“Il professore compiaciuto dalla presenza della mia ragazza disse; “Questo pomeriggio vieni nel mio studio vediamo cosa si può fare…”
Anche se siamo felicemente sposati, non nascondo che con la complicità di
mia moglie e con la sua figa, ha spalancato molte porte…della mia carriera. Sin dai tempi dell’università per il suo piacere e anche per il mio, contribuì a farmi superare molti esami. Ricordo che una volta avevo problemi in famiglia e questo mi permetteva di studiare poco, arrivavo agli esami sempre impreparato, e per mia fortuna c’èra la mia ragazza. “ora la mia cara mogliettina.” Che mi dava una mano anzi dava la sua figa… ricordo che avevo un esame importante, un po’ per il tempo un po’ per i problemi non studiavo come dovevo, per i problemi di famiglia e per l’avvicinamento dell’esame me né andai un po’ in depressione. La mia ragazza vedeva che stavo attraversando un brutto periodo, e con la mia tristezza mi portavo dietro anche lei. Un giorno coccolandomi e tranquilizandomi mi disse; “dai non ti preoccupare che ci vado io a parlare con il professore.” Il giorno stesso la mia ragazza incrociò il professore in facoltà, e gli espose il mio problema. Il professore compiaciuto dalla presenza della mia ragazza disse; “Questo pomeriggio vieni nel mio studio vediamo cosa si può fare.” Tornò a casa e la mia ragazza me né parlò che aveva incontrato il professore e che per il pomeriggio l’aveva fissato un appuntamento. Da come si era vestita capii subito dove voleva andare a parare….non dissi niente anche perché sapevo che si sarebbe fatta scopare dal professore, e a me piaceva quella situazione sia per l’esame sia per il mio piacere….per l’occasione indossò una gonna nera, camicetta grigia, collant neri con stivali. Lei mi disse; “Se andava bene vestita cosi per l’appuntamento con il professore” gli risposi di si, perché era terribilmente provocante con quei vestiti. Andò allo studio del professore e venne accolta da un distinto signore sui sessanta’anni, quasi non lo riconosceva anche il professore si era preparato per l’occasione… in fondo si sapeva già come andava a finire… Parlarono un po’ di me, né parlavano proprio poco perché l’attenzione del professore cadde subito sulle gambe e il seno prosperoso della mia ragazza. Lui iniziò a tempestarla di complimenti…. Approfittando che il professore distaccò un po’ gli occhi su di lei, la mia ragazza si sbottonò un altro po’ la camicetta lasciando intravedere il pizzo nero del reggiseno, il professore se né accorse e per vedere ancora più a fondo la scollatura della camicetta, si alzò dalla scrivania e raggiunse dall’altra parte la mia ragazza. Lanciando occhiate ancora più profonde gli disse; “Il nero ti dona moltissimo.” Con la scusa di fargli vedere un elaborato si sedette vicino a lei, la mia ragazza provocante com’era scavallò le gambe e le allargò un po’, quasi ad invitare il professore a infilargli la mano sotto la gonna. Il professore non perse tempo appoggiandole la mano sopra al ginocchia disse; “Per il tuo ragazzo si può fare qualcosa.” Mentre gli spiegava le modalità dell’elaborato intrufolava sempre di più la mano sotto la gonna….iniziò a palparle il seno infilando la mano nella camicetta disse; “siediti sulle mie ginocchia voglio sentire come è morbido il tuo seno.” La mia ragazza ubbidì subito, una mano incominciava ad assaggiare la durezza dei capezzoloni e l’altra mano scivolò lenta sotto la gonna, finche non incontrò il perizoma e i collant già tutti bagnati, prese a strusciare con un dito la figa della mia ragazza, il dito scorreva sempre più veloce, entrambi erano eccitati, infilandola la lingua nell’orecchio il professore disse; “Senti come sei bagnata…sei una vera porcellina… adesso voglio vedere il tuo bel culetto” la fece alzare e la fece appoggiare le mani sulla scrivania, le alzò la gonna e la divaricò un po’ le gambe e iniziò una lenta e dolcissima leccata di gambe, dopo che la lingua del professore assaporò tutte le parti delle gambe della mia ragazza, le abbassò i collant con un dito scostò il lembo del perizoma e con un altro dito incominciò ad esplorare la figa bagnatissima della mia ragazza. Era eccitata ed emetteva dei gridolini di godimento…”Voglio il tuo cazzo…lo voglio dentro” “Stai buona che ora ti accontento…. Il professore girò la mia ragazza e la invitò a inginocchiarsi, tirò fuori il cazzo che aveva delle notevoli dimensioni ma ancora un po’ moscio…e lo appoggiò sulle labbra della mia ragazza, la porcellina lo risucchiò immediatamente se lo voleva far indurire dentro la bocca….il professore affanosamente con un filo di voce disse; “Ti piace? sei una bella troietta…ti piace il cazzo grosso…. e ora io te le infilo tutto dentro….” La cinse per un fianco e la condusse con se verso il bagno, poi la mano che cingeva il fianco non potè fare a meno di scivolare verso il culetto di lei, meravigliosamente sodo, lo palpò per bene e poi il medio cercò di insinuarsi nel buchetto. Le disse di posizionarsi sul bidet…“Ma cosa vuoi farmi?…”
“Voglio depilare quella tua bella fighetta….”Prima le fece un’accurato bidet con l’acqua calda poi le spalmò della crema dopodiché con un rasoio iniziò a raderla.
