Lavoriamo nella stessa azienda mia moglie e io,ci siamo conosciuti li venti anni fa e ora tutto è cambiato per noi, bruscamente con l’arrivo della nuova dirigenza. Come tutte le nuove dirigenze in questo periodo fecero partire subito il discorso degli esuberi’ Un incubo per noi. Ma andiamo con ordine. Siamo una coppia normale ,senza figli ,con una vita regolare alle spalle anche se effettivamente un bel po’ monotona. Parte di ciò deriva dalle mie scarse capacità sessuali e dalla mia ridotta fantasia a letto e anche fuori casa. Insomma come uomo valgo abbastanza poco,lo riconosco anche io. Fisicamente Pamela,mia moglie è una bella 39enne,alta 165 mora un po’ formosa con capelli neri lunghi e un bel viso. Io al confronto con lei ne riesco sminuito: sono piccoletto ,calvo , con una certa pancetta e dulcis in fundo con scarsa dotazione sessuale. Per cui a letto mi sono sempre barcamenato e non ho mai portalo lei a essere veramente soddisfatta del sesso, di come facevamo l’amore. Di questo lei mi rimprovera sempre e mi minaccia di trovarsi un altro amante alla prima occasione utile. Io non le credo e questo mi da un falso senso di sicurezza che poi mi potrebbe tradire. In azienda è success un avvicendamento al vertice del nostro reparto. Al posto del vecchio dirigente ,andato in pensione,arrivò un leader di un altro settore, ma costui era un tipo completamente diverso. Era un bel 50enne,sul metro e ottanta, ben tenuto ,sportivo,molto deciso e molto macho . Alto brizzolato spesso abbronzato aveva un’ aria di perenne sarcasmo nei confronti di chi vedeva inferiore a lui. Insomma lo giudicai subito un vero arrogante e anche pericoloso per il nostro quieto vivere al lavoro. Su quello non mi sarei sbagliato,purtroppo. Anche perchè notai subito che mia moglie non si associò alle mie critiche ma lo guardava con un certo interesse quando passava nel nostro ufficio. Lo chiameremo Vittorio per brevità e per qualche settimana non ci degnò neanche di un saluto,era troppo impegnato a conoscere tutti i meccanismi aziendali e non si occupava affatto dei dipendenti. Purtroppo lunedì scorso le cose sono cambiate e come temevo in peggio. Vittorio fece uscire una lista di colloquio con i dipendenti e noi eravamo tra i primi. La sera ne parlammo a casa con Pamela e lei era molto eccitata,contenta all’idea di parlare con il gran capo il giorno dopo’..chissà cosa sperava? Fatto sta che la mattina seguente si alza di buon ora, entra nella doccia e passa molto più tempo del solito nel prepararsi. Quando ne esce è uno spettacolo,si guarda in tutti gli specchi,sorride e controlla il trucco. Ha un rossetto lucido rosa ,occhi e viso ben truccati che sottolineano decisamente i suoi lineamenti. Tra l’altro indossa un vestitino nero aderente e corto che fascia le sue curve in modo alquanto provocatorio,sopra calze nere e tacchi di circa 10 cm. Io la guardo e resto stupito ,non la avevo mai vista così carina e muoversi con tanta sensualità ,in attesa di qualcosa che poteva avvenire tra poco. Prendiamo l’auto e ci rechiamo al colloquio che si svolgerà nello studio del boss. Secondo il calendario tocca prima a Lei ed infatti dopo una attesa di una decina di minuti Lui esce di persona a chiamarla aprendole la porta del suo locale. La vedo scomparire nella stanza seguita dallo sguardo di Vittorio Per quanto avevamo sentito dire dagli altri tutto si risolveva in pochi minuti di domande e risposte secche. Invece mi trovo ad aspettare per quasi mezzora fuori della stanza dove mia moglie parla col suo capo .All’improvviso si apre la porta e la vedo uscire radiosa e eccitata di quello che doveva essere stato il colloquio. Sono molto interdetto quando lui chiama il mio nome e mi invita a entrare con un gesto secco della mano. Mi