“Mi ordina di sdraiarmi e mi blocca polsi e caviglie le cinghie ai lati del letto…”
Mi ha ordinato di entrare in camera, indossare quello che mi
ha lasciato sul letto e aspettarlo. Eseguo ubbidiente, indosso il completo intimo che preferisce e attendo. Arriva e vedo che è soddisfatto che io abbia eseguito alla perfezione i suoi ordini. Ho il completino, ma soprattutto trucco e unghie come vuole lui, colori scuri che si mischiano al rosso cupo del rossetto che adora sbavarmi per farmi sentire la sua cagnetta.
Mi ordina di sdraiarmi e mi blocca polsi e caviglie le cinghie ai lati del letto. Sono immobile e completamente inerme al suo volere. Per concludere l’opera mi mette la mascherina sugli occhi. Ora sono completamente sua.
Lo sento avvicinarsi alla porta ed aprirla, poi di nuovo tornare verso il letto, ma percepisco un cambiamento nella stanza anche se non riesco a capire cosa sia.
All’improvviso sento le mani sul corpo, mi accarezzano quasi timorose e con titubanza. Capisco che non è lui, lui non farebbe mai così, é sicuro di sé e soprattutto di come mi vuole.
La sua voce mi arriva dalla destra del letto, incita la persona che è lì a fare di più, a godere del regalo che ha davanti a sé, che io ubbidiró e mi piegheró ad ogni volere. Sembrava non aspettasse altro, la sua bocca si butta vorace in mezzo alle mie gambe e spostando il tessuto leggero inizia a leccarmi. Il mio corpo reagisce subito, sa che se Padrone è arrivato a tanto é perché vuole che sia così.
Ora è vicinissimo al mio orecchio, mi dice che sono proprio una brava cagnetta, ma di ricordare che sono solo sua. Poi invita l’uomo a osare ancora. Sento le dita infilarsi quasi brutalmente nella vagina mentre la sua bocca ora è sul mio seno. Mi scopa con le dita fino a che non resisto e un fiotto esce prepotentemente inondando il letto. Nemmeno tempo di riprendermi che subito ricomincia, il letto ormai è un lago, mentre il Padrone mi accarezza la testa dicendomi quanto sono brava.
L’uomo vuole di più, lo sento chiedere “posso? ” e il Padrone dire sì. Mi liberano le caviglie e sento scivolare via le mutandine ormai fradice. Poi mi slegano i polsi e mi fanno mettere a quattro zampe ribloccando gli arti. Lo sento posizionarsi dietro di me e piano prendermi dietro, quando capisce che non ci sono resistenze da parte mia comincia a darmi colpi sempre più veloci mentre il suo respiro si fa sempre più affannoso. D’un tratto sento delle dita che mi penetrano davanti, ma non può essere lui, mi sta tenendo per i fianchi. Capisco che è il Padrone, sa quali punti toccare per farmi eccitare ancora di più, ma nel contempo ordinandomi di non godere perché potrò farlo solo quando lo dirà lui. L’uomo è ormai all’apice, sta per venire, il Padrone gli dice di mettersi davanti alla mia bocca. E mentre inizio a bere avida sento penetrarmi da dietro e il Padrone che mi dice che ora posso godere. L’orgasmo arriva come una liberazione, devastante e potente mentre anche lui gode dentro di me. Prima di liberarmi fa uscire l’uomo di cui non saprò mai nemmeno il nome, ma so che sarò pronta a soddisfarlo nuovamente se il mio Signore lo vorrà.
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