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Situazioni erotiche – cap. 2

Da quando ho iniziato a frequentare per sesso la mia amica Silvana ho cambiato look ed anche aspetto estetico. Mi sento ancora, nonostante i due parti in cui sono nate mie figlie, piacente e piena di voglie. Da quando la frequento ho meno vergogna nel pensare che mi piacciono i maschi e mi rendo conto che loro non sono mai stati così piacevoli come dal giorno in cui sono stata al cinema.

Per gli incontri clandestini con Silvana mi depilo. Mio marito è contento che finalmente abbia abbandonato la peluria ed ora gli posso dare ragione: quel vello, anche se scarso e ben tenuto, mi faceva sentire il suo sesso non così come ora. Quando entra in me lo sento tutto dentro e mi eccita ancora di più. Se si depilasse anche lui penso che sarebbe il top del piacere. Mi sa che devo fare opera di convinzione.

Oltre alla depilazione classica delle ascelle e delle gambe i peli che elimino hanno difficoltà a ricrescere mentre quelli del pube non riesco a combatterli e a farli crescere meno. Non ho tanti peli, però non so per quale motivo, il boschetto sul monte di venere è sempre rigoglioso. Mi piace sentirlo quando passo la mano ma il piacere che ne traggo quando è depilato è completamente diverso e mi fa venire voglie perverse. Per dirla in parole povere mi devo depilare spessissimo. Mi sento molto a mio agio con il pube depilato ed a mio marito, da quando ha scoperto che lo sono, piaccio molto di più. Appena inizia la ricrescita li rado nuovamente perché tutti quelli che mi leccheranno la figa, marito compreso, mi dicono che è brutto e toglie molte voglie il sentire la ruvidezza dei peli. Silvana mi dice che sembra che abbia la barba intorno al mio tesoro.

Anche mie figlie da ragazzine in età puberale si depilano e sono sempre lisce e morbide.

Devo essere sincera: dopo le esperienze con Silvana non ho avuto degli amanti maschi e neanche femmine; l’unica è Silvana però non mi vergognavo più degli sguardi ed apprezzamenti dei maschi che cercavano di avvicinarmi. Avevo capito che una bella donna deve essere amata ed io volevo esserlo.

Dopo l’esperienza al cinema e l’essere diventata l’amante lesbica di Silvana avevo cambiato totalmente look. Ora portavo vestiti aderenti e mostravo il mio corpo che a me piaceva e notavo che anche per gli altri era un piacere, almeno per gli occhi.

Saranno stati i miei vestiti aderenti che indossati rimarcavano molto il mio corpo, sarà stato il colore dei miei capelli, saranno state le scarpe molto vistose che amavo indossate, sarà quel qualcosa di non palpabile che attira i maschi, ma il risultato è che volevo fare sesso. Quindi quando avevo l’occasione mi concedevo con piacere al piacere solitario pensando a i cazzi che mi avevano preso al cinema ed anche Silvana che era sempre incuriosita dal mio pube. Quando ero da sola sognavo e costruivo nella mia mente tante situazioni in cui la protagonista ero io. Erano fantasie e sogni ma avrei voluto realizzarle. Mentre mi sgrillettavo spesso chiamavo Silvana al telefono e con lei facevamo sesso insieme solo ascoltandoci scambiandoci impressioni, sensazioni e sogni.

Mi rendo conto che sono in perenne stato di eccitazione ed il mio unico pensiero è fare sesso, fare sesso in qualunque posizione e modo. Dopo essere stata scopata da due uomini insieme ed aver visto Silvana farlo in tre, nonché essere stata sedotta da lei, le sensazioni non sono diminuite, anzi, si sono sviluppate.

Cambiando il mio look ho fatto si che i miei capelli ed ogni altro pelo del corpo siano di color rosso rame e così anche quelli intorno alla mia figa che è la parte del mio corpo che piace e mi dà sensazioni meravigliose ed è anche la parte a cui tengo maggiormente.

E’ accaduto che una sera Silvana mi abbia invitato da lei. I nostri mariti sono fuori per lavoro, o forse il mio per una delle sue amanti, ed allora con Silvana ci siamo messe d’accordo per dormire finalmente insieme.

