-Da oggi sarai mio schiavo-
risuonava come una bellissima promessa quasi come se volesse chiedermi di sposarla, con una differenza che non saremmo stati sullo stesso piano.
Inizi’ così il mio percorso per diventare lo schiavo perfetto, il suo schiavo perfetto.
-Devi imparare ad obbedirmi, devi imparare a fare tutto quello che ti dico senza protestare ok?!?! E non potrai nemmeno toccarti senza il mio permesso!!! E ogni cosa che ti farò fare dovrai ringraziare dicendomi “grazie Padrona” sono stata abbastanza chiara?!?!- continuò spiegandomi le regole del nostro rapporto; come se non fosse già abbastanza chiaro quale era il mio posto, visto che in quel momento ero nudo inginocchiato davanti a lei a testa china guardandole i suoi piedini favolosi e ben curati, lei capi dalla mia erezione data da quella visione la mia voglia
-Tu non sei degno di stare al loro livello dovresti farmi da tappeto quando cammino. Però visto che è il tuo primo giorno e mi sento buona ti do il permesso di leccarli ok?!?!-
-si padrona, grazie padrona, troppo buona padrona- nemmeno il tempo di finir di parlare e mi ritrovavo già un suo piede in bocca, che sensazione unica vedendo i suoi occhi godere di questa mia umiliazione ero felice, in estasi, sapevo di aver fatto la scelta giusta ma ero consapevole anche di aver perso la mia dignità.
-Bravo ci sai fare, ora io devo farmi una bella doccia rilassante, seguimi, ma non provare ad alzarti, vieni a quattro zampe-
La seguii è una volta arrivati in bagno mi disse
-perché mi guardi, mica penserai che mi puoi vedere nuda, dai forza girati-
Mi girai con mio enorme dispiacere, Raffaella(è questo il suo nome) aveva tette spettacolari, magnifiche che ama mostrare al mondo con maglie molto scollate però anche essendo munita di tette grandi non è affatto grassa ha tutto al punto giusto, compreso il culo infatti ama portare leggins o gonne a vita alta senza mutande in maniera tale da non mostrare alcun segno.
Una volta nuda entr’ in doccia e da fuori iniziai a sentire i suoi gemiti, si stava masturbando ed io ero li fuori nudo con il cazzo duro senza potermi toccare, ad un certo punto sentii
-Schiavo hai sentito come godo? Vorresti toccarti eh? Ma non puoi, non sei più libero di fare quello che vuoi, ora sei di mia proprietà-
E su queste parole credo abbia avuto un orgasmo perché la sua voce si spezzò lasciando spazio ad un gemito liberatorio, ma non mi diede la soddisfazione di dirmelo.
Una volta terminata la doccia si asciugò e io rimasi lì in ginocchio per circa una mezz’ora fino a quando
-girati schiavo e guarda, guarda la tua padrona, ti do l’onore di guardare la sua figa e sai perché hai questo onore?-
Era seduta sul bordo della lavatrice a gambe spalancate con i piedi appoggiati sempre sopra e con la schiena adagiata sul muro retrostante, potevo vedere la sua stupenda figa pelata aperta dalle sue due dita e dalla quale colavano i suoi umori.
– no padrona, mi perdoni perché non lo so-
-certo che non lo sai tu sei solo uno schiavo, non puoi pensare, è perché ora voglio che me la lecchi, so che non sei degno ma ti faccio questo regalo perché ho voglia di godere-
Nel sentire queste parole corsi da lei a quattro zampe e mi tuffai letteralmente su di lei iniziai a leccarla senza sosta fino a quando dopo il terzo orgasmo si fermò mi stacco, per un minuto ci fu un silenzio totale guardava con sguardo soddisfatto la mia faccia tutta bagnata dal suo godere
-guarda non sai quanto mi fai schifo- sputandomi in faccia ed alzandosi dalla lavatrice- mentre me la leccavi ho pensato ad un vero uomo che mi scopava mentre tu eri lì in un angolo a guardare, ora fai qualcosa di utile- disse camminando per il bagno, si appoggiò al rubinetto piegandosi a 90 e dopo apri le chiappe con entrambe le mani
– leccalo forza cosa aspetti-
io non capivo più niente ero in balia del suo volere io non contavo più, era appena iniziata la mia schiavitù ma sentivo come se quello fosse stato il mio destino da sempre.
