“Emetti un urlo di dolore ma, inciti Marisol a proseguire : “dai, sfondami che quel cornuto sta guardando” lei/lui con un movimento di reni costante fa…”
E’ estate, fa un caldo diabolico ed io, finito il mio solito
lavoro fatto di guida e sudore, appena rincasato mi concedo una doccia gelata che mi riporta in vita. Indosso un paio di pantaloncini freschi e nient’altro, apro il frigo e subito adocchio una bottiglietta di birra (Menabrea) ghiacciata che , a lunghi sorsi tracanno con avidità. Ristorato dal doppio refrigerio , mi siedo sul subwoofer e accendo il computer per curiosare un po’ su MSN giusto per vedere le news. Dopo qualche minuto , mentre sto oziosamente guardando le cartelle, noto che ne è stata creata una nuova chiamata “For you”. Incuriosito la apro e vedo un file con scritto: hot sourprise. Non resistendo un secondo di più clicco e mi rendo conto che si tratta di un filmato, guardo bene e riconosco l’ambiente: è la sala della casa di Cogoleto e tu appari ridendo e cinguettando: “Ciao ciao topolo. So che sei solo a casa e, per non farti annoiare ho deciso di farti una sorpresina, magari ti arrabbierai un pochino ma sono sicura che apprezzerai la mia allegra novità.
Io stupito e decisamente incuriosito proseguo la visione per vedere cosa avevi escogitato, vedo che ti allontani dalla fotocamera per mostrarti meglio ed appari in tutta la tua figura: indossi una sorta di camicetta a pois legata in vita e aperta in modo da coprire appena il seno prorompente che sembra dover schizzare fuori ad ogni tuo movimento, un paio di pantaloncini attillatissimi che mettono in risalto le gambe forti e soprattutto il tuo culo pieno e burroso e calzi un paio di zoccoletti col tacco che slanciano la tua figura. ”Ti piaccio vestita cosi ’? A me non sembra di essere male e poi, con sto caldo mica vorrai che mi metta il burka” “Comunque, tieniti forte che il film sta cominciando” cosi dicendo vai verso la porta, la apri e accompagni un giovane donna che sorridendo si presenta: “ciao. Sono Paola, la famosa Paola che avete tanto cercato e che, per caso ha incontrato Raffa sotto l’ufficio.”
Cazzo! Dico ad alta voce,” che pezzo di fica!” Lei, come se mi avesse sentito si espone meglio alla ripresa per farsi vedere bene: era una donna sulla quarantina, non alta ma decisamente ben fatta, un viso regolare reso interessante da due occhi profondi, mobilissimi e molto maliziosi e dei capelli castano chiari dal taglio scolpito.
Tu, come per volerle rubare la scena le cingi le spalle e, guardando nell’obbiettivo cominci ad accarezzarle il bel volto scendendo sempre più in basso fino ad arrivare, sbottonandole la camicetta, a prenderle il seno con una mano e facendo una lieve pressione lo mostri alla camera dicendo: “hai visto che roba? Te lo avevo detto che meritava”.
Poi, con uno strattone la tiri verso di te e la baci profondamente: vedo le vostre lingue mulinare e le vostre mani percorrere affannosamente i vostri corpi fino a raggiungervi l’inguine bollente per accarezzarvi in maniera appassionata.