fa cenno di sedere davanti alla sua scrivania e senza preamboli mi informa di avere già trovato un accordo con mia moglie, che potrebbe salvare in nostro posto di lavoro. Un brivido mi corre lungo la schiena,ma lui mi incalza aggiungendo che domani mattina si procedeva alla ratifica di quanto sopra e che ci aspettava insieme alle dieci nel suo ufficio:non si cura di sentire la mia risposta ma con modi sbrigativi mi congeda e mi rinvia al giorno seguente. Esco con ancora più dubbi di prima sul significato di quanto sentito, ma le mie congetture non mi portano in alcun posto e decido di cercare Pamela per avere dei chiarimenti. La trovo in stanza e le chiedo di cosa avessero parlato .Lei mi guarda con un certo distacco e mi dice che ha salvato i nostri posti e che la dovrei ringraziare in quanto aveva raggiunto con lui un accordo conveniente per tutti. Chiedo ulteriori spiegazioni ma lei taglia corto e mi dice che tutto mi sarà chiarito domani nel nuovo incontro. Sono sui carboni ardenti,cosa avranno complottato quei due? Avevo la netta sensazione che non ne sarebbe venuto nulla di buono per me;ma cosa potevo fare? Nulla fino al prossimo colloquio ‘ dovevo aspettare e poi eventualmente muovermi. Chissà poi in che modo,visto che loro due sembravano concordi ed avere già deciso tutto.
Passo una notte infernale,mi rigiro mille volte nel letto alla ricerca di un sonno che non decide ad arrivare mai,mentre vedo mia moglie accanto dormire serena, con un respiro profondo e regolare. Decido di alzarmi e prendo un sonnifero,sono tutto sudato ma finalmente riesco a chiudere gli occhi, cadendo in un sonno profondo ma agitato. La mattina mi sveglia la luce che filtra da sotto la persiana e sento Pamela in bagno che fa la doccia e si sta preparando. Sono nervoso,mi alzo incerto non sapendo bene cosa fare,so solo che oggi sarà un giorno che potrebbe cambiare qualcosa della mia vita. Forse tutto , chissà ‘ Finalmente lei esce dal bagno e mi dice di sbrigarmi a prepararmi perché abbiamo un appuntamento e lui non sopporta i ritardi. Vado in bagno mi sistemo alla meno peggio,ma ho una faccia che fa pena ,sembra che stia andando a un funerale. Tanto è che alla fine mi decido a rassettarmi alla meno peggio. indosso il solito vestito grigio informe,le scarpe e aggiungo un’improbabile cravatta verde fantasia. Usciamo con lei che mi spinge ancora a sbrigarmi e mi metto alla guida verso l’ufficio ,con le mani sudaticce per la tensione del momento. Arriviamo e ci sediamo in attesa della chiamata al colloquio,mia moglie è carina ,è rilassata nel suo vestitino nero che però oggi ha indossato con una camicetta con due bottoni di troppo aperti. Questo permette di sbirciare sul suo abbondante seno bianco che crea contrasto col nero dell’abito. Lo trovo un po’ troppo vistoso e poco serio per il lavoro. Sono immerso in questi pensieri quando si apre la porta e compare Vittorio in camicia bianca e pantaloni blu di ottima fattura,molto elegante penso tra me . Lui ci scruta con interesse,in particolare mia moglie e ci indica la porta per entrare. Entrati dentro mi dice perentorio:Lino chiuda la porta a chiave,quello che sto per dire non deve essere disturbato e poi così non ci sente nessuno. Obbedisco con un certo imbarazzo nell’ afferrare la maniglia che mi scivola tra le dita sudate,mentre lui aiuta Pamela a sedersi sul divanetto, dinanzi la scrivania .Mi siedo anche io ,lui gira intorno al tavolo mentre mi chiedo perché mai quella chiusura della porta. Che scopi avrà ? Non riesco a capire,guardo Pam che invece si sente a suo agio e accavalla vistosamente le gambe permettendo così alla corta gonna di risalire ancora un po’, fin quasi al bordo delle autoreggenti nere. Lei è radiosa,sorridente a lui e molto sexy