L’INIZIO DELLA MIA DOPPIA VITA..
Guardare, osservare è un senso d’equilibrio, d’enfasi, d’eccitazione, di sfrenato voyerismo.
1′ CAPITOLO
Era un venerdì di luglio molto caldo, come sempre con il mio motoscafo, di proprietà di mio padre, costeggiavo l’alto Garda, all’epoca avevo 18 anni ed ero un ragazzo piacevole con parecchie compagnie femminili, con rapporti eterosessuali normali, con le fantasie che un ragazzo della mia età poteva avere.
Arrivato all’altezza di Limone sul Garda, cercando una spiaggiettina intima per portare una delle mie conquiste, incominciò il mio cammino nel nuovo mondo dell’erotismo, sulle rive di questa piccola insenatura vidi una donna completamente nuda e il suo uomo in acqua che si rinfrescava, mi accorsi che sopra di loro accovacciato in mezzo alla boscaglia c’era qualcuno che osservava, il tutto m’incuriosiva e avvicinandomi sempre di più gettai l’ancora e mi fermai a non più di quindici o venti metri, mi stesi sul prendisole del motoscafo e osservai già molto eccitato, dopo una mezzora d’assoluta tranquillità nudista,la coppia si accorse non di me che ero alla loro vista in modo esplicito, ma della persona nascosta sopra di loro, e dopo poco tempo incominciarono ad avere un atteggiamento più intimo, direi, anzi abbastanza spinto, lei era completamente sdraiata con le gambe aperte e lui inginocchiato le toccava la figa, guardai sopra di loro e non vidi più la persona che prima c’era, spaziai con lo sguardo e la vidi nascosta da una grossa pietra a non più di tre metri da loro, che si masturbava tranquillamente, io ero titubante, non sapevo cosa dovevo fare se avvicinarmi o restare dove ero, non vedevo molto bene cosa succedeva, dopo pochi minuti si alzarono e vennero in acqua a pochi metri da me io impietrito continuavo a guardare ma avevo smesso di masturbarmi, si avvicinaro al motoscafo e lei mi chiese se poteva attaccarsi perché non toccava il fondo, io le dissi candidamente di si, poi arrivò anche lui e mi chiese se ero della zona perché erano parecchie volte che venivano in quel posto ma non mi avevano mai visto, e le dissi che ero di un paese vicino ma che non era la prima volta che passavo di lì, ma che mi fermassi si, mi chiese se sapevo cosa stesso succedendo, e io risposi che avevo visto quello che succedeva ma che non mi era mai capitato una situazione così, allora mi chiese se volevo provare a guardare mentre loro combinavo qualcosa , risposi di si e li feci salire sul motoscafo, e mi portai al largo, mi fermai e incominciammo a parlare del più e del meno, loro erano del Trentino avevano 28 anni e le piaceva essere guardati e qualche volta facevano anche partecipare,devo dire che lei da vicino era statuaria, be io non sono un colosso dunque lei era alta più di me,si chiamava Laura e lui era alto come lei e si chiamava Gianni,lei era bionda tagliata corto due labbra carnose e uno sguardo intenso,aveva il pelo molto corto e mettava in mostra le labbra della figa ,un seno bello tondo con due capezzoli piccoli ma molto lunghi,lui era magro con un cazzo veramente grosso anche quando era rilassato.
