‘Mmmmmhhh”siii’.vengo’siii”..ancora’ooooohhh’.vengo ancora’.amore mi fai morire!!’
‘Vengo piccola”..sborooo”vengo!!’
‘Vieni amore’.vieni dentro’.siii’voglio sentirti’.godooooo!!’
Sentii i lunghi ed abbondanti fiotti della sua sborra bollente colpire le pareti del mio utero ed ebbi istantaneamente un ennesimo, squassante orgasmo, che quasi mi fece perdere i sensi.
‘Piccola sei stata meravigliosa’..ti amo’..mi vuoi sposare?!’
Restai li, ansante, a bocca aperta senza poter dire una parola mentre davanti agli occhi passavano gli ultimi sei mesi della mia vita.
Sei mesi prima, un sabato sera, ero in una discoteca in compagnia di alcune amiche, avevo troncato da poco una relazione sbagliata e volevo un po’ divertirmi.
Improvvisamente le mie amiche mi diedero di gomito indicandomi un uomo che era appena entrato.
Lo guardai, alto con un fisico atletico, con due spalle così, capelli neri corti, a spazzola, un bel viso con due occhi scuri e lo sguardo intenso ed una bella bocca sorridente.
Incrociammo i nostri sguardi e subito mi sentii scrutare nell’intimo.
Era in compagnia di due amici e di tre bellissime donne molto eleganti e sexy che facevano a gara per avere i suoi favori.
‘E’ un bell’uomo!’ pensai ‘E’ normale che abbia tante belle ammiratrici!’
‘Anche tu Stefania, non sei niente male però!’ mi dissi
In effetti non avevo tutti i torti 24 anni, alta 1.74, magra ma non troppo, andavo fiera del mio seno alto e sodo della terza misura coppa ‘C’ e delle mie lunghe gambe sormontate da un culetto tondo e duro.
Una lunga chioma castana chiara incorniciava il mio viso ovale in cui erano incastonati due occhi blu acquamarina, il nasino appuntito e le labbra rosse e carnose completavano la mia figura.
Lo guardai passare e dirigersi verso il privè assieme agli amici.
Distolsi lo sguardo e tornai alla realtà, iniziando a dimenarmi al suono della musica assieme alle mie amiche.
Ogni tanto però, senza sapere bene il perché, lanciavo un’occhiata attraverso il vetro che ci separava dal privè in cerca dei suoi occhi ed immancabilmente, ogni volta, i nostri sguardi si incrociavano.
Stanca mi sedetti sui divanetti e lanciai un’altra occhiata senza però vederlo.
Improvvisamente mi si materializzò davanti.
‘Ciao”che ne dici di bere qualche cosa assieme!’ mi disse mentre mi porgeva la mano.
Ero oltremodo sorpresa e lui se ne accorse.
‘Tranquilla!!”.solo un drink!!’ aprendosi in un sorriso rassicurante.
Presi la sua mano e mi alzai dirigendomi in sua compagnia al bar del locale.
‘Che ne dici di qualcosa di fresco e frizzante!?’
‘Vuol far colpo con lo champagne’ pensai, ma rimasi sbalordita quando sentii cosa ordinava al barista.
‘Giulio’.due bei bicchieroni di acqua minerale gassata’.con ghiaccio ovviamente!!’ disse sorridendo e poi rivolto a me ‘Devo guidare’oggi tocca a me ed allora bevo solo acqua’.ne avrò già bevuti dieci bicchieri”sono quasi ubriaco di bollicine!!’ al che scoppiammo entrambi in una sonora risata.
‘Marco’..mi chiamo Marco e tu?’
‘Stefania’.piacere di conoscerti!!’
Restammo tutto il tempo a parlare, a ridere e scherzare e pian piano mi sentivo sempre più attratta.
Non tanto per la sua indubbia bellezza ma, soprattutto, per il modo di fare, per il suo sorriso, per l’intelligenza che traspariva da ogni poro, per la sua sicurezza e la sua cultura.
Sembra impossibile che in una discoteca si riesca a parlare tanto come facemmo noi!!
Alle tre del mattino ci salutammo come due buoni amici e ritornammo io dalle amiche, lui dalle sue belle.
Neppure per un attimo ci sfiorò l’idea che avremmo potuto trascorrere il resto della notte assieme, eppure era evidente il feeling che si era creato.
Solo quando rientrai in casa mi resi conto che di lui sapevo solo il nome, Marco, e null’altro.
Anche volendo non sarei mai riuscita a rintracciarlo.
Mi diedi della stupida ed andai a dormire piena di rabbia.
Fui svegliata verso le undici dal fastidioso suono del citofono che non smetteva di trillare.
‘Chi è quello stronzo che rompe i c”..!!’ urlai nella cornetta.
‘Ciao Stefania”..dai dormigliona”sbrigati che è una bella giornata’.andiamo al lago!!’ disse tutto questo d’un fiato senza lasciarmi il tempo di rispondere.
‘Ma’.ma chi è”chi’!!’
‘Sono Marco”.su sbrigati’..ti do dieci minuti!!’
‘Marco?’ mi svegliai del tutto solo sentendo quel nome ‘Volo!!’ risposi.
Mi lavai e vestii a tempo di record indossando un completino mutandine e reggiseno, Jeans attillati ed una maglietta ‘fina’, scarpe da ginnastica, presi la borsetta e giù di corsa dalle scale.
‘Ciao piccola!!….sorpresa di vedermi?!’ mi disse salutandomi con un casto bacio sulle guancie.
‘Beh un po’ si’..non mi aspettavo certo di rivederti così presto!!’
‘Vieni Sali’..facciamo ancora in tempo per il pranzo’.mia madre è un’ottima cuoca!!’
‘Pranzo?’.mamma?…..ma non ti sembra un po’ presto per presentarmi ai tuoi!!!’ gli dissi in tono canzonatorio.
Intanto eravamo saliti sulla sua macchina e Marco era partito a razzo.
‘Presto?….se fosse stato per me ti avrei portata ieri notte dai miei”’purtroppo ero in compagnia!!’
‘Ho visto’belle donne’..peccato che sei rimasto con me tutta la sera’.avrai perso un’occasione!!’
