Samuel sposò mia madre dopo che lei era rimasta vedova. Io avevo 5 anni. Da allora mi ha considerata come sua figlia. Ho un altro fratello che è figlio di mio padre.
A dire il vero, e in quanto donna, mio padre è un ragazzo molto bello, attraente e macho. Ha molti peli sul petto e sulle braccia.
Ha un bel viso, occhi verdi, un fisico atletico, è alta 1,82 m e ha buone maniere.
I miei compagni di scuola sbavavano per mio padre quando venivano a casa mia.
Alcune di loro, molto sfacciate, gli hanno addirittura fatto delle avances in fronte di me.
I miei amici che hanno 9 o 10 anni, che ci crediate o no.
Una di loro era Mary, la mia migliore amica. Una volta, mia madre non c’era e stavamo guardando un film in soggiorno. È venuto mio padre. Mary andò a sedersi sulle ginocchia di mio padre, scodinzolando sulla pancia che mio padre aveva già.
Lui ha giocato con il mio amico.
Anche se cercavano di fare in modo che non me ne accorgessi, io li avevo già visti.
Mi arrabbiai, afferrai Mary per un braccio e la trascinai via. Per questo motivo non ho parlato con mio padre per circa un mese.
Per la prima volta ero stato geloso di mio padre.
Un giorno dello stesso mese, mio padre lasciò il suo computer personale a casa. Non era la prima volta, ma questa volta ero curioso di vedere cosa c’era dentro.
Avevo una chiave, che sfortuna, pensai.
Non so come ho inserito il mio nome nel campo password ed eureka!!, si è aperto.
All’inizio ho curiosato solo cose del suo lavoro, nel senso che ho visto una cartella che diceva “personale”, l’ho aperta e sorpresa, era un file con foto mie, da quando avevo 8 anni, alcune foto di cui non sapevo esistessero, poi dentro quella cartella ce n’era un’altra, l’ho aperta e non potevo crederci, c’erano quasi solo testi di storie di incesto tra padre e figlia, e più in basso c’erano alcune foto che non avevo mai visto prima, in cui ero nuda mentre facevo il bagno, avrei avuto circa 7 anni, poi altre in cui dormivo e il mio patrigno ha scattato foto delle mie mutandine, del mio sedere e del viso.
Non potevo crederci, mio padre aveva fantasticato su di me e devo confessare che mi eccitava e andai in camera mia per toccarmi la figa, quello che è successo è che l’avevo fatto anche io, a modo mio, con lui, cioè pensando a lui e masturbandomi.
L’avevo scoperto.
La mia figa si è bagnata quando ho visto tutto quello che aveva addosso.
Qualche giorno dopo, ero a casa e mia madre mi disse di dire a mio padre che sarebbe uscita con le sue amiche e che sarebbe tornata quella sera.
Non riuscivo a smettere di pensare al computer di mio padre.
Anche le notti successive mi toccava la piccola fessura pensando di toccare il mio seno e la mia figa. All’epoca avevo undici anni.
Ho indossato una lycra attillata e una maglietta, senza niente sotto. Ho sempre avuto un seno piccolo, ma le mie cosce sono piene e le mie gambe sono belle, così come il mio sedere rotondo.
Ho la pelle molto bianca a causa di mia madre.
I miei capezzoli sono rosa, proprio come il mio pene.
L’ho aspettato in soggiorno.
Tornò a casa dall’ufficio e mi vide in soggiorno. Mi ha salutato, ma non ho risposto. Non gli avevo più parlato dopo l’incidente con la mia amica Mary.
Andò in camera da letto e poi uscì.
Passò di nuovo davanti alla stanza e non riusciva a smettere di guardare come ero vestita. Sono sicura che gli piaceva molto.
Lo fermai e gli dissi di sedersi perché volevo parlargli.
