Sente squillare al cellulare, ma non riconosce il numero, risponde e sente una giovane voce che la apostrafa:
“Ciao troia, ti ricordi di me, sono il compagno di scuola di tuo figlio che hai spompinato dal fotografo, mi sono fatto dare con una scusa il numero da lui.”
Roberta si sente gelare e non riesce a rispondere, cosa vorrà quel ragazzo? Lo immagina e lo teme ma nello stesso tempo è curiosa e ansiosa.
“ Domani pomeriggio devi tenerti libera e venire a casa mia dove ci saranno anche i miei amici vogliamo giocare un po’ con te, se non vieni mandiamo le foto a tuo figlio e a tuo marito” La donna si limita a deglutire e non riesce a rispondere.
“Mi hai sentito? Dovrai indossare una minigonna cortissima, camicetta sbottonata, un perizoma micro, autoreggenti, reggiseno che lasci scoperti i capezzoli, proprio come la troia che sei. Sarai impegnata dalle 15 almeno per due ore e con un messaggio ti manderò domattina l’indirizzo, ciao porca”.
La telefonata termina e la lascia in subbuglio, per tuta la giornata vive come in trance, anche il marito e i figli si accorgono che qualche cosa non va, ma lei dice di sentirsi poco bene.
Di notte nel letto continua a rigirarsi, pensa a quei tre giovani cazzi duri dentro la sua bocca, sembra di sentire il sapore acre del loro sperma. Suo marito si è addormentato, i suoi capezzoli sono talmente duri da farle male, la figa un lago di umori.
Non riesce a stare a letto, si alza e va in bagno, si spoglia nuda davanti allo specchio, si accarezza le tette, da un cassettino prende il vibratore che ha comperato di nascosto al marito, lo accende, infila nella figa e manovra su e giù con forza e l’orgasmo non tarda a squassarla ; stanca ma appagata si rimette la camicia da notte e torna a letto dove piomba in un sonno profondo.
La mattina seguente va in ufficio indossando la biancheria che le è stata indicata, ma il perizoma a filo al contrario in modo che sfreghi sul clitoride e si insinui nelle grandi labbra per eccitala, i capezzoli sono fuori dalle coppe come ordinato, ma indossa un vestito castigato e sotto il ginocchio, la mini e la camicetta sono nella borsa da palestra che si è portata dietro.
A metà mattina arriva il messaggio con l’indirizzo, per fortuna non è troppo lontano e in una zona dove potrà parcheggiare facilmente l’auto.
A pranzo a casa mangia con i figli, il marito è al lavoro, poi
Alle 14.30 esce di casa, va a prendere la macchina nel box e ne approfitta per cambiarsi, indossa anche scarpe con tacco 12, sembra proprio una puttana.
Arriva all’appartamento, suona il campanello e le dicono di salire al quarto piano, prende l’ascensore e quando arriva al piano vede una porta accostata, la spinge ed entra.
Nel corridoio non c’è nessuno, ma una voce che ormai conosce la invita ad entrare nella camera da letto sulla destra, la porta è aperta e come varca la soglia si ferma allibita.
Non ci sono solo i tre ragazzi dello studio del fotografo, ma anche altri 2, sono tutti e 5 nudi con il cazzo in mano e si masturbano lentamente.
“Benvenuta puttana, sei pronta a giocare con noi?”
Rimane un attimo perplessa poi acconsente con un cenno del capo.
“Togliti la camicetta troia”
Roberta sbottona gli unici 2 bottoni chiusi e lascia cadere l’indumento a terra.
“Brava hai i capezzoli scoperti come ti avevamo chiesto, e sono già duri, sei proprio una porca, adesso via la mini”
Con una mossa decisamente provocante afferra la mini dai fianchi e la fa scendere sino a terra.
“Perché hai il perizoma al contrario?”
“Così mi sfrega il clitoride e la figa e mi fa stare sempre eccitata”
“Sei veramente più troia di quanto pensassi, hai visto i nostri cazzi che sono già duri? Li vuoi?”
“Si, ma non solo in bocca, voglio essere la vostra puttana, fatemi tutto quello che volete, la mia figa è fradicia, chi me le lecca?”
Sposta con un dito il filetto e mostra la figa ben bagnata.
“Mettiti nuda e sdraiati sul letto”
Non ci pensa un attimo, via perizoma e reggiseno, si avvicina al letto, si sdraia a gambe spalancate e si accarezza le tette.
