“Spaccami tutta, ohhh cosiii, dai, dentro, ancora di più” e vieni con un orgasmo bestiale perdendo il controllo razionale su te stessa come una schiava che…”
Nel continuare a raccontarvi il meraviglioso rapporto che mi unisce alla mia
Raffa voglio farvi partecipi del nostro meraviglioso San Valentino.
Eravamo in viaggio e avevo fatto in modo da fermarmi la sera prima a Parma, dove avevo da tempo organizzato a sua insaputa il modo migliore di festeggiarla.
Al mattino appena svegli, abbracciandola e stringendola a me le dissi che mi aveva reso un uomo felice da quando viveva con me e che essendo quello un giorno speciale l’avrei portata in un locale per soli uomini dove sicuramente si sarebbe divertita e mi avrebbe fatto sdentire orgoglioso di lei. Aggiunsi che sicuramente avrebbe avuto a sua disposizione più uomini contemporaneamente e forse anche qualche donna.
Fu subito entusiasta dell’idea ed il solo pensiero la fece talmente eccitare che penetrandola le trovai la fica già tutta bagnata ed ebbe una serie di orgasmi a ripetizione prima amcora che le infilassi le dita in culo e cominciassi a pomparla fino a riempirla col mio idrante.
Calmata la nostra eccitazione, facemmo colazione e ci vestimmo per uscire non prima di averle dato un ultima ripassata inculandola in bagno come una bestia subito dopo che era uscita dalla doccia.
In mattinata, in giro per la città, le acquistai della favolosa biancheria intima, calze a rete, regicalze ed una mini vertiginosa.
Quando la sera si vestì sempre più vogliosa di andare nel locale in cui avevo promesso di condurla, era uno schianto.
Durante il tragitto in macchina, non potendo farne a meno, si chinò su di me per farmi un bochhino mentre con la mano fra le cosce si masturbava fino a pisciarmi sul sedile tutto il suo piacere.
Giunti al locale, lei si strinse a me sussurrandomi “farò in modo che tu sia orgoglioso della tua femmina”.
Ci fecero accomodare ad un tavolo vicino al palco dove una cineseguaiva come una cagna leccata fra le cosce da una meravigliosa creola mentre al tempo stesso veniva fottuta in bocca da un palestrato con una enorme proboscide
Stavamo godendoci lo spettacolo toccandoci reciprocamente, quando al nostro tavolo si avvicinarono sei ragazzi, alcuni di colore, che ci chiesero di potersi dedere con noi non avendo trovato altri posti liberi. Io che avevo organizzato tutto in precedenza subito accettai strizzando l’occhio a Raffa che alzandosi per fali sedere,non so se apposta o volutamente capitò di fronte a me stretta in mezo a loro. Cominciammo a chiacchierare e scherzare commentando lo spettacolo che si svolgeva sotto i nostri occhi.
Intanto vedevo le mani dei ragazzi più vicini a lei, farsi sempre accarezzare le spalle, le cosce della mia donna facendosi semmpre più insistenti e mi accorsi che il suo respiro si faceva sempre più affannoso mentre le sue mani sparivano sottoil tavolo.
I suoi occhi brillavano, si facevano languidi, sicuramente qualcuno le aveva infilato le mani fra le cosce e le sue sicuramente avevano già afferrato o accarezzato qualche grosso bastone.
Vedevo, i ragazzi che con qualche scusa si alzavano e si alternavano affianco a te per poterti a turno palpare e immaginavo il tuo ficone frugato dalle loro dita e le loro mani bagnate del tuo piacere.
Ad un tratto uno di loro sparì sotto il tavolo e vidi i tuoi occhioni spalancarsi il tuo respiro farsi sempre più affannoso mentre sicuramente stava per assalirti un orgasmo.
Quel porco era sicuramente col viso fra le tue cosce e doveva stare lappandoti la fica come un cane.
Perduta nel tuo perverso piacere,un rantolo di piacere ti sfuggi dalle labbra mentre con voce rotta mormoravi “si siii… bravo ohh ahh mi piaceeee”. Fu proprio in quel momento che il cameriere ci nvitò a passare nel salottino adiacente.
Cominciammo ad alzarci e tu incurante di avere la gonna tirata fin sulla vita ti avvicinasti a me baciandomi mentre qualcuno ti accarezzava il culo, dicendomi: “quel porco mi ha fatto venire e ha bevuto tutto il mio piacere”.
“brava la mia maialona” le dico facendola entrare mentre quelli continuavano a palparla e a toccarla dappertutto. Appena fummo tutti nella stanza, le dissi ad alta voce davanti a tutti
“dai zoccola datti da fare, fa vedere di cosa sei capace”. Subito la vedo circondata da quei porci che la fanno inginocchiare in mezzo a loro fra una foresta di cazzi di varie dimensioni che cominciarono ad alternarsi nella sua bocca, a volte anche più di uno contemporaneamente. Io intanto comincio a frugarti tra le cosce tastandoti sapientemente per mantenere alta la tua eccitazione.