Si portarono sul prendisole e incominciarono a baciarsi, io timidamente mi tenevo accostato vicino al volante, lei mi fece cenno di avvicinarmi un po’, allora mi portai sul bordo del motoscafo mi tolsi i pantaloncini da bagno, e mostrai la mia erezione del mio cazzo ,che essendo normale non si avvicinava nemmeno un po’ al cazzo di Gianni,ma questo a loro non interessava,Laura incominciò un lento pompino e leccando tutto il cazzo compreso i coglioni fece ansimare Gianni che nel frattempo le aveva infilato pian piano prima due dita per poi proseguire con quattro, mi spostavo per vedere meglio sempre masturbandomi, e in uno dei miei spostamenti mi avvicinai incautamente alla mano di Laura appoggiata sulla coscia di Gianni, Laura per tutta risposta allungò la mano e mi strinse l’uccello,io impietrito restai immobile,e Gianni vedendomi impacciato mi spinse ad essere più audace,allora incominciai a toccare il seno di Laura, strizzandole i capezzoli cosa che la fece mugulare di piacere, poi Gianni mi chiese di leccarle la figa ,mi abbassai e cominciai una leccata memorabile,sentivo la sua sborra entrarmi in bocca,dolce e tanta e sentivo lei che mi spingeva dicendomi di entrare di più con la lingua,poi presero il mio cazzo insieme per un pompino in due,io non avevo mai provato un rapporto con un uomo,ma la cosa stranamente non mi imbarazzava anzi mi attraeva di più,dopo poco Gianni la prese da dietro e io mi piazzai davanti misi il mio cazzo in bocca a Laura, mentre Gianni la scopava, mi deliziava con un bel pompino, trovai Gianni a pochi centimetri dalla mia bocca e senza preavviso mi trovai la sua lingua in gola, la cosa non mi fece un piacere immenso incomincia a slinguare un uomo per la prima volta della mia vita, Laura si accorse di questa mio piacere e infilò un dito nel mio ano e incomincio a scoparmi nel culo con un suo dito, ero eccitatissimo,allora Gianni mi disse se volevo scopare Laura,io le risposi che dopo aver ricevuto il suo cazzo il mio non lo avrebbe nemmeno sentito ,allora decidemmo di prenderla in due io dietro e lui davanti, mi misi il preservativo e in comincia a spingere per entrare nel suo culo,la cosa fu abbastanza semplice bagnata come era Laura non dovette nemmeno aiutarmi,,incominciammo una scopata doppia Laura parlava e ci eccitava di più,ci chiedeva di non sborrare ,voleva tutto il nostro seme nella sua bocca,voleva essere chiamata troia ,e che stavo continuando da un po’ a sborrare continuamente, io infatti sentivo liquido caldo che mi colava sulle palle,all’apice del piacere ci togliemmo da dentro di lei e avvicinandosi le sborrammo insieme dentro la sua bocca ,non sazia ci leccò i nostri cazzi fino all’ultima goccia e esausti ci sdraiammo insieme per un po’ di tempo, poi ci tuffammo per un bagno ristoratore, li portai in spiaggia ,scesi con loro e parlando mi chiesero cosa avevo provato, e risposi che era stata una esperienza indimenticabile,e ci mettemmo d’accordo per avere dei nuovi incontri,r mi dissero che erano a dormire in un appartamento ha Limone del Garda e se potevamo uscire a cena insieme,le dissi che potevo liberarmi per la sera verso le nove e che potevo arrivare da loro verso le nove e trenta.
Tutto si svolse come previsto e arrivai nel locale dove mi aspettavano in orario perfetto,entrai e per mia sorpresa trovai Laura e Gianni in compagnia di un’altra coppia, salutai e Gianni mi presentò l’altra coppia che non erano italiani pur parlando molto bene la nostra lingua, erano di Monaco di Baviera, si chiamavano Elga e Robert, avevano 23 e 27anni, soggiornavano in una casa in collina poco lontano dal paese,Elga era bionda capelli lunghi un visino molto bello magra con un piccolo seno, Robert era alto come me un metro e sessantotto, grassottello con il viso simpatico e un bel sorriso.
Ordinammo una pizza con birra e approfondimmo le nostre conoscenze, io dissi che lavoravo nell’hotel di proprietà famigliare, e che ero molto impegnato in stagione ma poco nei mesi invernali, avevo finito gli studi nel ramo alberghiero.
Gianni e Laura avevano un piccolo laboratorio artigianale di prodotti tipici locali del loro paese che era verso Brunico, e Elga e Robert invece erano insegnanti lei in una scuola materna e lui era professore in educazione fisica ma che i loro genitori erano benestanti e che la casa era del padre di Elga, che ormai molto vecchio non ci veniva più e loro ne approfittavano della situazione, si erano conosciuti con Gianni e Laura nei giorni precedenti in spiaggia e che oggi per loro rammarico erano andati in gita in battello, capii che erano al corrente di quello che era successo, e mi sembrava che il dialogo era tranquillo come che tutto fosse normale, forse l’unico che era spaesato ero io.
Finimmo la nostra cena e dopo una breve passeggiata, Elga e Robert c’invitarono per un caffè o un bicchierino da loro, io presi la mia auto e con me salirono Gianni e Robert, mentre Laura ed Elga ci precedettero con l’altra auto, arrivammo in una bellissima casa solitaria a pochi chilometri dal lago, con un bel giardino e con una vista panoramica stupenda, io pur abitando proprio sul lago restai stupito e commentai la bellezza di questa vista dal terrazzo verso il lago, Elga mi si avvicinò e abbracciandomi da dietro commentò con me la bellezza di quella vista, sentii i suoi capezzoli già duri sulla mia leggera camicia e una mano si infilo dentro la camicia toccandomi il capezzolo e l’altra tastava la consistenza del mio cazzo, ero già eccitatissimo quando da dentro ci chiamarono per il caffè, seduti sul divano bevemmo il caffè e Robert propose a Gianni e a Laura di vedere le riprese che avevano fatto pochi giorni prima in spiaggia con loro, anche a loro inedite.