nella sua mise. Il capo ci guarda estrae dei fogli da una cartella e comincia a parlare. Voi due siete nella lista degli esuberi per questa azienda, ma il colloquio di ieri con Pamela mi ha fatto ricredere sulla cosa e ho deciso di riposizionare la mia proposta. Vorrei dire qualcosa ma lui mi stoppa dicendo Lino non dire nulla è già tutto deciso da ieri con tua moglie ,tu puoi solo accettare o rifiutare. Se rifiuti sarai estromesso dall’azienda e ti separerai da tua moglie. Se mi avesse colpito al cuore avrei sentito meno dolore,pensaci incalza,tua moglie è d’accordo con me completamente,dico bene? Pamela fa un cenno di assenso con lui e dice un si forte che mi arriva come una freccia nelle orecchie. Dunque sono incastrato in qualche situazione senza via di uscita,ma ancora non so di cosa si tratti. Veniamo dunque ai fatti riprende Vittorio,tu Lino vali poco come impiegato e nulla come uomo per tua moglie. Sono annichilito. Mi viene sbattuta in faccia la mia pochezza davanti a mia moglie .Quindi,dice, troviamo una soluzione che vada bene per tutti. Da oggi Pamela passa a una funzione diversa,di mia segretaria personale,lavorerà accanto a me e sarà a mia completa disposizione,come impiegata e come donna. Dico bene? Mia moglie conferma con un secondo si che mi precipita all’inferno. Tu ti devi ritagliare un nuovo ruolo,quello del marito compiacente,mite e servizievole per i nostri desideri. Dovrai ubbidire a ogni cosa ti venga richiesta senza mai obiettare nulla o raccontare nulla a chicchessia. Altrimenti sai a cosa vai incontro. Mi sento cadere in un nero tunnel senza fine,dunque tutta la mia vita sarà condizionata da questa condanna,la mia famiglia ,il mio lavoro vivranno sotto questa specie di ricatto perenne in piena sudditanza di loro. Cerco uno sguardo di aiuto da lei ma non trovo che freddezza e capisco che le sue vecchie minacce si stanno per realizzare. Non ho tempo da perdere riprende lui,allora cosa decidi? Entrambi mi guardano con un certo disprezzo,cerco di pensare velocemente ma non riesco a concludere nulla- Lino cosa decidi mi dice mia moglie con un certo sorriso di sfida. Sono al tappeto e con un filo di voce mi arrendo e dico una parola definitiva ‘.Accetto ! Bene riprende Vittorio qui ci sono le carte da firmare che sanciscono tutto questo appena detto. Mia moglie io mettiamo una serie di firme negli spazi da lui indicati,con ben diversi stati d’animo. Credo di aver firmato la mia condanna a vita a un ruolo che mi disgusta profondamente. Allora siamo tutti d’accordo e iniziamo subito questa nuova vita,dice lui mentre sistema i fogli appena firmati in un cassetto della scrivania. Credo che per ora sia finito e faccio per alzarmi e andarmene. Mi sbaglio di grosso!Lui mi precede e mi dice fermati credo sia meglio iniziare subito con un piccolo test. Mi giro verso di lui aspettando i suoi ordini. Vediamo come te la cavi nel tuo nuovo ruolo. Vittorio mi guarda come un serpente con una vittima e si rivolge a mia moglie dicendo che dici lo proviamo? Pamela ride ,si alza dal divano e dice certamente ,non vedo l’ora’. Non riesco a capire cosa intendano ,vedo mia moglie in piedi davanti la scrivania ,lui seduto dietro e io accanto a lei. Vittorio mi dice Lino togli la giacca a tua moglie e posala sull’appendiabiti . mi sento morire ma sciolgo i due bottoni della giacchetta nera dell’ abito e la metto dove indicato. Lei ora è bellissima in camicetta gonna corta ,in piedi sulle scarpe dai tacchi alti. Sbottonale la camicetta,incalza lui, sono annichilito,sudato col cuore amille lentamente sciolgo i bottoni fino in fondo, Lei rimane con la camicetta tutta aperta rendendo visibile un reggiseno nero che a malapena contiene le sue mammelle.bravo Lino mi dice lui mentre mia moglie