Alla fine dopo che ognuno di loro ti ebbe sborrato abbondantemente in gola, sul viso e fra i capelli riducendoti il volto ad una maschera ti presi fra le braccia baciando le tue labbra mentre ti spingevo sul divano dove quelli talmente vogliosi di penetrarti si buttarono su di te allargandoti le cosce ed iniziando ad alternarsi nel tuo ficone. Talmente impegnata a farti riempire e a goderti quei magnifici bastoni, non ti accorgesti che nel frattempo erano entrati altri quattro uomini che avvicinandosi al divano ti trovarono con un cazzo in ogni buco: un nero affondava nella tua fica, un altro nel tuo culo ed un altro ancora ti fotteva la bocca mentre gli accarezzavi i coglioni. Eri uno spettacolo.
Poi mentre sei ansante a cosce larghe respirando affannosamente e vomitando sperma da ogni buco, si avvicina uno dei nuovi arrivati, un magrebino con un cazzo bestiale fra le cosce che ti prende per i capelli dicendoti: “era da tempo che aspettavo una puttana bianca, vedrai come ti farò godere” e senza tante cerimonie ti schiaffa subito in bocca il suo incredibile cazzo. Stavo pensando a cosa sarebbe successo se aveesse deciso di incularti con quel bigolo bestiale, quando fui distratto da un’altro di qeui maiali che arrapato si portava dietro di te spalancandoti le chiappe da cui continuavi a vomitare tutta la sborra ricevuta e e te lo fa risalire con un colpo solo su per lo sfintere.Incito quelli che si occupano di te dicendo sconcerie di ogni tipo “avanti troia succhia, spremi quei cazzi” e poi a loro
“guardate come sta godendo la vacca… avanti riempite di sperma”. Intanto tu godendo e guardandomi come una drogata coggiolante sperma dappertutto mi rispondi con un filo di voce “si siii… guarda come mi sbattono, come fi faccio trattare da troia, mi fanno sentire davvero una puttana”.
Tu stessa continui ad agevolare quegli animali che sempre con maggior gusto ti fottono a ripetizone.
Li sento rantolare su di te e ti vedo felice in mezzo a loro mentre dalla tua fica il piacere sgorga come se pisciassi sui loro coglioni.
Mi avvicino inginocchiandomi fra le tue cosce, appena l’ultimo ragazzo ha finito di riempirti iniziando a titillarti donn la lingua ed a mordicchiarti il clitoride incrostato e umido di sperma. Con la lingua sulla tua fica continuo a passarla e ripassarla sulle grandi labbra arrivando fino al buco del culo sistemandomi su di te a 69. Sento le tue labbra succhiarmi la capocchia la lingua lecarmi i coglioni e ti vengo abbondantementi in gola nell’attimo stessa in cui perversamente mi infili un dito in culo ed io ti mordo il clitoride facendoti urlare.
Continuiamo così fin quasi all’alba che ti trova spossata, quasi completamente ricoperta di sperma ma ancora vogliosa tanto da farti portare in bagno e coricata nella vasca invitarli a pisciarti addosso.
Assieme a loro ti ricopriamo di litri di urina mentre con le mani fra le cosce continui a masturbarti come la migliore delle ninfomani.
Alla fine resti li immerse in quel liquido giallastro dall’odore acido e penetrante mentre il nero gigantesco che prima ti aveva quasi affogato con la sua enorme quantità di sborra, entra nella vasca con te facendoti mettere col culo all’aria per penetrarti il culo. Senti il suo poderoso menbro sfondarti il culo sentendoti come se ti stessero sverginando per una seconda volta e crolli col viso in quel mare di urina,gemendo come una porca mentre sento quell’energumeno incitarti dicendoti:
“dai… dai, muovi quel fottuto culo, prenditi tutta la mia sborra lurida vacca” e tu di rimando “si si, così… spaccami tutta, ohhh cosiii, dai, dentro, ancora di più” e vieni con un orgasmo bestiale perdendo il controllo razionale su te stessa come una schiava che si prostituisce desiderando di essere ancor più sottomessa.
Alla fine sono costretto a portarti in auto e a casa tenendoti in braccio perchè eri ormai talmente debole e spossata da non poterti più reggere in piedi.
Al mattino del giorno dopo ti svegliasti con le lenzuola quasi incollate al tuo corpo per tutto quello che avevi ancora addosso e che si era seccato durante la nottata e senza neppure farti fare una doccia, passammo una giornata favolosa chiusi in camera fottendo come ricci, godendoci l’un l’altro mentre ti raccontavo tutto quello che tie avevano fatto quelle bestie e tu mi narravi le oscene sensazioni, le voglie oscene e perverse che avevi provato sotto di loro.
Questa è la mia meravigliosa unica Raffa.
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