Mario e Gianni
Arrivati al mio studio, Gianni mi diede la sua telecamera con la prima ripresa che aveva fatto a Marina, la visionammo assieme e scegliemmo i fotogrammi migliori iniziali nei quali iniziava a gonfiare il pallone giallo, quelli quando applicava la valvola al pallone e quelli nel quale il pallone scoppiava! Oltretutto pensammo che dopo aver fatto visionare l’intero filmato alla ragazza, dove si vedeva solo una parte del seno e ascoltato i dialoghi, poteva permetterci di metterla on-line nel nostro sito. Poi passammo al filmato dove Gianni le accendeva la sigaretta e iniziavano a gonfiare due palloni, e lei che arrabbiata glielo scoppiava. Era un filmato molto sexy, perché si capiva fin dall’inizio che Marina gli avrebbe fatto scoppiare il pallone dalla frase iniziale e dal modo in cui osservava Gianni che lo gonfiava. Anche qui riuscii a ricavare delle istantanee molto belle anche perché con il fermo immagine si poteva vedere il momento esatto dello scoppio del pallone. Gianni era incantato nel vedere le immagini della sua ragazza e quando mi mostrò quelle nelle quali lei gonfiava con l’elio i palloni per poi immergersi dentro, nel vederli che si baciavano con passione, esclamai: ”la prossima volta che farò l’amore con Michela sceglierò anch’io di farlo immerso in una ‘nuvola’ colorata di palloni, deve essere stato bellissimo!”. “vero –disse Gianni- e pensa che ieri sera, quando ci siamo separati e sono rimasto assieme a Marina, dopo aver cenato, mi ha guardato con degli occhi dolci e mi ha detto: “posso gonfiare con l’elio un altro grappolo di palloni ?” Ho risposto di sì e sono rimasto a guardarla incantato a gonfiare uno alla volta 10 palloni quasi al massino, senza farne scoppiare alcuno. Ero anche sorpreso perché il filo di ogni pallone veniva legato attorno ad un elastico che normalmente le ragazze usano per raccogliersi i capelli. Quando finì di legare anche l’ultimo pallone, mise l’elastico agganciato alla bombola, mi disse che doveva andare un attimo in bagno a far pipì e che quando sarebbe ritornata avremmo fatto all’amore. Quando ritornò aveva messo un elastico nei capelli uguale a quello dei palloni, raccolse il grappolo, mi si avvicinò con passo felpato e mi baciò dolcemente facendo strusciare i palloni sul mio viso. Poi lentamente mi fece sfilare i pantaloni della tuta e tolte le mutande si trovò a contatto con il mio ‘lui’ che si era già messo sull’attenti appena aveva visto Marina alle prese con i palloni. Ci diede un bacio sulla punta, si sfilò anche lei i calzoni e la mutandina e mi disse: “preparati ad un momento speciale di sesso ‘scoppiettante’!” Prese il grappolo di palloni, infilò l’elastico lungo il mio pisello, facendolo passare attraverso le palle con molta delicatezza e senza farmi male, rialzatasi mi disse di seguirla fino al tavolo, si appoggiò al bordo e guidò il mio ‘Lui’ nella sua passerina perché avremmo fatto l’amore in piedi. La sensazione provata appena le entrai dentro fu eccezionale: il pisello era circondato dalle labbra morbide e calde della sua ‘lei’, i palloni ci circondavano tutta la testa sbattendo dolcemente sulle nostre guance e sui nostri capelli. Marina incominciò a baciarmi con passione e le nostre lingue si intrecciarono dentro le nostre bocche. Poi accostando la sua bocca al mio orecchio sussurrò: “amore mio, adesso gonfiami col tuo amore e fammi scoppiare di gioia!”. Incominciai a muovermi dentro di lei spingendo il mio pisello su e giù molto forte, facendo sbattere contro di noi e tra loro i palloni. Marina mi baciava e poi quando si staccava diceva: “cosa aspetti pallone a scoppiare in onore del mio amore ??” Improvvisamente quando affondavo una spinta dentro di lei, un pallone scoppiò con un botto assordante, poi dopo un altro minuto ne scoppiò un altro. Marina al secondo scoppio mi si avvinghiò sempre più e mi canticchiò nell’orecchio: “prendilo come ti capita, gonfialo e dopo pungilo e lui fa….”