Quella mattina, ultima settimana della mia vacanza, mi recai di buon’ora alla stazione, era in arrivo mia suocera che avrebbe passato una settimana con noi e poi sarebbe tornata a casa con me usufruendo del mio passaggio. Silvana era una donna anziana, sugli 80, ma di uno spirito e una energia che neanche una settantenne aveva. Con me è sempre stata molto gentile, e piena di complimenti. Il contrario di sua figlia, mia moglie che dopo la nascita di mio figlio ha smesso quasi di desiderarmi. Arrivati a casa mia suocera, ricevute le feste della figlia e del nipote, prese possesso di una delle camere libere. Io ovviamente avevo la mia, 2 letti singoli, essendo ormai anni che non dormivo più con mia moglie a causa del bimbo. I primi giorni della settimana proseguirono normalmente, con mia suocera che spesso restava a casa a riposarsi invece che venire al mare con noi. I pranzi, le cene e poi a letto, con io che invece o restavo in giardino a leggere o uscivo a bere qualcosa. Fu in una di queste sere, dopo che mia moglie e mio figlio se ne erano andati a letto presto come di consueto, che mia suocera attaccò il discorso. – – -Ma con Simona come va? Ma ve lo ritagliate un po’ di tempo a volte o no?
-Devo essere sincero Silvana, tua figlia ha smesso di desiderarmi da tempo.. Se non le rompo le scatole io, niente di niente.. Son mesi che non ci sfioriamo neppure e non per oxlpa mia.
Silvana non si capacitava.
-Eppure non è neanche da dire che non sia stata fortunata. Mah. Io rimango!
-Ti ringrazio Silvana, hai più complimenti e attenzione tu nei miei confronti che tua figlia. Ma da chi ha preso?? Dissi ridendo.
– Non lo so, disse lei.. Io e Carlo finché abbiamo potuto non abbiamo mai smesso di desiderarci.. Poi la prostata e altro..
-Peccato, una bella botta…
-Sai ci si abitua..
-Non posso neanche immaginarlo, mettendomi nei panni di Carlo, che sciagura.
-Eh a lui gli manca parecchio..
-Ci credo.. Manca a me che potrei e non posso…!
-O perché simona fa così?
-Silvana, che ti devo dire… Lei spesso mi dice che cmq tu hai avuto sempre un freno verso di loro.. E spesso lo vedo non è disinibita.. Io figurati, sono all’apposto, per me il sesso è gioia. In tutti i sensi.
-È vero à volte le ho messe in guardia, perché essendo delle belle ragazze, le mie figlie, non volevo che diventassero delle…
-Si ho capito, delle sgualdrine, per parlare bene. – – – Si appunto. Però ora ad una certa età , con un compagno stabile, possono fare quello che vogliono..
-Mah! Silvana, bisognerebbe che avessero un contrordine mi sa… Perche tra poco si diventa vecchi e con ci pensiamo più.. Giusto..?
-Sai noi siamo in questa situazione, sennò ci penseremo, vai..
-Ti faccio una domanda delicata Silvana e mi scuso. Ma vi manca davvero?
-Che c’entra mon come prima, ma manca, manca. – Meno male esiste l’autoerotismo! Dissi ridendo..
-Via vado a letto. Le dico.
Capisco che ha sorriso alla mia battuta. E mi dice, buonanotte. Vado a letto e lascio un po’ la porta aperta. Mi spoglio, e nel mentre sento lei passare dal corridoio. Sono di spalle, quindi sicuramente ha visto il mio culo nudo. La cosa, mi eccita un po’. Poi sempre di più. Mi devo toccare.
Il giorno dopo andiamo al mare. Come al solito mia suocera rimane a casa. Dopo un paio di ore, dico a mia moglie, come già accordatisi, che vado a casa prima perché devo andare a fare la spesa. A casa trovo mia suocera a pulire la casa. Le chiedo se ha bisogno di qualcosa dal centro commerciale. Che ci pensi perché dopo la doccia ci sarei andato.
-Ok. Ci penso. Mi risponde.
Faccio la doccia e mi reco in camera a cambiarmi. Arriva lei, proprio mentre mi tolgo l’accappatoio.
-Andrea, lo sai cosa devi prendermi, guarda te l’ho scritto sul foglietto…
Si blocca e mi chiede scusa.. Non mi copro, le dico,
-“Silvana scusa te, non ti avevo proprio vista….
il mio uccello si irrigidisce.. Riprendo l’accappatoio, me lo rimetto ma l’uccello si vede sempre ben ritto, mi avvicino a lei per prendere il foglietto..
-Certo Andrea, è un bel vedere eh… Simona non la capisco.
