Ricatto (secondan parte)

“Lei quasi non si sente più preoccupata, in fondo è quello che le fanno quasi tutti i maschi, ordinaria amministrazione…”

Luciano è preoccupato, primo perché non riesce a capire cosa voglia Valerio.
Vederlo ancora trasformato in Veronica e scoparla di nuovo? Non ci sarebbe bisogno di fare alcun ricatto, bastava chiederglielo. Secondo perché stasera dovrà inventare una scusa all’ultimo minuto per poter uscire!
– Mannaggia, cara, ho dimenticato di avvertirti che stasera mi hanno invitato gli amici del tennis ad una cena –
– Ok, devo aspettarti? –
– Ma no, lo sai che si fa sempre tardi con loro –
Ringrazia, dentro di sé, di aver potuto fare proprio nel pomeriggio, mentre la moglie era fuori, un lungo clistere di pulizia ed una accurata depilazione.
Si presenta a casa di Valerio alle 21 in punto, va in bagno, come la volta precedente, e si trasforma in Veronica. Tubino nero molto scollato, calze a rete e giarrettiera, perizoma e tacco 15. Si guarda allo specchio: uno schianto!
Ancheggia fino alla sala dove Valerio è nudo davanti ad un filmino porno che si masturba.
– Vieni subito qui, troia, e inginocchiati –
Veronica ubbidisce e subito si ritrova il suo cazzo in bocca. Lui la scopa furiosamente in bocca fino quasi a soffocarla. Lei quasi non si sente più preoccupata, in fondo è quello che le fanno quasi tutti i maschi, ordinaria amministrazione.
D’improvviso Valerio le toglie il cazzo dalla bocca e le intima di sedersi sul divano, poi stoppa il filmino e cambia il DVD nel lettore.
Poi si siede accanto a Veronica e le dice
– Adesso guarda questo di filmino, puttana –
Sullo schermo cominciano a scorrere le immagini di un altro video hard ma i protagonisti stavolta sono lei e Valerio ambedue riconoscibilissimi. Veronica impallidisce di colpo, le immagini sono state “rubate” da una telecamera nascosta la volta precedente! Ecco perché non era voluto andare in camera da letto, il porco!
– No, questo lo devi distruggere, non fare lo stronzo –
Le arriva uno schiaffo.
– Non usare questo linguaggio con me troietta, di questo video ho fatto varie copie ed una è pronta per essere spedita a tua moglie se non farai tutto quello che ti ordinerò di fare –
– Ma che bisogno hai, io faccio comunque tutto quello che vuoi, lo hai visto no? –
– Forse non hai capito ancora cosa voglio fare di te ma tra poco lo capirai, intanto riprendimi il cazzo in bocca –
Lei ricomincia a succhiare quel cazzo ma i suoi pensieri sono altrove, pensa di essere incastrata da quel mostro e di non avere via d’uscita. Cosa le chiederà ancora?
– Voltati zoccola che voglio incularti –
Lei si volta ubbidiente e sente quel membro penetrarla subito, senza alcuna “preparazione”. Le sfugge un urlo di dolore, e le arriva un forte schiaffo sul culo. Intuisce, inoltre, che il porco la sta scopando a pelle.
– No, senza preservativo no, ti supplico –
– Zitta troia, dopo mi ringrazierai, ti sto preparando –
Preparando a cosa…?
Ma cos’è ora questo suono che sente? Forse il campanello di casa, sì è proprio il campanello. Valerio si sfila e le dice
– Resta così che sei uno spettacolo –
Valerio va ad aprire e Veronica ora sente delle voci che subito dopo si concretizzano in due uomini che entrano in stanza insieme a Valerio.
– Guardate che meraviglia – dice Valerio
– Avevi ragione, è un vero spettacolo, un culo mai visto prima – dice uno dei due
– E’ tutta vostra – fa Valerio – sono 50 a testa.
Veronica è rimasta in quella posizione oscena e con la coda dell’occhio vede i due versare a Valerio il prezzo della sua prostituzione. Capisce perciò qual è l’uso che Valerio vuole fare di lei.
I due sono sulla cinquantina, uno molto massiccio, pelato, con un po’ di pancia alto circa un metro e novanta, sembra un ragioniere, l’altro invece è bassino e tarchiato, con delle grandi mani ed una faccia da contadino o operaio.