. Quando si staccò da me inclinò e scosse la testa e improvvisamente scoppiò un altro pallone “buuuum”. “Mario, ti giuro stavo impazzendo, sentivo che anche il mio pisello stava per ‘scoppiare’, ridussi la spinta dentro di lei, la baciai con tutta la dolcezza possibile, le sussurrai nell’orecchio delle parole dolci, le morsi il lobo dell’orecchio e sentii che anche Marina stava per raggiungere l’orgasmo. Mi guardò negli occhi e disse: “amore, adesso sono pronta per ‘scoppiare’ insieme a te e a qualche altro pallone, gonfiami, dai non aver paura !” Incominciai a spingere con tutte le mie forze col bacino, Marina riprese a muovere la testa e altri due palloni scoppiarono “buum…Buuum” e quando arrivammo entrambi all’orgasmo scoppiò un altro pallone. Rimanemmo avvinghiati per dieci minuti circondati dagli ultimi quattro palloni rimasti, baciandoci e accarezzandoci tutto il corpo, poi lentamente le uscii dall’amplesso con il pisello ancora dritto e con legato ad esso i quattro palloni rimasti e i fili dai quali pendevano i brandelli degli altri sei. Marina si abbassò, mi leccò tutto il pisello iniziando dal basso fino alla punta per poi sfilare lentamente l’elastico stando attenta a non farmi male. Rimase poi abbracciata con la testa appoggiata sul mio petto tenendo con una mano il grappolo di palloni per poi dire: “E’ stato bello ‘scoppiare’ insieme ai palloni ?” “si –dissi io- ma non riesco a spiegarmi come quei palloni abbiano deciso di farci compagnia, non erano gonfiati al massimo”. Marina disse: ”li ho aiutati io…”, così dicendo, si mise una mano sui capelli togliendosi l’elastico al quale erano infilzati tre spilli. “hai avuto un’idea fantastica amore, ho avuto un orgasmo pazzesco, è stato lo stesso per te?” “Si, anche perché sapevo che quando scuotevo la testa sarebbe scoppiato un pallone e sai bene che avendo paura degli scoppi, mi vengono i brividi !”. La baciai intensamente, la presi in braccio, le sussurrai in un orecchio: “adesso andiamo a letto a farci un po’ di coccole e casomai dormiamo perché domani abbiamo un appuntamento con Mario e Michela. La sollevai e entrai con lei nella camera da letto insieme ai 4 palloni che erano sopravvissuti, l’adagiai dolcemente sul letto e lei a ‘gattoni’ si sfilò il grappolo e lo sistemò sulla testata. In quel modo potevo vedere la sua ‘passerina’ bella rosa poi quando le fui accanto le dissi: “posso leccartela tutta?” “si, disse lei, però adesso ho una voglia matta di gonfiare con la bocca almeno due palloni per rimpiazzare quelli che ho fatto scoppiare, li scegli tu e me li prepari ? “. Presi dal comodino un pallone trasparente con dei cuoricini stampati sopra e uno rosso con la faccia di un clown, ne consegnai uno a Marina e uno lo tenni per me, lo stirai ed incominciai a gonfiarlo. Lei mi guardava con una tenerezza unica, stando accoccolata sul mio petto e allungando la mano mi accarezzava il pisello. Poi quando il primo pallone raggiunse una discreta dimensione lo prese dalla mia bocca, lo guardò con dolcezza, lo baciò e disse: “ti farò diventare molto grosso, ma ti prometto che non ti farò scoppiare, sei molto bello e non meriti di far buuum !“ Marina mi consegnò il suo pallone sgonfio e allo stesso modo lo stirai e incominciai a gonfiarlo, senza staccare gli occhi da lei che con grossi respiri stava gonfiando il suo. La guardai mentre inspirava, le si gonfiavano i seni, le brillavano gli occhi e con le due mani teneva il pallone che si gonfiava sempre di più. Io mentre gonfiavo il mio, le accarezzavo la pisella, per poi passare ai seni e accarezzarle la guancia. Ad un certo punto lei si bloccò, guardò il suo pallone poi il mio e disse: “mettiti dietro di me, accarezzami i seni e gonfia il tuo pallone insieme a me. Mi piace da matti quando mi accarezzi i seni e mi mordicchi i lobi delle orecchie e ancora di più quando mi baci sul collo!”