‘Scherzi?………la mia occasione l’ho presa al volo quando ti ho invitata a bere!!….quelle non le considero neppure!!’
Verso mezzogiorno arrivammo a casa sua sul Lago Maggiore,
Una splendida villetta immersa nel verde dove ad accoglierci c’erano i suoi genitori.
Pensando alla mamma ottima cuoca mi aspettavo di vedere la classica mammina un po’ grassottella col grembiale ed il papà in carne un po’ stempiato.
Invece rimasi a bocca aperta nel vedere i genitori di Marco.
Sapevo che lui aveva 27 anni e che quindi i suoi genitori non dovevano essere giovanissimi, pensavo oltre la cinquantina abbondante.
Appena arrivati ci venne incontro un uomo bellissimo, in pratica l’esatta copia di Marco solo con qualche ruga in più e le tempie leggermente brizzolate.
‘Eccovi finalmente’.ben arrivati!!……..tu devi essere Stefania’benvenuta!!’
‘G’grazie’.buon giorno!!’
‘Io sono Matteo il padre del giovanotto!!’ disse salutando calorosamente anche il figlio.
Ma la visione della madre di Marco mi lasciò senza fiato.
Quella che si presentò sorridente era una donna bellissima e molto giovane, alta come me, assomigliava vagamente a Catherine Zeta-Jones, capelli lunghi neri così come gli occhi una bella bocca dalle labbra carnose il seno della terza o forse della quarta. Indossava un semplicissimo vestito leggero piuttosto scollato e corto.
‘Ciao cara io sono Paola!’ disse abbracciandomi calorosamente baciandomi sulle guance ‘Ma che bella figliola”.hai veramente dell’ottimo gusto ragazzo mio!!’
‘Vieni cara’..vorrai rinfrescarti un po’!’ mi disse prendendomi a braccetto ed accompagnandomi in casa ‘Ragazzi!!……ci preparate l’aperitivo?’ disse poi rivolta ai due uomini.
‘Sai Stefania’..è la prima volta che Marco ci fa conoscere una ragazza’..credo proprio che tu gli piaccia!!’ mi disse strizzandomi l’occhio
‘Veramente non è molto che ci conosciamo”..però’.anche lui mi piace!!’
Chiacchierammo per qualche minuto poi raggiungemmo gli uomini.
Trascorremmo una splendida giornata, non ricordo di essere mai stata così bene.
Sentivo di appartenere ad una famiglia e per me che ero rimasta orfana a soli sette anni sentire il calore della famiglia significava molto.
A tarda sera Marco mi riaccompagnò a casa, restammo qualche minuto in macchina senza che nessuno dei due si decidesse a dire o fare qualche cosa.
Avrei voluto invitarlo a casa e”..succedesse quello che doveva succedere.
Invece Marco mi sorprese ancora una volta.
‘Ciao piccola’..sarai stanca e domani si ricomincia a lavorare’..buona notte!!’
Mi diede un bacio sulle labbra in pratica congedandomi.
Sinceramente non riuscivo a capire a che gioco stesse giocando ma, in pratica, obbedii ricambiando il bacio e scendendo dall’auto.
Mi accompagnò alla porta di casa, baciandomi un’ultima volta, e se ne andò quando varcai la soglia.
Ancora una volta mi resi conto che di Marco conoscevo solo il suo nome e non avevo alcun modo per rintracciarlo.
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Nei giorni successivi non ebbi alcuna notizia di Marco ed iniziai a pensare di essere stata una emerita cretina
Poi il venerdì pomeriggio, tornando a casa dal lavoro, il portiere mi chiamò.
‘Buongiorno signorina’.è arrivato questo per lei’.non era in casa e l’ho ritirato io!!’ disse mostrandomi un enorme mazzo di rose rosse.
Saranno state almeno 100!!
‘Grazie’.ma chi!!?’
Con fatica lo presi ed entrai in casa curiosa di leggere il bigliettino allegato.
– Ciao Stefania!!
Devo farmi perdonare per non essermi fatto più vivo, ma per ragioni di lavoro ora mi trovo negli Stati Uniti!
Spero vorrai perdonarmi!!
Ti penso sempre.
Marco –
Negli Stati Uniti? Ma che lavoro fa!!?
In ogni caso si era ricordato di me e la cosa mi faceva molto piacere.
La stessa sera ricevetti una telefonata.
‘Pronto?’
‘Ciao Stefania’.sono Paola’.la madre di Marco!’
‘Oh’ciao’..ma non mi aspettavo’!!’ non ricordavo di aver dato il numero del mio cellulare ne a Marco ne ai suoi genitori.
‘Marco è via”..per lavoro”..mi chiedevo se domani ti andava di venire con me a fare un po’ di shopping’..mi farebbe molto piacere!!’ quest’ultima frase fece cadere ogni possibilità da parte mia di declinare eventualmente l’invito.
In effetti mi ero trovata molto bene con Paola e suo marito ma non mi aspettavo un invito di questo genere.
‘Si’..certo’..anche a me farebbe piacere!!’ risposi.
‘Ottimo”’…allora domani mattina passo a prenderti verso le 10.00”’…buona notte!!’
‘Buona notte!!’
Restai imbambolata con il telefonino in mano incredula.
Le cose stavano prendendo una piega inaspettata, mi sentivo risucchiata in un gorgo da cui non ero in grado di uscire e mi chiedevo se realmente volessi uscirne.
La mattina dopo mi preparai con cura.
Dopo una doccia quasi fredda per svegliarmi bene, trucco leggero e poi la scelta della biancheria.
Sicuramente avremmo provato degli abiti e quindi volevo indossare dell’intimo gradevole, anche sexy, volevo che la madre di Marco potesse apprezzarmi anche dal punto di vista della sensualità!!!
Optai quindi per un completino mutandine e reggiseno in pizzo nero, un paio di calze autoreggenti con la balza in pizzo molto alta, una gonna a tubino grigia antracite con lo spacco posteriore ed una camicia di seta coi bottoni di madreperla.
Raccolsi i capelli in uno chignon e mi infilai le scarpe col tacco.
Appena il tempo di guardarmi allo specchio e decidere di essere in ordine che suonò il citofono.
