Mi chiamo Juan, ho 39 anni e questa è la storia di un incesto.
Bene, tutto ebbe inizio un giorno, quando la madre di Julio, zia di mia moglie, venne a casa una sera e chiese a mia moglie se poteva lasciare Julito con lei perché doveva andare al suo paese per 2 giorni e che doveva partire alle 4 del mattino, quindi avrebbe dovuto lasciarlo quella stessa notte per non dover andare in giro con il bambino svegliandolo a quell’ora del mattino. Mia moglie disse di sì, che non c’erano problemi perché Julito andava d’accordo con me (non abbiamo figli) e che comunque non c’erano problemi, e senza ulteriori indugi lo lasciò…
e se ne andò.
Da parte sua, Julio non disse una parola. Era molto felice, soprattutto perché lo abbiamo ricoperto di attenzioni e cibo: la sua stanza era tutta per lui e aveva la sua merenda. Quando lo feci sedere al tavolo, gli offrii dello yogurt in un bicchiere e lui mi disse che la benzina non gli piaceva molto. Mia moglie e io ridemmo. Gli disse che non era benzina, era yogurt. Non gli abbiamo dato alcuna importanza. Gli abbiamo offerto fragole e panna mescolate a mele, cereali e, ogni tanto, qualche pancake.
Dopo aver concluso, mia moglie gli disse dove sarebbe andata a dormire, gli tolse i pantaloncini, si infilò a letto in mutande e maglietta e andammo in camera nostra.
A mezzanotte ho sentito qualcuno che mi tirava le lenzuola e sorpresa era JULITO che iniziava a essere fastidioso (questo è quello che ho pensato in quel momento) e ci ha detto che era spaventato, quindi mia moglie gli ha detto di andare a letto con noi, io non ho detto niente, mi sono semplicemente girato dall’altra parte e così è stato il giorno dopo… Verso le sei del mattino mia moglie si è alzata e mi ha detto che si sarebbe preparata perché sarebbe andata a lavorare, alle 7 se n’è andata dicendomi che mi sarei preso cura di Julito, che avrei dovuto preparargli la colazione e bla, bla bla, ho detto di sì a tutto e sono tornato a dormire perché a quell’ora ero in vacanza.
Dopo un po’ ho sentito qualcuno attaccarsi a me, strofinarsi contro il mio pene e mi sono svegliato. Erano le morbide natiche di Julito. Si è accoccolato accanto a me. Che sensazione deliziosa e morbosa ho veramente provato. Mi sono posizionato in modo che il mio pene fosse al centro della piccola fessura del culo del ragazzo. Lui, da parte sua, come se si sentisse bene, teneva la coda alta, come se si sentisse bene, ma… non andava oltre.
Dopo un po’ mi alzai, mi feci una bella giacca e mi dimenticai della valigia.
Ho dato la colazione al bambino e tutto è tornato normale, solo quando mi ha chiesto se potevamo guardare un film e l’ho messo sulla videocassetta; parlava di bambini e ho iniziato a guardarlo insieme a lui.
Io indossavo solo boxer larghi e lui biancheria intima, quindi ero troppo pigra per vestirmi e vestirlo, ovviamente!!! Be’, ho detto che non saremmo andati da nessuna parte in particolare.
Mi sedetti sul divano e mi addormentai lentamente, mentre lui rideva e si godeva il cartone animato.