I nostri maschi sarebbero stati lontani dieci giorni e per di più dall’altra parte del mondo.

La casa dove abita Silvana è grande e nonostante facessimo sesso insieme eravamo molto riservate e facevamo finta di esser pudiche di conseguenza era difficile vederla nuda quando io non ero con lei. Invece io in casa mia da quando avevo quel rapporto lesbico e da quando ero stata montata da quei maschi mi facevo veder girare per casa quasi nuda quando i miei familiari non erano a casa. Godevo all’idea di vedermi negli specchi e godere degli sguardi altrui.

In uno di quei giorni in cui vivevo a casa di Silvana, al risveglio, dopo aver fatto colazione, sono ritornata nella camera matrimoniale dove lei dormiva e si faceva scopare dal marito. Silvana era sul letto a pancia in giù coperta parzialmente solo dal lenzuolo. Mi sono avvicinata e le ho toccato la fronte, le ho accarezzato i capelli e nell’uscire dalla stanza la sento muoversi nel letto forse a causa della mia carezza che evidentemente deve averla disturbata. Mi volto per vedere se si fosse svegliata e vedo che si è completamente scoperta. Adesso è messa di lato in posizione fetale.

Nel guardarla mi viene un moto di imbarazzo: è completamente nuda.

La bellezza di quel corpo mi affascina così come il mio corpo si donna matura che scopro sempre più pieno di lentiggini con un bel seno e con un sedere secondo me bello e sodo come piacciono ai maschi.

Il corpo di Silvana mi attrae. Lei è nuda sul suo letto ferma quasi a chiedere di essere ammirata. Ciò che ha attirato la mia attenzione è la completa assenza di peli sul pube, nell’inguine e sulle grandi labbra.

Dalla posizione in cui si trova non riesco a vedere il suo monte di venere che è coperto da una striscia di lenzuolo e sono curiosissima di sapere se è anch’esso depilato.

Faccio per andare via quando la sento nuovamente muoversi. Il lenzuolo si è spostato. Adesso è supina, con le gambe aperte e, come pensavo, anche il suo monte di venere è depilato. La guardo e poi ritorno in cucina.

Rifletto sul rapporto lesbico per solo sesso con Silvana e mi accorgo che non pensavo mai di potere essere attratta da questa donna e dei rapporti avuti con lei nonché quel pensiero fisso: i rapporti avuti con quegli uomini ed ogni volta che ci penso la mia vagina è grondante di umori.

Mi piace masturbarmi ed anche quel giorno oggi non riesco a farne a meno pensandoci ed allora voglio dedicarle un ditalino e tutta la mia gioia nel godere.

Mi sollevo dalla sedia e vado in camera dove c’è Silvana ma mi fermo sullo stipite della porta a guardarla nella speranza inconscia che anche lei mi veda.

Indosso una camicetta ed una minigonna che apro e sollevo, scosto il quasi inesistente triangolino minuscolo di tulle del perizoma che indosso e mi penetro lentamente con due dita e assaggiando più volte il mio sapore.

Le gambe tramano sui tacchi dei sandali che porto, mi piego un po’e risalgo ritmicamente con il movimento delle dita sulle ginocchia, mi appoggio allo stipite e sto per venire quando mi viene il desiderio di depilarmi come Silvana. La sogno nuda che si avvicina e mi mette una mano fra le gambe sollecitandomi ad aprirle per farmi toccare nel mio intimo.

Il solo pensarci mi fa esplodere in un orgasmo imprevisto di cui devo soffocare totalmente i mugolii e come segno udibile rimane solo l’ansimare.

La voglia di godere non è passata. Mi riprendo e mi spoglio.

Silvana sembra dormire profondamente.

Mi spoglio e nuda vado in bagno.

Con sapone da barba dei suoi maschi di casa mi insapono e con un rasoio e con la mano ferma inizio a radermi ma ecco che sento Silvana bussare alla porta.

“Lidia fa presto! Ho un’urgenza! Non resisto!”

