Sono Samir e vengo dal Senegal.
Con i primi soldi guadagnati al locale e con le mance rimediate per le mie scopate extra, mi sono iscritto in palestra.
Io lavoro fino alle 21 e quando non ho da fare consegne mi fiondo a fare pesi.
Ho un fisico allenato ma devo mantenermi perchè stando al locale mi capita spesso di eccedere nel cibo e qualche birretta me la faccio volentieri.
Ho trovato una palestra non lontana dal locale che chiude alle 23. Mi viene quindi comodo andare dopo che finisco al lavoro anche perché a quell’ora non c’è quasi più nessuno e le macchine sono a disposizione.
Da quando ho iniziato a frequentare la palestra ho notato che Livia, una delle personal trainer, ha iniziato a seguirmi con una notevole costanza.
Livia, un bel bocconcino tutta curve sode e muscoli perfetti ha preso buona nota dei miei orari e, quindi, si fa trovare sempre presente quando io sono in palestra.
Del resto mi aveva detto che per lei quello era un secondo lavoro essendo segretaria in uno studio odontoiatra e anche a lei pertanto facevano comodo gli orari della tarda serata.
Praticamente alla chiusura restiamo spesso soltanto io e lei e, sovente, aiuto Livia a chiudere il locale.
Piacevo a Livia, questo era indubbio, non mancava occasione che, con una scusa, nel farmi vedere come fare un esercizio, lei si strusciasse o mi toccasse ed aveva notato che il mio grosso affare gradiva molto tutto questo interesse.
Io però preferivo non fare il primo passo sia perché di scopate me ne facevo già abbastanza sia perché volevo farla cuocere per bene nel suo ardore.
L’altra sera avevo fatto una seduta particolarmente intensa dedicata ai pettorali ed ai bicipiti e Livia era stata praticamente appiccicata a me trascurando in maniera sfacciata gli altri frequentatori della palestra che cominciavano anche a lamentarsi.
Anche questa volta mi aveva provocato mettendo più volte la mano sui pettorali e sui quadricipiti ed io stavolta le avevo sorriso in segno di approvazione.
Finita la seduta mi ero diretto verso lo spogliatoio per farmi una lunga doccia rigenerante.
Mentre mi sto insaponando sento una presenza alle mie spalle, una mano da dietro mi afferra il cazzo e comincia a masturbarmi.
E’ Livia che, totalmente nuda, è entrata nella doccia. Livia è molto forte e mi tiene ben stretto tra le sue grinfie per impedire che io reagisca ma io non ci penso nemmeno a farlo, ora che è stata lei a fare il primo passo ho proprio voglia di spassarmela.
Quindi la lascio fare, lei passa dalla sega al pompino, sotto il getto d’acqua calda la sua bocca si muove meravigliosamente sul mio uccello che, anche per il calore si fa enorme.
Vengo e la faccio alzare, ora sono io che tocco lei, la sua fica è morbida, rasata, liscia e bellissima.
Sempre in piedi la prendo in braccio ed entro il mio uccello prima nella fica e poi la scopo nel culo facendola impazzire di piacere.
L’acqua scorre ed i nostri corpi bagnati ed insaponati sembrano fondersi l’uno dentro l’altro.
Ho dimenticato la stanchezza della seduta in palestra e mi concedo un relax particolare mentre la mia Livia mi insegna dei nuovi esercizi per allenare il mio muscolo preferito.