ride alla mia faccia ostentando il suo seno rigoglioso al nostro sguardo. Ora con delicatezza estrai le tette di tua moglie dal reggiseno senza toglierlo mi dice Vittorio. Non ce la faccio prorpio e mi fermo immobile in un silenzio imbarazzante. A mia sorpresa lo rompe lei dicendomi: cosa aspetti ? ubbidisci e tirami fuori il seno. Non so cosa fare ma inaspettatamente sento una erezione del mio pisellino immaginando cosa possa accadere se ubbidisco,ma non ho la forza di rifiutare. Loro sono d’accordo e io non posso resistere alla loro volontà congiunta. Allora mi avvicino e con un certa difficoltà estraggo il seno destro dal reggiseno e poi il sinistro che restano in piena luce svettanti maestosi come due dolci collinette bianche protese verso il cielo. Lui la guarda con sfrontatezza e evidente piacere e lei non fa nulla per nascondersi o coprirsi ,anzi mi sembra che le voglia esibire ancora di più. Brava Pamela dice lui e tu Lino per favore abbassati i pantaloni e gli slip. Mi sento morire mentre mia moglie ride di me ma ormai mi sono arreso per cui eseguo con una certa solerzia quanto richiestomi. Sono ora col mio pisellino dritto al centro della stanza in completo imbarazzo mentre sento Vittorio dirmi:tua moglie ha ragione e credo che tu sia proprio nato per questo ruolo.Sono in piedi con gli occhi abbassati dalla vergogna in attesa del peggio che si sta preparando sopra la mia testa
( continua, forse)
In pratica Vittorio mi diceva che ero nato per essere cornuto e la mia modesta erezione dimostrava che mi piaceva assistere allo spettacolino offerto da mia moglie con un altro uomo,molto più virile di me. Ero immerso in questo pensiero quando vedo lui avvicinarsi a mia moglie,le carezza il seno con ampie palpazioni e poi si concentra sui capezzoli:lei ha già dei bottoncini rosei molto sviluppati,lui comincia a stringerli tra le dita e a tirarli dolcemente con entrambe le mani. Mia moglie chiude gli occhi a questa stimolazione e lascia sentire un gemito di piacere e di gradimento mentre io resto al centro della stanza in questa situazione irreale, con pantaloni e slip calati sulle caviglie. Vittorio mi dice di sedermi su una sedia li accanto ,così mi sarei potuto godere lo spettacolo in tutti i suoi particolari. Quello spettacolo che io mi meritavo come ogni vero cornuto che si rispetti. Il massaggio al seno di Pamela dura qualche minuto,vedo i suoi capezzoli gonfiarsi di più mentre noto che fa di tutto per protendere il seno verso le sue dita anche togliendosi il reggiseno e lasciandolo cader per terra. Le sue gonfie mammelle ora sono completamente libere,si offrono ai palpeggiamenti del maschio ;giro lo sguardo e noto il gonfiarsi del pantalone di Vittorio ,segno di una prorompente erezione-Vieni qui mi dice lui,mi indica con un dito la sua patta e aggiunge,non vedi che effetto mi fa tua moglie mezza nuda? Non so cosa dire sono travolto dalle emozioni e non riesco a spiccicare una parola. Lei mi dice con un grande sorriso:caro non ti sembra il caso di aiutare Vittorio? Diciamo che rientra nei tuoi doveri liberarlo dal fastidio dei pantaloni stretti. Lui ride di gusto e con voce severe mi intima di aprirgli i pantaloni e di tirare fuori il suo membro eretto. Da dove avrà preso la mia mogliettina questo atteggiamento da escort consumata? Il mondo mi cada addosso,non avrei mai pensato che mia moglie mi chiedesse di fare una cosa simile’. non so cosa pensare e come al solito in queste circostanze non faccio nulla, mi blocco di brutto. Pamela insiste con tono brusco,fai quello che ti ha detto! Mi arrendo,non resisto più ,mi avvicino a lui e con le mani tremanti e sudaticce tiro giù la zip dei pantaloni. Inizio poi una battaglia col boxer e alla fine sento il duro del sesso di