‘Pronto?’
‘Sono Paola’.scendi?’
‘Eccomi!!’
Se io mi ero preparata con cura Paola non era stata certo da meno, così mi trovai davanti una donna splendida ancora più bella di quanto mi ricordassi, elegante ed estremamente sexy con un vestito nero corto e scollato che metteva in evidenza il florido seno e le lunghe gambe inguainate in calze fumé e con le scarpe dal tacco vertiginoso che esaltavano la lunghezza delle gambe.
‘Sei splendida oggi!!’ mi disse baciandomi sulle guance.
‘Anche tu Paola sei uno schianto!!’ le risposi affascinata.
Dopo il breve scambio di convenevoli partimmo per il centro, dove ci dedicammo tutto il giorno ad entrare ed uscire dai negozi con una miriade di acquisti che volle a tutti i costi pagare lei.
‘Niente da fare piccola’.oggi pago io’.sei mia ospite!!’ disse.
A metà della giornata ci accomodammo in un tavolino all’esterno di un elegante ristorante dove pranzammo godendoci la vista del centro cittadino e dove fummo oggetto di più o meno velate avances di due giovanotti seduti poco più in là.
‘Hai fatto colpo!!’ mi disse Paola strizzandomi l’occhio.
‘Ma veramente credo che a fare colpo sia stata tu’..non staccavano gli occhi dal tuo decolté!!’ risposi sorridendo.
Lasciammo comunque i due ragazzi con le loro voglie e ci gettammo nuovamente nella mischia.
A pomeriggio inoltrato, sfinite, decidemmo di tornare finalmente a casa ma mi resi conto che Paola stava andando ben lontano da casa mia.
‘Dove andiamo?’ chiesi
‘A casa mia cara”’sei tutta mia”’e ti voglio tenere con me fino a domenica!!’
Al momento non feci caso a cosa volesse dire con quel ed accettai la sua decisione.
Poco dopo arrivammo nella loro casa di città, uno splendido appartamento all’ultimo piano di un palazzo d’epoca, completamente ristrutturato.
‘Permesso!!’
‘Vieni’vieni cara’.fai come fossi a casa tua”la c’è il bagno’..penso che tu ne abbia bisogno”’una bella doccia non guasterà!!’
‘E’ vero’.sono in un bagno di sudore!!’
‘Ma sei sempre bellissima!!’ mi sussurrò avvicinandosi e baciandomi teneramente sul collo.
Un brivido mi percorse tutta la schiena fino alla figa che ebbe un sussulto e si bagnò immediatamente.
Era una cosa strana per me, non avevo mai avuto una reazione simile al contatto con una donna, certamente avevo avuto le mie piccole esperienze pseudo-lesbo con una compagna di scuola.
Ci eravamo masturbate a vicenda ma pensando più che altro ai maschietti che ci venivano dietro e nulla più.
Ora la semplice pressione delle labbra di Paola sul mio collo mi avevano fatta bagnare.
Un po’ scombussolata mi recai in bagno e mi spogliai, avevo i capezzoli induriti e la fighetta bagnata.
Accesi l’acqua e mi misi sotto il getto ancora freddo, sentii accapponarsi la pelle ed i seni farsi ancora più turgidi, chiusi gli occhi e mi toccai tra le gambe facendo scivolare le dita nella mia fessura.
Da quando avevo incontrato Marco non avevo più fatto sesso ne mai mi ero masturbata ed ora lo facevo pensando a sua madre!!
Ero così assorta nei miei pensieri con due dita ben dentro la fighetta che non mi accorsi che Paola era davanti a me e mi guardava sorridendo.
Mi accorsi di lei quando mi toccò il seno con la mano accarezzandomi i capezzoli.
‘Oooh!’ aprii gli occhi e la vidi splendidamente nuda di fronte a me.
Vestita era veramente bella ma nuda lo era anche di più.
I suoi grossi seni sembravano di marmo tanto erano sodi ed i capezzoli scuri si ergevano come due amarene mature, il ventre piatto.
‘Mi piaci!!’ mi disse in un sussurro prima di baciarmi sulle labbra.
Accolsi la sua lingua tra le mie labbra ed iniziammo a baciarci sempre più freneticamente, sempre più lascivamente mentre le sue mani vagavano sul mio corpo e ben presto le sue dita presero il posto delle mie, intrufolandosi nella mia figa ormai fradicia.
‘Godo’.vengo’.vengoooo!!’ urlai nella sua bocca.
Poco dopo eravamo sul letto, io sdraiata sulla schiena con le gambe completamente divaricate, in offerta, mentre Paola lentamente scendeva con la lingua a lambire i miei seni per poi scendere fino a toccare con le labbra il mio clitoride gonfio di desiderio e che si ergeva come un piccolo cazzo tra le mie grandi labbra.
‘Che figa stupenda”’tutta da mangiare’.e che clitoride!!’ commentò Paola appena prima di infilare la sua lingua guizzante tra le labbra fradice della mia figa.
Mai nella mia vita ero stata leccata così bene, nessun uomo era mai riuscito a portarmi all’orgasmo in modo così intenso, con la sola lingua.
Paola mi fece raggiungere vette del piacere mai percorse e questo mi spinse a voler contraccambiare il piacere ricevuto.
Non appena mi ripresi dagli spasimi dell’orgasmo la allontanai delicatamente per poi avvicinarmi a lei per baciarla sulla bocca.
‘Grazie’..non avevo mai goduto tanto’.ma è ora che ricambi!!’ le sussurrai mentre la spingevo con delicatezza a sdraiarsi a sua volta sul letto.
La baciai ancora accarezzandola su tutto il corpo e, come lei aveva fatto con me, iniziai a giocare con la lingua sulla sua pelle.
Le baciai e succhiai teneramente i capezzoli gonfi e sensibili, strappandole gemiti di piacere, e poi scesi verso la sua figa sul cui monte di venere una stretta striscia di pelo nerissimo, sembrava indicarmi la via da seguire.
Ed io la seguii, affondando la lingua nella sua fessura fradicia e profumata.
Per la primissima volta la mia lingua suggeva i succhi intimi di un’altra donna ma, forse per un ancestrale memoria, trovai subito i ritmi e le movenze giuste portandola ben presto all’orgasmo.
