“Mi stai trascurando troppo in questo periodo…”
Mamma voltandomi le spalle si avviò al bagno. La guardavo allontanarsi e
pensavo a cosa intendesse dire. Sicuramente, pensavo, la morte che ha accennato era quella morale, quella di una madre e di suo figlio che divenuto amante, sia il suo oggetto sessuale,non più sua carne.
Anche a me l’ipotesi dell’incesto un pò mi spaventava, è un pensiero raccapricciante che mi metteva in agitazione, in bilico tra una realtà che il nostro tempo deleggittima con false moralità e pregiudizi biologici, e lo stato di perversa eccitazione, data proprio dall’illegalità; a pensarci bene se tutti scopassero con i propri familiari, l’incesto non sarebbe più tanto accattivante, tanto eccitante; quindi è tale proprio perchè vietato.
Intanto mamma era in bagno. Udivo lo scroscio della acqua. La porta non era chiusa.
Il mio cazzo era duro. Entrare o no?
Mi avvicino, scosto la porta. Lei è sotto l’acqua, nuda, di spalle. Vedo il suo corpo bagnato che si lascia scivolare addosso la schiuma, e le sue mani che carezzano ovunque. La pelle bianca, appenna rosata dal caldo, è lucida, invitante, il solco vertebrale, che dritto, arriva al culo. Che bello. Non lo avevo mai visto. E’ sodo, non alto, poca cellulite, col triangolo sacrale accennato, che fa da imbuto allo scorrere dell’acqua tra i glutei. Mi sente. Non si volta. Allarga poco le gambe. Si china un pò in avanti, accentuando le rotondità del culo. I seni pendono in avanti. Il capezzolo, è quello destro che vedo, duro, scuro, con areola raggrinzita,erge dalla mammella (che bella parola, onomatopeica…)con energia. Con la sinistra si tiene alla parete, e con la destra inizia a pascolare tra le gambe. Le grandi labbra sono accostate scurite dall’ombra e da un ciuffo di peli, da dove fa capolino un dito che non entra dentro, ma segue una immagginaria linea dal culo al clitoride….
Piega lievemente la testa verso di me. Gli occhi sono chiusi, la bocca appena aperta, la lingua lappa le labbra. E il suo dito va più veloce, apre la vagina, si ferma; vi penetra di un paio di centimetri, poi ne esce e continua a solleticare…
La guardo. Ho il cazzo che preme nei pantaloni.
Vorrei metterlo fuori e segarmi su quel bel culo, e sborrarle addosso tutto…
Ma è il suo momento…e mi allontano, sentendola iniziare a gemere.
Chiudendo la porta, sento un nome soffocato…il mio.
Volevo chiavare. Le palle in fiamme e la cappella gonfia cercavano uno sfogo che non fosse la mia mano…Pamela è la soluzione.
Vado da lei: lungo la strada una telefonata per avvertirla che si faccia sexy.
Appena giunto, mi fa un pompino succhiandomi tutto: cazzo, coglioni, cappella…la lingua vorticosa su tutta l’asta, la mano che emulava la bocca nello stringere e tirare, le tette che danzavano con lei nel movimento di andirivieni della testa. Le dico: cazzo sei sempre più brava. Da lei solo un mugugno e risucchio di sborra.
Mi dice: ne avevo proprio voglia… mi stai trascurando troppo in questo periodo… mi sa che mi faccio il primo che capita…
Intanto inizia a spogliarsi, ed io: …mi spiace… sai mamma…
Lei quasi avesse capito, mi guarda con occhi diversi, mi mette un dito sulle labbra come per zittirmi e dice:….faremo assaggiare anche alla tua mamma la tua sborra….e il tuo bel cazzo…non temere, ho capito tutto…per me è un pò come tornare indietro nel tempo…quando mio padre….
Non credevo a ciò che udivo…:ma hai scopato con tuo padre?
Lei: è stato il primo cazzo che ho assaggiato, menato, chiavato con tutti i miei buchi… da chi credi abbia imparato a bere sborra, leccare e menare il cazzo?
Eccitato ancor di più…mostro prepotente il pisello rinvigorito…lei: vedo che ti piace sapere della tua donna incestuosa…e dimmi quando vuoi chiavare mammina?
Ora sapevo di poter contare su di lei senza preoccuparmi di pregiudizi e sentenze.
Passarono un paio di giorni, durante i quali la vita con mia madre non mostrò segni di particolare curanza reciproca.Sembrava essersi normalizzata…niente vestitini eccitanti e trasparenze…
Pamela venne da me per il week-end.
Il suo splendore era accattivante ed ingenuo allo stesso tempo.
Cenammo come una “normale” famiglia. E poi tutti a letto.
Io e Pamela chiavammo senza ritegno tutta la notte, io sostenuto dagli scabrosi racconti della sua iniziazione da parte del padre.
Al mattino Pam con addosso una mia camicia andò a prepare il caffè, io restai nudo a letto semidormiente nel silenzio della culla del risveglio.
