“Mentre in questi giorni, numerosissimi vacanzieri fanno la loro partenza verso le loro mete balneari e non, prefissate magari durante i freddi giorni…”
“LA COPPIA TROMBAMICA … MOLTO MOLTO AMICA !!!”
A volte, ci domandiamo cosa ci spinga a voler conoscere qualcuno on-line, attraverso le numerose comunity nate in questi ultimi anni, leggendo migliaia di annunci e inserzioni presenti in rete e molti sono i dubbi e le perplessità che possono nascere. Il timore o la paura di incontrare persone ‘poco affidabili’ o ‘indesiderate’ , che possano tradire le tue aspettative oppure che non portino quasi mai a niente di… ‘interessante’!
Noi invece, vorremmo spezzare una grossa lancia a favore di questo sito (Annunci 69) per quanto ci ha permesso di fare, fino ad oggi, vedendo realizzati molti dei nostri ‘sogni nel cassetto’, che credo (forse) siano presenti in ognuno di noi, considerando che ci spingono nel portarci ad ‘osare’ cosi tanto.
Molti incontri avuti non sono stati ‘esaltanti’ ma… quelli che ci hanno permesso di vivere meravigliosi momenti (di cui ne abbiamo anche narrato le nostre sensazioni) fanno si che la pensiamo in questo modo. E tra questi, la piacevole sorpresa di aver incontrato una coppia, con la quale oltre a trasgredire giocando in modo eccellente, si può veramente condividere le cose della vita in modo esemplare, ci rende ancor più felici e convinti della scelta fatta.
Loro sono Manuela ed Eric (questi sono i loro veri nomi e per loro volontà hanno deciso che li svelassi, senza più dover usare quelli di fantasia da me attribuiti nei racconti precedenti, ovvero Enrico e Marcella), una coppia dolce, simpatica, alla mano e molto molto affiatata tra loro: tutte caratteristiche che noi cerchiamo come base per una conoscenza. L’affinità poi nasce da se avendo questi presupposti. La loro propensione al gioco delle parti, rende ancor più facile l’ottimo risultato fin qui ottenuto.
Mentre in questi giorni, numerosissimi vacanzieri fanno la loro partenza verso le loro mete balneari e non, prefissate magari durante i freddi giorni invernali, noi, in loro compagnia, continuiamo ad affinare e ad approfondire questa nostra amichevole complicità di gioco, trascorrendo insieme serate fatte di compagnia ,di buon cibo, di deliziosi ed inebrianti bottiglie di ottimo vino e di tanta tanta voglia di maggior conoscenza e di maggior complicità.
Quella appena trascorsa, potrebbe essere il dejavù dell’ultima vissuta insieme e narrata nel racconto precedente ma, molti sono i particolari che ci portano a vivere ogni singola serata in modo diverso e maliziosamente accattivante, facendo si che il senso di banalità e ‘scontatezza’ risulti lontano anni luce da noi. L’intento di tutti noi, non è assolutamente quello di dover necessariamente ‘arrivare al punto’, ma quello di vivere serenamente la piacevole compagnia nello stare insieme. E se si arriva …’al punto’…. vuol dire che ognuno di noi ha visto crescere dentro di se e in tutti noi, il desiderio di volerci arrivare…. ‘a quel punto’ !
Una vera testimonianza di quanto appena scritto ci è data dalla circostanza nella quale ci siamo trovati ancor prima di iniziare la serata stessa: la mia lei era nel pieno manifestarsi del proprio ciclo e quindi questo ci avrebbe portato a non avere nessun tipo di aspettative, al di fuori dell’ottima compagnia e basta… e noi eravamo ben contenti di questo.
Arrivati nella loro splendida location (già descritta nel precedente racconto), in sella della nostra moto, veniamo accolti dalla loro ospitalità,veramente degna di nota. Eric, anche per quell’occasione, si era superato nel prepararci come cena, un enorme filetto di bufalo alla griglia, che fin dal pomeriggio ne aveva ‘allettato’ il nostro desiderio di gustarlo, inviandoci alcune foto che lo rappresentavano: un esemplare di quasi 3 kg.
Nonostante le sue iniziali perplessità di quanto magari ne potesse rimanere dopo la serata, considerata l’abbondante quantità, si dovette ricredere: di quell’abbondante filetto non ne rimase praticamente nulla. Anche la povera Lilly (la loro dolce cagnolina) che nella serata precedente fece incetta di numerosissime ossa di costine, salsiccia ecc. ecc. non ebbe molta fortuna.
Lo ‘divorammo’ tutto quel filetto, con enorme gusto, ‘bagnandolo’ con dell’ottimo vinello, che ci deliziava e ne esaltava ancor di più la sua bontà.