Dopo pochi istanti ti stacchi da lei e, con la bocca umida della vostra saliva mi guardi e ansimando mi dici: “vieni, seguici nel tour”. Quindi predi la telecamera e la sposti in camera da letto posizionandola in modo da avere una visione totale dell’ambiente, accompagni Paola sul bordo del letto e, con un colpo secco la butti sul materasso, ti sdrai accanto a lei e, spogliandola la baci prima sulla bocca, poi sul seno mordicchiandolo fino a scendere lungo le gambe abbronzate, poi risali con la bocca, le allarghi la fica e cominci ad insinuare la lingua dentro di lei che emette un lungo sospiro . Quindi ti interrompi, mi guardi e sussurri: “ti piacerebbe essere al mio posto , vero? Porco che non sei altro: ti puoi solo accarezzare” In effetti senza rendermene conto la mia mano era scivolata sul mio cazzo duro e lo stava letteralmente strizzando. Ora ti rialzi sempre guardando Paola negli occhi e, lentamente ti spogli mostrando il tuo corpo dalle forme generose , fai due passi indietro e afferri un grosso dildo , ti riavvicini al letto e ti sdrai sulla donna offrendole la tua vulva. Poi, curandoti di non coprire la scena con la tua testa appoggi la grossa cappella di lattice alla fica di Paola e, con un colpo secco la penetri facendola urlare dal piacere, poi ti abbassi su di lei e, continuando la ritmica penetrazione succhi avidamente il suo clitoride bevendone il succo. I vostri orgasmi si susseguono numerosi ed io, che ormai avevo cominciato a muovere la mano sul mio cazzo mi devo fermare per non venire.
Pochi istanti dopo , stremata, ti concedi qualche minuto di riposo e, appena ti sei ripresa balzi giù del letto per scomparire dalla scena.
Passano pochi interminabili minuti e sento il suono secco di tacchi ( forse metallici) che risuonano sul pavimento e appari completamente trasformata: indossi degli stivali di pelle nera dal tacco d’acciaio che ti fasciano le gambe fino alla coscia, una sorta di corpetto di latex rosso lucido che ti scopre le zone intime ed essendo molto stretto ti strizza il seno facendolo parzialmente fuoriuscire e stringi in una mano un frustino di cuoio e nell’altra delle manette di metallo.
Ti volti verso la telecamera e, battendo la frusta sul palmo della mano sussurri socchiudendo gli occhi: “lo spettacolo continua, e tu lo dovrai seguire bene, visto che non puoi fare altro” quindi vai verso il letto, fai girare Paola sul ventre e assicuri i suoi polsi (con le manette) alla testiera del letto in ferro battuto, quindi ti volgi alla tua destra e, con movimento veloce estrai dal comodino un largo fallo che ti assicuri in vita mediante una cintura. Sali sul letto e dopo aver leccato il collo di Paola afferri con due mani il dildo e lo appoggi alla fica della donna che sospira forte; poi, con movimento deciso dei lombi la penetri profondamente cominciando a fotterla, quindi, accelerando il tuo movimento fai schioccare la frusta facendola cadere sulle sue natiche con forza. La visione di te che stavi cavalcando Paola con tale foga e facendole arrossare il culo dalle scudisciate mi faceva girare la testa e, sorpreso dalla tua intraprendenza non potevo evitare di sentire una calda vibrazione salirmi lungo la schiena. Il tuo profondo movimento rallenta fino a fermarsi quando Paola, raggiunto l’ennesimo orgasmo ti implora di smettere, allora ti lasci cadere su di lei esausta ed ansimando chiudi gli occhi per qualche minuto. Ti rialzi, guardi l’obiettivo e, facendo schioccare le dita , rivolgendoti a qualcuno nell’altra stanza, dici: “dai, vieni pure che ora facciamo vedere allo spettatore lo spettacolo completo”. Un secondo dopo, preceduta dal risuonare dei passi, appare la figura di una ragazza slanciata che, in equilibrio perfetto sui tacchi vertiginosi mostra delle lunghe gambe dalla pelle liscia ed ambrata appena coperte da una larga camicetta ricamata, un perfetto ovale reso interessante dagli zigomi un po’ alti e, soprattutto da due enormi occhi color nocciola dallo sguardo dolcissimo. “Lei è Marisol , una ragazza cubana, amica di Paola, che si esibisce nei locali notturni in spettacolini un po’ particolari. Io la trovo meravigliosa, e tu?” In effetti rimango letteralmente a bocca aperta: non ricordavo di aver mai visto una bellezza simile. A questo punto, ormai rapito dalla situazione guardo con grande attenzione il monitor pregustando quello che sarebbe successo e riprendendo la mia lenta masturbazione.