I 5 ragazzi si avvicinano e cominciano a pastrugnarle le tette, a turno le mettono i cazzi nelle mani per farsi segare un po’, le infilano le dita nella figa, poi uno si mette tra le sue gambe ed inizia a leccarla.
E’ decisamente inesperto, ma la voglia a lungo repressa le fa raggiungere in poco tempo un violento orgasmo.
“Noi non abbiamo i vibratori del fotografo, ma ci arrangiamo con qualche cosa d’altro, adesso cominciamo”
Il primo ragazzo si avvicina con una banana, la infila nella figa e inizia a masturbarla, gli altri continuano a toccarle le tette, la baciano in bocca, le succhiano i capezzoli.
Un altro lo sostituisce con un cetriolo che entra ed esce con facilità visto quanto è bagnata la figa, nel frattempo un primo cazzo si avvicina alle labbra e subito Roberta lo afferra , lo mette in bocca e inizia a succhiarlo.
Una candela è il terzo oggetto nella figa, ma solo per poco tempo perché viene poi inserita nel culo e nella figa una bottiglia di birra.
I ragazzi alternano i cazzi in bocca e quando stanno per godere si spostano e vuotano la sborra in un bicchiere.
Tutti e cinque hanno goduto, nella figa sono entrati anche il manico di una spazzola per capelli, infilata poi anche nel culo e infine una collana di perle, fatta entrare ed uscire piĂą e piĂą volte e infine messa tutta nel culo e lasciata li.
Roberta ha goduto almeno 3 volte, è stanca, soddisfatta, ma vuole di più.
I ragazzi si fanno accarezzare e leccare i cazzi, quando sono tornati duri si apprestano a scoparla.
Uno per volta si posizionano sopra e con gesti frenetici le scopano la figa, poi la fanno girare per scoparla alla pecorina.
Il più vecchio dei 5,l’inserviente del fotografo, aspetta il suo turno per ultimo, ma invece di entrare in figa, le sfila la collana dal culo, appoggia la cappella al buchetto, spinge per entrare ma trova una forte resistenza, il culetto non è mai stato penetrato da un cazzo, solo dal vibratore del fotografo.
Il padrone di casa va in cucina a prendere del burro, spalma il buchetto e con un dito lo lubrifica e adesso finalmente il cazzo può entrare.
Roberta lancia un urlo mentre la cappella lentamente le penetra dentro e una volta entrata il ragazzo spinge con forza e il suo cazzo entra tutto.
Fortunatamente non è troppo grosso e il ragazzo, Paolo è il suo nome è esperto nell’inculata avendo fatta pratica con il vecchio fotografo porco e le sue modelle troie.
La donna ma presto ma subito un altro ragazzo le infila il cazzo molle in bocca. “Succhia troia, fammelo diventare duro, poi ti inculo anch’io”
Mentre l’inculata continua il dolore diminuisce, Roberta si accarezza la figa e fa entrare due dita dentro, vuole ancora godere, anche se è venuta molte volte.
Gli altri ragazzi uno per volta offrono i loro cazzi alla bocca della donna cheli lecca li succhia per farli diventare duri, si inturgidiscono ma non abbastanza per poterla inculare, d’altronde sono venuti tutti almeno 3 volte e hanno depositato la loro sborra nel bicchiere che è quasi pieno.
Paolo è vicino a godere, si toglie dal culo e lascia cadere tutta la sua sborra sul culo della troia, poi con le mani lo spalma bene sulle natiche, poi offre le mani sporche alla lingua di Roberta che lo ripulisce per bene.
“Adesso ti ricopriamo per bene” annuncia Paolo, fa sdraiare Roberta sul letto e invita i suoi amici a masturbarsi sino a godere, la donna collabora afferrando i cazzi e menandoli finalmente tutti riescono a venire sul corpo della donna, le spalmano la loro sborra sulle tette, pastrugnandole con forza, sul ventre sopra la figa.
“ Adesso sei quasi pronta per tornare a casa, dovrai andare così sporca, manca solo un piccolo particolare”.
Paolo la fotografa per bene, e poi le mostra tutte le foto che hanno scattato durante l’incontro, facendo attenzione a riprendere solo i cazzi che entrano nella figa e nel culo, nessun particolare che possa far riconoscere la donna.
“Credi che tuo marito ti riconoscerà in queste foto?”
“Penso proprio di no, non si nota nulla di me “
“Allora questa sera le manderemo in forma anonima a tuo marito e tu ci racconterai la sua reazione”.
L’idea di aver cornificato il marito con quei ragazzi e che lui vedrà le prove fa eccitare nuovamente Paola, nemmeno nelle sue più sfrenate fantasie aveva immaginato una cosa simile”.
