“Poco dopo , notai che i due avevano interrotto in favore di qualcosa di più trasgressivo : si stavano deliziando vivacemente in un bel rapporto anale…”
Sabato sera, puntualmente i due si presentarono in orario , desiderosi
in quanto consapevoli, di concedersi una serata fuori da tutte le convenzioni, imperniata su di un rapporto licenzioso .Messa al corrente la sorella, dei fatti avvenuti giorni prima, l’aveva convinta a partecipare attivamente unendosi a noi carnalmente, senza alcun limite, offrendo il suo corpo alle nostre libidinose attenzioni . Fabiola dato la particolare ed inconsueta situazione,restò in forte imbarazzo per tutta cena , per questo Caterina nelle varie portate, non tardò mai di riempire il bicchiere della donna con un delizioso e ghiacciato prosecco, al fine di inibire con un aiutino i vari pregiudizi. Dopo cena ci sedemmo sui comodi divani dando origine ad una fitta conversazione. Stanchi di parlare, desiderosi di passare ai fatti iniziammo a scambiarci alternandoci appassionati baci, compensati da un inevitabile contatto fisico . In tempo record eravamo pronti per la nuova ed entusiasmante avventura. Ancora con gli abiti indosso, intenti a proferirci tenere effusioni ,lentamente ci avviammo abbracciati verso la camera da letto, dove dopo aver avviato un sottofondo musicale, le donne dopo essersi tolte le scarpe in piedi sul letto si adoperarono in un sensuale spogliarello a suon di musica ancheggiando ed agitandosi tutte, lasciandoci letteralmente a bocca aperta in muta contemplazione di cotanta bellezza. Averle tutte e due ignude e disponibili ad ogni tipo di richiesta da parte nostra incoraggiò i nostri propositi ,così dopo averle distese sul letto ,afferrandole per le caviglie,le invitammo a distendersi sulla morbida coperta di pelliccia, esortandole a flirtare tra di loro. Timidamente a disagio dopo essersi scrutate a fondo ,si unirono in un appassionato abbraccio impegnandosi in passionali accarezzamenti, lungo tutto il corpo. Le scrutavamo intente nel dilettarsi a stimolare le rispettive clitoridi sfregandole l’una contro l’altra, alimentando l’oblio con sapienti carezze ai turgidi capezzoli gonfi di piacere . In un crescendo dannunziano, si prepararono per giungere all’unisono ad un meritato ed estroverso orgasmo. Attendemmo pazientemente che le femmine raggiungessero il loro obbiettivo primario e solo al compimento di ciò, intervenimmo avvicinandoci a loro . Desideroso di concedermi un assolo con la bella Fabiola, la presi ed avvicinandola teneramente a me, iniziai a riempirla di baci , degustando il suo intenso e soave sapore corporeo . Con il suo assenso , iniziai a tastarle i seni con una mano, infierendo sui turgidi capezzoli e con l’altra mi spinsi in basso , fino a giungere in prossimità dalla villosissima vagina, che trovai inondata come un fiume in piena. Al mio fianco Ugo e mia moglie si stavano sollazzando alla grande concedendosi un meraviglioso e succulento 69. Subito li emulai ed afferrando la mia amante mi posizionai in modo idoneo per la corretta realizzazione della prestazione . Affondando la lingua tra le carnose labbra vaginali percepii immediatamente il soave e succulento sapore delle abbondanti secrezioni intime, impastate con la saliva di Caterina. Fabiola in preda ad un forte ed intenso diletto, senza perdere tempo, si era fiondata sul mio membro, ingoiandolo ed aspirandolo stimolandolo ripetutamente con la punta della lingua il voglioso glande . Giacevo con lei, ma il mio pensiero primario era rivolto a mia moglie , mi incuriosiva e nello stesso tempo mi gratificava vederla in atteggiamenti lascivi con uno sconosciuto: in altre occasioni avevo assistito ad un tale spettacolo ma ogni volta mi provocava strabilianti sensazioni di smisurata eccitazione. Attendevo con ansia il fatidico istante , che Ugo desideroso più che mai della sua fica sferrasse il suo attacco penetrandola con intensa passione. Il momento non tardò a sopraggiungere , divaricandole le cosce aiutandosi con la mano fece entrare il suo famelico cazzo nella vagina facendola di colpo irrigidire tutta, in preda alla forte eccitazione . Invogliato più che mai desideroso di scoparmi Fabiola la misi alla pecorina , gustandomi da dietro la visione delle sue belle chiappe tonde e del suo bel buchetto del culo, racchiuso da una leggera peluria irregolare e visibilmente dilatato : con veemenza la penetrai iniziando immediatamente ad agitarmi dentro di lei,avviandola all’istante in visibilio di passione . Un soave sottofondo musicale ci accompagnava durante i nostri amplessi, donando un ritmo ai nostri movimenti inconsulti . Ansioso più che mai di accoppiarmi con mia moglie ed in preda al desiderio perverso di assistere ad un amplesso incestuoso, feci cenno ad Ugo per un cambio e finalmente riassaporai la fica della mia adorata, gustandomi i due consanguinei, durante il coito. Poco dopo , notai che i due avevano interrotto in favore di qualcosa di più trasgressivo : si stavano deliziando vivacemente in un bel rapporto anale. Intravedevo il possente membro annidato tra i glutei della femmina , andare avanti ed indietro, deliziando di voluttà la donna, fremente ed ansimante , coinvolta in un estasi totale. Eccitato dalla visuale, pensai bene di sortire dalla fica ed accedere nel orifizio anale della mia signora . Entrai liscio come l’olio, dato la dilatazione naturale dovuta alla forte eccitazione. Affiancati goliardicamente, mentre in preda al diletto ci stavamo inculando le due donne stantuffandole a dovere e facendole godere oltremisura. Contrari assolutamente a terminare il bel rapporto decidemmo di apportare delle varianti al tema, proponendo alle due una spassionata doppia penetrazione, sogno represso, o meglio fantasma erotico, che prima o poi si materializza nelle fantasie, di ogni femmina nell’età della ragione: purtroppo non da tutte verificata.