‘Godo Stefy’.vengo’.godooooo’.siiiii!!’ uno spruzzo di liquido vischioso e profumato mi colpì sulle labbra e sul viso, era venuta quasi come un uomo.
Rimasi affascinata da quello che era appena successo e mi gettai con la lingua a pulire il frutto del suo piacere.
Infine ci abbracciammo strette e, vuoi per la stanchezza accumulata nella giornata vuoi per la stanchezza di quell’amplesso, ci addormentammo quasi immediatamente.
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Mi risvegliai la mattina dopo, quasi a mezzogiorno e mi sentii languida ed appagata come poche volte mi era accaduto.
Poi però pensando a quello che era accaduto, la sera e la notte precedente, pensai che avevo probabilmente perso ogni speranza di avere una storia con Marco.
D’altra parte era il figlio di Paola e forse lei mi aveva messa alla prova, prova che sicuramente avevo fallito!!
Quale donna avrebbe approvato la relazione del figlio con una ragazza che non aveva fatto la benché minima resistenza ad un rapporto lesbico con la futura suocera???!!!!
Immersa nei miei pensieri stavo per decidere di vestirmi in fretta ed andarmene quando Paola entrò nella stanza ancora meravigliosamente nuda e, nelle mani, un enorme vassoio con la colazione.
‘Buongiorno dormigliona!!’ mi disse sorridendo.
‘Buongiorno!!’
‘La colazione è pronta anzi il pranzo direi’..vista l’ora”.sarai affamata’..io lo sono!!’ in effetti la sera prima non avevamo cenato ed un certo languore si stava facendo sentire.
Dopo aver appoggiato al letto il vassoio si sedette al mio fianco dandomi un bacio sulla bocca facendomi sentire la sua lingua guizzante.
‘No!!….io’io non!!’ mi allontanai arrossendo ed abbassando lo sguardo.
Con una mano sotto il mento mi sollevò il viso guardandomi negli occhi.
‘Non sarai pentita spero”.volevo conoscerti meglio ed è stato magnifico!!’ mi disse sorridendo.
‘Io non so”è stata la prima volta per me’.io’.Marco mi piace”.è tutta una novità’.sono un po’ frastornata!!’ risposi un po’ balbettante.
‘Marco è mio figlio ed io voglio il meglio per lui”e tu mi sembri ‘il meglio”’.ora mangiamo perché la giornata è ancora lunga!!’ mi rispose sempre con quel gran sorriso sulle labbra mentre mi accarezzava il viso.
Non riuscivo ancora a capire quello che mi stava accadendo, Paola mi aveva effettivamente messa alla prova ma sembrava che invece l’avessi superata alla grande e, al tocco della sua mano, sentii nettamente la figa inumidirsi ed i capezzoli inturgidirsi.
Paola si accorse immediatamente del mio turbamento.
Facemmo colazione scambiandoci effusioni e baci porgendoci i pezzi di cornetto da una bocca all’altra, infilando la lingua tra le labbra dell’altra in un crescendo di eccitazione finché, riposto il vassoio, ci trovammo nuovamente l’una tra le braccia dell’altra e poi allacciate in un 69 di fuoco.
La mia lingua affondava nella sua caverna bollente mentre la sua suggeva i miei abbondantissimi succhi.
In breve l’orgasmo ci colse quasi in contemporanea ed ancora una volta la vidi schizzare la sua ‘sborra’ sul mio viso.
‘Giuro che in vita mia non ho mai goduto tanto!!’ esclamai
‘Sei magnifica Stefania”.una vera donna da letto!!…..anche io ho goduto da morire!!’
Si alzò dal letto aprendo l’armadio.
Armeggiò un poco e poi si girò.
Dal suo ventre spuntava un fallo finto di grandezza e lunghezza ragguardevole.
‘Wow”che meraviglia!!’
‘Ti piace?…..adesso voglio scoparti come un uomo’.voglio vedere come godi col cazzo!!’
Il fallo era immerso nella sua figa per buona parte e sembrava proprio che fosse provvista di un fallo vero.
‘Girati”..ti voglio prendere a pecorina’.come una cagna!!’
Mi girai immediatamente completamente soggiogata e sicuramente eccitata dal gioco.
Non ci fu alcun bisogno di lubrificazione tanto la mia vagina era bagnata e scivolosa.
Paola appoggiò la grossa cappella al mio buco e spinse lentamente quel fallo dentro di me, strappandomi gemiti di godimento.
‘Oooohhh”.siii’siiii’..mmmmh”.scopami Paola’scopami!!!’
Entrò completamente dentro la mia vagina finché sentii il suo pube scontrarsi con le mie chiappe poi iniziò il dolce va e vieni sfilandosi e re infilandosi sempre più velocemente.
L’orgasmo arrivò come un’onda gigantesca che sconvolge tutto e tutti.
‘Godooooooo’.siiii’.vengo’.vengooo!!’
‘Anche io’.siii’godo’..vengo’.godoooo!!’ anche Paola giunse all’orgasmo poco dopo di me lasciandosi andare sulla mia schiena ansimando come un mantice.
‘Magnifico’.è stato sublime’.ti amo Stefania!!’
‘Ti amo anche io Paola!!’ le risposi sinceramente.
‘Bello ma stancante!!……..capisco perché gli uomini sono stravolti dopo che ci scopano così!!’ disse ancora ansimante
‘In effetti!!’ constatai.
Trascorremmo tutto il pomeriggio ad accarezzarci, baciarci e vezzeggiarci finché venne il momento di tornare a casa mia, ci vestimmo e Paola mi accompagnò fin sotto casa.
‘Sei bella e brava Stefy, ci vediamo presto!!!’ disse prima di darmi l’ultimo bacio e ripartire.
Sono graditi suggerimenti, commenti e critiche fanserver07@gmail.com In casa ripensai alle ultime ore trascorse molto piacevolmente con la madre di Marco.
Mi aveva detto che mi amava ed io avevo ricambiato, ma ero veramente innamorata di Paola?
No era solo frutto del momento di passione!!
Ma poi ero innamorata di qualcuno?