Dopo un po’ ho sentito qualcosa sullo stomaco che diceva: Forza cavallo, forza!!!! e mi sono svegliato e gli ho detto cosa stai facendo e lui mi ha detto che è quello che gli ha fatto il cowboy Woody, dai oggi sei il mio cavallo Jos… all’improvviso mi rendo conto che provo le stesse sensazioni della mattina a letto perché ho sentito la sua carne tenera e calda sulla mia pelle, e il mio cazzo inizia a indurirsi, ho iniziato a muovermi in modo tale che a poco a poco le sue natiche di Julito si stavano adattando al mio pene che era già eretto al 100%, lo sentiva, perché lo sentiva dannazione!!! Quella cosa di non sentirsi mai come un no!!! e si stava accomodando in un modo tale che mi ha fatto sentire ancora più morboso di quanto mi sentissi all’inizio… all’improvviso, è stato lui a dirmi “Zio, vado in bagno a farmi un bagno”, mi sono accaldato e pensando che fosse la cosa migliore da fare, ho detto di sì, e ho finito il gioco e quella situazione, qual è stata la mia sorpresa quando è tornato un minuto dopo e mi ha detto: “Zio, mi sono fatto la pipì addosso e l’acqua è fredda e… continuiamo a giocare a cowboy”, in quel momento non indossava più le mutande, era nudo, con il suo uccellino eretto, ho fatto finta di non dare importanza al fatto che fosse così e gli ho detto “Okay!” e si arrampica ma è andato a mettersi in cima al mio baule, Ah! Che bella sensazione, ora potevo sentire di più la sua pelle, in quel momento volevo togliermi i boxer ma non ho osato e cosa mi ha detto? Zio, vai in bagno e fai il bagno nudo, togliti i boxer e se l’acqua è fredda vieni così, non fare più il bagno e continuiamo a giocare.
Questo è quello che mi ha detto, quindi ho pensato: questo ragazzo sapeva già cosa stava facendo. Quella cosa dell’acqua fredda non è vera perché lo scaldabagno è acceso. Gli ho detto: OK!!! e sono andata in bagno e ho urlato!!! Oh quanto è fredda l’acqua e lui mi urla contro vieni così dobbiamo giocare, sono tornata indietro ma nuda e gli ho detto a cosa stiamo giocando e lui ha detto come se stessimo giocando, allora gli ho detto ma figliolo, sono nuda e anche tu e lui mi dice: così, non dirò niente, sarà il nostro segreto del gioco, ho capito allora che in qualche modo sapeva che qualcosa non andava e si stava facendo avanti giustificando il fatto, comunque, mi sono sistemata così com’ero e lui è salito su di me, ora mi sentivo ancora più ricca, mi stava cavalcando sopra e da solo si è strofinato il culo con il mio pene che era dritto e attaccato alla mia pancia, cosa che lo faceva strofinare tutto l’ano contro il pene, che sensazione di verità, di morbosità, di mistero, di lussuria, non so… Non riuscivo più a provare tanto piacere e gli ho detto, aspetta, vado in bagno, mi sono alzata e lui non riusciva a staccare gli occhi dal mio pene eretto, rosso per tutto quell’attrito, quando ero in bagno ho afferrato il tronco del mio pene e ho subito annusato la mia mano, odorava di sesso, di culo, ho sentito come se avesse un liquido viscoso, allora ho detto: questo ragazzo si sta divertendo… Sono tornata indietro e gli ho detto: sai che non giocherò più, mi ha chiesto: perché? (Ho dimenticato di dire che per tutto il tempo lui aveva il pene al 100%, un pene lungo appena 6 cm) e gli ho detto che mi fa male qui e ho indicato il mio pene e lui mi ha chiesto cosa non andasse e gli ho detto che mi faceva male e che avevo bisogno di qualche bacio per alleviarlo e sentirmi contenta e lui ha detto: se vuoi posso darteli, ma non dirlo a mia mamma perché mi ha detto di non farmi prendere da nessuno e tanto meno toccare nessuno.
Da parte mia, ero più che felice perché mi stava dando le linee guida da seguire nel gioco, e gli ho detto che era un patto, ma se dici qualcosa, dirò che sei stato tu a chiedermelo, giusto!!! Affare fatto, rispose.
