Marina P. era una squillo d’alto bordo. Fisico da urlo, alta, seno delizioso, gambe lisce e affusolate, insomma una sexi bionda, disponibile, aperta .. in tutti i punti. Faceva pochi colpi e viveva di rendita.Ed era la più cara della su agenzia di accompagnatrici, la SATISFATION. Il suo compito era realizzare i desideri proibiti dei clienti. L’aveva fatto nei posti e con le persone, le situazioni , più strane e bizzarre. Quella sera, per esempio, doveva farlo in treno, in cuccetta, fianco a fianco d’innocenti passeggeri. Ma, accidenti, era in ritardo .. in estremo ritardo .. e i treni non aspettano, partono. Mamma Maria, la sua ruffiana, l’avrebbe presa molto male se la serata non si fosse realizzata per colpa sua .. e non aveva neanche il cellulare (scarico!) per avvisare’
Paolo C. era un manager tutto efficienza e produttività . Era potente e agiato ma i soldi non bastavano a dargli la felicità . I suoi problemi stavano a casa: una moglie noiosa e rigida, sempre attenta ai soldi, indisponibile fisicamente, sciatta, un rapporto logoro e consunto. Ormai non litigava più. Aveva trovato amiche .. che colmavano il vuoto, la sua solitudine, restituendo sapore e fantasia alla sua vita sessuale. Quella sera aveva scelto una trama insolita, al limite della decenza,. Ed ora era li, su un treno, in una cuccetta di uno scompartimento riservato per due, lui e la lei di cui conosceva solo quattro cose: si chiamava Marina, era bionda, aveva i peli del pube.. rossi .. e, ovviamente, ..l’avrebbe lasciato sbalordito’..
Marina B. divorziata, quarantenne, era dedita ai figli, alla casa, al lavoro. Aveva complessi, un’introversione naturale nei confronti dei maschi. Il fisico non era eccelso, era infatti bassa, e con il seno piccolo, ma aveva un bel viso, begli occhi, era bionda.. e sedere e gambe erano da penetrazione. Marina ..non amava spendere (al limite della tirchieria) era conservatrice, moralista. Non cercava sesso, ma compagnia, e il suo ‘uomo giusto’, che non trovava, doveva farle da conforto morale. Marina B vestiva comodo, da uomo sportivo, e aveva un .. debole: se beveva alcolici si trasformava perché perdeva i freni inibitori che la facevano vivere con il freno a mano tirato, e la parte animale di lei prendeva il sopravvento. Stava andando a Reggio Emilia, da sua sorella, in treno (il mezzo più economico!), ma era al limite .. il treno stava per partire e .. la coda era lunga.. si recò al binario senza biglietto.
Marco R. era capo – vagone di uno scompartimento cuccette. Quella sera era di turno sul Milano ‘ Bari. Un cliente facoltoso gli aveva raccomandato una sua collaboratrice, Marina, raccomandandogli discrezione (la solita storia principale ‘ segretaria?) e .. un occhio di riguardo. Ma Marina non si vedeva .. e il treno stava partendo .. era forse a rischio la sua mancia?
‘Botta di fortuna’ Pensò. ‘Almeno 20 euro RISPARMIATI’ .. Era andato tutto così liscio che non ci credeva ancora. Era salita di corsa sull’ultima carrozza ‘ e il capo vagone, che l’aveva aiutata a salire gli aveva chiesto se era Marina. Lei d’istinto aveva detto di si, e lui ‘ gli AVEVA REGALATO un biglietto!!! Addirittura una cuccetta’ GRATIS.
‘Cosa hanno architettato quelli della Satisfation? Paolo era rimasto allibito quando aveva visto Marina. Jeans, maglietta, .. berrettino a visiera’ piccolina, SEMBRAVA SUA MOGLIE. Per ammorbidirla Le aveva fatto vedere dei soldi (e a lei erano brillati gli occhi..) tanti .. dicendo che glie li avrebbe regalati .. Poi Le aveva versato da bere, all’inizio era recalcitrante, ma poi .. una spugna ‘
‘Cazzo, Cazzo.. finalmente un membro maschile da toccare, stringere, leccare, accarezzare. Da anni non ne assaggiava e ORA l’avrebbe avuto. Si sentiva sciolta nell’alcool, era accaldata. Si era spogliata all’inizio lentamente .. ma poi con voglia e passione. Presto era rimasta nuda e aveva iniziato a affogare nello champagne, berlo, bagnarsi tutto il corpo, cospargerlo su se e l’altro, leccare l’altro. La sua lingua aveva passato tutto il corpo di lui, compreso il pene (l’aveva ingoiato tanto gli piaceva, palle comprese), succhiato le dita, il naso .. qualsiasi protuberanza.. e mentre con il corpo si sfogava sull’altro, sentiva la vagina come un rubinetto, umida, bagnata, lasciva, perdere liquido oscenamente e aprirsi .. come un frutto.