Mi metto a ridere e le dico
– Silvana, meno male ci sei te che mi fai un po’ di complimenti!
Apro l’accappatoio, me lo tolgo..
-A parte tutto, – le dico -, che son da buttare via..? Lei rimane con gli occhi incollati al mio corpo.. – No, non sei per nulla da buttare via, anzi!
Mi rendo conto dell’azzardo e chiedo perdono. Se ne va zitta zitta. Passa la serata. Se ne vanno tutti a letto presto. Io mi preparo per uscire. Silvana mi dice,
-dove vai stasera ?
– Vado a bere qualcosa..
-Mah.. Io non ti ci manderei così da solo.. Dopo che ho visto oggi..
Le sorrido e le dico:
-Sono innocuo, almeno vedo di fare due chiacchiere con qualcuno.
-Eh certo, fai bene. -Mi dice- Mah io ancora rimango di mia figlia.
Rientro verso mezzanotte e mi metto in giardino, non ho sonno. Vedo mia suocera passare in vestaglia, sta andando a prendere una cosa al bagno fuori. Mi dice,
-toh.. Sei qui?
-Si.
-Come è andata?
-Niente di che, una birra e una passeggiata sul mare. Ora vado a letto anch’io.
-Io ho tanto caldo, stanotte non chiudo occhio… Entro in camera e lascio la porta socchiusa. Nel grande specchio al centro dell’armadio si vede il corridoio. Sento i passi di mia suocera, inizio a spogliarmi, lei rallenta, la scorgo che is ferma, sta a guardarmi. Mi sfilo i bermuda.. Rimango in mutande, ma tolgo anche quelle. Mia suocera, furtiva, sta ancora guardando. Mi metto sul letto, così nudo. Poi mi alzo e con un balzo vado a chiudere la porta, Silvana non si aspetta questo e vedendomi arrivare, improvvisa con imbarazzo: – Stavo venendo a chiuderti la porta, l’avevi lasciata aperta. Mah, – mi fa-, ti fa caldo eh, o dormi sempre nudo?
-Sempre così dormo.. – Le dico-.. Silvana ormai penso che tu mi abbia visto molto bene come son fatto.
Il mio uccello si era irrigidito..
-Mah, ti stavi toccando o cosa?
– No, no, eh che davanti ad una donna è sensibile..
-Una donna giovane, io son anziana ormai.. – Invece Silvana fai ancora questo effetto..
-Beh ne sono lusingata… Meglio che vada a letto vai.. Perché son sensibile anch’io.
Mi metto a ridere.
Un paio di ore dopo, non riesco a prendere sonno. Mi sono toccato ma non sono arrivato al dunque.. Mi affaccio alla porta della camera di mia suocera.. L’abat-jour è acceso, lei ancora sveglia, le mani sotto le lenzuola, la camicia aperta e ne escono i seni.. Entro improvviso in mutande,
-Silvana sei sveglia ?
Con un gesto veloce, colta improvvisa, mi guarda, cerca di chiudersi la camicia ma un seno le scappa cmq di fuori. È minuta ma ha ancora un seno grande anche se flaccido.
-Scusa le dico… Non avevo sonno, volevo fare due parole..
-Silvana, anche a te fa caldo vedo.. Cavolo però, complimenti, bel seno..
-Ti piace davvero? Apri in po’! – le dico scherzando-
Guarda! -Mi fa un po’ Imbarazzata ma disinvolta.
-È da baci. – le dico. Mi metto a sedere accanto a lei, con una mano ne tocco uno… Lei ha un fremito.. Poi la guardo e con una mano scendo giù lungo l’apertura della camicia.. Ha un po’ di pancetta, è senza mutande… Inizia una fitta peluria… Non mi interrompe. Scendo sento due grandi labbra… Piene di peli. Bagnate. Inizio ad infilare un dito. E le dico,
-continuo io Silvana, mettiti cómoda..
La sditalino e lei mugola…poi la bacio in bocca. Capisco che è da tanto che non bacÃa più. È impacciata. Apro la camicia del tutto e scendo a leccargliela. Mi dice,
-ma che fai…
-Silvana, so che se Simona ha preso da te, vedi queste cose in modo brutto.. Ma stai tranquilla. Rilassati e godi.
Gliela lecco bene bene, scendo anche al buchetto.. Un po’ scuro vista la vecchiaia, ma sempre eccitante, il culo è grande ma non troppo flaccido. Quando arrivo al buchetto si ritrae. – Tranquilla.. – le dico- Amo leccarlo.
-Se ci vedesse Simona..
-Shhh! – le dico- Zitta e godi.