Lui si è seduto e allora gli ho detto che non mi importava cosa avesse fatto il mio amico, poi gli sono salita sulle gambe, di fronte a lui, e gli sono salita a cavalcioni.
Ma quello che non ti perdono è perché non l’hai fatto a me? – Sentivo il suo pene crescere laggiù.
Era un po’ nervoso e mi chiese di mia madre. Gli ho detto che non sarei tornato prima. Poi mi abbracciò da dietro e la sua bocca cercò le mie labbra. Fu così frettoloso che avrei voluto evitarlo, ma la sua forza era maggiore e cominciammo a baciarci intensamente, prima sulle labbra, ma dopo qualche secondo la sua lingua abbracciò la mia ed entrambi secernemmo molta saliva.
Sentivo il suo rigonfiamento crescere e premere contro la mia figa, perché ero seduta sopra il suo cazzo.
Le sue mani mi accarezzarono la schiena e subito dopo raggiunsero il mio seno, accarezzandolo così bene che mi bagnavo già le mutandine.
L’attrazione per mio padre iniziò quando lui era il fidanzato di mia madre.
Mi ha tolto la maglietta e ha iniziato a leccarmi i seni, che come ho detto sono piccoli, ma i miei capezzoli sono carnosi e quando si erigono sembrano piccoli vulcani.
Mio padre Samuel mi divorava i capezzoli succhiandoli e questo mi provocava delle scosse elettriche nel corpo, la mia figa si bagnava senza rimedio.
Lui mi abbracciò i glutei e li strinse sopra la Lycra, io mi dondolai sul suo rigonfiamento già enorme.
Non so come, mentre era seduto, mi ha tolto la lycra, spostandola verso il basso e sfilandola prima da una gamba e poi dall’altra, finché non mi ha lasciato con le mutandine montate sul suo rigonfiamento, ma dopo un po’ mi ha tolto anche le mutandine e la mia figa era libera, mio padre Samuel ha tirato fuori il suo grosso cazzo gonfio dai pantaloni e ora mi sono seduta sulla sua bella erezione e la mia figa ora si strofinava contro la sua carne dura.
Ora io e lui ci muovevamo insieme, unendo le mie labbra vaginali alla lunghezza del suo cazzo, potevo sentire quanto fosse duro e lo impregnavo con i miei succhi intimi.
Mi tolse la maglietta e mi ritrovai nuda sopra di lui.
Erano solo gemiti e parole dolci da parte di mio padre: “Sei così bella nuda, tesoro”, “Ho sempre desiderato averti così”.
Sentii le sue labbra e i suoi denti stringere i miei capezzoli e questo mi fece impazzire, le sue mani stringevano i miei glutei e l’asta del suo pene sfregava le mie labbra vaginali e il mio clitoride, sentii una sensazione di calore corporeo salire alla mia testa, svenni, stavo avendo un orgasmo tremendo.
Stavo quasi per cadere, mio padre Samuel mi ha fermato e mi ha sostenuto.
Dopodiché mio padre mi prese da lui e mi mise accanto a lui.
-Ha detto che non poteva continuare, che se avessi continuato avrebbe finito per fare l’amore con me, ero troppo eccitata, gli ho detto che volevo farlo con lui e che sapevo che mi aveva desiderato per tutto il tempo.
L’ho abbracciato e l’ho baciato, lui ha ricambiato e gli sono salita sul corpo, lui era in piedi e mi stava conducendo in camera da letto, ci siamo baciati per tutto il tragitto e poi mi ha messo sul letto, è salito sopra di me e mi ha baciato la bocca, si è spostato sulle mie tette, mi ha divorato i capezzoli e poi è sceso sulla mia pancia, ho sentito quando la sua bocca e la sua lingua hanno preso il sopravvento sulla mia figa, ho urlato quando la sua lingua ha toccato il mio clitoride, mi sono contorta nel letto e le mie mani gli hanno afferrato i capelli e quasi glieli ho strappati, mi ha fatto vibrare mentre mi mangiava la figa, mi stava portando molto velocemente verso un altro orgasmo.
