“Fu un’occasione in più per farci delle risate dato che ad uno della comitiva raccontammo l’accaduto…”
Questo è un racconto che ho deciso di riscivere in quanto rileggendolo,nonostante
fossi sul momento convinto del contrario, mi sono accorto di quanto fosse scritto frettolosamente e tirato via, al punto di non riuscire a descrivere minimamente quello che è stata per me una sera importante e molto intensa.
A proposito ne approfitto per scusarmi in anticipo per la mia limitata capacità ad esprimermi ma sapete, nella mia vita di metalmeccanico mi capita raramente di poterlo fare con cura. forse forse non sono più allenato ahahaha
Ciao a tutti e tutte!
Sono qui per raccontarvi una mia esperienza.
Ve la voglio raccontare perchè, nonostante siano passati tanti anni (ne avevo 26), ancora rimembrarla mi provoca un’eccitazione pazzesca.
Tutto è cominciato diversi anni prima, alle superiori.
Un mio compagno di classe,nonchè ormai caro amico, una sera mentre eravamo a fare bisboccia tra noi amici più affiatati, tira fuori di punto in bianco che lui, l’estate prima, aveva fatto una pompa ad uno. Non ricordo da cosa naque il discorso ma col senno del poi sono convinto che fosse un modo per proporsi..comunque…
La cosa morì lì dato che nessuno di noi si scandallizzò andando oltre la normale meraviglia, nessuno di noi si era mai messo a giudicare o metter in croce qualcun altro… complice il pensiero punk ribelle che ribolliva nelle nostre vene.
La cosa quella sera morì lì, ma non per me.
Dentro di me quella sera scattò qualcosa che non se ne andò più perchè la curiosità in me ha sempre trovato campo fertile.
Cominciai a chiedermi come poteva essere farlo…come poteva essere sentire un cazzo tra le labbra….il suo sapore sulla lingua… e mi accorsi che il pensiero e l’immaginazione mi eccitavano sempre più!
Cominciai ad immaginare sempre più spesso la situazione, presi ad immedesimarmi ed invidiare le ragazze nei filmini porno e addirittura ad eccitarmi al pensiero di sentirlo alla fine venire sulla lingua.
Questi pensieri e desideri rimasero repressi e segreti per diversi anni addirittura nei confronti di chi, coraggiosamente devo dire, quella sera si era così apertamente confidato con tutti noi e che, così facendo, aveva fatto sbocciare questo lato della mia sessualità completamente sconosciuto.
Rimasero repressi per diversi anni fino a quando, una sera, non mi lasciai andare ad una delle esperienze più travolgenti ed eccitanti che mi siano capitate. Perchè trovarsi di punto in bianco con la testa che inizia a galoppare sul lasciare andare o meno i propri freni inibitori già di per se fu un’esplosione dentro di me. E ci avevo solo pensato…. 🙂
Quella sera ci trovammo tra amici a casa di uno di noi per cena. Nulla di particolare, solita compagnia di tutti i giorni, il punto fermo del pomeriggio e della sera…. sempre noi.
La serata procede come sempre. Tra una cavolata e l’altra si mangia e si beve, si mangia e si beve, si beve e si beve.
Come sempre il vino e la birra scorrono a fiumi e la serata prosegue tranquillamente con l’idea di guardarsi un film.
La casa del nostro amico era costituita da una sala con angolo cucina da cui poi si accedeva, tramite una bella scala in noce, ad un soppalco in legno dove si trovavano letto, libreria e Tv.
Siamo i soliti quattro e ci spostiamo di sopra (noi e bottiglie eheheh) per guardarci un dvd tutti sul letto.
Dato la calura che nel soppalco si accumulava sopratutto quell’estate e per sentirsi più comodi eravamo tutti in mutande. Nulla di strano in quanto nessuno, a quanto io sapessi, aveva mai avuto pensieri su qualcun altro…. e per dirla tutta, neanche io…. fino a poco tempo dopo quella sera!
Ad una certa ora, una volta finito il film, tre o quattro scherzi, chiacchere e gli altri 2 se ne vanno.
Io, abitando da solo e non avendo genitori a cui dovere ”rendere conto”, decidetti, su suggerimento dell’ospite, che quella sera avrei dormito lì, come spesso faceva chi di noi non se la sentisse di guidare o semplicemente non avesse voglia di andare a casa.
Bene…qua inizia di punto in bianco un turbamento, si provato altre volte, ma mai così accentuato come quella…forse a causa del vino, chissà!
Siamo io e lui sul letto e mi trovo con la coda dell’occhio a guardargli il pacco. Non ricordo come mi è scattato il pensiero…fose la pubblicità di un telefono erotico facendo zapping? o forse solo un bel culo stretto in un paio di jeans? Non saprei ma dopo il pensiero ci fu subito un esplosione dentro me. La voglia di realizzare la mia fantasia e potere sentire cosa si prova ad avere in bocca e toccare con la lingua un cazzo duro. Si, fu decisamente un’esplosione.
Il cuore mi accelerò di colpo e con lui il respiro, il sangue mi arrivò alla testa e mi sentii avvampare la faccia fino a quando mi trovai a dovere portare le gambe al petto per nascondere l’erezione che mi stava venendo. I miei pensieri partirono… cosa vuoi fare? non è sbagliato con lui? e se il giorno dopo te ne penti? sei tanto ubriaco?
Tutto questo turbinio di pensieri e dubbi fu tanto veloce quanto condito dalla coscienza che dentro di me una decisione la avevo gia presa. Coscienza che, appena mi resi conto di avere, mandò alle stelle la mia eccitazione e l’ultimo freno fu sciolto.
