Era una sera come tante solo che Alessia, la mia compagna, mi chiamò al lavoro e mi disse che a cena aveva invitato anche la sua amica Marzia e il suo ragazzo, io fui contento di quella visita, perché l’amica di Alessia mi aveva sempre attirato sessualmente e avevo spesso immaginato di fare sesso in tre, risposi che non c’era nessun problema ma che, però, avevo immaginato una serata solo con lei, dato che era tutta la settimana che facevo tardi al lavoro e ogni volta che tornavo a casa la trovavo sempre addormentata, ma dissi che avremmo fatto un’altra sera e passai oltre.
Arrivato a casa verso le 19:30 vidi la mia lei vestita molto elegante e eccitante allo stesso modo, indossava un vestito rosso stretto non troppo corto che risaltava il suo fisico stupendo, con una evidente scollatura a V,che lasciava intravedere le sue grandi e bellissime mammelle, dove sotto si notava che non portava niente e un paio di scarpe alte aperte nere, allorche gli dissi perché si era conciata in quel modo per una semplice cena, lei mi rispose che sapeva che la gradivo quando si vestiva in quel modo un po’ eccitante, ma anche che non aveva potuto esagerare per via degli ospiti, io la ringraziai per il pensiero e per quella vista meravigliosa che mi stava dando, gli diedi un bacio palpandogli il culo, accorgendomi che aveva messo uno di quei perizomi molto provocanti che a me piacevano da impazzire.
Verso le 20 arrivarono i nostri amici, Marzia vestita, come al solito in un modo molto provocante, con uno scaldacuore beige, che lasciava poco spazio alla fantasia dato che il suo seno (una terza soda) faceva fatica a stare li al suo posto, sotto una gonna corta di jeans con degli stivali da cowboy.
Cenammo parlando del più e del meno fina a quando verso il dolce successe una cosa imprevedibile, i due nostri amici cominciarono a litigare per un motivo che non avevo capito, io e Alessia cercammo di calmarli, dato che stavano alzando la voce e l’ora era tarda, ma non fu possibile, fino a che, tutto ad un tratto, lui prende le chiavi della macchina esce e se ne va dicendo che non voleva avere più niente a che fare con lei, non sapendo cosa fare, visto che Marzia aveva cominciato a piangere, Alessia le si avvicinò e la cominciò a consolare, io cominciai a sparecchiare, tutta la casa era piombata nel silenzio.
La situazione si era calmata e io proposi di giocare a carte, presi le carte da poker e iniziammo a giocare, accompagnando tutto con del buon jack-daniel’s, dopo alcune mano l’alcool cominciava a fare effetto, l’effetto che io volevo che accadesse, Alessia e Marzia si guardano e iniziano a ridere fino a che dicono che il gioco era un po’ noioso e bisognava ravvivarlo, allora proposero di puntare invece che le fisch i nostri vestiti, in poche parole proposero lo strip-poker, io accettai con molto piacere e iniziammo, ma Marzia disse che non era valido iniziare così, perché Alessia aveva meno indumenti di noi, così la mia lei si alzo e andò in camera per mettersi il reggiseno e delle calze auto reggenti, pronti cominciammo,
Dopo alcune mano, Alessia era rimasta solamente con il perizoma, che risultò come io avevo immaginato, nero e tutto trasparente che lasciava intravedere il suo pelo corto e con una calza autoreggente, Marzia invece rimase in reggiseno, molto bello dello stesso colore dello scaldacuore, e un paio di culottè nere di pizzo, io invece, barando, ero riuscito solo a perdere la camicia quindi ero a torso nudo che avevo appena depilato al mattina, oltre a giocare le ragazze si davano anche da fare nel bere fino a che avevano perso totalmente il controllo, io presi la palla al balzo e dissi che bisognava inserire delle penitenze nel gioco loro ridendo dissero che andava bene, facemmo un giro e barando feci in modo che a Marzia capitò la penitenza, le dissi che doveva baciare Alessia in bocca con la lingua, le due si guardarono e cominciarono a baciarsi come due vere porche, io a quella visione non controllavo più la mia erezione, mi stava esplodendo nei pantaloni, le due porche invece di smettere cominciavano a prenderci gusto e andarono oltre, iniziarono con l’accarezzarsi i seni, Alessia aveva i suoi grandi capezzoli turgidi, mentre quelli diMarzia stavano quasi bucando il reggiseno, io me lo presi in mano e cominciai a farmi una sega, l’aria cominciava a piacermi, si alzarono e andarono sul divano appena li Alessia le tolse il reggipetto, cominciò a succhiarle i capezzoli e Marzia per non stare ferma comincio a sditalinarla facendola godere.