Vittorio. Con un senso di disgusto lo prendo in mano con due dita ,lo ruoto e lentamente lo estraggo dai pantaloni. Resto sbalordito nel vedere la sua virilità ,cosi diversa dalla mia. Si tratta di un membro grosso ,scuro ,con cappella violacea a forma di grosso fungo di una lunghezza di circa venti cm. In rapporto al mio di soli dieci avverto il peso di un confronto insostenibile. Lui mi guarda con sarcasmo e mia moglie sorride felice ,del resto credo lo avesse già apprezzato nel giorno precedente,quello dei famosi accordi tra di loro. Soddisfatto della mia sottomissione lui mi scansa con un gesto e dice a Pamela ,cara sai cosa mi piace lo hai visto ieri ,oggi mostra al tuo maritino cosa sai fare col sesso di un vero uomo. Mia moglie gli sorride,mi guarda facendomi un occhietto e si china in ginocchio davanti a lui. Ne afferra il bastone e inizia a carezzarlo dolcemente e molto lentamente ,facendo scorrere le sue dita lungo tutta l’asta. Si vede che le piace molto e continua a sorridere mentre avvicina la testa fina a dargli un casto bacino sulla punta gonfia e violacea. Sei molto brava,dice lui ,capisco che col cosino di tuo marito non hai avuto modo di divertirti molto ma ti garantisco che ti rifarai abbondantemente col mio e così sarai una donna completamente soddisfatta sessualmente. Non so più come comportarmi davanti a tanta presunzione,davanti alla troiaggine di lei e faccio quello che mi riesce meglio ‘. Ovvero di nuovo nulla ,assisto impotente al dialogo e al flirt dei due amanti. Dopo il bacio mia moglie mi lancia uno nuovo sguardo e aprendo le labbra inizia a prendere in bocca la virilità del maschio,arriva fino a metà del’asta e poi ritorna indietro con un movimento molto ritmico e sensuale. La sua bocca rossa del lucidalabbra sembra che nella vita non abbia fatto altro da come le viene naturale stimolare la virilità di un uomo ,lavorando con labbra e lingua. Il suo pompino continua lento e lui emette sommessi gemiti di piacere ma sembra essere dotato di una resistenza fuori del comune. Le prende la testa con le mani e indirizza il suo membro nella profondità della gola di lei,che quasi ad ogni affondo tossisce e si ritrae lasciandolo qualche secondo lucido della sua saliva. Poi lo riprende immediatamente sorridendo e guardandolo negli occhi come per dimostrare la sua sfida di femmina e la sua abilità nell’ingoiarlo ogni volta un millimetro di più. Il quadro è terribilmente erotico,un’atmosfera insana e rivela un’intesa già consolidata tra i due amanti che danno del loro meglio nella ricerca della reciproca soddisfazione. Io crollo su una sedia distrutto umanamente dal tradimento che si consuma davanti ai miei occhi ,ma il mio pisellino sembra invece entusiasta di vedere la mia compagna soddisfare un altro uomo. Credo che la prova di ciò sia nei brividi di piacere che mi procura e che mi risalgono lungo la schiena fino a emettere qualche gocciolina di seme,senza toccarmi. Dopo un tempo indeterminato vedo lui accelerare i movimenti fino a esplodere tutto il suo piacere dentro la bocca di mia moglie, che fatica a mantenere quel liquido in gola. Pamela si adopera per non perderne una goccia e deglutisce con calma quello sperma mentre lo guarda negli occhi,chiaramente soggiogata dal fascino del capo,come per averne l approvazione. Lui senza alcuna fretta le lascia il membro nella bocca,si gira verso di me e a bassa voce mi sussurra:tua moglie sta iniziando a capire come si comporta un vero uomo,guardala come è felice! Tu l’avevi mai vista così? Non ho il coraggio di dire che a me lo aveva fatto poche volte ed era stato tutto molto rapido e deludente. Mi ritiro su i pantaloni mentre lui riprende a parlare e mia moglie si rialza felice. Siete stati molto validi sia la moglie ,sia