“Si mandatele a quel cornuto così imparerà a farmi godere come si deve, a letto è un imbranato , non come voi, sarò sempre la vostra schiava, potrete farmi tutto quello che volete”
Uno dei ragazzi raccoglie il perizoma string, lo appallottola e lo porge alla donna “Infilatelo nella figa e non toglierlo sino a quando vai a letto, con questo nella figa e la nostra sborra addosso ti ricorderai che hai fatto cornuto tuo marito e i tuoi figli”.
Paola obbedisce, il perizoma entra nella figa senza sforzo, è ancora completamente fradicia, poi indossa il reggiseno e senza che nessuno glielo ordini lascia fuori i capezzoli con un sorriso malizioso rivolto ai ragazzi.
Indossa il vestito che aveva in ufficio e ripone camicetta e mini nella borsa da palestra, poi uno ad uno bacia tutti i ragazzi in bocca frugandoli con la lingua.
“Spero di rivedervi presto porci, tenetevi in allenamento, i vostri cazzi devono durare di più”.
Uno dei ragazzi le porge il bicchiere pieno di sborra e la invita a berlo, cosa che lei fa con piacere e quando ha finito si passa la lingua sulle labbra. ”Buonissima, la prossima volta ne vogli di più, quando vi rivedo?”
“So che sabato pomeriggio tuo marito accompagna i tuoi figli ad una partita di calcetto, quando escono mandami un messaggio con la tua foto nuda, e dopo poco arriveremo a casa tua, ti dirò come dovrai essere vestita.” Così si commiata Paolo e tutti i ragazzi le danno un ultimo bacio prima di lasciarla uscire.
Mentre è in macchina per tornare a casa riceve un messaggio da Paolo- ricordati di allargare e allenare il culo, sabato te lo metteremo tutti dentro-
Le prende un’intuizione, cambia direzione e si dirige al sexy shop dove a comperato il vibratore che usa di nascosto, si aggira tra le vetrinette e alla fine trova quello che cercava, un plug anale non troppo grande che le servirà sicuramente.
A casa si toglie il vestito e indossa una vestaglia, facendo attenzione a non scoprire le i capezzoli che escono dalle coppe del reggiseno, la sborra sul suo corpo si è indurita ma le procura un po’ di fastidio, le viene voglia di fare la pipì e va in bagno, toglie il perizoma dalla figa e dopo aver finito lo rimette e ne approfitta per inserire il plug nel culetto dopo averlo leccato per bene.
Sente un po’ di dolore, ma una cosa sopportabile e mentre rientrano i ragazzi e il marito prepara la cena e si mette a tavola con loro. Tra il primo e il secondo si deve alzare e andare in bagno per togliere il plug che comincia a farle male, si ripropone di rimetterlo il giorno dopo.
Dopo cena i ragazzi vanno in camera loro a giocare alla play station e suo marito guarda la t.v. lei si siete accanto a lui ed inizia ad aspettare la chiamata che Paolo farĂ per mostrare le foto.
Passa oltre un’ora e comincia a pensare che non arriverà nulla quando dal cellulare del marito si sente il suono dio un messaggio. Un po’ stupito per la chiamata a quell’ora apre il messaggio e la sua espressione diventa di puro stupore.
Allegate compaiono 5 fotografie di una donna scopata e inculata da persone diverse, dall’aspetto sembrano ragazzi giovani.
“Cosa hai visto, sembri strano”.
Il marito è restio a mostrare le foto, poi le porge il telefonino e appena vede le foto sente la figa allagarsi, il cornuto ha avuto le prove del tradimento e lei ne gode.
“Chi ti ha mandato queste foto? Chi è quella donna?”
“Non ne ho la più pallida idea e non so chi sia la donna, certamente un’amante del sesso visto che ha preso tutti questi cazzi anche nel culo”.
“Credo si tratti di uno scherzo, prova a rispondere”
Il marito risponde al messaggio chiedendo spiegazioni, ma nessuno risponde e nemmeno al numero quando prova a telefonare.
“Forse hanno sbagliato numero caro, tu non sei il tipo di ricevere simili fotografie”
Mentre parla Roberta avrebbe voglia di scoppiare a ridere, e la sua eccitazione diventa insopportabile, deve fare qualche cosa per placarla.
“Tu vai pure a letto, io mi faccio una doccia e ti raggiungo”
Entra nel bagno e si toglie la vestaglietta, il reggiseno e toglie il perizoma dalla figa e prima di infilarsi nella doccia ricupera il vibratore nascosto poi entra e fa scorre sul corpo l’acqua calda e mentre l’acqua scorre passa le mani sul corpo e le lecca per sentire il sapore della sborra.
