L’ESSENZA

“La sua ubbidienza si esprime anche col suo silenzio…”

Padrone:
Finalmente è arrivata.
Chiude il portone, sale le scale.
Maschero la mia impazienza. Voglio che sia Lei a mettersi in punta di piedi per chiedere un bacio. Chiede sempre permesso per entrare, anche se ormai è di casa, sa dove dirigersi, sa già che mentre depone borsa e soprabito le mie mani non indugeranno per prendere possesso di Lei.

Schiava:
Adoro l’attesa dell’attimo in cui il mio Padrone, mentre gli volgo la schiena, prende possesso delle mie natiche e le accarezza. Un brivido di piacere mi attraversa dalla testa ai piedi, il cervello è già ubriaco e gli ormoni sono già li in fila per fare festa.
È solo l’inizio di una sessione come tanta altre, che non sarà la copia di nessuna delle precedenti.

Padrone:
La mia Schiava è impaziente, ha già l’acquolina in bocca pensando al mio cazzo da estrarre delicatamente dai pantaloni, spera che glielo lasci ciucciare a volontà e mi rivolge gli occhi sorridenti e imploranti, speranzosa.

S.:
Sono ingorda e vorrei tutto da dal mio Padrone, del mio Padrone: i baci profondi da togliere il respiro, gli abbracci, le Sue mani che percorrono il mio corpo, il Suo cazzo duro e caldo, vigoroso, liscio pronto ad essere avvolto dalle mie labbra, inumidito dalla mia saliva, gustato dalla mia lingua come il primo giorno ma, oggi, con immensa più intensità!
Sono avida, non me ne staccherei mai ed è tutto mio per gentile concessione del Mio Adorato Padrone!

P.:
So che la tensione le ha seccato la lingua, le do il tempo che le occorre per avvolgermi di saliva. Poi le prendo la testa e le affondo il cazzo in gola. Adoro l’attimo in cui supera il palato, il mio glande avverte una pressione diversa, la sento contrarre tutto il corpo per resistere alla sensazione di vomito. So che vuole dimostrarmi quant’è brava a resistere il più possibile, restando piena di me fino in fondo. La sua ubbidienza si esprime anche col suo silenzio. Non solo perché ha la gola piena del mio cazzo; è silenzio di attesa, dei miei ordini e della mia approvazione.

S.: La Sua voce mi penetra lentamente nella mente, si amplifica, si espande, la invade, la sovrasta, ne fa ciò che vuole e io resto rapita da ogni singola vocale, consonante e più ascolto, più desidero sentirlo parlare, diventa come una droga che dà gioia totale, senza riserve.

P.: A volte la lascio fare, mi abbandono al piacere della sua bocca che mi avvolge, mi inghiotte, gode del mio cazzo che la riempie e se lo spinge sempre più in gola. Ma talvolta mi ricorda il nostro ruolo: non devo lasciarle troppa iniziativa, sono io che esigo di essere inghiottito, sono io che le devo dare il ritmo e i tempi! Allora l’afferro per i capelli, la blocco contro di me e la forzo a tenermi dentro, sempre di più, a resistere finché si sente sempre più brava, sicura e pronta a tutto.
E come un cagnolino che porge il guinzaglio al Padrone, la mia Schiava mi ricorda, ogni tanto, che devo batterla e lasciarle sul corpo e nella mente i segni tangibili della sua sottomissione. Anche se non ha fatto nulla per cui la debba punire, ma lo sferzare della frusta e delle vergate le passa dalla pelle alla mente e le invade tutto il corpo, predisponendola a farsi riempire in ogni dove.