Presi forza e mi avvicinai a loro, dato che l’eccitazione mi aveva bloccato tutti i muscoli, mi sedetti vicino a Marzia, per vedere Alessia che laccava qui capezzoli stupendi, ad un tratto la mano di Marzia mi prese il cazzo e comincio a fare su e giù con un ritmo perfetto, Alessia intanto aveva abbandonato le tette per essere lei ad essere leccata sulle due grandi mammelle, la testa di Marzia sembrava immersa in quei stupendi monti, contemporaneamente continuo anche a sditalinarla dopo alcuni secondi, Alessia, inondò la mano di Marzia venendo come non mai, Marzia sentendo e capendo tirò fuori la mano e cominciò a leccarsi le dita avidamente, Alessia si alzo si mise davanti a me in ginocchio e cominciò a farmi una spagnola stupenda, intanto Marzia eccitatissima e incontrollabile iniziò a leccarmi la cappella che si trovava tra le grandi tette di Alessia, io mi tolsi da quel piacere, scanzai un po’ Alessia, presi Marzia e me la misi sopra di me seduta, rivolta verso di me con il culo, lei appena senti il mio cazzo duro dentro, cominciò a cavalcarmi come non mai, godevo come un matto, vedevo Marzia di spalle che si agitava su di me e notai che aveva un tatuaggio tribale sopra il culo, allungai le mani e cominciai a toccarle le tette, erano bellissime quasi rifatte sode e ben su, intanto Alessia cominciò a leccarle il clitoride mentre io me la scopavo, stavomo godendo da matti ma Marzia di più e venne sul mio cazzo bagnandolo tutto, lo tirai fuori dalla sua fica facendogli prendere un po’ d’aria ma appena fuori le due dee del sesso, che avevo accanto, gli si gettarono sopra leccandolo e alternandoselo a succhiarlo un po’ per una, intanto con le loro lingue, oltre che a leccarmelo, si baciavano, non resistetti più esplodei in una cascata di sperma bagnando tutte le guance e la bocca di Marzia che vennero immediatamente pulite dalla vellutata lingua di Alessia.
Esuasti della serata ci mettemmo un po’ sul divano, le due, avendo sudato molto, avevano perso del tutto l’effetto dell’alcool, io mi alzai e andai un po’ fuori al balcone per prendere un po’ d’aria, dopo un po’ mi segui Alessia che mi ringrazio di tutto, io molto sorpreso, mi girai e la baciai, allorche mi disse che Marzia avrebbe dormito li da noi, dato che si era fatto tardi e che non voleva che uscissi a quell’ora, dissi che non c’era problema, tranne che non sapevamo dove farla dormire a meno che non si sarebbe accontentata del divano, Alessia chiamo Marzia e le disse se gradiva il divano per la notte, lei accendendosi una sigaretta disse che non c’era problema.
Si erano fatte ormai le 01:15, la notte era calata da molto e il caldo non sembrava attenuarsi, ormai un po’ innervosito da quel caldo, mi infilai la camicia e dissi che sarei andato a fare un giro per rinfrescarmi un po’, anche loro volevano venire, andarono in bagno per darsi la solita sistematina e uscirono, io dal caldo non mi accorsi di come si erano vestite, fino a quando dentro l’ascensore, le chiesi il perché di quell’abbigliamento, Alessia aveva messo una gonna bianca cortissima e trasparentissima, che faceva intravedere benissimo il perizoma che aveva messo volutamente nero, sopra una scollatissima maglia nera dove sotto non aveva messo nulla, Marzia, invece, aveva la solita gonna di jeans ma sopra si era fatta prestare un top cortissimo blu, quelli senza bretelline e notai che anche lei non aveva niente sotto, mi risposero che non era affare mio di come si vestissero.
