“” dice e lo ripete più volte con gli occhi sgranati e le labbra aperte…”
III. SULLA SPIAGGIA BUIA
Anna si stacca da noi. “Siete stati
magnifici.” dice, “Ma adesso voglio di più.” Fa sdraiare suo marito sulla sabbia, intravedo la grossa asta in tiro che luccica nel buio. “Voglio il tuo cazzo mentre Diego ti scopa.” mi sussurra leccandomi il lobo dell’orecchio e srtingendomi l’uccello con la mano.
L’eccitazione cresce. Sentire quell’asta dura dentro di me è un piacere che non voglio mancare.
“Lubrifichiamolo un po’.” suggerisco. Anche se non sono un verginello quella è una mazza di tutto rispetto.
Io e Anna caliamo su quel bel bastone e iniziamo a leccarlo lasciando cadere quanta più saliva possiamo. Quando è ben ben coperto io mi alzo e mi passo le dita umide sul buco di culo. Anna capisce quello che sto facendo e si getta tra le mie natiche amplificando a dismisura il mio piacere. Poi salgo a cavalcioni sull’uomo e dirigo il suo cazzo verso il mio fiorellino, lo sfrego e piano piano mi ci siedo sopra. Avvezzo a certi piaceri so come muovermi, lo sento penetrare le mie carni non senza un certo dolore. L’affare di Diego è davvero notevole ma dopo qualche aggiustamento il male lascia il posto al piacere.
Mi spingo indietro e appoggio le mani nella sabbia ai fianchi del mio stallone. Il mio cazzo turgido punta verso il cielo e diventa il centro delle attenzioni di Anna. Lascia cadere della saliva e poi lo conduce all’antro del suo sesso. Il caldo mi avvolge completamente. Mi trovo i suoi occhi davanti ai miei. Mi guarda e mi lecca la faccia. Le tette appoggiate al mio petto.
“Sei un porco.” mi dice prima di rifilarmi un’altra leccata.
“Lo so.” rispondo e rispondo alla leccata.
Iniziamo a prendere il ritmo.
Sotto di me Diego affonda nel mio culo, io lo accompagno e frattanto scivolo tra le umide pareti della fica di Anna che cerca la mia lingua con ludibrio. Siamo tutti in preda alla frenesia erotica. Il mare ci culla col suo flusso e riflusso, le stelle e la luna si godono lo spettacolo e noi godiamo di noi stessi, di quest inizio di vacanza e delle promesse per un futuro libertino.
“Ti lascio venire dentro se tu ingoi la sborra di Diego.” dice la mia dama.
Di solito preferisco schizzare fuori, la pancia è il mio bersaglio preferito, ma l’idea di riempire completamente questa vacca mentre suo marito mi schizza in bocca mi fa girare il cervello a mille all’ora.
“E sarei io il porco?” rispondo sorridendole e baciandola profondamente.
Sciogliamo la posizione e Anna si sdraia a pancia in su, spalancando oscenamente le gambe per mostrarmi il suo frutto succoso. Calo su di lei con l’asta tra le mani, non ho bisogno di sforzare per entrare in quella caverna umida e aperta. Diego, in piedi, mi dondola il cazzo sotto il naso. Sento il suo odore misto al mio. È qualcosa a cui non so resistere. Inizio a succhiare e a fottere. Mi ci vorrebbe un’altra nerchia nel culo, magari di una trans, e sarei l’essere più felice del mondo.
So di lavorare bene su Diego. Uso la lingua e le labbra, con le mani gli accarezzo i coglioni tesi. Raggiungo il suo buchetto e lo massaggio. A questo non resiste.
“Vengo!!!!” ansima e i suoi caldi fiotti colpiscono il mio palato. Inghiotto tutto con voracità. Adoro il sapore dello sperma.
Lo lecco finché non sente il bisogno di ritrarsi e io posso dedicarmi a scopare Anna con tutto l’impegno.
“Fottimi.” dice e lo ripete più volte con gli occhi sgranati e le labbra aperte. “Non ti fermare.”
“Sto per esplodere.” le dico quando sento che ormai il mio orgasmo non è più rinviabile. “Sto per sorpassare il limite.”
Anna allunga le mani e mi afferra le natiche, mi affonda le unghie nella carne.
“Riempimi!!!!” urla.
Due colpi ancora e il mio seme erutta nella sua passera sbrodolosa. Gli schizzi si ripetono copiosi fino a scemare del tutto mentre Anna rantola di piacere infinito. Sento la sua figa pulsare intorno al mio uccello.
La foga si placa e io mi muovo lentamente dentro di lei. Sento l’appiccicoso calore avvampare intorno alla mia verga dal suo sesso eccitato.
“Che inizio di vacanza!” dice Diego accoccolandosi vicino a noi e accarezzando sia il seno di sua moglie che i miei capezzoli.
“Sarà un vero divertimento!”
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