Alla fine si rese conto di aver fatto un buon lavoro e anche alla mia ragazza in fin dei conti la cosa non dispiaceva più di tanto. Dopo questa pratica la mia ragazza notò con meraviglia che il cazzo del professore s’indurì e s’ingrossò enormemente…..La ricondusse nuovamente nello studio e la fece adagiare sul divano, e le allargò le gambe e iniziò una lunga e accurata leccata della figa della mia ragazza. Dopo un pò che la porcella felicemente raggiunse il primo orgasmo. Il professore disse; “Adesso tocca a te” Lei gli abbassò i pantaloni e poi lo tirò fuori dalle mutande, adesso era duro come la pietra e pure di grossa dimensione, se lo infilò in bocca iniziando a leccarlo e ciucciarlo.
“Brava sei una gran pompinara” le prese la testa e tenendola ferma iniziò a scoparla in bocca non durò a lungo, dette qualche altra spinta e poi sborrò dentro la sua bocca. La mia ragazza non pensava che a quell’età uno potesse avere dentro di se tanta sborra, non se l’aspettava e per poco non affogava, poi una volta ripresa la calma e ingoiò tutto fino all’ultima goccia…. Il professore affannosamente disse, “Sei fantastica….” Sodisffatta del suo piacere e per quello che aveva fatto per me. La mia ragazza prese i vestiti e disse;”Professore adesso devo andare” e lui con tutta calma, disse;“Rilassati e non avere furia, adesso voglio esaminare per bene quel tuo bel culetto. Girati” La fece sdraiare prona sul divano e subito lui le fù accanto.
“Hai un culetto meraviglioso” Si insalivò un dito e poi lo infilò deciso nel buchetto.“Ahi… così mi fai male….”“Proprio per questo è più eccitante”
Prese a farlo scorrere in su e in giù tra i lamenti di lei, poi ce ne infilò due e infine tre.
“No adesso basta… mi spacchi in due così…basta ti prego…”
“Non lamentarti tanto lo so che ti piace……” mentre le dita di una mano agiva nel culetto di lei, con l’altra iniziò a strusciarle il clitoride. Lentamente lei iniziò a godere, spingeva indietro il sedere, voleva godere e infatti poco dopo raggiunse un nuovo orgasmo.
Nel frattempo il professore aveva raggiunto una nuova erezione e senza aspettare oltre si posizionò sopra di lei e la penetrò nella fighetta. Cominciò a scoparla come un forsennato entrava e usciva con l’impeto di un ventenne era ormai prossimo al godimento si sfilò da dentro di lei e le sborrò sulla schiena.”Sei proprio una bel troietta…e fortunato il tuo ragazzo, sei bravissima” indicando il suo cazzo che stava prendendo nuovamente vigore. “Vieni succhiamelo nuovamente… voglio che mi diventi nuovamente duro…. bello duro per quello che voglio fare….”
