LA VENDETTA DI GIULIA

“Quasi contemporaneamente anche Riccardo le eiacula in bocca, e lei si gode lo sperma del marito non facendo cadere nemmeno una goccia sul divano…”

Sono oramai passati tre mesi da quando io e Riccardo ci incontrammo
con Sofia e Fanny.
Inaspettatamente lui mi chiama e mi invita a casa sua la domenica, per vedere insieme la partita. Con piacere accetto, è un’occasione per salutare la moglie, Giulia, un donna carina e gentile, 33 anni ma dall’aspetto di una ventenne, con un fisico asciutto e il carattere sempre allegro. Così la domenica subito dopo pranzo mi presento a casa loro. Mi apre Giulia, e nel salutarci noto qualcosa di strano, lei molto più affettuosa del solito e Riccardo un po’ a disagio. Non do molto importanza alla cosa, e visto che la partita sta per iniziare ci accomodiamo in salotto. I figli non ci sono, restano dai nonni ogni weekend. Giulia ci serve il caffè, fumiamo tutti e tre, ma l’attegiamento di Riccardo non mi convince. E’ strano, un po’ agitato e taciturno, di solito quando vede la partita impreca ad ogni errore o torto arbitrale: oggi no, eppure Il Napoli non gioca bene!!
Finito il primo tempo Riccardo dice che va a comprare le sigarette, ma io gli dico che non è necessario: – fumiamo le mie!
Ma lui insiste, per andare al distributore all’angolo ci vogliono pochi minutie per l’inizio del secondo tempo rientra sicuramente. Mi propongo di accompagnarlo, ma contemporaneamente lui e lei mi chiedono di aspettarlo a casa.
Esce e Giulia si siede accanto a me. Parliamo un po’ di come va la vita, dei figli e del rapporto con i nostri partner. poi diretta mi chiede:
– Mi racconti della scopata che tu e mio marito vi siete fatti con quelle due ragazze sudamericane a Napoli?
– Rimasi un attimo in silenzio, non immaginavo minimamente che lei sapesse.
– E’ stata una bravata, solo voglia di evadere per provare un brivido nuovo, certamente non abbiamo alcuna intenzione di rifare- le risposi.
– E non ti pare che è una mancanza di rispetto verso me e tua moglie? –
– Si è vero, abbiamo sbagliato ma ti ripeto che io e Riccardo ne abbiamo parlato e deciso che non ci sarà alcun seguito.-
– E se noi avremmo voluto partecipare ad un’orgia? Ve lo siete chiesto?-
Rimasi senza parole, dicendole che era inutile ritornarci sopra, anche perchè volevo pararmi il culo con mia moglie, erano guai se lo avesse saputo.
Ma lei con molta calma e decisione:
– Ora sono io che voglio provare il brivido e scopare con più uomini, ed ho pensato a questo incontro.- In quel momento avrei voluto sprofondare. Mai e poi mai avrei pensato di scoparmi Giulia e non perchè non fosse sexy. Cerco di dissuaderla, non voglio che questa situazione possa rompere il rapporto d’amicizia con Riccardo, siamo cresciuti insieme e ci vogliamo bene, ci rispettiamo. Ma tutto inutile – Si butta addosso e comincia a palparmi in mezzo alle gambe.
Il mio cazzo comincia ad indurirsi, rimango immobile sul divano, lei su di me si struscia, ma non resisto a lungo. Comincio ad accarezzarla, le bacio il collo e le palpo il culo. Le sbottono la camicetta e il reggiseno sfioro I suoi seni ben forgiati e alti, non avevo mai notato quel bel petto. Le bacio i duri capezzoli, la sua pelle è vellutata, sto scoppiando. Si accorge che i miei pantaloni non reggono, me li sfila e comincia a leccarlo piano piano. Rientra Riccardo, osservo la sua reazione: è consapevole ma non so cosa succederà.
Si avvicina al divano, sta qualche secondo in silenzio poi si inginocchia e comincia a spogliare Giulia. Meno male, ora posso davvero rilassarmi, lasciarmi andare senza remore. Anche lei ora è più serena, me ne accorgo da come mi ciuccia il cazzo con più voracità. Riccardo le spalanca le gambe e le lecca la figa, poi si spoglia e la penetra con colpi lenti ma profondi. Lei comincia a godere e mi spompina sempre con più voga, fino a che la fermo per non venire. Le bacio le tette e aspetto che Riccardo mi ceda il posto. E dopo pochi minuti lui esce e si sdraia sul divano. Lei si mette a pecorina su di lui e gli fa un pompino e io da dietro la penetro. La sua figa è ormai bagnatissima, e la pompo fin quando non ho un’eiaculazione enorme e le riempio la schiena del mio sperma. Quasi contemporaneamente anche Riccardo le eiacula in bocca, e lei si gode lo sperma del marito non facendo cadere nemmeno una goccia sul divano.
Sfiniti, ci buttiamo sul divano a fumarci una sigaretta. Gli occhi di Giulia sono euforici e senza perdere tempo ci chiede di sederci vicini. Si avvicina a noi, si inginocchia e prende i nostri cazzi e comincia a baciarli e a segarli. Ci vuole poco che si fanno duri. Mi alzo e mi metto dietro di lei. La sua figa è tutta bagnata, le lecco le grandi labbra e il clitoride tutto irto. Comincia a gemere dal piacere e la penetro di nuovo. In quella posizione vedo il suo culo che mi attira tantissimo. esco da lei e lo bacio e lo inumidusco del suo stesso umore e con un dito comincio a penetrarla. Riccardo capisce le mie intenzioni e mi fa un cenno di assenso. Le appoggio il glande allo sfintere e con dei colpi secchi il mio cazzo entra tutto. La pompo e mi accorgo che le piace, i suoi gemiti sono fortissimi. Cambiamo posizione. Lei fa sdraiare il marito sul divano e si mette sopra di lui, così lui le penetra la figa e io dietro le penetro il culo. Si sente quanto le piace, ci implora di non fermarci perchè sta godendo come non mai. E noi non ci fermiamo, l’eccitazione è altissima. Riccardo ci invita ad invertire le posizioni, e lo facciamo. La pompiamo con vigore e lei ha tanti orgasmi, sembra un’indemoniata fin quando lui le arriva nel culo. Lei continua a sbattersi sopra di me e quando capisce che anche io sto per arrivare si alza e si avventa sul mio cazzo, facendosi eiaculare in bocca. Siamo esausti, non credevo che Giulia fosse tanto porca. Ci confessa che la doppia penetrazione è stato sempre il suo sogno erotico, e che era stata contenta di questa esperienza. Dopo esserci lavati ci ricordiamo della partita. Accendiamo la Tv e con soddisfazione vediamo che il Napoli ha vinto. Non abbiamo visto i gol, ma in compenso è stato un pomeriggio che difficilmente noi tre dimenticheremo.