“Ok Silvana dammi un attimo!

Ho un flash e mi rendo conto che l’accappatoio è in camera, mi son dimenticata di riportarlo in bagno.

“Silvy, mi andresti a prendere l’accappatoio? Sono nuda!”

“Ma che dici? Lascia perdere l’accappatoio, fammi entrare! Credi che non ti abbia mai guardato? Non ti guardo, ho veramente urgenza!” e nel dire le ultime parole apre la porta ed entra dirigendosi verso il water.

Io resto ferma ed immobile sul bidet a dir poco imbarazzata, con il rasoio pieno di peli in mano, la vulva piena di sapone e lei a fianco sul water.

Mi volto per guardarla e la vedo totalmente nuda.

“Grazie Lidia. Non resistevo proprio!”

“Non ti preoccupare Silvana. Siamo tra donne e abitando insieme prima o poi sarebbe capitato.

Ci guardiamo in faccia e scoppiamo a ridere.

“Ma che stai facendo?” Mi chiede ed io divento viola per l’imbarazzo. Per depilarmi non andavo da estetisti e lo facevo da sola quindi per me era sempre un’operazione che facevo nell’intimità più assoluta.

“Ehm! Niente” rispondo

“Come niente? Che stai facendo con quella lametta? Sei matta? Non si fa con la lametta. Si usa o una crema depilatoria oppure la ceretta!”

Stupidamente mi esce “Non lo sapevo!” e ci ridiamo su nuovamente ma da parte mia la risata è un po’ forzata.

“ Fai una cosa, Lidia, sciacquati tutto quel sapone e vieni in camera mia”

“Che vuoi fare?”

“Ti do una mano nel depilarti. Dai è tanto tempo che volevo entrare ancora più in confidenza con te, penso possa essere una buona occasione, non credi?”

Non mi aspettavo una proposta simile e mi trova impreparata a rispondere, ma ormai sono in ballo. Mi guardo la il monte di venere e mi rendo conto che sono stata sorpresa sul fatto; dopo tutto il suo aspetto va sistemato; non posso restare con i peli tagliati solo in parte e per di più in malo modo. Silvana mi ha trovato con i lavori in corso.

Mi sono sciacquata ed ho eliminato la schiuma e mi rendo conto che mi sono graffiata in qualche punto con la lama e sono depilata a chiazze e ho necessità di rifinire la depilazione.

“Silana, ti dispiace se resto nuda anche se non facciamo sesso? Sai, quando sono in camera non mi vesto mai. Comunque le prossime volte non ti farò aspettare fuori dalla porta!”

“Non porti questi problemi” e si avvicina per darmi un bel bacio in bocca ”Allora scegli cera o crema?”

“Sei tu la maestra!” rispondo

“Allora cera. Fa un po’ male ma ricrescono più lentamente”

Silvana inizia a strappare i peli residui. Fa un male cane ma nel giro di pochi minuti ha finito il lavoro. Si vede che è esperta e, a estirpazione finita, riconosco che ha fatto davvero un bel lavoro.

Per farmi vedere nei dettagli qual è il risultato, prende uno specchio per farmi vedere meglio. Istintivamente mi tocca le labbra e le sposta per farmi vedere che ha tolto ogni traccia di pelo ovunque.

Non resto indifferente al suo tocco e lei se ne accorge. Mi ha toccato nelle parti sensibili e dato che l’eccitazione precedente non era passata, durante la depilazione le labbra hanno continuato a bagnarsi. Durante la depilazione lei non ha detto niente ma sicuramente ha visto la figa aperta e grondante oltre che profumata dagli umori che producevo ed i loro profumi erotici.

“Posso fare una cosa?”

Sono incerta e rispondo “Cosa?”

“Volevo farti un massaggio con dell’olio profumato. La ceretta è sempre un trauma per la pelle. Anzi se vuoi ti faccio un massaggio total body”

“Va bene!”

