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una giornata al top

“Restai immediatamente colpito dalla donna decisamente attraente , non bellissima ma carica di sensualità e fascino, aveva in dosso un vestitino aderente che…”

Ce ne stavamo tranquillamente in casa assorti nel nostro passatempo preferito ,
unendoci in una bella ed articolata scopata , quando fummo distolti dal trillo del telefono, Roberta tempestivamente avendo al momento le mani e la bocca libere, rispose , altri non erano che due suoi colleghi di lavoro Alessia e Carlo ,che trovandosi nella nostra zona, ci proponevano di incontrarci da qualche parte per fare due chiacchiere . D’impeto, li invitò da noi per sorseggiare una buona tazza di the e con l’occasione presentarmeli dato che sovente me ne aveva parlato .
Giunsero in un battibaleno, per fortuna avevamo terminato la nostra bella scopata : però ci sorpresero sotto la doccia, non dandoci neppure il tempo di rivestirci, così decidemmo forzatamente di riceverli in accappatoio, non avendo il tempo per rivestirci. Si presentarono con una guantiera di pasticcini mignon, non scandalizzandosi assolutamente del nostro insolito abbigliamento. Restai immediatamente colpito dalla donna decisamente attraente , non bellissima ma carica di sensualità e fascino, aveva in dosso un vestitino aderente che le fasciava il sinuoso corpicino mettendo in evidenza tutte le sue morbide curve; praticamente era da assaporare e leccare come le leccornie che aveva portato . Voracemente sorseggiando il caldo the ci buttammo tutti e quattro a capofitto sui saporitissimi manicaretti, da subito trovammo un intesa spaziando tra i vari argomenti,prediligendo però ovviamente dissertazioni trasgressive inerenti al sesso ed ai rapporti di coppia. Non essendo ancora sposati i due ci confessarono i loro propositi, prefissi al momento della loro unione, imponendosi la più totale libertà sessuale, lontano da ogni tipo di gelosia ,evitando qualsivoglia malinteso o fraintendimento, al contrario condividendo ove avesse fatto piacere alò partner la nuova relazione. Continuando nelle loro asserzioni , ci confidarono, lasciandoci a bocca aperta, che la loro visita non era stata casuale bensì frutto di metodica ed approfondita riflessione,maturata nel corso del tempo, inizialmente includendo nelle loro fantasie sessuali solo Roberta , insomma una cosina a tre , ove le due femmine condividevano l’unico maschio. In poche parole, “Il gallo del pollaio.”Successivamente, dopo avermi visto una volta sotto il loro ufficio mentre accompagnavo la mogliettina, si erano orientati sempre spaziando con la mente ad un rapporto a quattro. Ascoltavamo in silenzio fortemente imbarazzati i loro ragionamenti, che non facevano una piega, un modo carino ed brillante di proporsi per una relazione oltre i limiti, restammo impietriti, in attesa di una loro mossa decisiva, che ci avrebbe finalmente coinvolti in qualcosa di elettrizzante e perché no molto gradevole. Alessia alzandosi di scatto, mi chiese cortesemente di accompagnarla al bagno, ammiccando uno sguardo d’intesa al suo compagno . Eccitatissimo al pensiero di quello che a breve sarebbe potuto succedere, le feci strada lungo il buio corridoio ed aprendole la porta del bagno le indicai ove trovare degli asciugamani puliti. Apprestandomi ad uscire, mi fermò con una mano , invitandomi a restare, dentro per osservarla; con estrema disinvoltura dopo essersi tolto lo stretto vestitino facendolo lentamente scivolare in terra, rimanendo,dato l’assenza di biancheria intima, come la mamma l’aveva fatta, accomodata sul wc, si liberò la vescica . Nitidamente sentivo il rumore dei suoi liquidi al contatto con l’acqua. Finito di pisciare, alzatasi in piedi , mi pregò di ripulirla porgendomi un pezzo di carta igienica, lasciandomi per la seconda volta