La mia ragazza pur intuendo le sue intenzioni non protestò e si mise a succhiare nuovamente il cazzo….quando fu nuovamente turgido “Adesso mettiti prona e alza bene quel culetto……..”“Si però fai piano……” il professore ribatte, “Ma come le mie dita sono entrate facilmente nel tuo buchetto vuol dire che è abituato e non sono il primo Ecco…lo senti stà entrando dentro…. ah…come é stretto…..” “Ahh… si… piano…. si……”La mia ragazza iniziò a muovere indietro il suo culetto…. lo voleva tutto dentro…Il professore mentre la inculava prese anche a masturbarla… strusciandole il clitoride… cosa che fece godere maggiormente la mia ragazza. Il professore era ormai prossimo a una nuova eiaculazione…la fece girare e dopo essersi smanettato il cazzo.. le sborrò sul viso….” La mia ragazza che era ormai in preda ad un raptus di godimento..prese a leccare le gocce di sperma che le colavano sul viso. Il professore ormai sfinito con un filo di voce disse; “Sei proprio una bella porcella…è stato fantastico.” La mia ragazza pulendo con la lingua le ultime goccie di sperma dal cazzo moscio del professore disse maliziosamente. ”Professore per l’elaborato del mio ragazzo?” Lui rispose, mettendole una mano sulla bella figa tutta depilata e tutta bagnata… “Non ti preoccupare adesso contatto il mio assistente e tra qualche giorno e pronto.” La porcella della mia ragazza tornò subito da me per raccontarmi per filo e per segno tutto quello che era successo con il professore…..Poi si tolse la gonna e la camicetta, si abbassò i collant e perizoma, e disse; “Guarda la mia fighetta tutta depilata ti piace? E stato il professore,dai leccale che c’è ancora l’odore del suo cazzo.” Non battei ciglio m’inginocchiai e incominciai a leccare la figa depilata della mia ragazza. Poi si girò di spalle e volle che con la lingua le pulivo la schiena perché era sporca dalla sborra del professore….entrambi ci eccitammo da pazzi…tanto che scopammo per tutta la notte….Dopo qualche giorno arrivò la telefonata del professore,dicendo alla mia ragazza che se voleva passare per lo studio,perché l’elaborato era pronto…con la mia ragazza fantasticammo con la mente cosa sarebbe successo andando a prendere l’elaborato dal professore…dopo tutte le nostre fantasie erotiche decidemmo che era il caso di fare un regalo al professore. Il regalo consisteva che la mia ragazza si sarebbe vestita supersexy al ritiro dell’elaborato,cosi fu. Il giorno del ritiro la mia ragazza si combinò veramente molto sexy e provocante…per l’occasione indosso una cortissima gonna nera con un vertiginoso spacco,una canotta molto scollata sempre nera,un completino supersexy di pizzo nero,e autoreggenti rigorosamente neri con relative scarpe con tacco a spillo, si truccò abbondantemente, proprio da gran toiettta…e si avviò allo studio del professore. Suonò alla porta, e il professore le venne ad aprire. Esordì dandole un bacio casto sulla guancia e dicendo “Sei meravigliosamente stupenda” Nello studio c’èra un altro signore distinto brizzolato sulla cinquantina, il professore li presentò dicendo che era il suo assistente, e che aveva appena portato l’elaborato… Il professore fece accomodare la mia ragazza sul divano e disse; “Il mio assistente oltre a portare l’elaborato ha anche portato una bottiglia di champagne dobbiamo festeggiare l’esame del tuo ragazzo” Il professore raggiunse la mia ragazza e si sedette a fianco, scavallando le gambe e infilando una mano sotto la gonna della troietta, si rivolse al suo assistente dicendo: “Dobbiamo dare una mano al suo ragazzo a seri problemi” intanto l’assistente si avvicinò a loro con i bicchieri e la bottiglia di champagne, infilando la mano nella canotta della mia ragazza replico: “Aiuteremo il tuo ragazzo molto volentieri” il professore lasciò per un attimo la fighetta della mia ragazza e stappò la bottiglia. Versò lo champagne nei bicchieri e brindarono, “All’ esame del tuo ragazzo” intanto l’assistente a sua volta volle castatare la fracidità della fighetta e infilò anche lui la mano sotto la gonna esclamando: “ è già bella e tutta bagnata la figa di questa porcellina” il professore allargò le gambe della mia ragazza e spostò con un dito il lembo del perizoma e rivolgiendosi all’assistente disse: “Vedi che bella fighetta tutta bagnata lo rasata io ti piace?” Si mi piace introducendola il dito dentro…. In un battibaleno si trovarono tutti e tre quasi nudi la mia ragazza rimase con il perizoma reggiseno e autoreggenti, e i due professori in mutande. Dal gonfiore delle mutande i due erano già belli e duri, la mia ragazza se né accorse e palpandoli per costatare la durezza dei cazzi esclamo: “Ma avete preso qualche pastiglia di viagra?” il professore rispose di no, prendendo la bottigli in mano e smorzando il discorso disse: “dai facciamo un altro brindisi per l’esame del tuo ragazzo” E brindavano di nuovo al mio esame…mentre l’atmosfera si faceva sempre più calda….ad un tratto la mia troietta fece una proposta: “Che ne dite se viene anche il mio ragazzo a brindare al suo esame?” i due si guardarono negli occhi, e il professore rispose: “Perché no,più siamo e meglio è” La mia ragazza prese il telefonino e mi chiamò. Come un fulmine subito gli raggiunsi…Arrivai allo studio e mi venne ad aprire il professore, mi bloccai sulla porta nel vedere la troietta della mia ragazza chinata con la bocca sul cazzo dell’assistente, si tolse il cazzo dalla bocca e mi disse: “Vieni che ti presento i professori.” Mi avvicinai al divano e il professore mi offri un bicchiere di champagne dicendomi: “complimenti per la tua ragazza, però adesso dobbiamo festeggiare il tuo esame.”Adesso la troietta si trovava con il professore dietro che le toccava i seni stringendole i capezzoli, e l’assistente che sempre seduto passava le sue mani lungo le cosce fino ad arrivare al perizoma che cominciò a sfilare.