Le stavo leccando il culo con tutto me stesso sentivo il suo piacere salire e capii che si stava anche masturbando mi fermai per un istante e le dissi
-Padrona la amo con tutto me stesso so che non sono degno, ma sono nato per servirla!!!-
Mi prese la testa senza quasi nemmeno farmi finire la frase e la spinse di nuovo a leccarle l’ ano dicendo
-Non mi interessa cosa hai da dire adesso schiavo pensa a fare il tuo dovere parlerai dopo se ti darò il permesso-
Andai avanti a leccarle il culo più umiliato che mai non contava davvero più nulla il mio pensiero contava solo lei, ma questo non fece altro che farmela venerare maggiormente e farmi diventare il cazzo ancora più duro, venne altre due volte in questa posizione poi si staccò
-Rivestiti schiavo tu sei in astinenza fino a quando non deciderò io per oggi abbiamo finito-
Si avvicinò mentre si rivestiva e come se nulla fosse mi diede un bacio e disse
-Ti amo anche io amore-
Era tutto tornato alla normalità era tornata la mia Raffaella, il mio amore Passarono i giorni l’astinenza si faceva quasi insopportabile(non so dire da quanto durasse) ma la parte peggiore era che lei ogni giorno, oltre a lasciarmi a bocca asciutta,faceva in modo che la facessi godere più volte al giorno, attraverso la mia lingua, mi umiliava di persona e per messaggio ricordandomi quanto ero inutile e quanto avrei dovuto esserle grato per quello che lei stava facendo per me, ed io effettivamente lo ero per me le sue parole erano complimenti ormai io ero suo.
Non si ricordava nemmeno più come ci si sentiva con avere le mutande, perché lei non le indossava più
-Non vorrai che tutti i bei maschi che mi guardano il mio bel culo vedano il segno delle mutande-
diceva lei con addosso sempre pantacollant o dei pantaloni attillatissimi che se uno la guardava bene poteva intravedere la lineetta della figa, la sera invece per uscire metteva sempre abiti super aderenti che non arrivavano a metà coscia.
Tutti la guardavano anche in mia presenza, mi domandavo quale fosse il limite ma la verità è che non esisteva lei faceva tutto ciò che voleva anche in pubblico mi umiliava ponendo come battuta cose che in realtà faceva veramente.
Ero il suo gioco, ma per quanto lei poteva stare senza un cazzo vista la sua fame di piacere presto ebbi la risposta.
-si dai bella maiala fammi godere-
Sentii queste parole uscire dalla bocca di Raffaella.
Una donna, avrei potuto pensare di tutto ma non con una donna, ma non mi importava se era questo il suo volere io non potevo fare altro.
Gemeva di piacere e più il tempo passava più godeva
-dio…… Cazzo se sei brava… Tu si che sai leccarla, quanto vorrei anche un bel cazzo che mi scopi mentre mi fai questo bellissimo servizietto, ma non quello della merda un cazzo vero, un cazzo che mi scopi come si deve-
E su queste parole venne la prima volta
-non fermarti… Non fermarti cazzo- mentre premeva il volto sulla figa, ma lo faceva con delicatezza, non con cattiveria o altro- continua a farmi godere-
Mentre, sul letto dove avvenne la scena, colavano i suoi umori la lingua si muoveva sempre più velocemente e le dita entravano ed uscivano dalla sua figa provocandole un altro orgasmo.