Accese il televisore e attaccò la telecamera e riversò le immagini all’inizio e in comincio la ripresa, commentando che non aveva ancora avuto il tempo di guardarle bene per tagliare le scene non belle.
La prima immagine riprendeva Elga che nuda si stava vestendo ancora la mattina a casa prima di partire e ci fu un commento di Gianni sul taglio dei suoi peli pubici a forma di v o di freccia come ad indicare l’entrata, ci fa la prima risata che rese l’ambiente ancora più tranquillo, le immagini passarono alla spiaggia, una zumata sul costa lontana e un primo piano della piccola insenatura sabbiosa molto soleggiata, sicuramente era ancora mattina , dopo si vide Gianni e Laura già nudi intenti a prendere il sole e un commento di Robert in tedesco,subito tradotto da Elga che guardando Robert disse che non era colpa sua se Gianni aveva un cazzo così grande, poi un primo piano di Laura con le sue meravigliose mammelle, e subito dopo un primo piano di Elga con le gambe aperte e la sua figa ripresa talmente da vicino che si riusciva a vedere il clitoride.
Poi Elga e Laura che facevano il bagno insieme, molto vicine e si notava dalle loro espressioni che sott’acqua le mani si davano da fare, un lungo bacio con lingua sempre nell’acqua tra le due lei, e poi dopo uno stacco le evoluzioni di sesso che seguirono, Laura che leccava Elga e Elga che spompinava Gianni, Robert si capiva che stava riprendendo ma dal tremolio si immaginava la sua masturbazione, poi la macchina da presa veniva appoggiata perché le immagini erano sempre nella stessa angolatura,e tutti e quattro partecipavano alle evoluzioni sessuali, Robert stava scopando Laura e Gianni Elga nel frattempo le due lei si baciavano, si sentivano ansimare e Laura che probabilmente piaceva parlare in certi momenti, gridava dicendo di sfondarla e di sfondare quella troia di Elga, le domandava se sentiva quel cazzone di Gianni nella sua biga.
Elga a sua volta in italiano perfetto diceva che stava borrando come una vacca, io avevo il cazzo in tiro come penso gli altri e Elga che mi era vicino mi sussurrò se mi piaceva lo spettacolo, io annui e mi trovai la sua lingua in bocca che mi slinguata fino in gola, poi mi leccò l’orecchio e mi disse che era tutta la sera che pensava di baciarmi e che aveva voglia di leccarmi e di farsi leccare da me, mi prese per mano incurante degli altri mi portò in camera e si spoglio invitandomi a fare lo stesso, io stavo ancora togliendomi i calzoni che avevo già la sua bocca sul mio cazzo, me lo leccò con dolcezza se lo strofinò sul viso, sul seno bagnandosi con i miei umori che pian piano uscivano, mi sdraio sul letto e si posizionò sul mio viso con la sua figa e incominciai una leccata in profondità che la fece gridare e bagnare, nel frattempo Laura si era sdraiata in parte a noi e ci guardava masturbandosi, e dicendomi di mordegli il clitoride, che a lei piaceva, mi invitava a metterle il dito nel culo a quella troia che poi Gianni lo avrebbe rotto con il suo cazzone, poi si avvicino e insieme leccammo e succhiammo la figa di Elga toccandoci con le nostre lingue.
Sentii il cazzo preso in bocca da qualcuno e sapendo che le due donne erano con me, non sapevo se era Robot o Gianni a succhiarmelo ma era talmente bravo, che la cosa non mi dispiaceva, Laura si staccò e scese anche lei a succhiarmi il cazzo e capii che era Robot a farmi il lavoretto perché Gianni si stava facendo succhiare il cazzo da Elga, poi Elga si volto e scese anche lei a succhiarmi il lazzo, avevo tre bocche intorno al mio cazzo una cosa fantastica e stavo ancora leccando la figa a Elga, quando Gianni posizionò in suo cazzo e la penetrò mentre io leccavo ancora.