Sono nelle sue mani. Di ciò che mi propone ne ho sentito parlare ma io non l’ho mai fatto. Mi chiede di mettermi a pancia in giù ed inizia a cospargere la schiena d’olio ed a massaggiarmi delicatamente partendo dal collo fino a scendere al fondo schiena, fermandosi all’inizio delle natiche. Con l’olio e mi unge le gambe e me le massaggia come nessuna massaggiatrice aveva fatto. E’ partita dall’interno fino ad arrivare all’esterno salendo dai piedi fino alle natiche.

E’ bravissima.

Sono bagnata come non mai, mi sta eccitando moltissimo, mi sta stimolando ed il fatto che Silvana sia nuda, mentre mi massaggia, mi fa sciogliere.

Attendo con ansia che mi tocchi le natiche, ci arriva, aspetto che me le apra.

Finalmente arriva anche lì. Me le massaggia, le apre e va alla rosellina nascosta, la apre e la fa richiudere dolcemente. Sento il mio ano e la mia vulva esposti al suo sguardo, come se i suoi occhi fossero dotati di tatto. Con le dita li tocca piano, li solletica. Ho i brividi.

Mi dice di voltarmi a pancia in su e mi massaggia anche davanti.

“Ti va di provare un altro tipo di massaggio?” mi dice in tono sensuale lasciando trasparire un qualcosa che ha a che fare con il sesso.

“… e sarebbe?”

“Mi ungo anche io e ti massaggio con il mio corpo”

“Come posso dirti di no?”

“Lo so che non puoi dirmi di no, non so se sono eccitata più io o tu” mi sussurra in un orecchio

Era quel che volevo sentire. Aveva capito e visto che ero predisposta ad avere ancora una volta un rapporto con lei.

Subito dopo avvicina la sua figa di donna matura ai miei occhi e la vedo grondante di umori. Faccio per leccarla ma si sposta e si unge tutta anche lei. Una volta unta si allunga su di me. Il suo viso verso i miei piedi ed i suoi verso il mio viso muovendosi su di me.

Sono in estasi ed inizio a mugolare.

Punta le ginocchia sul letto e si mette a 90 gradi spingendo le sue labbra più intime sulle mie della bocca. Mi viene istintivo leccare e lei inizia a fare lo stesso.

Mentre mi lecca mi penetra inizialmente con una e poi con due ed alla fine con tre dita.

Non ho il coraggio di penetrarla, ma assaporo i suoi dolcissimi umori.

La sento mugolare.

Si ferma. Riprende il gioco.

Sono ormai sciolta e godo moltissimo.

Stacco la bocca dalla sua vulva e guardo la sua figa depilatissima. E’ aperta e profumata. Le sue labbra sono bagnate ed il suo clito sporge per essere titillato.

Avvicino la punta della lingua vincendo gli spasmi che lei mi sta creando.

“Siii! Bravissimahhh!”

Riprendo a leccarla. Mi piace immensamente e non mi staccherei mai da lei.

Mi sta mandando tra le stelle. Lei continua a leccarmi giocando con la lingua sul mio clito. Continua a toccarlo, leccarlo sulla punta ed anche alla base, lo lascia e poi lo riprende come il gatto con il topo.

Chiudo gli occhi, agito scompostamente le gambe, sollevo il bacino ed ecco che arriva il mio urlo.

“Ssssiiiiiiiiiiiihhhhhhhhhhhhhhhh!!!!! Sto venendoooooooooooo. Godooooooo!”

Non so quanto duri il mio urlo.

Continuo a leccarla ed ecco che apre ancora di più le sue gambe per offrirmi il suo fiore umido e profumato.

Solleva la testa dalla mia figa ed ecco il suo urlo. Uno spruzzo non molto abbondante esce dalla sua intimità e lo raccolgo nella mia bocca; è magnifico.

Si rilassa un po’ su di me dandomi ogni tanto dei colpi di lingua che gradisco molto. Io continuo a godermi i suoi succhi intimi che mi stanno facendo tornare voglia.

Lei si volta, mi viene accanto, mi bacia sulla bocca mettendo la lingua tra la mia regalandomi il mio sapore intimo.

Restiamo abbracciate così fino all’ora di pranzo.


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Lesbo

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