Tu, come se avessi capito quello che stavo pensando e facendo, ti avvicini a Marisol , le dai un bacetto sulle labbra carnose e, mentre le stai aprendo la camicetta cominci a scendere sul suo collo, sul suo petto mordicchiandole i piccoli seni fino ad inginocchiarti di fronte a lei. Insinui la tua mano agile sul suo inguine e, sospirando forte lasci uscire dalla camicetta un cazzo di proporzioni notevoli. “porca troia: un trans, quella gran figa è un fottuto trans, superdotato per giunta!” mi sento urlare.” Eh si, Marisol , in arte Rocco non è esattamente quello che sembra, ma non ti incazzare: in fondo lei si sente donna.” dici rivolata alla camera con un sorriso che mi fa bollire il sangue. Poi avvicini il viso alla mazza scura e vagamente nodosa, dischiudi la bocca e fai sparire a fatica la cappella gonfia fra le tue labbra emettendo uno schiocco liquido assaporandone la consistenza ed il sapore, quindi, girando gli occhi verso l’alto cominci un movimento lentissimo e sempre più profondo. Io sono impietrito: sto guardando la mia donna che sta spompinando di gusto un cazzo enorme e non riesco a fare nulla se non ricominciare a far scorrere la mano sul mio uccello come ipnotizzato. Ora stai leccando le palle di quel/quella bastardo/a mentre lo/la masturbi intensamente ma, quando ti rendi conto che sta venendo , ti blocchi, ti alzi e mi dici: “facciamola finita! ”quindi vai verso Paola, le allarghi le gambe e tuffi il viso nella sua fica calda cominciando a muovere la lingua dentro di lei, poi, gorgogliando in maniera quasi incomprensibile inviti Marisol ad avvicinarsi, ti allarghi il culo e implori: “ti prego, prendimi cosi: non ce la faccio più!” Lei/lui non si fa pregare e, dopo aver cosparso di saliva il tuo buchetto e la sua asta, preme la cappella sul tuo ano finche’ lo sfintere si dilata a tal punto da permettere l’entrata del glande. Emetti un urlo di dolore ma, inciti Marisol a proseguire : “dai, sfondami che quel cornuto sta guardando” lei/lui con un movimento di reni costante fa scivolare dentro il tuo culo ormai del tutto aperto quasi tutto il suo membro e, dopo essersi fermato un attimo, comincia a stantuffare con sempre maggiore forza fino a raggiungere la soglia dell’orgasmo. Tu, nonostante fossi stravolta dal godimento, le/gli dici di fermarsi, ti sfili il cazzo dal culo e, sedendoti sul letto la/lo fai avvicinare , gli prendi il membro e lo sistemi fra le tue morbide tette; quindi guardando fisso la telecamera mi dici: “stai tranquillo amore, abbiamo quasi finito”. Cominci un lento massaggio stringendo l’asta fra i seni e ,guardandomi con gli occhi socchiusi gemi sempre più forte.
Io sono ormai partito: non so se sia più forte la gelosia o l’eccitazione nel vederti far godere in quel modo un altra/o
E , proprio mentre Marisol , con un urlo liberatorio inonda i tuoi seni e la tua faccia con uno schizzo intenso di sborra calda, io, senza rendermene conto faccio lo stesso bagnandomi le mani.
Tu, leccandoti le labbra sporche di liquido, ti passi una mano sul viso e sui seni spalmandoti con un massaggio lo sperma che ti insozzava e dicendomi con un filo di voce: “ti è piaciuto amore? A me da impazzire. Fare la troia mentre mi guardi e non puoi fare niente è una cosa stupenda. Comunque, stasera, se mi aprirai la porta, vedrai che ti farò una sorpresa moooolto bella……a dopo, TI AMO”
Io, inebetito ,spengo il computer, mi sdraio sul divano e, forse per giustificarti, mi dico che, in fondo, non è stato un tradimento ma soltanto una nostra fantasia tramutata in realtà e che, nonostante tutto ti amo.
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