Conoscevo Marco da poco più di una settimana, mi piaceva ma da qui ad esserne innamorata’..mah!!
Mi addormentai poco dopo risvegliandomi la mattina successiva fresca e riposata.
Trascorsero ancora un paio di giorni poi ricevetti una telefonata da Marco.
‘Ciao Stefy”ciao come stai?’!
‘Ciao Marco’..bene’..molto bene ora!!’ appena avevo sentito la sua voce il cuore mi era balzato in gola.
‘Ne sono felice ma’.!!’
Quel ma mi fece venire i brividi, aveva scoperto la mia tresca con sua madre ed ora mi scaricava.
‘Ma!?’ chiesi un po’ allarmata
‘Purtroppo devo ancora starti lontano”le cose stanno andando un po’ per le lunghe e devo restare ancora negli States’.mi spiace!!’
‘Spiace tanto anche a me”’mi manchi!!’ risposi sollevata
‘Anche tu mi manchi molto!!’
Poi i saluti e chiuse la comunicazione
La settimana lavorativa si concluse senza avere notizie di Marco ma immancabilmente il venerdì sera arrivò la telefonata di sua madre.
‘Ciao Stefy’..tutto bene?’
‘Ciao Paola’.si certo”..mi manca Marco’..sono ormai quasi due settimane che non lo vedo!!’
‘Immagino piccola”’se ti va di venire a cena da me questa sera’.così non resterai sola”!!’ lo disse con una espressione molto eloquente su come avremmo trascorso la serata e quindi accettai con gioia.
‘Questa sera?…….ok il tempo di cambiarmi e prendo un taxi!!’
‘Perfetto’allora ti aspetto’..ti voglio bene’ciao!!’
‘Ti voglio bene anche io’ciao!!’
‘Ti voglio bene? ma che cavolo stavo dicendo’ pensai tra me ‘In che pasticcio ti stai mettendo Stefania?’
Intanto però mi ero spogliata ed ero sotto la doccia con la fighetta fradicia e non di acqua.
Comunque, dopo la doccia, mi vestii con cura indossando questa volta una guepiere bordeaux con le coppe a balconcino senza spalline, calze e scarpe col tacco altissimo ed un vestito corto e le spalle nude, con la gonna a palloncino.
Guardandomi allo specchio mi resi conto di essermi preparata, più per un incontro di sesso, che per una cena coi genitori del mio ragazzo.
Potevo poi considerare Marco il mio ragazzo?
Non avevo una risposta ed in ogni caso avevo voglia di rivedere Paola e quindi non indugiai più di tanto.
Presi al volo un taxi e, poco dopo, ero davanti a casa di Marco.
Citofonai ed il portone si aprì senza che mi fosse risposto, presi l’ascensore e mi trovai finalmente davanti alla porta di casa.
Prima che suonassi al campanello la porta si aprì ed apparve Matteo.
‘Ciao Stefania”..vieni’..accomodati!!’ mi disse abbracciandomi e baciandomi cordialmente sulle guance.
‘Ciao Matteo’..sono contenta di vederti!! risposi sinceramente rispondendo ai baci.
Era stato piacevole stare tra le sue braccia, anche se per pochi secondi.
Aveva un buon profumo di dopobarba ed un sorriso stupendo, proprio come quello di suo figlio Marco, sorriso che mi aveva stregata.
‘Vieni in salotto’.Paola sarà qui a momenti”’si sta vestendo!!’ disse accompagna domi verso il divano tenendo la mano sulla mia schiena all’altezza delle reni.
Era un gesto normalissimo di cortesia che però io lo interpretai come una avances che, invece di infastidirmi, mi aveva lusingato.
Sentii le mutandine bagnarsi immediatamente.
‘Ma che ti salta in testa Stefy”prima la madre”.ora ti faresti anche il padre”e Marco manco ti ha baciata!!’ pensai ma la situazione era molto intrigante ‘Chissà se Paola aveva parlato di noi al marito?….magari sa tutto!!…..sei proprio una porca!!’ iniziai a fantasticare.
La voce di Matteo che mi chiedeva se volessi qualche cosa da bere mi riportò alla realtà
‘Si’.grazie’..mi andrebbe un bicchiere di spumante!!’ risposi notando una bottiglia nel cestello del ghiaccio sul tavolino.
‘Perfetto”abbiamo gli stessi gusti!!’ commentò mentre apriva la bottiglia e mesceva la bevanda in tre flut.
Proprio in quell’istante fece la sua comparsa Paola, bellissima inguainata in un vestito nero corto senza spalline, con una profonda scollatura sulla schiena che palesava la mancanza di reggiseno.
Un filo di perle le impreziosiva il bel collo ed ai piedi un paio di sandali neri dal tacco stratosferico.
‘Eccoti finalmente”’.sei”siete due donne meravigliose!!’ esclamò Matteo offrendoci i bicchieri con lo spumante.
‘Ciao Stefania’.!!’ mi si avvicinò col bicchiere in mano e mi baciò sulla bocca, indugiando quel tanto che bastò a far guizzare la lingua sulle mie labbra dischiuse.
Un brivido percorse la mia schiena notando poi che Matteo ci stava guardando sorridente.
Paola ed io ci sedemmo sul divano mentre Matteo prendeva posto su una poltrona al nostro fianco.
‘Marco è ancora fuori per lavoro ma ci ha raccomandato di prenderci cura di te!!’ disse Matteo sorseggiando il fresco spumante.
‘Vi ringrazio’.siete molto gentili!!’ risposi un po’ farfugliando.
In effetti non sapevo proprio che dire, in fin dei conti li conoscevo da un paio di settimane e l’unica cosa che avevo fatto era stato andare a letto con la madre di Marco.
Paola intanto si era avvicinata e, dopo aver posato una mano sul mio ginocchio, stava risalendo lungo la coscia accarezzandomi.
‘Stefy sei una splendida donna”’.mio figlio ha scelto proprio bene!!’ continuò Matteo mentre sua moglie aveva insinuato la mano sotto la corta gonna raggiungendo l’orlo delle calze sorrette dal reggicalze.
‘Una donna bella e calda!!’ sussurrò Paola mentre raggiungeva il perizoma già zuppo di umori.