Si è chinato davanti a me e se l’è messo in bocca, che pompino mi ha fatto il ragazzo e io facevo la finta ingenua, all’improvviso mi è venuto in mente qualcosa di strano e gli ho detto, vediamo, prima di continuare ti chiedo una cosa, e cosa dice, cosa mi chiederai, e io ho detto: l’hai mai fatto prima? Rimase pensieroso per un attimo e gli chiesi di nuovo la stessa cosa, ma questa volta con un tono che gli dava sicurezza per esprimersi e lui rispose… sì, il fidanzato di mia madre, Alberto, me lo ha fatto… per un attimo mi sono arrabbiata, ma ho reagito perché stavo praticamente facendo la stessa cosa a lui… e ho detto: Quando? e mi ha detto: quasi tutti i pomeriggi mia mamma non torna a casa presto dal lavoro, ma questo è un segreto tra me e lui e te lo sto già dicendo, amico, me l’ha detto, è stato allora che mi sono detto, quindi sai, stronzo, e gli ho chiesto: e ti palpeggia il sederino? e lui mi ha risposto: sì e mi mette dentro il suo “aeroplanino”… cosa intendi per aeroplanino? Ho chiesto: quale piccolo aereo? Gliel’ho chiesto di nuovo e lui mi ha risposto: sì, il tuo aeroplanino, Alberto mi dice che si chiama così e mi dice che il suo aeroplanino è tenuto nella sua casetta che ho alle calcagna… ah!!! Ho capito, (quel bastardo, la prossima volta che lo vedo gli dico se posso salvare il mio aereo hehehehehe, ho riso dentro di me) Ma abbiamo continuato a chiacchierare, è stato allora che la mia febbre è scesa e all’improvviso mi ha detto: Oh guarda! Il tuo piccolo aereo è già morto e cosa dico, perché è morto? Perché questo è quello che succede ad Alberto, quando me lo tiene da parte, spesso va nella sua casetta e mi dice che ha troppa benzina e me la tira addosso ed è allora che muore, questo è quello che succede ad Alberto (hehehehehe di nuovo ho pensato a quel bastardo di Alberto, a come ha fatto a fare tutto a Julito) Stavo pensando a questo quando sono stato strappato dai miei pensieri da un commento fatto dal ragazzo: Ehi, amico, il tuo aereo è più piccolo di quello di Alberto (ho quasi iniziato a ridere), perché? Ho chiesto: È davvero grande, gli fa male quando lo mette via nella sua casetta, beh, all’inizio, ma poi gliel’ho lasciato fare. Molte volte Alberto dice che sta parcheggiando e che la benzina esce solo in quel modo… e gli fa male quando la mette via? Gli ho chiesto e cosa mi ha detto all’inizio ma poi mi sono sentita bene… quel commento mi ha fatto venire di nuovo un’erezione e gli ho detto e mi lasceresti tenere il mio aeroplanino per te (ho riso dentro di me perché se lo chiamassi aereo non mi crederebbe, beh non sono così sfortunata, ma questo Alberto deve avere qualcosa di grosso perché il ragazzo mi ha paragonata e con i miei 16 cm non mi sento tanto male, inoltre è un po’ grosso, ma senza dubbio Alberto sarebbe più grande, ho capito) e lui dice di sì ma di non dirlo a nessuno promettimelo perché Alberto mi dice che i grandi come mia mamma vedono questo gioco come brutto, gliel’ho promesso di nuovo e senza ulteriori indugi, gli ho chiesto se voleva tenere il mio aeroplanino nella sua boccuccia che voleva scaricare la benzina e lui dice di sì!!! ma bevi tutta la benzina, ok? E lei risponde di sì… Le metto il pene nella piccola bocca, che era quella con solo la punta e 4 cm di spazio per lei. In quel momento ero già molto eccitato per tutta quella morbosità e sentivo le vene del mio pene gonfiarsi come se volessero esplodere e le dissi che stava arrivando la benzina…
Lui ha spalancato la bocca e boom, che sborra deliziosa, ha bevuto tutto il latte (benzina per lui) e io gli ho detto, ufffff, ti è piaciuta la benzina e quello che mi ha detto… Quella di Alberto ha un sapore dolce, ha un sapore amaro ecco perché non mi piace, la tua è davvero buona, sa di yogurt… hehehehehe accidenti ragazzo, avevi ragione ieri sera quando hai detto che non ti piaceva la benzina quando mia moglie ti ha offerto lo yogurt, fino a quel momento avevo capito)
Una volta passata la mia morbilità ne volevo ancora e gli ho detto, ehi, lasciami tenere il mio aereo, sì, e lui ha detto okay… si è messo a quattro zampe, (il bastardo lo sapeva già) il mio pene ha ripreso forza e lui l’ha preso.