nella serata a bocca aperta. Ripreso dallo stupore, gettando la carta in terra, mi misi in ginocchio e tosto puntai tra le sue cosce per ripulirla ed assaporare la sua odorosa fica, ancora sgocciolante di calda urina .Degustandola a fondo, mi accorsi immediatamente dal gusto inconfondibile, della copiosa presenza di secrezioni vaginali, imputabili ad una potente eccitazione corporea. La troia si era evidentemente eccitata e probabilmente le era venuta voglia di succhiarmelo, o quantomeno farselo sbattere nella fica. Con maestria in preda ad un forte desiderio di sentirla urlare di piacere iniziai a leccarle insistentemente la clitoride accorgendomi con il passare del tempo, in preda all’eccitazione si comportava al pari di un cazzo crescendo di volume fino a divenire una protuberanza turgida e corposa. Continuai a leccarla roteando la lingua sul suo contorno, fino a che desiderosa più che mai di assaporare il mio cazzo me lo prese tra le sue fauci dando inizio ad un fantastico balletto, finalizzato esclusivamente al mio diletto. Scostandosi ogni tanto dalla preda, mi implorava di sborrarle in bocca e riempirla tutta . Devo ammettere che la tizia era veramente brava ed in quanto ad argomentazioni sia verbali che fisiche era insuperabile. Evitai di venirle in bocca non ultimo per la curiosità di vedere nella stanza accanto i nostri compagni cosa stessero combinando. Imboccando entrambi nudi il buio corridoio,ci immettemmo nella stanza ove i due si stavano sollazzando con un appassionato 69. Nella stanza semibuia si udiva solo l’ansimare nervoso di Roberta che in un crescendo ritmico, si stava sempre più avvicinando al orgasmo. L’udimmo sborrare, riuscendo ad intravedere il suo sinuoso corpo dibattersi tra le grinfie del suo amante che con fare incalzante continuava a stimolarle con la lingua la vogliosa vagina, portandola inevitabilmente a raggiungere in brevissimo tempo l’apice della voluttà. Vennero assieme , agitandosi e sbraitando come due ossessi. A quel punto accesi una tenue luce che di colpo rischiarò la camera; i due pure loro completamente ignudi abbracciati l’uno all’altra, ci proferirono parole rassicuranti per quello che era accaduto, desiderosi di rifarlo subito, però questa volta tutti e quattro assieme. Per questo ci recammo in camera da letto dove sdraiati ci raccontammo tutto quello che era accaduto in separata sede,appagando i nostri desideri e desiderosi di ripeterlo per il piacere questa volta di essere scrutati dagli sguardi licenziosi dei propri partner: nel mentre Carlo dopo aver preso Roberta tra le sue braccia,teneramente si concentrò per donarle una serie di baci sul collo ,giungendo infine alle sue labbra, che come d’incanto si schiusero per accogliere la sua lingua tesa. Vederla baciarsi nella bocca con un estraneo mi creò una sorta di anomalo disagio e perché no una forma di gelosia verso un gesto confidenziale di profonda intimità. Turbato da ciò, fui distolto da Alessia che dopo essersi sdraiata supina sul letto con i suoi piedini mi prese il cazzo e stringendomelo si prodigò in una sapiente sega . Il suo scopo preciso era quello di istruire l’amica offrendole vari spunti per un piacere inusuale. Roberta afferrando la palla al balzo, emulò le sue gesta, facendo trasecolare il maschietto sempre più arrapato. Continuarono imperterrite seppur con grande fatica fino a farsi inondare i piedi di sperma.. A quel punto le due dopo essersi fatte uno scambio di lingue unendole e roteandole si gettarono l’una ai piedi dell’altra e con dovizia si misero a leccarli asportando tutta la calda sborra appena schizzata. Le osservavamo mentre con bramosia si accingevano leccarsi i candidi piedini ripulendoli completamente.

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Scambio di Coppia

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