il cornuto,faremo grandi cose insieme. Ora dovete andare a un centro estetico che tua moglie ti indicherà dove si occuperanno di voi secondo i miei desideri. Torna dietro la scrivania ,ineffabile come prima e ci congeda con un ampio gesto della mano. Usciamo dalla stanza in modo totalmente difforme,io a testa bassa,rosso in viso,quasi tremante e lei radiosa dondolandosi sui tacchi con passo fermo,in direzione dell’uscita dall’azienda,forse ancora gustandosi in bocca il sapore del piacere del suo maschio. Vorrei dire qualcosa ma non mi esce una parola dalle labbra e lei mi conduce verso la macchina dove mi siedo come inebetito mentre lei parte lentamente dove lui le ha indicato. Non riesco a dire una parola e lei sembra distratta e lontana con lo sguardo perso nel vuoto.(Continua ..forse) In macchina non ho il coraggio di aprire bocca,mentre lei soddisfatta guida lentamente e ancora assapora il piacere del maschio che di sicuro sente in bocca e poi giù fino alla gola. Del resto ha avuto il suo piccolo trionfo:ha salvato il posto di lavoro,ha trovato un vero maschio che la soddisfa e infine ha umiliato il marito rendendolo al ruolo di cornuto,che proprio gli si addice. Dal mio canto sono sbalordito della piega che hanno preso le cose, non riesco a capire come sia potuto accadere e soprattutto temo cosa ci potrà capitare nel nostro prossimo futuro. Dopo una decina di minuti arriviamo a un centro estetico con un insegna luminosa che pubblicizza il solarium ivi presente. All’entrata c’è una gentile signorina che ci chiede cosa cerchiamo e se abbiamo un appuntamento. Mia moglie dice che ci manda Vittorio e allora lei ci consiglia di aspettare che sarebbe arrivata la titolare per noi. Infatti dopo poco minuti arriva una donna molto vistosa di mezza età ,che si presenta come Veronica e che ci dice di seguirla. Si tratta di una specie di valchiria molto massiccia ,volgare e vestita in modo chiassoso con tinte vivaci. Dietro una porta a vetri opachi troviamo una serie di camerini,lei ne indica uno a mia moglie e uno a me e ci dice di spogliarci che sarebbe tornata subito. Incerto sul da farsi inizio a spogliarmi e resto in slip sentendo un po freddo. Ma in quel momento lei entra e mi dice di farmi una doccia completa ,indicandomi con la mano il bagno e consegnandomi un asciugamano. Cerco di rilassarmi sotto l acqua ma non mi riesce,sono molto preoccupato per la piega che hanno preso le cose,mi chiedo cosa sarà del mio matrimonio e della nostra famiglia. Finito il bagnetto rientro nello stanzino , di mia moglie neanche l ombra in zona. Dopo poco arriva Veronica che mi fa togliere completamente l asciugamano,mi fa sdraiare mentre mi guarda la mia ridicola dotazione di maschio. Mi sembra di leggere un sorriso sulle sue labbra e dice di rilassarmi che mi deve fare bello,tutto ciò condito con una risata volgare. Prende una crema e inizia a passarmela sul corpo in grossa quantità ,appena si asciuga la tira via e mi rendo conto che mi sta depilando tutto,alla fine sono praticamente glabro ,bianchiccio e anche un po dolorante. Poi mi fa girare e con il dito pieno di crema forza il mio buchino per entrare. Sono sconvolto dalla cosa e cerco di lamentarmi,mi contraggo per impedire la penetrazione,ma la virago mi prende per le palle e le stringe con forza . Mi blocco per il dolore ,lei mi dice che obbedisce a quanto detto da Vittorio e che anche io devo fare lo stesso. Sono sbalordito e confuso,cosa mi aspetta oltre a fare il marito cornuto e contento? MI rilasso e mi distendo di nuovo arrendendomi all’inevitabile; lei ne approfitta e sento il suo dito che lentamente si fa strada dentro di me,poi inizia a