Mi mise le mani sotto i glutei per sollevarmi e la sua lingua esplorò anche il mio culo, divorando il mio ano e i miei glutei, non ce la feci più e iniziai a gemere e gemere mentre avevo un altro orgasmo, pensavo che la mia stanza mi girasse intorno, chiusi gli occhi per non sentirmi stordita e godermi quella seconda venuta.
Sentivo solo che si sollevava un po’ e metteva il suo cazzo nella mia figa e poi un piccolo dolore dentro la mia fessura, avevo appena perso la verginità con mio padre Samuel, il suo cazzo continuava a entrare anche se mi lamentavo e gli dicevo: -fa male, fa male-; Lui si è avvicinato e, dandomi un bacio, ha detto: – Ora sei mia, ho sempre desiderato averti, ora sei la mia donnina -, dicendo questo, ha iniziato a scoparmi ritmicamente, è entrato e uscito dalla mia figa, lo ha fatto lentamente e delicatamente, ma ha spinto in profondità nella mia fessura, il che mi ha strappato gemiti e lamenti ogni volta.
A poco a poco spingeva il suo pene dentro di me sempre più forte, il letto scricchiolava a ogni movimento.
Mi lasciai andare a fare quello che volevo.
Poi mi ha detto di cambiare posizione, mi ha messo a quattro zampe sul letto, mi ha ricoperto di baci sui glutei e mi ha fatto un pompino sull’ano.
Poi ho sentito il suo grosso cazzo penetrarmi, questa volta l’ha messo dentro fino in fondo, poi ha iniziato con un forte e duro dentro e fuori, si è aggrappato alla mia vita o alle mie spalle per mettermelo tutto dentro, ho sentito ancora dolore quando lo ha messo dentro, ma poi è stato solo eccitazione e piacere.
Dopo qualche minuto ho sentito il suo latte bagnare la mia figa dall’interno, era una sensazione calda e ho urlato e urlato mentre lui veniva.
Anche mio padre si lamentava forte e qualche goccia di sudore gli cadeva dalla fronte.
Poi arrivò la calma.
Si è alzato da me e ha detto che stava andando in bagno.
Uscii dalla mia camera e andai a cercare i miei vestiti che erano in soggiorno.
Lo sperma di mio padre usciva in abbondanza dalla mia figa.
Lì mi sono messo i vestiti.
Quando sono tornato, mio padre era già vestito, mi ha abbracciato e mi ha detto che lo avevo reso un uomo molto felice.
Il giorno dopo mi sono svegliata con la vagina molto dolorante. Quando ho fatto la doccia, mi è uscito del sangue dalla fessura. Mi sono spaventato e ho chiamato mio padre Samuel al lavoro. Dopo averglielo raccontato, mi ha risposto che era normale e che il passaggio da bambina a donna a volte è doloroso la prima volta, ma che presto sarebbe passato.
Circa una settimana dopo, mentre facevo la doccia, ho sentito bussare alla porta del bagno. Ho chiesto chi fosse e mi ha risposto che era mio padre. Mi ha detto di aprirlo e lui era lì, avvolto in un asciugamano. Mi ha detto che mia madre era uscita e che avevamo qualche minuto per noi. Poi è entrato e abbiamo fatto una doccia nudi.
Ci siamo abbracciati e baciati, poi mi ha detto che voleva chiedermi qualcosa, gli ho detto cosa, mi ha detto che voleva che gli succhiassi il pene, gli ho detto che andava bene.
Mi ha detto di chinarmi e di mettergli il pene in bocca, poi mi ha detto di succhiarlo e leccarlo per tutta la sua lunghezza, mi ha spiegato come farlo e credo di aver imparato in fretta, perché l’ho fatto gemere e chiudere gli occhi.
Il suo cazzo cresceva dentro la mia bocca e sentivo alcune gocce del suo sperma uscire dalla punta del suo glande.