Mi girai verso di lui che guardava lo schermo ignaro di tutto e gli dissi ” voglio farti una pompa ”.
Lui rimase basito per un attimo e, imbarazzato al massimo e rosso in volto, mi disse sorridendo e abbassando lo sguardo, di non fare lo il cretino. Io continuai a guardarlo, lo conoscevo bene e intuii subito che la cosa sarebbe andata avanti. Lo guardavo e vedevo davanti a me un incredulità dovuta all’inaspettato e un pò di vergogna ma non vedevo un rifiuto e sopratutto leggevo una certa sua eccitazione nell’espressione della sua faccia ormai paonazza. Questo mi diede ulteriore coraggio.
Mi girai completamente verso di lui e gli misi una mano sul pacco dicendogli che nn stavo scherzando.
Ormai dentro di me il cuore era a mille e scoppiavo dalla voglia di tirarglielo fuori, sentirlo finalmente in mano e poi in bocca.
Mi ricordo un suo sorriso mentre mi dice chiaro e tondo ” che scemo che sei ” mentre sento sotto la sua mano il boxer che inzia a gonfiarsi velocemente prendendo sempre più una forma allungata. Questo per me è il colpo di grazia.
Scesi con la bocca a baciarlo sulla pancia mentre la mia mano, senza ritegno, liberò il suo cazzo gia duro dall’intimo. Quello che sentìì al tatto per me fu una cosa nuova. Sentìì prima la consistenza e poi il calore, sentìì quello che bene o male conoscevo ma con la differenza che….la mia mano non mi stava toccando!
Lo accarezzai con cura, lo esplorai nella sua lunghezza e nelle sue venature, mi attraeva quasi magneticamente.
Avevo una voglia matta, ora esisteva solo quello e nien’altro. Non c’erano ne rimorso ne vergogna ma solo un gran desiderio di abbandonarsi completamente e scendetti con la bocca sopra quell’asta dura.
La leccai. Mi piacque sentirlo sotto la lingua….la spingevo contro e sentivo quello che, si era duro, ma allo stesso tempo vellutato e caldo. MI sembrava di sognare.
Scesi chiudendogli le labbra sopra prendendolo finalmente in bocca.
Da quel momento i miei ricordi si fanno confusi.
Ricordo che da quel momento feci come tante volte avevo visto nei film e altre volte avevo provato sulla mia pelle. Mi sentii porco e con la voglia di esserlo. Lo leccai e succhiai fino a farmelo arrivare in gola, lo bagnai all’inverosimile con la saliva coprendolo di calore e facendolo diventare scivoloso leccando poi il filetto.
Quello che sapevo che aveva dato piacere a me questa volta ero io a farlo e sapevo cosa stava provando lui.
Anche lui infatti, dopo un pò, si lasciò andare a quello che poi scoprìì era stata anche una sua fantasia.
Tirò fuori il mio cazzo a sua volta per prenderlo prima in mano e poi portarselo alla bocca.
Ero eccitatissimo e la sua bocca fù un fuoco intorno al mio membro…mi piacque da matti,era bravissimo.
Mi succhiava andando su e giù e accompagnando il movimento con la mano che raccoglieva la saliva calda che mi bagnava.
Fu molto trano vederlo su di me…ma comunque molto eccitante perchè ci trovavamo tutti e 2 in completa complicità presi dalla voglia di essere liberi da tutto, almeno per quella sera. Una sensazione stupenda.
Non sò quanto siamo andati avanti a baciarci reciprocamente, ma secondo me durammo parecchio.
Quella sera mi sorpresi non una ma bensì due volte;
Una volta mi sorpresi per come finalmente mi lanciai ”nell’avventura”.
La seconda fu quando lui mi disse che stava per venire.
Il sentire quelle parole mi fece percorrere un brivido lungo il mio corpo fino al mio sesso, la testa partì nel ricordare le immagini di un’altra mia fantasia.
Che fare??? Mi risposi subito, l’eccitazione che era gia troppa si moltiplicò. Continuai a muovere la bocca su e giu sopra quel membro pulsante massaggiandolo con la lingua anche quando sentii un calore e un sapore dolce e delicato espandersi in bocca. e pensai…lo sto facendo!
Ingoiai con una voluttuosità che nn mi sarei mai aspettato, senza un minimo di repulsione e con una grande gioia di sperimentare anche questo.
Dopo mi fece venire anche lui e, passata ormai l’eccitazione, ridemmo sulla ”pazzia” appena avvenuta.
Sopratutto lui era decisamente contento che io fossi così ”scemo” come mi ha più volte appellato.
Dormimmo perchè comunque eravamo distrutti sia dalla serata che dal vino.
La mattina dopo ci svegliammo quasi all’unisono e andammo giu per il caffè e forse un biscotto.
Il malditesta era abbastanza forte e l’appetito non sembrava essersi svegliato insieme a me.
Per fortuna la giornata non era lavorativa.
Ci mettemmo comodi a bere il caffè in quantità industriale sul letto davanti alla tv. Lui era sorridente e felice, mi abbracciò e tenendomi stretto mi disse ridendo ” te sei l’anarchia ”. La cosa mi fece ridere, anche se sentivo in quel momento che questa volta era la sua mano che scendeva su di me.
Quella mattina passò allo stesso modo della sera prima, fino al pomeriggio quando ,come al solito, si fecero vivi gli altri per organizzarci per la serata.
Incredibilmente, ma neanche troppo in fin dei conti, quello che successe non influì per niente sulla nostra amicizia…. anzi… fu un’occasione in più per farci delle risate dato che ad uno della comitiva raccontammo l’accaduto.
Ma questa è un’altra storia…
Ciao
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