Pamela entrò in camera, mi porse il caffè e disse: tua madre era in cucina…mi ha salutata…sai è molto bella, anche se come dici, è una bellezza normale…è molto sexy…indossava il pantaloncino di raso bianco e il reggiseno a balconcino nero…doveva essere eccitata perchè i capezzoli spuntavano fuori ed erano duri…ma non si è ricomposta…mi ha detto di non aver dormito molto…e poi, ascolta, mi ha chiesto dove avessi ricevuto tutta la tua sborra….
Il mio cazzo si era indurito di nuovo. Pamela lo vede, lo stringe e inizia a masturbarmi…: mammina ti fa proprio eccitare, vero?…ascolta, io le ho risposto che ho la tua sborra ovunque, e sai lei cosa ha fatto?…mi ha alzata la camicia e messo due dita nella fica, poi le ha portare alla bocca e ha detto buona…
Continuando a menarmi il cazzo…:…poi mi ha baciata con la lingua e messa un dito nel culo… e mi fa “hai ragione…hai la sua sborra ovunque”, ed io le rispondo ” se ti piace, perchè non ci pensi anche tu a soddisfare tuo figlio, stanotte non mi ha dato tregua…prendiglielo in bocca se proprio lo desideri, e a quanto vedo lo desideri tanto…”, e lei “…non so…ci sto pensando…”
Intanto la sega stava dando i suoi frutti…stavo per sborrare quando noto che la porta era socchiusa, e mamma che spiava da dietro….la apre del tutto…aveva tolto il pantaloncino bianco rimanendo in tanga e reggiseno.
Pamela la guarda e continua a segare, io fisso lei e mamma….che si avvicina lenta… si siede sul bordo del letto…Pamela si inginocchia e col cazzo in mano dice a mamma: lo vuoi sbocchinare?
Mamma: no, ho solo desiderio di guardarlo…
E si mette anche lei in ginocchio sul letto, di fronte a Pamela, che continua la sega in modo lento, scappellando il cazzo con erotica perversione davanti agli occhi di mamma.
Vedo le tette di Pamela che escono dalla camicia aperta, i suoi capezzoli sono più larghi di quelli di mamma, più chiari, le sue tette sono più grandi…le confronto con quelle di mamma, e così con la sinistra gliene stringo una, poi guardo mamma e faccio la mossa di stringere la sua.
Non si allontana, così abbasso la spallina del reggiseno e denudo la sua tetta; poco più piccola, la stringo,il capezzolo è duro.
Lei mi fissa negli occhi e fissa il mio cazzo….le dico: lo vuoi in bocca?
Lei: no, continua così…
Pamela: mammina, prendi un pò il cazzo di tuo figlio e menalo tu che sono stanca…..
E così le prende la mano e le mette il mio cazzo da stringere e segare…mi bacia con la lingua e poi bacia lei con la lingua…le vedo che si frullano l’appendice umida, si succhiano la saliva, si schioccano le labbra…intanto la mano di mamma andava su e giù con amore…le sue dita strette sul cazzo mi davano brividi esaltanti…non sapevo se ero più eccitato da ciò che vedevo o da ciò che accadeva…
Intanto Pamela si spoglia del tutto, e nuda va alle spalle di mamma, togliendole il perizoma.
Mamma non oppone resistenza…la sua mano accellera un pò..: mi piace il tuo cazzo duro….ma non posso continuare, sono tua madre…cosa penserò di me dopo?
Io: mamma ora sei una donna…pensa solo a questo…
Pamela intanto messa dietro di mamma iniziava a leccarle la fica e a stringerle un seno; leccava e si masturbava…poi dice: che buon sapore ha la fica di mammina…
Si alza, le infila lingua in bocca, e poi mi si avvicina: dimmi quando stai per sborrare…
io: tra un attimo.
Allora Pamela mette la mano dietro la testa di mamma e l’accompagna con desiderio al mio cazzo.
Mamma è a un centimetro dalla cappella. Il suo respiro è affannoso,lo sento sul cazzo che pulsa per sborrare. La sua mano è ora ferma. Le sue labbra si schiudono, la lingua esce appena fuori. La sua umidità mi cola sulla punta.
Pamela ha ripreso a leccare la fica. Mamma ha quasi il mio cazzo in bocca.
Le labbra si aprono di più….la mano riprende la sega…punta il cazzo verso la gola, non lo immerge…attende e sega veloce…Pamela lecca i suoi umori…mamma non lo succhia… è lì a bocca aperta…poi Pamela : sto per godere amori miei….
E con la lingua nella fica di mamma e due dita nella sua gode e geme….
Mamma: sei fantastica…che linguista che sei…arrivoooooo….mi stai facendo venireeeeee….
Sentendo queste parole e guardando mamma godere della lingua di Pamela….: mammmmmaaaaaaa….sborrrrooooo..
Mai dire mai….
Piaciuto? critiche e commenti ben accetti…al prossimo racconto. Ciao e scrivetemi
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