Vedevo da vicino il cazzone di Gianni entrare ed uscire e io leccavo sia il suo lazzo che la figa e tutti gli umori che ne uscivano,Laura mi mise un preservativo,io nella posizione che ero non potevo fare nulla sentii una mano che mi reggeva il cazzo e con fatica penetrai ,capii che era l’ano ma quello di Laura mi sembrava meno stretto, la certezza che era Robot quello che inculavo è stata che Laura come suo solito mi spronava a sfondare il culo di quella checca di Robert, che il mio era solo l’inizio che poi Gianni l’avrebbe fatto gridare con il suo, Elga continuava a godere e Laura nel frattempo spompinava Robert che godeva e stava venendo lo sentii contrarsi e sborrare in bocca a Laura che con la bocca piena di sborra baciò Elga che ne bevve anche lei.
Gianni si tolse dalla figa in fiamme di Elga che restò per un attimo tutta aperta, Elga si girò e mi si posizionò sopra facendosi scopare, il mio cazzo ballava dentro dopo quello di Gianni ma Elga mi sussurrò di scoparla e mi baciò con passione, nel frattempo Gianni si stava inculando come promesso Robert e Laura seduta su una poltrona si masturbava con un cazzo finto dicendo a tutti cosa fare.
Elga si tolse il cazzo dalla figa e lo appoggio al suo culo e con un colpo secco lo fece entrare,la cosa la faceva impazzire diceva a Laura che stava borrando ancora e che volava la mia sborra in bocca ,Laura si alzò e le infilò il vibratore nella figa e la baciò sussurrandole che finalmente la vedeva veramente troia come lo era lei, e che voleva anche lei la mia sborra in bocca e quella di Gianni e di Robert, e che dopo l’avrebbe leccata per delle ore perché la notte era lunga e perché per tutta la settimana sarebbe stata scopata e inculata quando voleva e da chi voleva, perché lei era la sua troia, e Elga rispose di si.
Poi Gianni mi chiese se stavo venendo perché loro due erano quasi pronti, mi sfilai da Elga che si sdraiò in parte a Laura, e tutti e tre con gli ultimi colpi con le mani sborrammo nelle loro bocche, succhiarono tutto e poi si slinguarono cambiandosi i nostri liquidi.
Esausti ma ancora eccitati ci abbracciammo tutti insieme, e programmammo la settimana insieme, prima di continuare le nostre evoluzioni in quel lettone,verso le sei di mattina mi alzai e mi feci una doccia, e presi i miei vestiti e per non svegliarli, mi vestii in sala ,quando mi sentii accarezzare la nuca chiedendomi se volevo un caffè, era Elga nuda, le dissi di si e le chiesi se mi faceva compagnia e mi disse che anche Laura che era in bagno lo avrebbe preso.
Ci raggiunse in sala anche lei completamente nuda, mi baciò sulla bocca dicendomi che ero stato splendido, ma mi disse anche a bassa voce che Elga doveva dirmi qualcosa in privato, e che dunque dopo il caffè lei se ne sarebbe andata a dormire per permettere a Elga di dirmi quello che voleva.
Finimmo il caffè più buono della mia vita e Laura baciandomi questa volta con la lingua in bocca si congedò,ricordandomi che mi aspettava nel primo pomeriggio per il giro in motoscafo tutti insieme,Elga si avvicinò e abbracciandomi mi baciò con passione, entrando con la linguain profondità , e intimidita mi sussurrò nell’ orecchio che lei si era innamorata dal primo momento che mi aveva visto e che con Robert era un rapporto di sesso e un amichevole matrimonio che mai l’avrebbe lasciato, ma adesso ero io quello che le poteva fare tutto ciò che volevo, poi si girò verso di me e con le lacrime nei suoi bei occhi, guardandomi intensamente mi baciò e io preso da una spinta erotica la portai sul davanzale e togliendomi i calzoni appena messi, la presi da dietro guardando il lago e sussurrandole che da quel momento io ero il suo uomo quando e dove lei voleva, mi accorsi che ero senza preservativo e lei sentendomi irrigidire mi disse che non faceva niente che lei era sana e che voleva la mia sborra dentro di lei,che prendeva la pillola e che sarebbe sempre stato cosi sia nella figa che nel culo, dopo poco sborrai nella sua figa e lei sfilandosi e infilandosi due dita si tolse un po’ della mia sborra la leccò e poi mi bacio dicendomi ti amo.
Visualizzazioni:
416