“Solo dopo un bel po’ ci siamo accorti che tra gli alberi un uomo si stava masturbando mentre guardava eccitatissimo le nostre performance…”
Questo non è un racconto di fantasia, ma un resoconto assolutamente reale.
Sara e io siamo fidanzati da oltre due anni. Sara ha 35 anni ed è una gran bella donna, la nostra vita sessuale è molto appagante. Circa due mesi fa siamo andati a fare un giro in montagna sopra il Lago Maggiore; abbiamo fatto un pic-nic su un prato appena fuori dal bosco e dopo pranzo ci siamo messi a prendere il sole nudi. La zona era isolata e non avevamo visto nessuno in giro. Come prevedibile, poco dopo ci siamo messi a scopare senza tante inibizioni. Solo dopo un bel po’ ci siamo accorti che tra gli alberi un uomo si stava masturbando mentre guardava eccitatissimo le nostre performance. La cosa non mi ha dato particolarmente fastidio, ma Sara ha voluto smettere immediatamente, ci siamo rivestiti, abbiamo raccolto le nostre cose e ce ne siamo andati.
Da quel giorno, però, qualcosa è cambiato e facendo l’amore ho cominciato a raccontare a Sara un po’ di fantasie. Le dicevo: prova a immaginare se quell’uomo si fosse avvicinato, se ti avesse messo il suo cazzo duro davanti alla bocca, immagina se si fosse messo da dietro e ti avesse inculato mentre io ti stavo scopando… Con queste fantasie Sara si eccitava da morire, un po’ alla volta ha cominciato lei stessa a dirmi che voleva provare una esperienza a tre. Ogni volta che la scopavo le infilavo un dito nel culo e lei tutta eccitata mi diceva che immaginava fosse un altro cazzo che la faceva godere.
Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare… Poi, pochi giorni fa, è successa una cosa non prevista e non programmata.
Era sabato mattina, eravamo tranquilli e rilassati, ci eravamo alzati da poco e Sara aveva addosso solo una lunga camicia leggera senza altra biancheria intima. Suonano alla porta, non capisco chi possa essere. Vado ad aprire ed è un ragazzo di colore. Avrà avuto una trentina d’anni, forse meno, veramente un gran bel fisico; con modi molto educati mi dice che sta cercando i miei vicini di casa, aveva fissato con loro un appuntamento per una seduta di fisioterapia ma non ha trovato nessuno. Mi sembra una persona molto per bene, lo invito ad entrare e gli chiedo se vuole aspettare qualche momento da noi in attesa che i vicini si facciano vivi. Sara è accovacciata sul divano, sta leggendo distrattamente il giornale ma quando vede il ragazzo resta letteralmente fulminata. Vado in cucina a preparare un caffè, quando torno in salotto l’atmosfera si è fatta di colpo elettrica: Sara sta facendo la gattamorta, la camiciona le è salita un po’ sulle cosce, probabilmente il ragazzo ha già capito che sotto non ha niente, lei lo guarda come ipnotizzata, lui le sta spiegando il suo lavoro. Quasi senza rendermene conto, ad un certo punto lo interrompo e gli chiedo di darcene una dimostrazione pratica: Sara ha qualche dolorino al piede destro, magari potrebbe darci qualche consiglio utile. Detto fatto: sempre con maniere molto gentili e professionali il ragazzo chiede a Sara di distendersi sul divano, le fa stendere le gambe e comincia a manipolarle il piede e la caviglia. Poi le chiede di girarsi a pancia sotto e le massaggia il tallone e la pianta del piede. Il contatto con questo ragazzo ha mandato Sara in estasi: senza troppa convinzione, cerca di abbassarsi un po’ la camicia anche se è chiaro che dalla sua posizione il ragazzo ha una visione completa del suo fondoschiena. Ciò nonostante mantiene un atteggiamento assolutamente irreprensibile. Io mi avvicino a Sara, mi siedo sul bordo del divano e le massaggio delicatamente il collo e le spalle, a voce bassa le chiedo se va tutto bene, lei annuisce con aria goduta e con un filo di voce mi sussurra: sono eccitatissimaaaa… Io proseguo con il mio massaggio alle spalle, anch’io sono molto eccitato e non faccio nulla per nasconderlo. Sara, come in preda ad in raptus, senza alcuna inibizione per la presenza del ragazzo, allunga la sua mano, abbassa i pantaloni della mia tuta e tira fuori il mio cazzo dritto. Comincia a segarlo delicatamente, poi si allunga un po’ e abbassa le sue labbra sulla mia cappella turgida. Anche per me è una gran goduria.