Preparandosi sia fisicamente che psicologicamente per un simile amplesso ci chiesero un minuto per darsi una rinfrescata e sculettanti si avviarono verso il bagno , offrendoci per la gioia dei nostri occhi le loro strepitose forme . Tornarono di lì a poco e senza fiatare Fabiola con fare malizioso, prendendoci per mano avviandosi verso il letto , si concesse alle nostre attenzioni intenta ad assecondare ogni nostro eventuale desiderio sessuale : sdraiato sul letto supino la feci accomodare su di me, penetrandola e nel contempo stringendola a me, permettendo ai suoi seni avvolgenti di adagiarsi sul mio petto. Repentino da dietro, Ugo massaggiandole con le dita il buco del culo, carezzandole teneramente le chiappe, la preparava per una sfrenata sodomizzazione. Spostate le dita entrò e repentino si diresse senza intoppi nel profondo delle sue viscere, regalandole un fremito di piacere lungo tutto il corpo. Eravamo finalmente entrambi dentro di lei muovendoci cautamente onde evitare di uscire da uno degli orifizi , intanto Caterina, smaniosa oltremodo di attenzioni, avvicinandosi all’ amica le aveva offerto divaricando le gambe la visione della fica pelosa e sgocciolante di caldi umori, bramosa di essere degustata . Non restando indifferente ai desideri dell’amica,spalancata la bocca si era dedicata intensamente a stimolare i genitali agitando la lingua su tutta la zona pubica infierendo in particolare sulla prominente clitoride, zuppa di secrezioni vaginali, facendola trasecolare dal piacere. Attratti e nello stesso istante eccitati da cotanta visione, non resistendo più ci svuotammo completamente i coglioni riempiendo la donna poi ci scansammo , gettandoci esausti sul letto in cerca di un meritato riposo . Caterina dopo aver raggiunto un prorompente orgasmo, ci si accostò e con le mani tentò di rianimare i due cadaveri inerti tra le nostre gambe. Distante dal risultato desiderato, afferrandoli entrambi con le mani iniziò a leccare le cappelle al pari di un cono gelato. Immediatamente i due flosci membri, ripresero come d’incanto il loro splendore regalando alla femmina caparbia una potente erezione. D’impeto Caterina si mise a cavalcioni su di me facendosi profondamente trafiggere nella fica ed inarcando la schiena e spingendo i glutei all’insù, invitò Ugo a sodomizzarla, offrendogli su di un piatto d’argento il suo prezioso e costretto pertugio. Adagiato comodamente al suo interno avvertii all’istante il lento avvicendarsi del membro all’interno della stretta parete che ci divideva . Una volta penetrato fino in fondo, agitando il bacino iniziò a stimolarla con un ritmico movimento in perfetta sincronia con il mio . Caterina in estasi si stava deliziando, prendendo due cazzi assieme, ansiosa di ricevere una potente scarica di sborra nei suoi orifizi. Non ci volle molto ed il suo desiderio fu esaudito; all’unisono le sborrammo dentro non facendole perdere neppure una goccia del nostro liquido . Finalmente ci gettammo sul letto sfiniti ma profondamente soddisfatti di tutto quello che avevamo fatto. Le due donne un pochino doloranti, dato il continuo sfregamento sia anale che vaginale, corsero al bagno per sopire i vari bruciori con una bella e tonificante lavata delle parti intime.
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