Esco dall’ufficio e vengo investito da un’aria torrida che mi fa mancare il respiro, ringrazio di non dover affrontare i mezzi pubblici per tornare a casa.
Corso Europa è una fornace e la poca aria è bollente.
Velocemente cerco di raggiungere il mio scooter parcheggiato fortunatamente all’ombra in via Cavalotti.
Mentre mi accosto alla moto noto l’avvicinarsi di una bella ragazza che mi viene incontro.
Ad ogni passo la sua bellezza si fa sempre più evidente, non posso fare a meno di guardarla intensamente.
Indossa un abito a tubino nero, appena sopra il ginocchio, che le fascia la figura e fa risaltare la sinuosità del fisico, il solco dei seni occhieggia dalla scollatura, ai piedi un paio di decoltè nere, dal tacco alto, su cui sembra danzare cercando di evitare le grate sul marciapiedi.
Alza il viso, un ovale pressoché perfetto, occhi azzurri, sembrano di ghiaccio ma nello stesso tempo dolcissimi, labbra che sembrano disegnate appena colorate da un rossetto rosa, il tutto contornato da una cascata di capelli castani.
Si avvicina a passo svelto ma composto.
E’ bella, molto bella e lo sa, ma sembra non importarle.
Ormai è a meno di un metro e non posso tenere a freno la lingua.
‘Grazie!!’ sussurro ma in tono abbastanza alto perché le mie parole giungano al suo orecchio.
Si blocca, su chi vive, e mi guarda stupita.
‘Il solo fatto di averla incontrata”ha reso questa giornata indimenticabile!!’ ecco l’ho detto con una faccia tosta incredibile.
Vedo che si scioglie, mi guarda negli occhi e mi sorride.
Ed allora oso.
‘Posso offrirle qualche cosa di fresco da bere?!’
‘Grazie’.’.è molto gentile”..fa molto caldo!!’ è ancora titubante ma accetta.
‘Guido’..’.!!’ le dico allungando la mano.
Mi restituisce il saluto con una stretta decisa.
‘Alessandra”.piacere’!!’
Le faccio strada e ci avviamo ad un vicino bar e ci accomodiamo in un tavolino all’esterno.
Si avvicina il cameriere.
‘Spumante’..ghiacciato?!!’ le chiedo
‘Si grazie”’anche per me!!’
Mentre attendiamo di essere serviti ci guardiamo, come due pugili che studiano l’avversario, senza parlare.
Da vicino è ancora più bella, deve essere giovanissima ma la sua eleganza e i suoi modi ne fanno una vera signora.
Mentre prendiamo l’aperitivo parliamo di noi e scopro la sua età, 19 anni appena compiuti, studia e lavora.
E’ come ricevere un destro d’incontro, mi sento vacillare, Dio potrebbe essere mia figlia ed io sono qui e farle la corte!!
E’ interessata al mio lavoro e mi lascia parlare, ma il tempo passa ed è ora di accomiatarsi.
Ed allora oso ancora.
‘Posso invitarti a cena questa sera?!’
Mi guarda come se si aspettasse la domanda.
‘Si’..certo’..accetto con piacere!!’
‘Dove ti vengo a prendere?’ mi da l’indirizzo ed il suo numero di cellulare ‘21.00?’
‘Perfetto’.ci vediamo più tardi’..ciao Guido!!’ si avvicina e mi bacia sulla guancia, facendomi sentire il suo profumo inebriante, vicino, molto vicino alla bocca.
All’ora stabilita ero sotto casa sua trepidante come un ragazzino al primo appuntamento.
Suonai al citofono.
‘Pronto?!’
‘Sono Guido’.!’
‘Vuoi salire?…….non sono ancora pronta!!’
Anche se giovane era pur sempre una donna pensai sorridendo.
‘Si grazie!!’
‘Secondo piano!’
Salii le scale aggredendo i gradini a due a due e trovai la porta di casa già aperta.
‘Permesso?’ mi trovai nel suo appartamento.
‘Accomodati”’ti spiace preparare qualche cosa da bere’.sono pronta in un attimo!!’
Mi gridò dalla camera da letto.
Trovai il necessario e preparai un aperitivo e mi accomodai sul divano in attesa.