Dopo alcuni chilometri vagando per la città vuota, girai per una strada, che io pensavo portasse al mare, ma invece era una di quelle strade piane di scambisti e guardoni, con macchine affiancate tutte appannate, un po’ divertiti rimanemmo li, spensi la macchina e ci mettemmo a guardare, donne che uscivano da una macchina e entravano in un’altra, mariti fuori che guardavano le proprie mogli scopate da uno sconosciuto, noi un po’ divertiti cominciammo a ridere come matti, fino a quando, tutto ad un tratto, da una macchina grigia scende un uomo sulla quarantina, si avvicina all’auto e mi bussa al finestrino, io apro il vetro, l’uomo si presenta guarda dentro e con un evidente sguardo di piacere, mi dice se ero disposto e cedergli una delle mia donne per un’ora, io mi giro verso Alessia e Marzia e cominciammo a ridere, lui sentendosi un po’ preso in giro si tirò su sbottono i pantaloni, tiro fuori il suo cazzo e disse se c’era da ridere, Alessia e Marzia vedendo quel membro fuori dal normale impallidirono, Marzia con uno sguardo eccitatissimo si era dette disponibile, Alessia, anche lei con lo stesso sguardo, disse che non poteva, io invece di essere geloso le dissi che poteva fare quello che voleva e che l’avrei amata comunque, lei allora mi diede un grosso bacio, Marzia si rivolse allo sconosciuto e gli chiese chi preferiva, lui senza mezzi termini disse che avrebbe preferito entrambe, uscirono tutte e due dall’auto e si recarono verso l’auto di quell’uomo, io ingelosito per nulla stavo nella mia auto e guardavo i vetri appannarsi e le teste, che a tratti, si vedevano nel lunotto posteriore a quella visione il cazzo mi si indurì me lo tirai fuori e cominciai a menarmelo.
Tutto ad un tratto, dopo circa dieci minuti, la portiera di quell’auto si aprì, vidi scendere l’uomo totalmente nudo, con un erezione pazzesca, e Marzia, anche lei nuda con indosso solo le scarpe, la prese e la mise con le mani appoggiate al bagagliaio e cominciò a fottersela li in mezzo a tutte quelle auto, all’aria aperta, i suoi gemiti di piacere si sentivano benissimo e io eccitatissimo continuavo a menarmelo, dopo che lui gli veni sulle chiappe, rientrarono in macchina e continuarono a scopare in tre.
Continuarono a scopare per altri dieci minuti, quando dall’auto uscì Marzia che rientrò da me tutta arrossata in viso e un po’ svestita, mi guardò e mi diede un grosso bacio, disse che era da parte di Alessia che era rimasta in auto con quello sconosciuto, io scesi dall’auto per andare a vedere cosa stavano combinando in quell’auto, mi avvicinai e vidi l’uomo che la stava inculando mentre lei si infilava un grosso fallo di gomma nella sue fica tutta bagnata, me lo tirai fuori, ormai duro come il marmo, e comiciai a toccarmi davanti a quella visione, quando, ad un tratto sento una mano che me lo tocca e comincia a menarmelo, era la mano di Marzia, che mi domanda se stavo godendo a quella vista io risposi che la mia eccitazione era visibile allora lei tirò su la sua gonna e mi invitò a farla godere ancora, io la feci appoggiare ad un albero e cominciai a scoparmela mentre guardavo cosa succedeva dentro l’auto, dopo alcuni minuti sentii dei gemiti di piacere provenire dall’auto, era l’uomo che stava godendo come un matto, io mi scorsi per vedere, Alessia gli stava facendo una spagnola, l’uomo non resistette molto e gli venì tra le tette, io continuavo a sfottermi Marzia, quando ad un tratto anche lei venne, mi inondo tutto il cazzo del suo piacere che ormai gli gocciolava per tutte le coscie, io mi tolsi e comincia a strusciarglielo tra le chiappe dopo alcuni secondi di piacere inondai le sue chiappe sode di sperma, ci risestammo e rientrammo in auto, seguiti dopo alcuni minuti da Alessia.
Accendemmo l’auto e andammo via, per strada la mia compagna mi ringraziò della serata stupenda passata e tiro fuori dal suo seno circa 500 euro, io gli dissi cosa fossero quei soldi e lei mi rispose che l’uomo le aveva pagate per ringraziarle di quella serata un po’ strana dato che la settimana dopo si sarebbe sposato.
Visualizzazioni:
580