Sotto quel grazioso capanno (già teatro di una magnifica serata), ci eravamo accomodati, con naturalezza e senza nessuna ‘programmazione’, cambiammo le disposizioni di seduta rispetto all’altra cena: al mio fianco c’era Manuela, mentre di fronte a me Eric, aveva al suo fianco la mia lei.
Lo notai solo quando, al momento di iniziare la cena, volli darle il bacio di … buon appetito (cosa che noi ‘pratichiamo’ ogni qualvolta ci accingiamo a mangiare… ehehehhe… )
…“Amore mio… e il ‘buon appetito’??”… esclamai verso di lei con stupore. La vidi sorridere un po’ dispiaciuta e quando scherzando aggiunsi…”Allora, mi tocca baciare Manuela…” vidi il suo sorriso aumentare, in modo consenziente. Fu li che capii maggiormente quanto la nostra complicità stava crescendo sempre di più. Baciai Manuela (un rapido ‘funcetto’ come si usa dire al sud) e iniziammo ad affondare le nostre ‘fauci bramose’ in quelle tenere carni.
Nel gustarci quelle sublimi carni, il mio pensiero era ancora a quel semplice gesto che avevo appena fatto, che seppur possa risultare molto banale o anche stupido e infantile per la sua semplicità, ma sicuramente non per quello che rappresenta per noi, e averlo ‘vissuto’ con tanta naturalezza, ‘accese’ maggiormente il desiderio di condividere sempre di più con lei ogni momento di ‘potenziale’ trasgressione. Era la sola cosa che mi importasse e che portava ad esaltarmi, nel voler vivere ogni momento di piacere.
Il tempo trascorreva piacevolmente, tra varie argomentazioni nelle quali tutti venivamo coinvolti, toccando i vari aspetti della nostra quotidianità, e ne partecipavamo in modo attivo; ogni discorso fatto era ‘interessante’ per ognuno di noi; tutto ciò alimentava quell’alchimia che ormai si era consolidata tra noi. Tra un discorso e l’altro… anche lo ‘sfiorarsi’ delle nostre gambe, ci dava modo di ‘accendere’ gli argomenti più caldi, accendendo anche i nostri animi. Sapevamo che non ci saremmo potuti spingere molto in la, ma il piacere di voler giocare cominciava a salire in ognuno di noi.
Sempre rimanendo seduti a tavola e continuando a dialogare, mi ritrovai con la mia mano sulla gamba destra di Manuela, dalla pelle morbida e liscia. Guardai la mia lei, ma non mi resi conto se si fosse accorta o meno di quello che stessi facendo, la guardai quasi potendone chiedere un tacito consenso, mentre continuavamo a dialogare, quasi mi parve di notare che invece Manuela aveva divaricato leggermente le gambe, quasi come un invito subliminale.
Continuai per pochi attimi ad accarezzarle la gamba, senza spingermi oltre, mentre ormai avevo in corso una vera erezione (e come poteva essere altrimenti!). Dopo poco, mi alzai e andai dietro la mia lei, per sentirmi più coinvolto in quello che per noi e la condivisione totale, e cominciai a praticarle un massaggio al collo, mentre il dialogare sulle nostre ‘fantasie’ continuava senza sosta.
Dopo qualche minuto, ormai in uno stato di vera eccitazione comune (anche Eric si era messo dietro Manuela, nel intento di procurarle del piacere) invitai lo stesso Eric a continuare a fare quello che stava facendo a Manuela, sul collo della mia lei, evidenziandogli il punto esatto dove necessitava avere maggior attenzione, ma credetemi che non ce n’era bisogno… sapeva molto bene dove mettere le proprie mani e seppur consapevoli che non saremmo potuti andar molto oltre, avevamo comunque il forte desiderio di giocare tutti quanti insieme e questo era maggiormente la cosa più piacevole del momento.
Mi portai dietro a Manuela, cominciandola ad accarezzare dolcemente e liberata dal reggiseno che le opprimeva il suo morbido ed abbondante seno, glielo cominciai a ‘strapazzare’ come le piaceva, strusciandogli dietro al culo il mio uccello che ormai era in posizione eretta in pianta stabile.
Guardavo la mia lei abbandonata tra le mani di Eric, e provavo un piacere quasi pari a quando giace inerme tra le mie braccia e quando ci ‘chiese’, quasi in modo innocente, di potersi girare sulla sedia e potersi gustare l’uccello di Eric, mentre lui la palpeggiava dolcemente, ebbi l’ennesima conferma di quanto mi piacesse condividere questi momenti con lei. Ebbi un’erezione nell’erezione… il mio uccello ebbe un sussulto tale, quasi volesse spiccare il volo! (mentre sto scrivendo tutto questo, ho l’uccello duro…. e ho detto tutto !!!)