Io non capivo più cosa stesse accadendo, mi muovevo in maniera automatica a occhi chiusi ascoltando solo il suo piacere e il suono che produceva la figa bagnata quando veniva penetrata e leccata.
-chi cazzo ti ha detto di toccarti?!?! Ti ho dato forse il permesso… Dopo vedrai cosa ti spetta- disse lei minacciosa quando vide che mi stavo masturbando -ora non voglio rovinarmi questo piacere per colpa di una merda ignobile come te, non provare a venire se no non mi vedrai più-
Io nel sentire queste parole mollai il mio cazzo per poi riprenderlo ed ogni volta che stavo per venire fermarmi, era una agonia e un umiliazione continua, lei capiva cosa stavo facendo ed ogni volta rideva e mi insultava.
Non so quante volte mi fermai ero in trans pensavo a quello che sentivo non a me e la sentii godere altre 5volte prima di fermarla.
Porto la mia testa sul suo petto e mi disse
-apri gli occhi…-
Gli aprii e vidi che eravamo solo noi due nella stanza e il telefono nelle sue mani.
Si era immaginata che io fossi una donna e che le davo piacere perché stava guardando un porno di lesbiche. Io non me ne rendevo conto non capivo più niente, lei vide la mia faccia perplessa
-non ho mai goduto così nella mia vita, è stato fantastico, è stato come se fosse tutto reale ero dentro nel porno, mi vedevo lì dentro, lo voglio fare la prossima volta, voglio che tu mi veda mentre mi faccio leccare la figa da una ragazza, e che mi vedi leccarla. Mi sono accorto che non era vero, che eri tu solo quando alla fine del porno è apparsa la donna che mi stava facendo godere che veniva intervistata e li ho pensato che la vorrei scopare davvero e che non l’avevo fatto. Non ci sono problemi se lo faremo vero?!?!-
-no padrona, zero problemi, anzi le sarei grato perché mi rende partecipe del suo godere-
-bravo schiavo, era proprio quello che volevo sentirmi dire- e ride – adesso credi di essere degno di venire?-
-padrona io non sarò mai degno, ma sta a lei scegliere quando posso o non posso farlo, io appartengo a lei- dissi con aria rassegnata e guardando in basso-
-dai mettiti in ginocchio ho una sorpresa per te-
-grazie padrona- E subito eseguii il suo volere
-stai diventando proprio un bravo schiavetto, prima ho visto che godevi toccandoti e interrompendoti prima di venire, bene ora fai lo stesso- si mise seduta sul bordo del letto a gambe aperte- mentre ti tocchi pensa che questa figa prima o poi verrà leccata da una persona degna, da una donna e che quello che hai fatto oggi tu un giorno lo farà una femmina. Vedo che ti fa godere tanto questa cosa- disse accarezzandomi la testa come si farebbe con un cane.
Mi fece fermare e riprendere almeno una decina di volte poi ad un tratto alzo i piedi
-sei stato bravo meriti di venirmi sui miei fantastici piedini- ridendo aggiunse -ovviamente dopo ripulisci tutto con la lingua-
Passarono massimo dieci secondi e riversai tutto il mio piacere atteso da tanto tempo tutto sui suoi piedi(era una quantità enorme, mai visto così tanto sperma)nemmeno il tempo di godermi l’attimo
-dai forza pulisci non ti ho fatto venire per godere ma per umiliarti!!! Quindi lecca merda!!!-
-grazie padrona- e iniziai subito a ripulirla.
Aveva un sapore orribile era calda e salata, quando lei vide che mi faceva schifo disse
-pensi che dalla merda possa fuoriuscire qualcosa di buono!!! Muoviti!!! Fai schifo!!!-
Aumentai la velocità della mia leccata e ripulii tutto il più velocemente possibile
-bravo schiavo ora vai a ripulirti che hai la faccia un po sporca di sbora, chissà cosa ti toccherà fare la prossima volta- e ride sarcastica… “Sai cosa ho pensato in questi giorni, che visto che siamo via all’ultimo insieme, inizierai l’anno nuovo così come hai finito questo; da merda!!!”
