità decidemmo di riappropriarci delle nostre mogli. Non ci volle molto, vidi il cazzo uscire dal corpo di mia moglie emettendo un rumore sul tipo di una ventosa che si stacca , senza perdere tempo senza neppure pulirla lo infilai in lei approfittando della dilatazione ancora evidente, lo stesso fece Fabio riprese possesso del corpo della moglie sprofondandole dentro. L’idea che le due donne nel giro di pochi minuti avevano avuto il piacere di avere dentro di loro due cazzi diversi, mi mandava in paranoia . Pompai per un poco poi percependo che era arrivato il giusto momento evidenziato altresì da una visibile dilatazione anale, ne approfittai a violarle il secondo canale ben predisposto all’operazione. Non ebbi nessun tipo di impedimento, uscii dalla fica e mi ritrovai nella cavità anale, credo che lei non se ne sia neppure accorta o quanto meno non abbia provato nessun tipo di dolore o fastidio , tanta era l’eccitazione.. Mi stavo inculando Roberta , non era la prima volta ma negli ultimi anni era sempre più restia ad essere sodomizzata,forse l’età . Eccitatissimo nel vedere le strette pareti dell’ano aderire attorno al mio cazzo venni spruzzandole dentro tutto la mia calda sborra fino all’ultima goccia. Perplesso Fabio, con circospezione chiese il permesso di poterne approfittare ,amante da sempre della singolare prestazione non permessa dalla moglie; Roberta sconvolta dal piacere e dalla situazione che si era creata, acconsenti e nuovamente,si ritrovò un bel cazzo nel culo. La vedevo gioire ed ansimare ad alta voce mentre l’amico incalzante andava avanti e dietro aumentando progressivamente il ritmo. Mugugnando ed agitandosi tutto, alla fine si svuotò le palle nelle viscere di mia moglie. Nel momento che lo estrasse, notai la cavità anale della mia consorte dilatata, quasi slabbrata e tutta arrossata per il continuo attrito. Ero stato spettatore di una delle cose più eccitanti che mi fossero mai capitate in vita mia e non era ancora finita; l’avevamo riempita di sborra ed ora dovevamo assistere allo svuotamento dello stesso. Dopo essersi sollevata in piedi, con le cosce divaricate spremendosi con forza emettendo qualche ovvio rumorino fastidioso, aveva permesso ai nostri liquidi densi di sgorgare dal suo corpo e cadere sul pavimento .Antonella voracemente si era precipitata e con la lingua aveva completamente ripulito tutto.
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