Ero paralizzata dalla situazione ma non potevo ne volevo sottrarmi.
Ero eccitata all’inverosimile.
Matteo mi prese dalle mani il bicchiere ormai vuoto mentre Paola aveva scostato il leggero tessuto del perizoma ed aveva iniziato a masturbarmi insinuando un dito nella mia fessura bollente.
‘La piccola è un lago!!’ sentenziò Paola mentre avvicinava la bocca alla mia.
Ci baciammo con frenesia animalesca mentre le nostre lingua si inseguivano guizzando.
Il mio vestito ora era completamente sollevato e le dita di Paola frugavano nella mia intimità mentre continuava a baciarmi.
Con la coda dell’occhio vidi Matteo che si spogliava.
Era indubbiamente un bell’uomo dal fisico ancora possente e tonico e quando si tolse anche gli slip potei constatare che era anche piuttosto ben dotato.
Intanto Paola mi aveva spogliata del vestito lasciandomi solamente con la guepiere le calze e le scarpe.
‘Splendida!!’ esclamarono entrambi
Poi in un baleno anche Paola fu nuda con le sole autoreggenti e le scarpe.
‘Andiamo di la’..voglio vedervi mentre fate l’amore!!’ disse Matteo.
Un secondo dopo eravamo avvinghiate sullo stesso letto che la settimana precedente aveva visto le nostre performance lesbiche.
Feci sdraiare Paola ed iniziai a leccarla su tutto il corpo indugiando sui suoi splendidi seni e sui capezzoli sensibili.
‘Mmmmhhh’.siiiiiii’.siiii’.brava’siiii!!’ mugolava la bella donna mentre con la lingua percorrevo il tragitto fino alla sua figa vogliosa.
Indugiai sul clitoride gonfio di desiderio mentre col medio le solleticavo il buchino del culo.
‘Aaaahhh’siii’.porca’siiiii’.leccami la figa’.siiiii!!’
Iniziai a sfiorare le labbra interne che si aprivano come un bocciolo mostrandomi la sua rosa rossa, calda e bagnata.
Matteo era sul letto, accanto a noi, che si masturbava piano lo splendido cazzo.
‘Brava Stefania’..falla godere”’.così leccala’..sei brava!!’ mi incitava.
Aumentai il ritmo e poco dopo sentii i fiotti di ciprigno inondarmi il viso mentre Paola urlava il suo piacere.
‘Godo’.sii’vengo’..mmmmhhh’.vengooooo’..amoreeeeee!!’
Continuai a leccare quel nettare portandola subito dopo ad un secondo orgasmo che, invece di calmarla, non fece che aumentare il suo desiderio.
Mi prese il viso tra le mani baciandomi con furore e poi, con forza, mi fece sdraiare a mia volta affondando il viso tra le mie cosce spalancate.
‘Sei mia ora”..ti voglio mangiare’..voglio farti morire di piacere!!’ mi annunciò iniziando subito dopo a succhiare il clitoride infilando due dita nella mia vagina ormai ridotta ad un lago di umori.
Sentivo il piacere che montava e, proprio in quel momento, Matteo mi si avvicinò baciandomi sulla bocca.
Era bello baciare una donna ma il bacio di un uomo è tutt’altra cosa.
Mi manda in estasi, è un piacere diverso, più brutale se vogliamo, ma estremamente erotico.
Esplosi nel mio primo orgasmo mentre la sua lingua si impadroniva del mio cavo orale.
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Paola continuò a leccarmi la fighetta portandomi subito dopo ad un secondo squassante orgasmo mentre baciavo suo marito.
Restai sdraiata sul letto ansante e Paola si sdraiò al mio fianco accarezzandomi il viso.
‘Brava piccola”.mi piace vederti godere!!’ mi sussurrò ‘Ti amo!!’
‘Anche io ti amo!’ le risposi
Ci coccolammo per qualche minuto finché Matteo ci richiamò.
‘Che ne dite di occuparvi un po’ anche di me ora!!’ disse sorridendo mostrandoci chiaramente il suo grosso cazzo durissimo.
Ci guardammo in faccia e all’unisono ci alzammo per abbracciarlo.
Iniziammo entrambi a baciarlo sulle labbra in un bacio a tre molto erotico. Poi come guidate da un invisibile regista ci dividemmo i compiti.
Scendemmo a baciare ed accarezzare il petto villoso fino a raggiungere il membro che reclamava attenzioni.
Paola si dedicò ai coglioni lasciandomi il compito di succhiare la grossa asta pulsante.
Avvicinai le labbra al glande congestionato saggiando con la lingua il sapore intenso di maschio.
Poi aprii la bocca e lo accolsi tra le labbra.
‘Oooohhhh’..siii’siii”.che labbra’siiii!!’ mugolò l’uomo
La mia bocca si adattò subito al cazzo ed iniziai a succhiare andando su e giù cercando di ingoiarne ogni volta una porzione maggiore.
Non sono mai stata una grande esperta di pompini, o per lo meno non ritengo di esserlo, ma ho sempre cercato di fare del mio meglio ed anche quella volta cercai di impegnarmi nel miglior modo possibile.
Usai la lingua e le labbra a ventosa succhiando quel meraviglioso uccello mentre Paola gli leccava e succhiava i coglioni gonfi di sperma.
Il doppio trattamento e l’eccitazione accumulata portò ben presto Matteo al culmine.
‘Ragazze sborro”vengo’.ooohhh’.sii’.sborooooo!!’
Paola lasciò le palle per accostarsi con la bocca alla cappella paonazza per ricevere anch’essa il premio ambito.
Densi e copiosi fiotti di sperma bollente ci inondarono le bocche ed i visi.
A turno prendemmo nuovamente in bocca la cappella, per spremere tutto quel dolce nettare e poi baciarci lascivamente e dividere il bottino.
Mi accorsi con sorpresa ed evidente piacere che il cazzo di Matteo non accennava ad ammosciarsi ed anzi restava duro, pronto per la tenzone.
‘Voglio che mi scopi ora”lo voglio sentire tutto dentro!!’ gli dissi mettendomi a pecorina davanti a lui.