Poi mi ha detto di alzarmi, poi mi ha sollevato e mi ha messo sul suo pene in piedi, a poco a poco mi stava impalando sul suo cazzo, l’ho abbracciato con le mie gambe intorno alla sua vita e così sono stata ben inchiodata dal suo cazzo, poi ha iniziato a sollevarmi e a lasciarmi cadere sulla sua carne dura e ogni volta lo faceva più veloce e più forte, all’inizio devo dire che prima del piacere ho sentito di nuovo un dolore nella mia figa, ma è passato in fretta.
Papà mi disse che andava bene e che ora avrei provato piacere, ed era vero, perché di nuovo mi eccitai molto, gemetti come una pazza ed ebbi un forte orgasmo, ora mio papà mi mise contro il muro per colpirmi più forte nella fessura, lo sentii urlare e di nuovo la sensazione di qualcosa di caldo nella mia vagina, era il suo sperma che usciva a lunghi getti.
Alla fine mi ha detto che era stato fantastico, ci siamo baciati di nuovo e gli ho chiesto se quello che stavamo facendo non era male, lui mi ha detto che l’amore non è mai cattivo.
Gli ho detto che si preoccupava solo quando mi sarebbe dovuto venire il ciclo e, contando sulle dita, mi ha risposto che grazie a Dio non c’era stato alcun imbarazzo.
Nelle settimane successive il nostro rapporto si è rafforzato.
La sera, prima di dormire, diverse volte mio padre entrava nella mia stanza e mi faceva succhiare il suo cazzo prima di dormire. Mi chiedeva di non far cadere nulla e veniva nella mia bocca. All’inizio non mi piaceva il sapore, ma poi mi sono abituato a deglutirlo.
Ma poi non gli bastava più e lui mi metteva a quattro zampe, chiudeva la porta e faceva l’amore con me sul letto, io venivo come una pazza e poi lui lo faceva dentro di me o sul pavimento.
A volte, quando mia madre usciva, mi faceva indossare certi vestiti che aveva comprato. Diceva che questo mi avrebbe fatto apparire più bella e migliore. I vestiti erano molto corti e mi metteva i tacchi alti. Metteva una o due telecamere nella stanza e registrava quando facevamo sesso.
Quando andai al liceo, il mio rapporto con mio padre continuò, ma non era più così frequente.
Forse perché degli amici sono venuti a casa mia o perché sono andato a dormire in un’altra casa con i miei amici.
Ero innamorato di mio padre e mi sentii triste.
Sebbene lei fosse già piuttosto matura, erano stati la sua compagna di letto per anni.
Quando sono arrivata al college, era ancora meno e all’improvviso ho avuto il mio primo ragazzo e mi ha messa incinta, quello è stato uno schiaffo in faccia per mio padre.
Ho dovuto sposarmi.
È nato mio figlio, nipote di mamma e papà.
Ma non ho mai dimenticato completamente mio padre.
Mi sono separata da mio marito a causa della sua infedeltà.
Poi mio padre tornò a casa e mi disse che se avessi voluto avrei potuto trasferirmi a casa sua con mio figlio.
Ci siamo abbracciati e ci siamo cercati la bocca, lui mi ha portato a letto e mi ha scopato come prima, abbiamo fatto sesso orale finché non sono venuta e poi l’ho fatto venire nella mia bocca come prima.
Poi mi ha penetrata a letto in vari modi, mi ha fatto avere diversi orgasmi e poi è venuto di nuovo nella mia fessura.
Ho sentito come se qualcosa fosse rinato di nuovo.
Non me ne sono andata di casa, lui viene a trovarmi e fa l’amore con me, ma mi chiede di perdonare mio marito e di lasciarlo tornare, e mi promette che ci rivedremo come prima.
Solo che mi ha fatto promettere che il prossimo bambino che avrò sarà suo.