Marina era davvero una ‘ senza limiti. Paolo l’aveva presa davanti ‘.e lei aveva iniziato a cantare.. Ed era talmente eccitata, bagnata, che il pene sgusciava senza attrito nella sua vagina, nei suoi ormoni che secernevano .. secernevano.. Dopo un po (leccava da tutte le parti.. mostrava in continuazione il culo .. la figa aperta ‘) non ce l’aveva fatta più e l’aveva presa da dietro’ Li Lei era vergine, e lui l’aveva sodomizzata in pieno, aperta nel buco del culo.. E lei .. altro che reagire… Urla di dolore, di piacere, guaiti .. e caricaaaa. Il terzo orgasmo non l’avrebbe avuto se lei non l’avesse preso in bocca e portato all’estrema eccitazione (poi si era leccata e spalmata tutto lo sperma). La quarta scopata era stata uno sballo. Aveva una passera rossa .. vera non tinta, da bionda rossiccia, ma era disordinatamente pelosa, tutto il pube ne era coperto ..e anche le gambe e il sedere erano invasi da una piccola peluria bionda .. Così si era allargata le cosce e .. di fronte a lui (CON IL SUO AIUTO!) si era depilata riducendo la figa a una stretta striscia diventando oscenamente glabra. L’eccitazione gli era salita alla testa. Non ce l’aveva fatta e toccandole con foga il culo ora del tutto liscio e privo di peli, strofinando la striscia rossa che le era rimasta le era venuto da dietro, con uno schizzo enorme nel mezzo del suo intestino.
Era stato allora che dalle carrozze vicine erano venuti suoni, pugni e urla. Altri uomini, separati da una sottile parete, avevano sentito tutto, e volevano la loro parte. E lui li aveva fatti soddisfare. Un omone, un vero bruto, prese Marina per i capelli e con foga e le mise il pene in bocca obbligandola a succhiare e ingoiare tutto.. compreso lo sperma che presto uscì copioso. Altri due la presero da dietro gareggiando nell’aprirle il buco del culo e nell’insultarla con le peggiori e triviali espressioni. Ci fu chi tentò di penetrarla .. con il braccio e chi continuò e fini l’opera di depilazione’ Paolo a vedere queste scene si eccitò moltissimo e masturbandosi venne in continuazione sulle tette, sul culo, sulla faccia di Marina che subiva .. subiva.. l’amplesso collettivo. Alla fine i visitatori se ne andarono. Paolo, vinto, si arrese e scese a Pescara sazio e allibito mentre Marina, dopo la dura battaglia, dormiva.
Marina si era svegliata che era giorno .. ed era perplessa. Non ricordava niente della sera precedente da quando aveva iniziato a bere. Probabilmente, rifletteva, la stanchezza l’aveva vinta e si era addormentata. E aveva fatto dei sogni così bizzarri ‘Si sentiva fisicamente strana. La sua vagina era satolla, gonfia, farcita, ripiena, felice e soddisfatta. Il sedere gli sembrava un’autostrada, con le vie ampie e spaziose. Aveva un certo calore, bruciore, in basso, ma probabilmente, pensò, era qualcosa che aveva mangiato, inoltre sentiva tutta una serie di doloretti sparsi. Il suo compagno di vagone? Scomparso. Si era dimenticato 1.200 euro!! (proprio una persona distratta, li aveva lasciati in bella vista ..) e Lei, ovviamente, li aveva presi (in fondo a casa sua c’era un solo stipendio .. non come tante sue amiche sposate..). Nel vagone la guardavano (specie i maschi) .. in modo strano (era una donnaq onesta, cosa volevano?). A Bari AVEVA UN SOGGIORNO PAGATO. Avrebbe preso il sole, fatto il bagno, si sarebbe riposata .. e la sera sarebbe tornata fermandosi (anche il ritorno era pagato .. e fino a Milano) a Reggio Emilia. Non sapeva se prendere ancora una cuccetta ‘
Il capo vagone era sconvolto. Le sue carrozze erano impazzite. Nella 4 i due che si erano trincerati avevano fatto sesso a tutto volume (specie Lei!!!) I mugolii degli amanti, le loro grida, i gemiti, gli ansimi erano stati vissuti come un invito alla perversione collettiva. Eccitati dal clima nella 5 due energumeni avevano costretto una vedova cinquantenne a soddisfarli ripetutamente davanti, dietro, col seno, in bocca. Nella 3 una ventenne aveva fatto di tutto e di più .. con tutti .. uomini .. donne ‘ altro .. con giochini tipo quello della bottiglia’ Alla fine alcuni esagiati erano entrati anche nella madre di tutti i casini, la carrozza 4, con conseguenti urla .. raccapriccianti .. (ed eccitanti, al ricordarlo gli tornava duro ..). Che serata ‘
‘Un talento naturale’ pensò mamma Maria. ‘Una di quelle che non scopano per anni .. e poi si rilasciano scaricando tutta l’energia erotica accumulata in anni di astinenza. Una professionista inconscia del sesso scoperta per caso ‘.. Grazie al cliente che, ignaro, l’aveva chiamato per ringraziarla (ma lei aveva subito intuito che quella Marina era un’altra..) ora sapeva cosa fare. Doveva trovarla e convincerla a lavorare per lei’.
Visualizzazioni:
264