LE CIMINIERE

Cerco la malinconia del tempo andato,

le ciminiere, donde salivano le nuvole nere,

tristi, quanto gli occhi di lei,

che piansero

quando si separarono dal grattacieli della città,

le fabbriche erano grigie,

passava gente senza lacrime,

i volti rugosi, sembravano anime,

ad un tratto, una Vespa

spuntava da dietro un angolo,

non passava un angelo,

erano due giovani amanti,

sorridenti e stanchi

delle nuvole,

del grigiore,

dei palazzi senza cuore.

Una folla senza nome

esce dall’opificio,

chiacchierano, spingono, stridono,

due innamorati si baciano sulla bocca,

io ti chiamo, ma tu più non mi rispondi

perché un altro uomo

ha già sciolto i tuoi bei veli.

Erano le ciminiere della città grigia,

lei portava con sé quella valigia,

una Bugatti rossa, un sospiro, una partenza,

una gonna che carezzava il ginocchio,

ancor ti voglio.


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Poesia Erotica

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