Si lava per bene, poi spegne l’acqua, prende il vibratore, lo accende alla massima velocità e se lo infila nella figa muovendolo dentro e fuori e per l’ennesima volta nella giornata raggiunge l’orgasmo e quindi va in camera da letto e trova il marito nel letto nudo, probabilmente le fotografie hanno fatto effetto su di lui.
Anche lei è nuda, entra sotto le lenzuola ma si gira di schiena al marito che si avvicina per toccarla.
“Lasciami stare, sono stanca, buonanotte”. Si comporta da vera troia, gode nel sapere di averlo cornificato di averlo fatto eccitare e non concedersi.
Il marito tenta qualche altro approccio, le mette le mani sulle tette e le fa sentire il suo cazzo duro contro il culo ma lei non si muove e fa finta di dormire, sente che si allontana ma ben presto un movimento delle lenzuola le fa comprendere che il marito si sta masturbando e come al solito lo sente ansimare e gemere dopo poco tempo, ha giĂ goduto come quando la scopa, sorride cinicamente e si addormenta.
Dal giorno dopo le giornate in ufficio sembrano interminabili, non vede l’ora che arrivi il sabato anche perché Paolo le manda almeno tre volte al giorno dei messaggi con allegate foto di donne che vengono scopate, inculate , anche in doppia e tripla penetrazione; non sono foto prese dal web ma sicuramente scattate dal fotografo porco, e sono sempre accompagnate dalla scritta:” preparati, toccherà anche a te”.
Ogni sera dopo cena, prima di andare a letto lecca per bene il plug e poi se lo i infila nel culo e accorge che ogni volta fa meno fatica ad entrare, prima di coricarsi fa la doccia masturbandosi sempre con il vibratore e poi si toglie il plug e va a letto, evitando sempre di farsi nemmeno toccare dal marito.
Al sabato pomeriggio, appena marito e figli sono usciti si spoglia nuda, si fotografa e manda un sms a Paolo dicendo di essere libera e riceve la risposta “ Solo autoreggenti, fatti trovare sul letto a gambe spalancate, puttana”.
Quando suonano al citofono apre il portone e la porta dell’appartamento, ha scelto un paio di autoreggenti a rete , va in camera da letto e si sdraia aprendo le gambe.
Sente aprire la porta e i passi nel corridoio, poi entra nella stanza Paolo seguito dai due ragazzi dello studio fotografico e da un giovane di colore, piĂą anziano di loro, molto alto e prestante.
“Questo è il nostro amico Amin, gioca nella nostra squadra di calcio, è molto dotato e resistente, il suo cazzo non si ammoscia, ma i, spero che sia contenta del regalo; l’unico difetto è che è un po’ sadico e gli piace punire le donne, spero non ti crei problemi.”
“Vi ho detto che sarò sempre la vostra puttana e potrete farmi tutto quello che volete”
“ Mentre ci spogliamo comincia ad accarezzarti, ti vogliamo calda e pronta a godere con noi”.
Mentre i ragazzi si levano velocemente gli abiti lei comincia a passarsi le mani sulle tette, si strizza i capezzoli e poi passa a toccarsi la figa giĂ bagnata e la penetra con due dita.
Quando i ragazzi sono nudi i loro cazzi sono giĂ piuttosto duri, ma rimane sbalordita da quello di Amin, non solo giĂ perfettamente eretto, ma di dimensioni notevoli.
“Prima di scoparti vogliamo punirti un po’, il nostro amico ha portato qualche oggetto per giocare con te.
Amin ha portato una sacca dalla quale estrae una fune, i quattro ragazzi si avvicinano e lo aiutano a legare strette le grosse tette, mentre lo fanno le accarezzano, strizzano, mordicchianio i capezzoli.
“Spero non ti faccia troppo male”
“No, tranquilli, il dolore mi piace se non è esagerato”
“Dalla sacca escono 6 mollete da stendere la biancheria, vengono posizionate una per ogni capezzolo, le altre quattro applicate alle grandi labbra della figa.
Adesso il dolore è decisamente più forte ma altrettanto è la sua eccitazione.
Una grossa candela viene accesa da Paolo e la cera che cola viene fatta cadere in abbondanza sulle tette e la pancia della donna, un paio di gocce anche sul clitoride, poi la candela viene spenta e infilata con forza nella figa di Roberta che comincia a sentire veramente dolore, sta per urlare, ma all’improvviso compare davanti alla sua bocca il nero cazzo di Amin che la incita a leccarlo.