Devo dire che i dieci minuti di attesa furono molto ben ripagati.
Infatti poco dopo apparve Alessandra in tutta la sua fresca bellezza.
Indossava un abito da sera piuttosto corto con la gonna a palloncino che faceva risaltare la bellezza delle sue lunghe gambe, con una scollatura squadrata che lasciava le spalle e parte della schiena nude rivelando l’assenza del reggiseno ed ai piedi un paio di scarpe col tacco alto di color bordeaux.
‘Sono pronta…..!!’
Le offrii il drink.
‘Sei bellissima!!’ le sussurrai quasi temessi che le mie parole rompessero l’incanto.
Bevemmo in silenzio guardandoci negli occhi.
La cena fu molto piacevole e la sua risata cristallina sottolineava le mie battute.
Nel tornare a casa, in auto, appoggiò la testa alla mia spalla.
‘Mi piace stare con te!!’ mi disse quando fummo sotto casa sua ‘Vorresti salire?’
Non risposi ma la baciai accostando le lebbra alle sue, le sentii calde e frementi, pronte a schiudersi al leggero tocco della mia lingua.
Ed allora il bacio divenne più frenetico, sensuale, erotico.
Appena chiusa la porta del suo appartamento le strinsi tra le mie braccia cercando nuovamente le sua giovane e fresca bocca avida di baci.
Freneticamente ci spogliammo a vicenda senza smettere di baciarci.
La feci arretrare lentamente verso il divano, dove la feci sedere ed iniziai a baciarle il collo, le spalle e poi sempre più giù sui seni turgidi dai grandi capezzoli rosa già induriti dall’eccitazione.
‘Siiiii”’.siiiiii!!’ sospirò in un soffio mentre le leccavo i capezzoli stringendo nelle mie mani quelle colline profumate.
Lessi nel suo sguardo il grande piacere che provava e continuai a lungo, indugiando sulle areole tumide, poi scesi verso la fonte del suo piacere passando lentamente per il ventre teso nello spasmo del piacere coprendolo di piccoli umidi baci.
Le tolsi il perizoma completamente zuppo e lei spalancò le gambe, in completa offerta, rivelandomi una fighetta appena velata da una striscia di vello scuro dal quale faceva capolino il clitoride già gonfio di desiderio.
Lambii con la punta della lingua le grandi labbra che, appena scostate, lasciarono intravedere l’ingresso umido della vagina, rosso vermiglio.
Poi affondai in quel cratere ardente aspirando i succhi che ne uscivano abbondanti.
‘Oooohhhh’..ssiiiiii’..siii’leccami’così’.siii’.mamma vengo..sii..godooooo!!’
L’orgasmo la colse facendola urlare e fremere sussultando mentre io non smettevo un attimo di leccarle e succhiarle il clitoride.
Avevo il cazzo teso allo spasimo e non appena gli spasimi del suo godimento scemarono affondai il mio dardo nella sua figa bollente strappandole un sospiro di puro piacere.
‘Aaaaaaaaaaahhhhhhh”””.siiiiiiiiiiiiiiiiii!!’
La sentii stretta e cedevole e poco dopo le pareti della vagina si adattarono perfettamente alle dimensioni del membro che la penetrava.
La mia spada aveva trovato il suo fodero naturale ed accogliente.
Iniziai a danzare nel suo ventre mentre mi assecondava nel movimento, roteando i fianchi e spingendo il bacino incontro ai miei colpi di maglio.
Venne ancora ed ancora ed ancora finché anche io non potei più resistere ed accelerando il ritmo la irrorai col mio seme bollente.
‘Vengo’.sborro”godoooooo!!’
‘Siii”anche io’siii’.dentro tutto’siiiiiiii!!’ mi impedì di ritirarmi stringendo le sue gambe attorno alla vita.
Mi accasciai esausto sul suo corpo fremente cercando la sua bocca avida di baci.
Ci siamo amati ancora quella notte finché, sfiniti, ci addormentammo l’una nelle braccia dell’altro.
Alessandra è stata l’amore e lo sarà per sempre.
Sono graditi suggerimenti, commenti e critiche fanserver07@gmail.com
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