rotearlo . Subito percepisco ondate di calore che si riflettono su tutta la schiena e che mi provocano anche una certa eccitazione al basso ventre. Mi arrendo completamente e resto disteso mentre capisco che le dita diventano due. A quel punto compare il dolore , cerco di sottrarmi a tale trattamento, non mi riesce e le sue dita restano saldamente piantate nell’ano che lentamente si lascia dilatare. Mi arrendo , dopo qualche minuto di manovre nel mio culetto lei le estrae e a l loro posto vi inserisce un cuneo di plastica rosa dello stesso calibro. L’oggetto estraneo si posizione bene in sede tendendo tutta la circonferenza del buco e per la sua forma non mi sembra facilmente estraibile. Veronica mi guarda con soddisfazione,mi tiene le natiche bene aperte con le mani e controlla con attenzione che abbia il plug sempre piantato dentro. Lo muove in avanti e in dietro per farmi aprire bene,controllando che abbia sempre le natiche ben dilatate. Per quanto mi sforzi non sembra di poterlo espellere e lentamente mi adatto a quella presenza ingombrante e fastidiosa .Lei mi fa girare supino e il mio pisellino reagisce cercando di indurirsi sentendo un brivido da dietro ed emette qualche gocciolina sulla punta, non posso negare che la penetrazione mi procura un certo piacere in profondità . La donna poi apre un cassetto e prende un tubo di crema rossa di cui non posso vedere il nome. Se ne spalma un po’ sulla mano e comincia a metterla sul pene aumentando inun primo momento il piacere sul membro. Ne mette altra ancora e avverto un senso di calore che si trasforma in bruciore molto fastidioso. Cerco di sottrarmi ma la manovra fallisce come prima in quanto mi stringe di nuovo i testicoli ,anzi approfitta per mettere altra di quella crema sui capezzoli,procurandomi nuovo bruciore. Dopo qualche minuto il fastidio termina e le chiedo a cosa serva quest’ultima crema. Lei ride come sempre e mi dice a farti ancora più bello. Infatti qualcosa succede su di me ,il mio pisellino è ancora più piccolo , quasi scomparso e i capezzoli sono diventati enormi ,più grandi ,come quelli di mia moglie. Capisco che la tortura è finita con la crema agli ormoni che mi ha spalmato e cerco i miei vestiti. Li trovo ma manca l’intimo. Subito interviene la iena che mi porge un perizoma rosa e un reggiseno di prima misura ,dello stesso colore. Aggiunge ridendo,mettili sotto che ti staranno molto bene, proprio adatti a un cornuto come te La vergogna mi sale con un rossore al volto inequivocabile e non trovo la forza di muovermi. Lei mi urla di sbrigarmi e di indossare anche un paio di calze femminili color nero velato. Quando ho messo il perizoma ,mi fissa bene il plug all’indumento ,rendendoli solidali. Sopra metto i miei soliti vestiti maschili. Non riesco quasi a camminare cosi costretto ,ma in qualche modo esco da quella sala di tortura. Passato nell’atrio ritrovo Pamela e anche lei mi sembra cambiata in qualche modo ma non mi riesce di capire quale. Usciamo ,saliamo in auto e torniamo verso l’ ufficio, con sorpresa vedo Vittorio che ci aspetta al portone parlando al cellulare con qualcuno. Ci fa un segno ,mia moglie parcheggia ,lui la prende per mano e sempre parlando al telefono mi dice di guidare mentre sale dietro con lei. Mi da un indirizzo e seduto al posto di guida risento il fastidio del cuneo piantato dietro di me. Cerco di non pensarci e di concentrarmi sulla guida,Lui termina la telefonata, sorride a mia moglie e vedo nel retrovisore che la bacia sensualmente . Un altra pugnalata per me,poi si mettono a parlare e le chiede se le è piaciuto il trattamento. Lei cinguetta che lo ha gradito molto mentre lui le tiene le mani e sorride. Sento che si sta preparando un nuovo temporale sulla mia testa ,ma mi faccio forza e continuo a guidare. (Continua forse)
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