Frattanto la troietta si ritrovò in mano il cazzo durissimo, di notevoli dimensioni dell’assistente, io nel frattempo mi gustavo la cosa in attesa di intervenire a mia volta..” Il professore girò la porcella e la fece sedere sul divano in modo da presentarle l’uccello all’altezza della bocca, a sua volta la mia ragazza non si fece pregare e cominciò un pompino delizioso…Io iniziai a spogliarmi il mio cazzo era durissimo…intanto l’assistente sedutosi a lato della mia ragazza, le carezzava la figa che cominciava a sbrodolare, io seduto dall’altra parte le stringevo le tette pizzicando i grossi capezzoli… Lei si staccò dal cazzo del professore e sdraiatasi sul divano offrì la sua figa all’assistente che senza farsi pregare la frugò con la sua lingua, io spostandomi le offrii il mio cazzo da succhiare, sentivo la troietta mugolare di piacere, il professore si avvicino al divano e la mia ragazza cominciò a segarlo dolcemente. Il mio cazzo e quello del professore si davano il cambio nella bocca della troietta che aveva già avuto il primo orgasmo ad opera dell’assistente e della sua lingua aiutato anche dall’inserimento delle dita sia nella figa che nel culetto di lei. L’assistente si sdraiò sul divano e la mia ragazza si impalò sul cazzo durissimo dell’assistente, mentre io da una parte e il professore dall’altra continuavamo a farcelo menare e a ciucciare.
“È una bella maiala la tua ragazza!” mi disse il professore, mentre il suo cazzo durissimo scivolava in profondità nella bocca della troietta. Dopo essersi fatta stantuffare dall’assistente, ed aver abbondantemente goduto, la porcellina fece sedere il professore sul divano e si posizionò a cavalcioni, girandosi verso di me e l’assistente, e si fece infilare tutto quel cazzo dentro la figa ormai allagata,il professore stringendola ai fianchi le impresse un ritmo che dapprima dolce si trasformo in una incredibile cavalcata, cosa che però, non impedì alla troietta di spompinare il cazzo dell’assistente ed il mio. Andammo avanti per alcuni minuti, e la troietta ebbe i suoi meritati orgasmi, quindi si girò e, sedendomi sul divano si avvinghiò a me dandomi accesso alla sua figa. “Ho ancora un buchino libero!” disse, “C’è qualcuno che me lo vuole occupare?”. Il professore si offrì di accontentarla, puntò la cappella grossa e violacea sul buchino lubrificato dalle sborrate della troietta e spinse penetrandola quasi con un’unica spinta. La porcella emise un sospiro di godimento, le gocce di sudore le imperlavano la fronte, godeva come una pazza, io sentivo il cazzo del professore che scivolava contro il mio separato da una sottile parete vaginale.
Sincronizzati come un orologio, sbattevamo la mia ragazza, mentre lei succhiava il cazzo dell’assistente. Sempre con il cazzo in bocca la sentimmo urlare in maniera soffocata mentre godeva, ci sfilammo da dentro di lei che messasi a pecorina si fece penetrare dall’assistente che alternava le corse nel culo con quelle nella figa.“Sto venendo!” mormorò l’assistente, cosicché mentre lui usciva dalla figa della mia ragazza lei si girava sedendosi sul divano per farsi riempire la bocca di calda sborra,il professore si avvicinò a lei e prendendola per i capelli la obbligò a inghiottire il suo cazzo che non tardò a riempirle la bocca, non una goccia andò sprecata di quel liquido.Quando fu la mia volta di godere mi posi di fronte a la troietta e messole il cazzo in bocca le sborrai copiosamente in gola. Sfiniti tutti e quattro ci sedemmo sul divano. Il professore prese nuovamente la bottiglia di champagne e i bicchieri, si rivolse a me e disse: “Brindiamo nuovamente al tuo esame” non nascondo che ci furono molti altri. “Brindisi sempre con l’aiuto della mia ragazza.” Fino alla tesi e al conseguimento della mia tanto piacevole laurea…..
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