Mi alzo mi metto in piedi e mi sfilo le mutande, emerge il mio uccello bello dritto. Lei, distesa, lo guarda.
-posso toccarlo?
-Devi! – le dico. Lo prende in mano, lo accarezza come se fosse un cane, mi accarezza le palle, il culo, il corpo, il petto..
-Mamma mia che bello accarezzare un uomo… – Silvana dammi un bacio.
Si mette a sedere sul letto fa per avvicinarsi alla mia bocca ma io le dico..
-No dammelo li.
-Mah.. – Obietta.
-Dai, per favore… – la spingo giù.. Non mi direbbe mai di no. Si avvicina, lo odora, poi apre piano la bocca.. La prendo per la testa e la incoraggio. Inizia a succhiarlo, un po’ inesperta. Ma ci sa fare..
-Ti piace averlo in bocca?
Si.. – Mugugna..
-Ora Silvana ho bisogno di penetrarti…
-Sei sicuro? Non è meglio fermarsi?
-Penso che non ci sia scelta. – le dico- Girati, mettiti in ginocchioni..
-Non l’ho mai fatto a pecorina..
-Silvana, hai 80 anni, credo che sia arrivata l’ora.! La spingo a voltarsi. Mi offre la vista del suo culo. Le tette ricadenti sfiorano il lenzuolo. Glielo metto dentro con forza.. Mentre le afferro le tette. Ha un sussulto.. Gode.. La pemetro a più non posso per 5 minuti. Le palle sbattono sul suo culo, le tette sbattono tra se, il cazzo è fradicio.. Le sputo sul buchetto. E con un dito, stropiccio bene..
-Che fai???
Lo tolgo e inizio ad appoggiarci la cappella..
-No, ma sei matto..
Si divincola.. Sdraiandosi sul letto.. Ma sono fuori di me. Mi sdraio sopra di lei.. E tenendola ferma con un braccio sulle scapole continuo la mia manovra. Ha le chiappe bagnate di umori e sudore. L’odore di sesso è forte. Lo infilo, piano piano, poi sempre di più.. Ha dolore.. Ma poi désiste, capisce che sono deciso. La inculo con forza. Fa un grido, soffocato nel cuscino. Baciandole il collo, le volto la testa da una parte e la bacio. Lei ricambia.
-Non lo hai mai fatto nel culo vero?
-Mai..-dice mentre andina tra godimento e dolore- Carlo avrebbe voluto…
-E ci credo. È veramente bello mettertelo nel culo.
Glie lo tolgo e glielo rimetto in fica… Passiva subisce. La rifaccio piegare a pecorina… Ora il culo è proprio tondo.. Il suo buchetto è arrossato.. Ci risputo e glielo stantuffo ancora. Silvana gode.
-Vedi che ti piace, – le dico- Ma che ti sei persa… Adesso però devi fare una cosa che Simona non fa.
-Cosa?
Lo tolgo dal culo.. È bello fradicio.. Di umori vaginali, anali, bianchiccio di perdite della mia sborra.. Mi avvicino col cazzo alla sua bocca. – Dai. Ciuccialo bene..
Désiste..-Ma è sporco!
-Appunto. È sporco di te.. Pulisci tutto..
La prendo per la testa
-Apri, da brava.
Appena in bocca, fa una smorfia.
-Su, le dico… Da brava…
-Ma non vorrai mica..
-Si, Silvana.
Mentre me lo pompa a pecorina, allungo un braccio verso il suo culo. E con due dita la penetro in entrambi i buchi.. Gode e succhia…con una mano le stripiccio I seni.. Glieli porto alla bocca, lunghi e flaccidi arrivano alle sue labbra.
-Leccali le dico.. Lascia il mio cazzo che rimane sul suo viso mentre me lo meno, lei si tiene il seno alla bocca e succhia i capezzoli. Mentre ancora la penetro con le mie dita che sono diventate 4, due per buco. Le tiro fuori e gliele faccio leccare… Ormai non fa più una piega. – Ecco Silvana ci siamo..ora da brava, apri bocca… – Si… – Mi dice. Si butta maldestra sul mio cazzo e in tre succhiate le vengo in bocca… Esce la sborra dai lati della bocca.. Non vuole ingoiare.. Con le dita gliela ricaccio dentro.
-Ingoia le dico… Butta tutto giù..
Le tolgo il cazzo di dentro, le spalancò la bocca e vedo che non ha più niente.
-Che brava, Silvana.. Cade sul letto. Ha il culo fradicio. Prendo il suo telefono, e le faccio una foto.
-Così ti ricorderai di questo momento.
TO BE COnTINUED
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