Feci voltare Manuela verso di me e la cominciai a baciare, mentre lei mi stava già slacciando i pantaloncini in jeans, per poter tirarmi fuori l’uccello che ormai non vedeva l’ora di prendere un po’ d’aria. Il tempo di prendere una ‘boccata d’aria’ che si ritrovò nella sua bocca! Meravigliosa !
Manuela ci sapeva proprio fare, dolce, delicata, abile nel succhiarlo come poche, ma quello che ancor più mi eccitava era vedere l’espressione di Eric alle prese con altrettanto trattamento, praticato al suo uccello dalla mia lei. E l’intensità con la quale lei si applicasse in quella lunga pratica, era un’ulteriore mia eccitazione. Quasi godeva nel farlo e altrettanto io nel vederla e il resto del mio godimento era solo opera di Manuela, la vera ciliegina sulla torta.
Inginocchiata davanti a me, in quella sua arte dolcissima del ‘succhiamento’, essendo a conoscenza dalla volta scorsa di quanto mi piacesse, iniziò poi con le sue dita a sollecitarmi il mio lato B con dolcezza e me le ‘proponeva’, sfiorandone appena appena il suo ingresso. Stavo vivendo un ennesimo momento di piacere estremo, arricchito anche dalla visione della mia lei che succhiava avidamente l’uccello di Eric… e la naturalezza con la quale stava accadendo tutto questo, mi mandava in estasi. L’espressione di Eric, era sintomatica: i suoi occhi chiusi e il capo leggermente rivolto indietro davano proprio l’idea di quanto stesse provando, sotto gli abili colpi di lingua della mia lei.
Erano già trascorse parecchie decine e decine di minuti da quando avevamo dato inizio al nostro piacevole gioco, che non resistetti dal voler provare la meravigliosa sensazione di mettere il mio uccello tra quelle morbide e abbondanti tette di Manuela, che erano per me un forte richiamo e al quale non riuscii a desistere: erano anni e anni che non ne avevo avuto la possibilità di farlo, visto che il seno della mia lei non ne possiede proprio le caratteristiche per poterlo fare come si deve… lei possiede decisamente tante altre e di ottime qualità !
Misi il mio uccello tra quelle meravigliose e morbide mammelle e mi sentii un fremito tutto lungo la schiena…. un piacere che mi spingeva cosi forte che il risultato di una mia abbondante venuta sul suo petto fu praticamente inevitabile. Avevo avuto già alcuni momenti nei quali rischiai di farlo già nella sua bocca, tanto era il piacere che lei mi provocava, ma quella sensazione così forte e desiderata da tempo, non mi lasciò scampo. Prima che ciò accadesse, glielo sussurrai nell’orecchio, che ormai ero pronto ad esplodere, e mentre lo dicevo, il primo schizzo aveva già raggiunto il suo mento, disperdendosi poi copiosamente sul suo seno, aiutato anche dal suo movimento che ne agevolava tutta la sua fuoriuscita. Guardavo Manuela che si impegnava a darmi il massimo del piacere nel completare tutto ciò mentre cercavo lo sguardo della mia lei, che continuava impavida a succhiare l’uccello di Eric che continuava ad avere quell’espressione sopra descritta: Estasi totale…”
Fu proprio in quell’attimo però che il destino ci volle mettere il suo zampino, forse proprio a beneficio del fatto che come già detto, la mia lei non era proprio nelle condizioni di poter andare avanti liberamente nel gioco: improvvisamente, partirono gli irrigatori del giardino, giungendo proprio alle spalle di Eric e della mia lei, fungendo da veri ‘estintori’ nello spegnere i loro bollori, che si erano ormai ben accesi, durante tutto il periodo di quel ‘mega-favoloso-unico’ pompino che la mia lei gli aveva praticato.
Scoppiammo a ridere come dei pazzi….! Quella sera fui l’unico a ‘godere’ in quella magnifica serata, che ormai era arrivata alla sua conclusione (si erano fatte nuovamente le tre del mattino !!!), ma la promessa di ripagare loro ‘con gli interessi’ è fortemente viva e radicata dentro di me, ma anche dentro di loro, ed è per questo che non vediamo l’ora di poterci nuovamente incontrare e poter dar vita sempre di più a questa nostra piacevole complicità.
Sono veramente tante le fantasie alle quali vogliamo comunemente partecipare e la consapevolezza e la piacevole sorpresa di aver avuto la fortuna di incontrare una coppia come loro, ci convince sempre di più di approfondirle: come dico nel titolo, più che una coppia di trombamici, sono una vera … coppia di amici !!!
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