Forse non dovrei trovarmi , in questo preciso momento, alla mia tastiera a scrivere questa email. In realtà ho deciso di confessare la mia forse più pazza esperienza di sesso mai vissuta da quando sono sposata.
Devo premettere che sono una donna di 43 anni e provengo da una famiglia nobile, che vanta oltre 1000 anni di storia. Nobili si nasce e non si diventa ed io non nego di aver ricevuto un’ottima educazione e di aver vissuto sempre in ambienti di un certo livello. Questo ha forgiato la mia personalità e sono diventata una donna colta e raffinata. Odio la volgarità e non mi sognerei mai di frequentare ambienti diverso dal mio. Probabilmente già vi starò antipatica ma io sono fatta così e non penso che potrò cambiare.
Sposatissima da oltre dieci anni con mio marito che è anche il notaio più famoso ed importante della cittadina in cui viviamo da sempre. Ma molto spesso, pur non mancandomi praticamente nulla, sento il peso del mio ambiente chiuso e, molto spesso, freddo ed ipocrita. Vado in palestra e passo il mio tempo in movimento, probabilmente per abbattere la noia. Molti sostengono che una donna felice non cerca altro che un motivo per diventare infelice. Ed è quello di cui avevo terrore. Un motivo per perdere quella serenità e tranquillità che volevo,invece, mantenere.
Ma quando meno te lo aspetti ecco che qualcosa cambia irrimediabilmente le cose . Io , come vi dicevo all’inizio della mia confessione, ho sempre odiato la volgarità e le persone che non parlano un buon italiano, ancora peggio il dialetto. Una sorta di fobia la mia che, in passato, mi ha anche fatto passare per snob, stronza o , ancora peggio, una vera rompi coglioni. Ma che ci posso fare, sono fatta così.
Ma un giorno di fine maggio io e mio marito eravamo in procinto di programmare le vacanze estive. Prima un bel viaggio in Croatia , per un periodo di riposo e di mare, e poi nella nostra villa in campagna. Ma quell’anno la solita ditta che si occupa della manutenzione della nostra casa in campagna aveva chiusi i battenti a causa della crisi. Non sapevamo,quindi, a chi far fare dei piccoli lavoretti prima di trasferirci. Un nostro caro amico ci venne in soccorso. Un ragazzo tutto fare che conosceva da tempo era disponibile ad occuparsi della nostra casa ed io mi feci dare subito il numero di telefono.
Ci siamo incontrati il giorno dopo e fu un vero fulmine a ciel sereno. Non avrei mai immaginato che esistesse un uomo così bello e terribilmente sexy. Si chiamava Gianluca ed avrà avuto non più di trenta anni. Un vero marcantonio , alto, snello e con un fisico da modello. Il viso poi, da vero moschettiere impenitente. Un ragazzo così fa smuovere il sangue nelle vene anche ad una donna come me. Ed il mio sangue cominciò a circolare in maniera molto veloce. L’unico neo il suo modo di fare. Un po’ rozzo e materiale e, soprattutto, parlava da vero cafone. Un romanaccio coatto con la spocchia da belloccio che sa di piacere alle donne. Un vero stronzo che, però, alle donne piace e parecchio. Io fui molto colpita da Gianluca. Lo odiavo per quel suo modo di esprimersi ma era un maschio alfa con un forte richiamo sessuale.
Lo invitai in casa in campagna per l’indomani alle 10 di mattina. Gli avrei fatto vedere i lavori da fare. Ma purtroppo mio marito aveva due rogiti e non poteva essere dei nostri. Io ne fui quasi contenta. Avevo tutta la voglia di trovarmi da sola con quel giovane uomo così bello e così diverso da me. E l’indomani arrivò molto presto. Non aspettavo altro che lui fosse con me in campagna. Arrivai prima io ed ebbi appena il tempo di aprire le finestre che il rombo del motore della sua harley davison mi fece venire un nodo in gola. Era lui e guardarlo scendere da quella moto mi fece eccitare tantissimo. Non so come e non so perché ma mi sono immaginata come una troia eccitata che si fa sbattere per terra da un bull porco e molto dotato. Ho fantasticato su qualcosa che sarebbe accaduta da li a poco. Non appena entrato si tolse la giacca in jeans con le borchie e rimase con una maglietta di cotone aperta davanti. I suoi pettorali erano quelli di un vero maschio. Che calore e che voglia di farmi sbattere. Lo guardai negli occhi e lui capi tutto. Sapeva che io non avevo mai scopato un vero maschio. Si avvicinò a me e mi mise una mano fra i capelli. Mi fece una carezza e mi diede un bacio. Ma un bacio veramente passionale. Una bocca la sua carnosa e vogliosa. Mi prese per le braccia , con la sua morsa di una forza incredibile e mi alzò come se fossi un ramoscello. Mi fece sedere sul tavolo della cucina e mi strappò la camicetta. Un gesto sicuro e preciso, con una forza non indifferente, che mi lasciò in reggiseno. Avevo una voglia incredibile di scopare ma anche un po’ paura per le sue maniere così rudi. Ma lo lascia fare e , dopo un po’, mi ritrovai completamente nuda in balia di quel maschio virile. Mia ha presa con forza e mi ha trombata come una troia. Non ero più la donna di classe raffinata e colta ma una vera troia vogliosa di cazzo. Lui aveva capito tutto ed ha voluto iniziarmi al sesso vero e selvaggio. Per la prima volta mi sono sentita una femmina vogliosa e in preda agli istinti più basici.