Le vanno vicino e cominciano a palparla su tutto il corpo, con preferenza per il culo e le cosce ovviamente. Valerio è sempre lì e comincia a darle degli ordini.
– Sbottonagli i pantaloni, troia, non lo vedi come sono arrapati? Dai che li devi soddisfare, hanno pagato per il tuo culo e la tua bocca –
Veronica esegue come un automa gli ordini ma è terrorizzata da quello che può diventare la sua vita in balia di quel maniaco pappone.
I due cazzi le si presentano quasi completamente. Quello alto ce l’ha lungo ed un po’ storto, accettabile come dimensioni, ma l’altro è spaventosamente grosso, largo all’inverosimile le farà malissimo, è sicura. Subito se li ritrova vicino alla bocca.
– Dai comincia a succhiare, zoccola, che aspetti? – le urla Valerio
Lei comincia a succhiare, ora l’uno ora l’altro, uno dei due è poco pulito e le dà il voltastomaco ma non può fare a meno di lasciarli fare, si sente scopare la bocca e sente i due maiali ansimare. D’mprovviso si rende conto di essere diventata una vera puttana, pagata, sfruttata, abusata da qualunque maschio vorrà avere il suo corpo per 50 euro. La cosa la fa inorridire ma anche eccitare un po’.
Il “ragioniere” le va dietro e lei fa appena in tempo a supplicarlo di mettere il preservativo e lubrificare il membro che si ritrova il cazzo del “contadino” tutto in bocca. Il porco dietro di lei per fortuna fa come gli ha detto e Veronica, quasi soffocata dall’altro cazzo, sente appoggiare quella cappella durissima al suo “anellino” ed affondare di colpo. L’urlo di dolore è un indistinto mugolio. I due ridono e la coprono di insulti.
Quando il dolore comincia a scemare si accorge che Valerio sta filmando tutto, fin nei minimi particolari. Si sente veramente perduta.
Intanto sente il suo inculatore ansimare e finalmente sborrare. E’ un po’ sollevata ma sa che questo vuol dire probabilmente dover subire la sodomia dell’altro con quel cazzone fuori misura. Infatti quello glie lo toglie dalla bocca e le va dietro, indossa il preservativo, spruzza un po’ di lubrificante ed un altro po’ glie lo infila nel culo con due dita, senza nessuna grazia, poi si appoggia al suo sfintere e comincia a spingere.
– Ti prego fai piano, ce l’hai troppo grosso – implora Veronica
– Sì sì sta’ tranquilla, lo so che il mio sfonda – ride e spinge più forte ma per fortuna, consapevole della sua mostruosità, non lo fa con violenza.
Il cazzo comincia ad entrare nel suo culetto già allargato da Valerio e dal “ragioniere”, il dolore è fortissimo, morde il cuscino e cerca di rilassare il suo sfintere, sente la cappella che sta per passare, è il punto critico, se passa quella probabilmente dopo sarà meno doloroso. La povera Veronica fa di tutto per farlo entrare, sente che finalmente sta per riuscirci quando all’improvviso Valerio, che sta filmando da vicino la penetrazione, dà una spinta al “contadino” ed il cazzo entra del tutto. Il dolore la fa quasi svenire e sente che sicuramente è stata lacerata.
Fortunatamente il suo “violentatore” (sì, è così che lo vede) era già arrivato ad un punto avanzato di eccitazione con il lavoro della sua bocca per cui sta venendo quasi subito, si sfila velocissimo, si toglie il preservativo e con due smanettate le sborra sul culo e sulle cosce.
Veronica si accascia sul letto disfatta. Si tocca dietro e vede che la mano si macchia di sangue. Come immaginava il suo culetto si è lacerato per ricevere quel cazzo mostruoso.
I due si rivestono e se ne vanno alla svelta.
Dopo poco il terrore la prende di nuovo, Valerio si è avvicinato e si sta masturbando davanti a lei.
– Dio mio, ti supplico Valerio, non vorrai mica anche tu….? –

(continua)