‘Non chiedo di meglio puttanella”e tu leccale il clito mentre la chiavo!!’ disse a sua moglie che non attendeva altro.
Si infilò con la testa tra le mie cosce ed iniziò a martoriarmi la fighetta con la sua abile lingua.
Subito dopo sentii la cappella appoggiarsi alle piccole labbra e farsi strada nella mia vagina grondante.
‘Aaaaahhhh’.sii”sii’scopami”cazzo se lo sento’..aprimi’siii!!’ iniziai a mormorare con tono sempre più alto.
‘Mmmmhhh’..che fighetta stretta”’.ti apro mia cara’..ti scopo tutta!!’
Con pochi colpi ben assestati fu tutto dentro di me ed iniziò a danzare nel mio ventre mentre la lingua instancabile di Paola mi tormentava il clitoride sensibilissimo.
L’orgasmo non tardò ad arrivare e continuò ad ondate senza soluzione di continuità.
Matteo mi teneva le chiappe aperte e contemplava il buchino del mio culetto che si apriva e chiudeva come la bocca affamata di un uccellino.
‘Hai un culo favoloso”.sembra che mi stia parlando!!’ disse Matteo mentre mi martellava l’utero.
‘Ti piace il mio culo vero?……….allora ch aspetti a farmelo’..mettici dentro quel cazzo”scopami il culo!!’
Ovviamente il maschio non attendeva che questo per agire.
Sentii la sua saliva scorrere tra le chiappe e le sue dita insinuarsi nel buchino per lubrificarlo poi, estrasse la nerchia dalla figa gocciolante ed appoggiò la cappella scivolosa sul buco iniziando a spingere gradatamente ma con forza costante.
Lentamente ma inesorabilmente il glande si fece strada e, superato l’ostacolo dell’anello sfinterico, scivolò completamente nel mio retto.
‘Aaaahhh’.mmmhhh”.piano”.mmmhh’.siiii!!’ non era certo la mia prima volta lo ammetto ma un bel cazzo come quello non lo avevo mai provato ed all’inizio il dolore mi raffreddò un pochino.
Ma furono sufficienti le abili leccate di Paola sulla mia figa per farmi rilassare e godermi quell’inculata.
Anche Matteo non fu da meno e dopo essersi fermato qualche secondo per farmi abituare al grosso ingombro, iniziò lentamente ad andare avanti ed indietro senza forzare finché fui proprio io, che lo pregai di aumentare il ritmo e di scoparmi come una cagna.
‘Ooohh’.siiii’mi piace’.scopami’..dai’che aspetti’..scopami sfondami il culo!!’
Intanto Paola si era sistemata in modo da offrirmi la sua figa alla bocca.
Mugolando ed implorando di essere scopata, iniziai a leccare la sua figa gocciolante di succhi.
Andammo avanti non so più per quanto tempo finché Matteo aumentando il ritmo annunciò che stava per venire.
‘Non ce la faccio più’..vengo”cazzo’.sii’ti inondo il culo’.sboroooooooo!!!’ urlò.
Quasi contemporaneamente Paola, mangiandomi la fighetta mi godeva sulla lingua imbrattandomi coi suoi succhi e quindi fu la mia volta di godere l’ennesimo sconvolgente orgasmo.
Ci accasciammo spossati, ma estremamente appagati l’uno sull’altra, e ci addormentammo così.
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Un paio d’ore dopo mi svegliai trovandomi sola nel grande letto.
Mi stiracchiai e mi recai in bagno dove sentivo arrivare il rumore della doccia.
‘Posso?’ chiesi entrando nel box occupato da Paola
‘Ma certo cara”.vieni!!’ rispose aprendo le braccia per accogliermi e baciarmi languidamente.
‘Sei stata magnifica”Matteo è entusiasta!!’
‘Grazie ma anche lui”voi’..!!’ risposi mostrando evidentemente un’aria perplessa.
Infatti mentre rispondevo stavo pensando a Marco e a quanto di quello che era accaduto coi suoi genitori potesse sapere.
‘Che c’è piccola”qualche cosa che non va?’ domandò Paola
‘In realtà si”vedi non mi era mai capitata una cosa del genere”.Marco mi piace da morire ma con lui ci siamo dati solo un casto bacio”’ed invece’.mi trovo qui coi suoi genitori’..e’.!’
‘Non ti devi preoccupare di nulla cara”Marco conosce ogni particolare di quello che facciamo assieme!!’ esclamò Paola
‘C’cosa?…..Marco sa tutto?……sa che noi due’.e poi di questa sera?!’
‘Ma certo amore mio””non avrai creduto che fosse allo scuro di tutto!!?’
‘Ma’.veramente”’ho temuto che facendo l’amore con te’.ed ora con tuo marito’..!’
‘Potesse finire una cosa che in pratica non è mai iniziata?’
‘Beh’..si’.in effetti!!’
‘Marco si è innamorato di te fin dal primo istante che ti ha vista in discoteca”’.e ci ha chiesto di prenderci cura di te durante la sua assenza!!’
‘Ma prendevi cura”.non significava portarmi a letto!!’ esclamai
‘Forse”’.ma tu ci sei venuta di tua spontanea volontà mi sembra”.!!’
‘Si!!’
‘Ti spiego”.noi tre abbiamo un rapporto un po’ particolare”..quando è diventato adulto”.abbiamo iniziato ad avere rapporti intimi”’.lui mi piace ed io piaccio a lui”..ma adoro anche mio marito come hai visto!!’
‘Che situazione complicata!!’ pensai ad alta voce.
‘Neppure poi tanto”..Marco mi ha chiesto di sondare se tu avresti potuto’..insomma avere rapporti anche con me e suo padre così da chiudere il cerchio!!’
‘Direi che il cerchio si sta chiudendo”..bisogna solo che io e Marco si vada d’accordo e tutto andrà bene!!’ conclusi automaticamente.
‘Perfetto’..vedo che hai compreso”.ma viste come sono andate le cose non credo ci saranno problemi’..sono sicura che tu sei la donna giusta per mio figlio!!!’ rispose sorniona Paola baciandomi nuovamente.