A questo punto accade tutto come automaticamente: mi alzo, faccio cenno a Sara di andare sul nostro lettone e chiedo al ragazzo di massaggiare anche le gambe, le cosce, magari anche le natiche di Sara. Nel breve tragitto tra il salotto e la camera, Sara si è sfilata la camiciona e io mi sono tolto la tuta. Siamo sul letto, entrambi nudi, lei distesa mi sta spompinando a meraviglia mentre questo bel fusto di colore si è fatto decisamente intraprendente: le ha allargato le gambe e le sta massaggiando la fica aprendole delicatamente le natiche. E’ un ragazzo giovane ma ci sa fare: abbassa la testa e comincia a leccarla tutta, Sara ha il mio cazzo in bocca e mugola di piacere. Chiede al ragazzo perché non si spoglia, lui non se lo fa ripetere due volte. Ha veramente un fisico pazzesco, muscoloso e con la pelle vellutata. E soprattutto ha un cazzo di dimensioni veramente notevoli. Sara ormai è come in trance: si gira, prende in mano questo grosso cazzo nero, come a misurarne le dimensioni e poi se lo porta alla bocca. Le piace moltissimo spompinare questo grosso cazzo, mi avvicino anch’io con il mio cazzo alla sua bocca, lei li prende in mano tutti e due, li sega e li succhia con avidità, alternandosi tra l’uno e l’altro. Ha le gambe spalancate, la sua figa è un bagno. Muovendosi delicatamente il ragazzo si gira e affonda la sua faccia tra le gambe di Sara, comincia a scoparla con la lingua, sono avvinghiati in uno splendido 69. Mi metto disteso accanto a loro con il cazzo dritto che sembra un palo, Sara mi guarda negli occhi come in trance, mi bacia in bocca, mi sussurra che sta impazzendo di piacere, si gira e viene su di me per farsi impalare. La sua figa è fradicia e tutto il mio cazzo le entra fino in fondo. Comincio a muovermi lentamente, stiamo godendo come pazzi, il ragazzo si mette in ginocchio davanti a lei e lei ricomincia a spompinarlo. Gli lecca l’enorme cappella, con la lingua scende lungo l’enorme asta, lo lecca tutto, gli lecca le palle mentre io la scopo sempre più decisamente. Con le mani le afferro le natiche, gliele apro, ha il culo completamente aperto e con un dito inumidito dalla saliva le penetro il buco del culo. Sento i suoi fremiti di piacere. Il ragazzo capisce al volo, si sposta dietro di lei, io tolgo il mio dito e lui comincia a leccarle il buco del culo. La penetra con un dito, poi con due, sempre più in profondità, Sara gode come una pazza. Poi vedo che il ragazzo le si avvicina da dietro con il suo enorme cazzo, io le apro sempre di più le natiche, lui appoggia la sua cappella sul suo buchino e delicatamente comincia a penetrarla. Nonostante le dimensioni, le penetra nel culo senza troppe difficoltà, Sara ha come un attimo di dolore, ma subito prevale il piacere che la travolge come a ondate. Il mio cazzo nella figa sente la presenza dell’altro grande cazzo nel culo. Sara comincia a muovere il bacino, è completamente riempita dai nostri due cazzi, farfuglia parole alternate a mugolii di piacere: si, godo, godo, scopatemi, sbattetemi forte, mi piace essere inculata mentre tu mi scopi… mi bacia appassionatamente in bocca mentre sento tutti i fremiti di piacere che la scuotono, ha orgasmi a ripetizione, sembra non finire mai. Continuiamo a scopare Sara, io in figa e lui nel culo. Io ormai sto raggiungendo il culmine del piacere, non riesco più a trattenermi, cerco di sfilarmi, Sara capisce e si scosta mentre il ragazzo continua a sfondarle il culo. Io avvicino il mio cazzo alla sua bocca, non fa a tempo ad aprire le labbra e le riempio la bocca di sborra. Mentre Sara mi sta ripulendo con la bocca tutto il cazzo ancora duro, anche il ragazzo si sfila dal culo, le avvicina il cazzo alla bocca e senza tanti complimenti comincia a scoparla in bocca. Bastano due o tre colpi e vedo che anche lui sta venendo: i suoi schizzi le riempiono la bocca, la sborra è talmente abbondante che le cola dalle labbra, Sara non riesce a staccarsi dal cazzo del ragazzo e lo svuota completamente.
Esausti ci distendiamo tutti e tre sul letto, Sara è in mezzo a noi, entrambi la accarezziamo e lei, come in estasi, ricambia le nostre carezze. Mentre io e Sara siamo ancora a letto sfiniti, il ragazzo si alza, si riveste e mentre ne se va lascia sul mobile un biglietto con il suo numero di cellulare.
Non l’abbiamo ancora richiamato, me penso che lo faremo presto!
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