Deve prenderlo con le due mani tanto è grande, la cappella sembra enorme, la lecca, la succhia, cerca di prenderlo in bocca mentre gli altri ragazzi le tolgono le mollete dalle tette e dalla figa e a turno la masturbano con la candela.
Mentre Roberta si impegna con il cazzo e cerca di farlo entrare in bocca e succhiarlo, gli altri ragazzi le tolgono la candela dalle figa e le infilano profondamene nel culo, poi Paolo inizia a infilarle le dita nella figa, prima due, poi tre , cerca di allargarla per farne entrare quattro.
Gli altri due si dedicano alle tette, sempre legate. “Adesso ti mungiamo come una vacca” e le strizzano, tirano, leccano succhiano i capezzoli ormai durissimi.
La figa è un lago e le quattro dita sono entrate e il movimento continuo dentro e fuori la fa raggiungere l’orgasmo; smette per un attimo di spompinare il cazzo di Amin e si accascia sul letto.
“Girati e mettiti in alla pecorina”. Obbedisce, i tre ragazzi si posizionano davanti a lei e le offrono i cazzi da succhiare, provano anche due insieme e lei li lecca tutti, Amin è dietro di lei e con un colpo secco le infila il cazzo nella figa facendola sussultare , poi comincia a scoparla con colpi lunghi e profondi, alternati a altri veloci e lei impazzisce dal piacere.
“Spero che tu abbia preso la pillola perché oggi ti sborriamo tutti dentro, pensa che faccia farebbe tuo marito se rimanessi incinta di Amin e nascesse un bel bastardino mulatto”.
“Si la prendo sempre ormai, non voglio più bambini, mi bastano i due che ho.”
“Chissà cosa direbbero se ti vedessero adesso fare la puttana con i loro compagni di scuola e il tuo maritino cornuto se gli mandassimo anche le foto di oggi, ma non lo faremo per non rovinarci la possibilità di continuare ad averti ancora a nostra completa disposizione.”
Amin continua a scoparla con violenza, afferrandola per i fianchi e facendo entrare e uscire il suo cazzo dalla figa completamente dilatata e fradicia, quando sente la donna che gode si lascia andare e scarica la sua sborra dentro riempiendola.
Si sfila e le toglie la candela dal culo, i cazzi degli altri giovani sono perfettamente duri, uno si avvicina da dietro si lecca un dito e poi glielo infila nel culo, lo gira un po’, poi to estrae e appoggia la cappella sul buchino e la incula sino in fondo.
Il lavoro del plug è stato utile perché adesso il dolore è molto meno forte, anzi il movimento del cazzo avanti e indietro inizia a procurarle piacere.
Non ci mette molto il ragazzo a venire e sborrarle dentro, poi tocca al secondo che ripete l’operazione.
Il cazzo di Amin è ancora dura e lui si pone sul letto di fianco a Roberta toccandole la figa mentre viene inculata.
Paolo che non ha mai smesso di torturarle le tette appena l’amico viene nel culo alla donna fa un segno ad Amin, che si posiziona sotto la donna , la fa salire e impalare sul suo cazzo e rimane un attimo fermo.
Paolo è dietro di lei, piano piano avvicina alla cappella al culo e poi entra con decisione e nello stesso tempo Amin da sotto comincia a scoparla.
“E’ fantastico, mi fate morire bastardi, non fermatevi, spaccatemi tutta.”
Mentre la doppia penetrazione continua gli altri due ragazzi si fanno leccare i cazzi e si segano piano, per tornare di nuovo in tiro.
Paolo è il primo a godere ed esplode nel culo, poi si ritrae e si accascia sul letto, poi tocca ad Amin sborrarle nella figa.
Sono tutti stremati, ma i due con i cazzi tornati duri vogliono scoparla, dal momento che l’hanno solo inculata e uno per volta le entrano in figa sino a godere.
Roberta gode in continuazione, non conta piĂą gli orgasmi, pensa che tutto sia finito ma Paolo reclama anche lui la figa e la scopa a lungo, non riuscendo a godere, ma alla fine anche lui le lascia il suo seme nella figa.
“Adesso è meglio che andiate, stanno per tornare i miei figli e il cornuto ehh, sarà meglio che mi faccia una doccia.”
I ragazzi si rivestono soddisfatti mentre lei prima di recarsi in doccia prende per un attimo i loro cazzi in bocca per l’ultimo saluto.
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