‘Ora è meglio lavarci e prepararci”non abbiamo ancora cenato!!!’ continuò
‘Ho fame infatti!!’ in effetti erano già le 23.00 e un certo languorino si faceva sentire
Dopo la doccia Paola mi offrì alcuni capi da indossare.
Un bustino nero con reggicalze, che terminava sotto il seno lasciandolo libero, un paio di calze, anch’esse nere, con la balza in pizzo e la riga, un paio di scarpe dal tacco stratosferico ed infine un lungo vestito da sera in raso con uno spacco laterale da urlo.
Poi, vestita nel medesimo modo ma con i capi bordeaux, mi accompagnò in sala da pranzo.
Avevo indossato il tutto con piacere, senza il minimo indugio
‘Ecco le mie belle donne!!’ esordì Matteo vestito di un paio di pantaloni di lino ed una camicia candida.
‘Accomodatevi’..la cena è pronta!!’
Ci accomodammo come se nulla fosse mentre una giovane cameriera ci serviva.
Rimasi sorpresa dalla presenza della cameriera, che fino ad allora non avevo mai vista, ma in ogni caso fu un’ottima cena, a base di pesce, annaffiata da dell’ottimo vino bianco fresco che non fece altro che aumentare l’euforia di tutti e tre.
‘Spero che ci farai il piacere di restare con noi questa notte!!’ disse Matteo.
‘Vista l’ora direi che sarebbe inopportuno rifiutare’.inoltre la vostra compagnia è così piacevole!!’ risposi euforica
‘Benissimo’.ne sono felice!!’ disse Paola accarezzandomi un braccio.
Non avevo dubbi che la nottata si sarebbe conclusa ancora a letto coi nostri corpi avvinghiati.
Avevo i capezzoli che sembravano voler bucare la leggera stoffa del vestito ed inevitabilmente la fighetta che iniziava a colare i suoi umori.
Ad un certo punto Paola usci dalla sala da pranzo e restai sola con Matteo.
‘Che ne dici di spostarci in salotto per un brandy?’ mi chiese porgendomi la mano.
Senza rispondere gli presi la mano e mi alzai avvicinandomi a lui che mi cinse i fianchi accompagnandomi nell’altra stanza.
Mi fece accomodare sul divano davanti al caminetto, era spento visto che era estate, ma l’atmosfera era senza dubbio molto suggestiva.
Preparò da bere e poi si sedette al mio fianco.
‘Sei una donna stupenda Stefania”.mio figlio è un uomo veramente fortunato!!’
‘Ti ringrazio”’.anche io mi sento fortunata ad aver incontrato una famiglia come la vostra!!’
Nel sedermi il vestito era scivolato su un fianco, lasciando scoperte quasi completamente le mie gambe accavallate.
Matteo allungò una mano ed iniziò ad accarezzarmi il ginocchio risalendo lentamente verso l’alto, raggiungendo ben presto l’orlo delle calze senza che io facessi il minimo tentativo di oppormi.
Non so cosa mi stesse succedendo, ma sentivo che quella era una cosa naturale, che non ci fosse nulla di male nell’accettare le avances del padre di Marco.
Posato il bicchiere Matteo si avvicinò col viso al mio appoggiando le sue labbra alle mie.
Aprii istintivamente la bocca accogliendo la sua lingua nella mia bocca.
Ci baciammo a lungo accarezzandoci a vicenda.
Sentivo le sue mani sul mio corpo che accarezzavano ogni lembo della mia pelle.
Gli accarezzai il petto graffiandogli i capezzoli.
In breve mi tolse il vestito e mi trovai con la sua testa tra le mie gambe spalancate.
‘Mangiami la figa”..fammi godere!!’
Sentii il suo alito caldo sulla passera in fiamme e, subito dopo, la sua lingua che saettava tra le grandi labbra, suggendo gli abbondanti succhi che ruscellavano dalla mia fighetta.
Paola era sublime quando mi leccava ma anche suo marito era un vero esperto e mi portò in breve ad un orgasmo esplosivo.
‘Vengo”godo’..godooooo’.siii’siiiii!!’
Gli inondai la bocca di succhi profumati quasi come se un fiotto di pipì mi fosse uscito improvvisamente senza controllo.
Matteo continuò a leccarmi ancora a lungo ripulendomi completamente.
‘Vieni”’..!!’ mi disse rialzandosi ed invitandomi in camera da letto.
Lo seguii volando ed una volta sul lettone ci baciammo nuovamente ma questa volta i compiti si ribaltarono e fui io a scendere verso il suo ventre per incontrare il suo cazzo duro.
Gli accarezzai le palle mentre con la destra lo segavo scappellandolo completamente.
Gli titillai il frenulo con la punta della lingua per poi scendere lentamente lungo l’asta seguendo le grosse vene in rilievo ed impadronirmi dello scroto.
Imboccai i coglioni ad uno ad uno succhiandoli e leccandoli abbondantemente mentre col polpastrello andavo a sondare il suo buchetto del culo.
I suoi gemiti mi dicevano del suo gradimento.
Continuai ancora un po’ per poi risalire lentamente ancora lungo l’asta e fermarmi sulla cappella congestionata.
Aprii la bocca ed accolsi il glande tra le labbra senza smettere di mulinare la lingua sulla sua carne fremente.
Lentamente ma inesorabilmente iniziai ad ingoiare il cazzo scendendo e risalendo sempre più, fino a sentire la cappella nella mia gola.
‘Mmmmhhh’.siii”che bocca”’succhia’.succhia bene’.cosììììì!!’
Avevo diviso quel cazzo con Paola ma ora era tutto mio e desideravo il suo piacere nella mia bocca.
Aumentai il ritmo accarezzandogli i coglioni ed introducendo una falange nel suo culo finché lo sentii fremere mentre il cazzo sembrava ingrossarsi ancora di più
Trattenni tra le labbra la sola cappella finché un getto potentissimo di sborra bollente mi colpì il palato scendendo nella gola.
Ingoiai appena in tempo per ricevere gli altri abbondanti e numerosi fiotti nella mia bocca assetata.
Con la bocca piena del suo piacere lo guardai negli occhi ed ingoiai avida.
‘Sei una splendida troia!!’ mi sussurrò poi abbracciandomi prima di addormentarci l’uno nelle braccia dell’altro.
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