Il mondo segue leggi e comportamenti che spesso hanno poco a che vedere con la razionalità . I rapporti interpersonali sono mordi e fuggi e fare sesso è diventato davvero facile. Ma si scopa per divertimento e ci si lascia senza neanche pensarci. Io di queste cose me ne intendo parecchio. Tante ragazze scopate al liceo. Una , mi ricordo, mi aveva fatto un pompino soltanto perché era l’unica in classe che ancora non aveva fatto sesso orale con un ragazzo. Certe cose capitano anche nelle migliori famiglie . Un padre ed una madre portano avanti i loro figli e gli insegnano i pericoli della vita ma poi ti ritrovi una figlia appena diciottenne sedotta,messa incinta ed abbandonata da un ragazzotto che è troppo rincoglionito per usare un preservativo e che non ha la minima idea di cosa sia mettere al mondo un figlio.
Questa premessa è una vera citazione del commento che mio zio ha prodotto appena ha appreso che sua figlia Milena, appena diciottenne appunto, è rimasta gradiva dopo un rapporto occasionale con un ragazzo conosciuto in discoteca e pure più piccolo di lei. Lui è ancora minorenne e la famiglia non ha la minima intenzione di assumersi le proprie responsabilità .
Il dato ad oggi, quindi, è che mia cugina Giulia sarà ben presto ragazza madre e dovrà necessariamente cambiare abitudini e stili di vita. Ma siamo sicuri che sia tutto così quello che vediamo.
A volte la realtà è qualcosa che si misura con strumenti soggettivi. Un cambio di prospettiva cambierebbe sicuramente la visuale e l’ordine delle cose.
Questo perché quello che sto per raccontarvi riguarda proprio quello che è successo a mia cugina ed a me. Un episodio che posso definire un vero incesto familiare ma che mi ha fatto capire che lei non è la ragazza innocente,sedotta ed abbandonata che tutti credono.
Era un giovedì pomeriggio di qualche mese fa. Io ancora non sapevo nulla di tutto quello che sarebbe successo in casa di mio zio. Mi trovavo nei paraggi di casa sua e mi decisi a fare un salto per un saluto veloce. Ho suonato al citofono e mi risponde proprio lei, Milena. Mi dice subito che è sola in casa perché i sui genitori sono ancora al lavoro. Mi ero dimenticato che i miei zii hanno un negozio e non rincasano prima della chiusura. Ma era troppo tardi e non mi feci pregare molto alle richieste di salire lo stesso . Lei mi aprì il portone e sono salito. Magari le avrei fatto compagnia per una mezz’ora prima di andare in palestra. Appena salito lei si accolse con un vestitino molto corto. Eravamo quasi in estate ma mi sembrava esagerato che si stesse in casa con una maglietta non certo lunga usata come vestito. Avevo il suo culo stampato in faccia. E le sue mutandine azzurre con delle margheritine gialle erano un colpo d’occhio non indifferente. Una bella fichetta arrapata la mia cuginetta. Diciassette anni ma ne dimostrava qualcuno di meno. Minuta ma un barattolo di pepe pronto ad esplodere.
Lei mi fece accomodare sul divano del salotto ed abbiamo iniziato a chiaccherare. Si parlava del più e del meno, della scuola e delle amicizie in comune. Ma poi ecco la cosa che mi fece rimanere basito. La porcellina si avvicinò a me e posò la sua testolina riccioluta sulla mia spalla. Mi confidò di sentirsi sola in quel momento e di essere un po’ sotto tono dopo essersi lasciata con il suo fidanzatino. Misi la mia mano sulla sua testa, come per farle una carezza innocente. Ma cazzo, senza neanche che avessi la possibilità di fare qualcosa lei si era abbassata sul mio cazzo e con un bacio sulla cappella mi fece capire quali sarebbero state, da li a poco, le su intenzioni. Mi aprì la lampo dei jeans e con una mossa da ragazza esperta mi uscì il cazzo. Non sapevo cosa fare ma lei fece tutto da sola. Se lo mise in bocca e cominciò a giocare con la sua lingua. La spingeva sulla punta del mio cazzo per poi avvolgerla tutta. Mi stava spompinando e la ragazzina non era alla sua prima volta. Sbocchinava infatti da vera professionista. Io nel frattempo mi ero abbassato i pantaloni e avevo finalmente il cazzo libero di esprimersi al meglio. Lei se lo prendeva tutto in bocca. Poi lo usciva e lo percorreva con la lingua in tutta la sua lunghezza fino a fermarsi sui miei coglioni. Me li succhiava avidamente mentre, con la mano, continuava a segarmi . Una troia incredibile che mi stava facendo un pompino. Ho chiuso gli occhi ed ho cominciato ad assecondare i suoi movimenti . Una porcona succhia cappelle che non si è fermata neanche quando,inevitabilmente, le sono venuto in bocca. Ha continuato a succhiare,facendo nel frattempo uscire lo sperma dai lato della sua bocca. E’ rimasta così, per almeno cinque minuti, a godersi il mio cazzo esploso fino a quando non è diventato moscio. Che pompino ragazzi. Forse il lavoro di bocca meglio riuscito nella mia pur breve ma significativa carriera di maschietto.