. Incominciai a gonfiare il mio pallone e a massaggiarle con le due mani i seni, ma mi accorgevo che man mano il pallone si gonfiava, facevo sempre più fatica a tenerlo fra le labbra. Ogni tanto usavo una mano per toglierlo di bocca, mordicchiavo Marina sui lobi delle orecchie, poi la baciavo sul collo e mi accorgevo che si bloccava nel gonfiare il pallone. Si girò verso di me e mi baciò con dolcezza, mi mostrò il suo pallone con le stelline, che era gonfio quasi fino all’imboccatura, guardò il mio con il clown e disse: “ce li scambiamo? Il tuo non è ancora bello gonfio e poi è più bello del mio!” “d’accordo Marina, però dovrò stare attento a gonfiare il tuo, perché l’hai quasi gonfiato al massimo, non vorrei che scoppiasse” “Ok, dagli solo due gonfiate, poi richiudilo e con quello massaggiami i seni, mi piace un sacco….!” Presi il suo pallone, gli diedi la prima gonfiata, la seconda, poi presi un elastico dal comodino e lo legai. Rimasi a guardare Marina che gonfiava il pallone, sentivo che i suoi seni si inturgidivano ad ogni gonfiata ed incominciai ad accarezzaglieli, prima con una mano e poi con il pallone. Lei per un attimo si fermò perché sentiva che il mio pisello si era drizzato nuovamente e premeva contro la sua passerina e mi disse: “Chi l’avrebbe mai detto che quando si gonfia un pallone a voi maschietti si gonfia il pisello e a noi i seni? E’ una sensazione bellissima, non trovi?” “sì davvero, e pensare che quando ti avevo invitata a casa mia per la prima volta a tradurre i raccontini, avevo una paura bestia che tu mi potessi deridere per questa mio ‘modo’ di praticare l’amore” “sciocchino, noi ragazze quando sogniamo di fare all’amore pensiamo al modo più dolce e romantico per farlo e se ti devo confessare uno dei miei sogni ricorrenti era quello di avere un fidanzato che in un giorno di Carnevale mi regalasse un bel palloncino colorato e nel farlo mi baciasse….”. Io ad un certo punto lo interruppi dicendo: “bella la tua serata, in seguito ti racconterò la mia, ma adesso riprendiamo il lavoro e selezioniamo altre foto e spezzoni di filmato da inserire in seguito nel sito!”. Dei miei filmati selezionai quello in cui Michela e io facevamo scoppiare i palloni che scendevano dal soffitto, quello in cui le accendevo la sigaretta e con quella ne faceva scoppiare altri, poi passai a visionare quelli che avevano girato le ragazze e li trovai molto sexy e provocatori, in effetti a volte guardare due ragazze che si scambiano un bacio saffico, e poi fanno scoppiare i loro palloni mi piaceva un sacco ! Anche Gianni mi sembrava gradisse la scelta delle foto e dei filmati, tanto e vero che esclamò : “mamma che bbbone, le nostre ragazze !” Terminata l’operazione di controllo e creato delle cartelle sul desktop, controllai la posta elettronica e vidi che c’era un messaggio da parte della ditta che mi aveva commissionato le foto relative alle lingerie e che avevo scattato a Michela nel nostro primo incontro. Mi confermavano il gradimento, mi davano il link del loro sito dove avevano piazzato le foto e un breve filmato che la riprendeva, confermandomi ulteriormente che le foto erano già state pubblicate su una rivista di moda a tiratura nazionale già in edicola e che avevano già provveduto a fare il bonifico sul mio conto corrente ! Andai immediatamente al link e visualizzai le foto e il filmato che avevo fatto a Michela, le trovai molto belle e anche a Gianni piacquero. Pensai subito di inviare una e-mail alla mia ragazza sul cellulare specificandole il link e il nome della rivista dove poteva vedere le sue foto. Feci l’operazione e attesi la risposta di Michela.