A chi non è
capitato di avere una famiglia unita con la quale organizzare spesso delle
uscite o a mangiare una pizza. Io sono una di quelle ragazze fortunate che ha
potuto mantenere molto attivi e frequenti i rapporti con zii e cugini. In
particolare con mio cugino Paolo. Lui è più grande di me di qualche mese ed
abbiamo avuto sempre un rapporto molto stretto. Quasi come dei fratelli. Lui
molto protettivo ed anche un po’ geloso .
“Stasera vengo a prenderti per le otto. C’è anche il mio
amico Silvano e andiamo a sballarci in quel nuovo locale aperto in
centro. “.
Questo è il testo del messaggio ricevuto da mio
cugino Paolo. Io mi chiamo Gisella e sono una ragazza della provincia emiliana.
Sapete quei grossi paesi immersi nella pianura padana. Molto servito e pieno di
locali dove i ragazzi vanno a trascorrere le serata. Molta droga in
circolazione e parecchie ragazze troie che la danno a chiunque quando si
sballano. Per questo motivo mia madre mi faceva uscire sempre con mio cugino,
Era più tranquilla e anche io mi sentivo protetta da certi ragazzi che
,puntualmente, ci provavano con me. Si perché io sono una ragazza che non passa
certo inosservata. Mi piace apparire ed ho un corpicino snello , con delle
tettine sode ed un culetto alto, che risulta essere molto attraente. Per questo
motivo i mosconi non mancano. Mio cugino Paolo stemperava le situazioni più
bollenti ed io ero già pronta a farmi difendere da lui qualora un ragazzo che
non mi interessava ci avesse provato con me.
Ma quella sera successe qualcosa che nessuno , compreso mia madre e tantomeno
io, potevamo immaginare succedesse. Lui si presentò con un suo nuovo amico. Si
chiama Sergio e frequenta da un paio di mesi la stessa palestra di mio cugino.
Devo dire che tra i due Sergio è quello messo fisicamente meglio. Mio cugino ha
un filo di pancetta che non riesce a smaltire nonostante i suoi sforzi sulla
panca degli addominali. Sergio invece è uno strafigo non indifferente. Un
ragazzo che si fa guardare a chilometri di distanza. Bello,alto,moro con gli occhi
verdi e con quel fascino provocatorio dello stronzo che sa di essere belle e
che non fa nulla per nasconderlo. E quella sera mi erano venuto a prendere
assieme,diretti verso quel nuovo locale in centro. Un posto pieno zeppo di
fighettini figli di papà che fanno telefonare al loro cameriere per prenotare
un tavolo. Noi invece non avevano prenotato e ci siamo dovuti accontentare di
un posto vicino alle casse. Uno di quei posti in cui non si può parlare. Ma noi
siamo fatti così. Estemporanei e completamente privi della puzza sotto il naso.
Ci piace vivere alla giornata e divertirci. Io poi mi trovo a mio agio con
persone vere. E quella sera Sergio era una persona vera, muscoli ma anche
parecchio cervello. Abbiamo iniziato a parlare ed a fare amicizia. Lui mi piaceva
parecchio ed abbiamo cominciato a bere un paio di short. Uno dopo l’altro dopo
circa un’ora ne avevo circa una decina davanti a me. Non posso essere sicura
del numero perché ero completamente brilla. E quando sono brilla così divento
molto imprevedibile e pericolosa.
Non abbiamo fatto altro al locale. Troppa confusione e troppo rumore le casse
vicino alle nostre orecchie. Mi cugino ci propose di uscire un po’ fuori a
respirare dell’aria fresca. Forse era la cosa migliore da fare e abbiamo
cominciato a camminare sotto i portici delle vie del centro. Io mio cugino e
Sergio da soli all’una della notte. Stava succedendo qualcosa di strano. Lo
sentivo e lo stavo prevedendo. Eccoci quindi sotto un portone di un palazzo.
Era casa di Sergio e lui ci invitò a salire. Non c’era miglior modo di finire
la serata che guardare qualche serie su Netflix. Siamo quindi saliti e subito
la situazione si fece molto piccante. Si perché Sergio mi mise una mano sui
fianchi come a sorreggermi. Non ne avevo certo bisogno ma lo feci fare. Avevo
voglia di braccia forti quella sera . Ma appena entrati a casa sua i due
maschietti si guardarono subito in faccia. Sorridevano tra di loro e,nel
frattempo, iniziavano a toccarmi dappertutto. I due porcelloni avevano le idee
molto chiare. Volevano scoparmi assieme. Io capivo a stento quello che stava
succedendo ma li feci proseguire nel loro intento. In meno di un minuto eravamo
tutti e tre nudi ed io ero al centro tra di loro. Avevano iniziato a baciarmi
dappertutto. Mio cugino mi baciava le tette mentre Sergio aveva preso possesso
della mia passera. Ci passava la lingua come un lungo pennello su una parete da
tinteggiare. Persi il freno di ogni inibizione e mi sono fatta scopare da
entrambi. Sergio mi scopava da sotto e mio cugino mi aveva messo il cazzo nel
culo. Una doppia penetrazione, la mia prima scopata a tre . Che sensazione
avere due cazzi dentro di me. Non riuscivo a frenare la mia eccitazione ed ho
cominciato a godere. Loro mi stantuffavano per bene e , dopo un tempo
imprecisato , mi hanno goduto dentro. La mia fica ed il mio culo grondavano del
loro sperma. Ero completamente alla loro mercè e mi sentivo una troia felice.