S.: Un giorno come un altro, in una sessione, mentre mi dedicavo al piacere del Suo cazzo, gli ho preso dolcemente le mani e le ho accompagnate sopra la mia testa, senza dire nulla. Lui ha capito e tenendomi ferma, hai spinto … di più, di più… eccitazione pura che non saprei come descrivere …..estasi totale!!!!
La Sua frusta, costruita con le Sue abili mani e la Sua pazienza, quanto mi piace sentirla sulla pelle, senza mai dire “basta”! Mi eccita non solo sentirla battere sul corpo, ma anche accarezzarla, averla accanto a me sul letto, mentre mi fa altro … Quante volte l’ho afferrata per porgergliela, un invito esplicito per usarla ancora, di più…
Ogni Suo gesto per me è fonte di infinito piacere, che sia una frustata, una vergata, una carezza, una sculacciata. Con ogni azione riesce sempre a evidenziare la Femmina, la Troia, la Puttana che è in me e sono Sua, solo per Lui!!!

P.: Se la lasciassi fare, starebbe sempre col mio cazzo in bocca, come una bimba col ciuccio. Ma per farla crescere, per il mio e anche il suo piacere, devo montarla. Aprirla e riempirla. Sentire la sua mente che non desidera altro che donarmi il corpo. Resistendo al dolore, alla paura, alla vergogna. Superando tabù e andando oltre a tutto ciò che le sembrava insuperabile. Così il mio volere diventa il suo potere: il potere di entrare nella mia casa come una donna qualsiasi e uscire a testa alta perché è riuscita a diventare una Schiava.

S.: Voglio dimostrargli che mi può prendere in ogni modo e in ogni dove con decisione, usarmi in qualsiasi posizione, legata mente e corpo. Gli porgo mani e caviglie, Lui annoda e io mi eccito sempre più, sento la figa bagnata, che si dilata pronta ad accoglierlo semmai fosse lei la prescelta e se cosi non è, l’altro forellino si rilassa per accogliere il Suo cazzo con dolcezza e remissione. Pregustando l’attimo della prima dilatazione, lentamente, mi sento sempre più riempita, lo avvolgo e contraendomi, voglio fargli sentire che lo Desidero, che sono felice di essere sottomessa, di servirlo, di donargli piacere, anche a prezzo del mio dolore.

P.: nulla di più gratificante che sentirla totalmente docile e sottomessa. Girarla, rivoltarla, prenderla con sempre maggior foga e violenza mentre i Suoi lievi gemiti di dolore si mutano in gemiti di piacere, ma sempre discretamente, sommessamente, non vuole mostrarsi troppo invadente, sa che deve essere il Mio oggetto, che conserverà il Suo premio, il mio seme – se glielo donerò; non è scontato – dentro il Suo corpo, per nutrirle la mente di Me.

S.: sono come una Bimba che arriva sorridente perché sa che sta per entrare in un mondo dove esiste solo il Piacere allo stato puro e quando purtroppo giunge il momento di andare via è sempre sorridente, perché porta dentro di sé parte del suo padrone, è avvolta dalla Sua Essenza, che non può essere toccata con mano, ma che è diventata una seconda pelle.
Forse sono di parte, ma non gli trovo un difetto, è stato ed è tanto paziente con me ed io cerco di ripagare tutto ciò, con la dedizione assoluta al Suo Piacere, perché io godo nel sentire quanto Lui gode.

P.: mi ritengo molto fortunato per aver trovato la Schiava ideale, vogliosa di servirmi e di farmi godere senza nessun’altra ricompensa che quella di sentirmi soddisfatto ed appagato. Ci siamo capiti subito, l’intesa è stata totale e immediata già alla prima sessione, il Nostro percorso è proseguito nel tempo, affinando la conoscenza, intensificando e ampliando ogni singola azione intrapresa, che fosse sul letto, in cantina, in soffitta, in cucina, appesa … bendata o ad occhi nudi, col suo sguardo sempre estasiato perché è entrata in un mondo solo sognato e infine realizzato.

S.: Mi sono spesso chiesta se gli altri rapporti Dom/sub sono eccitanti, unici e intensi come il Nostro. Spero per loro di si, ma egoisticamente io mi godo totalmente il “mio”!
Quanto è complicato spiegare agli altri che il Nostro amore per il BDSM è qualcosa di meraviglioso, superbo, senza limiti, senza paure.
Non posso gridare al mondo quanto sia felice di appartenere al Mio padrone, ma spero che su A69 qualcuno possa essere incuriosito da questo nostro mondo, senza temerlo.

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BDSM

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