“Mi disse che a lei piaceva l’idea e allora non me lo feci certamente dire due volte: presi i suoi deliziosi piedini tra le mani e iniziai a baciarli……”
La ragazza cinese 2 – I piedini
Ho già raccontato tempo
fa il primo incontro con la massaggiatrice cinese, rivelatasi poi, in realtà, cameriera del bar.
Inutile dire che, in quel bar, ci tornai molto spesso e per molto tempo non accadde più nulla.
Si, quando la vedevo ripensavo al magnifico pomeriggio passato con lei, al tocco delle sue mani, al delizioso sapore del suo “fiore” ma non ci furono più contatti di quel genere. Certo quando la guardavo dimostravo sempre di essere molto attratto da lei.
Un giorno le chiedo come le fosse venuta l’idea, quel giorno, di dirmi di essere massaggiatrice e come avesse fatto ad avere accesso a quello che era davvero un appartamento attrezzato a “centro massaggio”.
Mi disse che lei era cameriera ma la sua coinquilina era massaggiatrice.. e che qualche volta capitava che la sostituisse.
Le dissi: «Che fortuna ho avuto ad ascoltare quella chiamata e ad avere la sfacciataggine di chiederti informazioni. Ma… pensi si possa ripetere un’esperienza tanto bella? A me è piaciuta tantissimo….
La sua risposta fu che certamente si poteva ripetere non appena la sua coinquilina avesse avuto la giornata libera e che lei non fosse di turno al bar.
Passò qualche giorno e quella fortunatissima coincidenza si verificò: andai al bar e mi disse: «Se ti va oggi ho il pomeriggio libero e la mia coinquilina non c’è! ».
Senza ombra di dubbio mi andava, così qualche ora dopo ero da lei.
Appena aperta la porta rividi il lettino da massaggio e il letto su cui, qualche tempo prima, avevo avuto quella fortunata esperienza con lei. Mi disse: «Stamattina al bar ho lavorato molto, sono in piedi da stamattina.» Le risposi che se i suoi piedini erano stanchi li avrei fatti rilassare molto volentieri, magari leccandoli un pochino.
In effetti era ciò che desideravo: che piedi delicati e deliziosi…
Mi incantai ad ammirarli e lei se ne accorse.
Mi disse che a lei piaceva l’idea e allora non me lo feci certamente dire due volte: presi i suoi deliziosi piedini tra le mani e iniziai a baciarli… dolcemente e lentamente, gustandomi il profumo delicato della sua pelle. «Meravigliosi piedini» le dissi. Lei mi disse:
«Vuoi provarli’» con un sorrisetto malizioso.
Le dissi che mi sarebbe piaciuto…
Andammo in camera da letto: una luce soffusa era data da una tipica lampada rossa in stile orientale. Mi accomodai accano a lei sul letto, già pregustando la meravigliosa sensazione del tocco delicato dei suoi piedi stupendi.
«Ti faccio “su e giù” con i piedi”? » Le sorrisi e le dissi di si.
Appena sentii il contatto con quei meravigliosi piedi ebbi la sensazione che non sarei durato molto…
Mi sbagliavo: lei riusciva ad andare ad una velocità perfetta e a rallentare ogni tanto, sicchè non mi portò al culmine con le sue dolci estremità.
Si staccò e si distese sul letto dicendomi di essere stanca e di desiderare di riprovare «la lingua nella passerina». Mai invito fu più gradito.
Iniziai a baciarla sul pancino mentre un dito si faceva strada dentro di lei: mi avvicino con la bocca alla sua “meraviglia profumata”, continuando ad esplorarla con il dito… Passo poi a leccarla delicatamente, lingua e dita sono dentro di lei…
Poco dopo raggiunge il culmine del piacere…
Qualche minuto di riposo e mi dice: «Ora finisco quello che abbiamo interrotto prima… vuoi? Finisco con i piedini?»
Ovviamente risposi di si, così riprovai quei delicati e bellissimi piedi che, ritmicamente, mi stavano mandando “in orbita”…
Il mio sguardo andava tanto ai suoi piedi quanto alla sua meravigliosa passerina che, in quella posizione, vedevo benissimo… Il tutto, purtroppo, durò poco…
Rimanemmo ancora un po’ sul letto, la mia mano tra le sue gambe ad accarezzare “il delizioso ciuffetto” e la mia bocca a stimolare un suo capezzolo…
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