Ho iniziato a metterlo dentro, che bel culo, caldo, giovane, nuovo, ben lubrificato, bruciava al fottuto ragazzino, a poco a poco l’ho fatto, volevo godermela, e cavolo se lo facevo, lui da parte sua, faceva male e si è ritirato alle prime spinte, mi ha detto di andarci piano (io dicevo dentro di me: no, il mio aereo era piccolo, ehehehehe ora trattienilo, bastardo) ma a poco a poco si è abituato e una volta passato il dolore ho lasciato andare tutto, bello, bello, bello, lui ha solo spinto, quello che ho fatto dopo è stato baciargli il collo, le tette, la schiena, più che potevo baciare, una situazione che lo ha fatto cedere completamente, era a 1000 perché solo lui teneva il suo nuovo aereo, e mi ha detto, più uomo, tienilo di più, sì figliolo, sì….
Gli ho detto… ahhhhhhhh, ahhhhhhhhh, suoni l’aereo meglio di Alberto, mi piaceeeee…
L’ho tirato fuori quasi tutto e l’ho rimesso dentro, lui mi ha detto solo che non aveva la forza, ma nonostante ciò ho continuato per altri 10 minuti circa, finché non ho sentito avvicinarsi la mia prossima eiaculazione e gli ho detto che la benzina stava arrivando Julito, stava arrivando e lui me l’ha detto!!!!! Buttalo via subito! Buttalo via, amico! e boom sono venuto dentro di lui, che sensazione… che momento, che esperienza.
Dopo siamo rimasti sdraiati abbracciati con il mio cazzo ancora dentro di lui, dopo 15 minuti mi sono alzata e l’ho invitato a fare una doccia, così abbiamo fatto, ma prima ha deciso che voleva sedersi sul water e fare la cacca e mentre defecava io ho fatto la doccia, quando si è seduto mi ha detto “Wow amico, quanta benzina mi hai versato addosso, guarda, è tanta!!!” Sono andato in bagno e sì, gli avevo inondato il culo di latte e beh, tutto quello che entra deve uscire e quel liquido che lui chiamava benzina è uscito…
L’ho vestito, mi sono vestita e siamo usciti a fare una passeggiata, ma non prima di avergli fatto promettere di non dire niente e così è stato, ora capisco che sapeva tutto, era un bambino molto portato per il sesso, perché ora che è più grande ho conosciuto situazioni con alcuni amici del quartiere che avevano la mia età, che si sono divertiti come mi sono divertita io per 2 anni, dopo che sua madre si è sposata con una certa Roman, perché una volta ha trovato Alberto che faceva delle “cose” al ragazzo e per non creare scandali lui se n’è andato dalla sua vita, ma lo stesso Julito ha detto a sua madre che era la prima volta, il che non era vero, per questo dico che si è goduto quella situazione.
Ora, attraverso le sue parole, mi raccontò nei minimi dettagli alcune esperienze avute con Ramón. Un pomeriggio, quando lo invitai a mangiare un gelato (non yogurt o benzina), mi raccontò che spiava Ramón mentre faceva il bagno o mentre dormiva e gli strofinava la pancia mentre sua madre non c’era… ma questa è un’altra storia su Julito.