Andavamo via insieme per la prima volta, il nostro primo viaggio sarebbe stato per affermare ancora di più il suo potere!!! Come se non bastassero le umiliazioni continue che ormai mi infliggeva.
Arrivammo nella mia casa vacanze, non appena varcata la soglia mi fece spogliare e mi disse che quelli sarebbero stati i miei abiti durante il nostro soggiorno, una volta nudo
“brava merda!!! Sappi che qua farai tutto tu cucinerai, laverai, pulirai per terra con la lingua se io voglio che tu lo faccia sono stata chiara?!?!”
“Si padrona” risposi prontamente
“bene allora vammi a fare il letto e poi prepara il pranzo mentre io mi riposo, muoviti testa di cazzo!!!” .
Io eseguii immediatamente, una volta preparato tutto andai a svegliarla e poi a 4 zampe, come un cane, la seguii fino alla tavola
“che cazzo fai” esclamò lei”apparecchi per due? Tu non sei degno di mangiare alla tavola, merda”prese un po di pasta e la butto per terra “ora mangia cane”
una volta finito il pasto io lavai subito le stoviglie mentre lei mi avrebbe aspettato in camera da letto. Una volta finito la raggiunsi di corsa e lei mi concesse di leccarle la figa, pensai che non fosse vero, era uno spettacolo quel profumo quel sapore non riesco a definirli sono semplicemente divini come lei, non so dire per quanto tempo la leccai ma fu fantastico ebbe almeno tre orgasmi,
“sai che ora tocca a te” io per un attimo sperai di godere “ma non verrai hai visto cosa ho preparato sul cassettone?!?!”
C’erano due candele accese e le rovesciò entrambe più volte sul mio corpo, prima davanti e poi sulla schiena, infine mi masturb’ ma ogni volta che vedeva, dalla schifosa faccia di merda che stavo per avere un orgasmo si fermava
“Ora vai a prepararmi il bagno!!! Te l ho detto che non saresti venuto”
Ovviamente per’ non mi fu concesso di lavarmi insieme a lei… Mi fece rimanere lì in ginocchio a guardare e mi face lavare con l’acqua fredda. Così trascorse la prima giornata…
Il giorno seguente dopo aver fatto festa, come tutte le altre coppiette felici, in piazza guardando i fuochi d’artificio, le preparai la colazione. Una volta riempito lo stomaco mi disse
“tutti quei fuochi d’artificio di ieri mi sono piaciuti tanto, oggi voglio che tu li riprodurrai qua in casa”
La guardai stupito e incredulo cosa mai poteva volere. Prese le stelline, che di solito si tengono in mano e fanno le scintille, ne uni un po’ con un pezzo di scotch e mi guardo con un sorriso beffardo e disse
“mettiti in posizione cane”
Ormai avevo capito, rassegnato con un volto che da solo bastava a rendere l’umiliazione che mi stava per essere inflitta, mi misi a quattro zampe; lei prontamente mi infilo quei bastoncini nel culo senza pietà, senza compassione, perché non si possono nutrite questi sentimenti nei confronti di una merda come me, ma solo con sete di potere, li accese e inizi’ a deridermi
“Guardati ?!?! Non ti fai schifo?” e mi scatto anche delle foto “ti fotografo così dopo puoi vedere quanto sei una merda, questo trattamento non se lo merita nessuno, ecco perché tu lo subisci perché tu non sei nessuno, sei uno schifo, la cagata che ho fatto ieri era più importante di te, a volte mi chiedo come fai a non vergognarti ma poi mi rispondo da sola perché un’essere come te non è in grado di provare questi sentimenti”
fu da quel momento che capii
ANNO NUOVO SCHIAVITù CONTINUA
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