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La mia prima volta…in 3

“Pensai: “Chissà, magari la lei mi starà aspettando altrove” e invece lei era seduta dietro, con un velo misterioso, vestita provocante, calze a rete…”

Avete presente quando, molto spesso, gli adolescenti prediligono porno in situazioni da
tre o piu’ persone? Ecco, io ero uno di quelli. Sui 18-19 anni ero sicuramente uno di quelli. Ma non mi volli soffermare a semplici fantasie, desideravo di piu’, volevo concretizzare di piu’.
Così, una sera di inizio Gennaio di quattro anni fa decisi di iscrivermi su questa piattaforma. Ero già frequentatore ma da semplice ospite e le idee mi ronzavano folli in testa.
Scrissi il mio annuncio, una breve presentazione, quel che cerco e quel che no e poi chissà.
Gli inizi non sono facili per nessuno, chi ha mai detto che la strada è sempre in discesa; ma mai avrei pensato che fosse tanto difficile salire: i primi tempi erano buchi nell’acqua.
La poca pazienza mi porto’ a voler abbandonare l’idea, mi sarebbe piaciuto concretizzare quella che allora era la mia piu’ grande fantasia.
Mi appresto a volermi cancellare quando improvvisamente mi scrive una coppia non molto distante da me. Tra me e me pensai: “No, non penso saranno interessati a me, è impossibile. Sono giovanissimo e loro hanno già un età”.
E invece ci siamo scambiati i contatti e poi le foto. Come si suol dire, le cose belle arrivano sempre quando meno te l’aspetti.
Nei giorni a seguire ci scriviamo, ci stuzzichiamo, ci scambiamo idee e perversioni al punto tale da essere perfettamente compatibili. Ormai era quasi fatta, stavo per realizzare il mio sogno.
Finalmente decidiamo di incontrarci una sera di fine Gennaio, ci accordiamo per un car-sex a tre non molto distante da me. Arriva un bellissimo mercedes grigio, con un posto avanti libero. Pensai: “Chissà, magari la lei mi starà aspettando altrove” e invece lei era seduta dietro, con un velo misterioso, vestita provocante, calze a rete finissime con scollature che davano a vedere il bellissimo panorama che offriva davanti. Mi provocava, si metteva nell’angolino dello specchietto facendomi perdere la testa prima offrendo un vedo-non vedo del seno prosperoso, poi quello della sua figa.
Arrivati sul posto, abbastanza isolato ed in periferia, decidiamo di fare spazio in macchina per essere il piu’ larghi possibile e quando passo dietro lei si svela: una meravigliosa donna bionda, età di quasi cinquant’anni ma portati come una ragazza di venti e passa. Un seno da quarta abbondante, gonfio, tutto da gustare e una pelle liscia e profumata come quella dei bimbi.
Mi prende, mi inebria, comincia a stuzzicarmi baciandomi passionalmente le labbra e il collo per poi denudarmi assieme al suo compagno, anch’egli sulla cinquantina ben portati. Una volta abbassati i pantaloni e gli slip e tolte le maglie ecco che scorgo la sua figa bollente, già fradicia alla vista del mio grande arnese che abilmente teneva afferrato in mano. Misi un dito sul suo clitoride e cominciai ad agitarlo prima molto lentamente e poi velocemente, alternando anche l’entrata e l’uscita. Inutile dire che misi le dita nella mia bocca per poi farmi baciare avidamente davanti allo sguardo del suo compagno che fremeva dalla voglia di partecipare.
Detto fatto, lei gli fa cenno e si spoglia anche lui: fisico perfetto, quasi statuario, sguardo ammaliante, pene mastodontico, bello dritto e scappellato, grondante di pre-sperma.
Decidiamo di mettere lei al centro dei giochi e in un attimo ci ritroviamo in un trenino clamoroso a porte aperte, un rischio assurdo. Ma il rischio fa parte del gioco e la cosa mi andava sempre di piu’: lei era alla pecorina, io davanti al suo viso angelico che mi spompinava come un diavolo, partendo con la lingua dal basso verso l’alto, tenendolo in mano e masturbandolo sempre senza lasciarlo mai, dalle palle fino alla punta del mio pene; prendeva le palle in bocca benissimo e le leccava avidamente, da assatanata, gemendo per le botte che il compagno, da dietro, sapientemente tirava andando dentro e fuori la sua figa bagnata fradicia. Le nostre urla di piacere si facevano sempre piu’ intense, il rischio si faceva sempre piu’ alto ma a noi non importava, importava di noi e basta.
Lui comincia ad andare sempre piu’ forte e lei spingeva sempre di piu’ con la lingua e le labbra, avvolgendomi come un serpente fa con la sua preda. Io ero la sua preda e volevo esserlo a tutti i costi: così fu, fui letteralmente divorato.
Terminata questa prima fase, lei decide di spalancarmi le porte del paradiso: mi stende, si siede sul mio viso e mi ficca la bocca nella sua figa fradicia di liquidi, ormai venuta piu’ volte. Lei si piega mentre mi fiondo a capofitto in questa avventura bagnata e comincia a darci ancora di piu’ dentro con la bocca, sia con me che col compagno. E’ sempre piu’ avida, sempre piu’ spietata, sempre piu’ assatanata. La cosa mi prese a tal punto che diventai assatanato anche io, slinguazzavo come non avevo mai fatto nella mia vita, avendo finalmente concepito che stavo realizzando il sogno della mia vita e volevo godermelo fino all’ultimo istante.
Accortasi che stavo impazzendo, insieme decidono di rendermi partecipe ad uno scambio completo: Si, stavo per penetrare finalmente la lei. Io da sotto e lui da sopra, io nella figa e lui nel culo.
Essendo stato partecipe solo avanti, non mi era capitato ancora di vedere il suo lato b e quando finalmente lo ammirai ne rimasi estasiato: come poteva una donna come lei, quasi sulla cinquantina, avere un corpo così sodo, curato, vellutato da far invidia alla miglior pornostar? Non me lo spiegavo e non me lo spiego ancora, so solo che ero talmente infoiato che proposi di entrare contemporaneamente nei due buchi. Una volta entrati, emettemmo un gemito contemporaneo noi tre che si sentii penso lontano miglia e miglia, era puro piacere intenso. Era fantastico.
Entravo e uscivo a mio piacimento da quella figa bollente e bagnata fradicia di liquidi, mi ingoiava letteralmente il pene facendomi sentire parte integrante del tutto. Mi sentivo completo, mi sentivo un dio. Diventai violento insieme a loro per poi farla arrivare in modo spropositato: squirtò così tanto che bagno’ buona parte della macchina.
Eravamo ormai agli atti conclusivi, decidemmo che era l’ora di chiudere la pratica. Lui fece da padrone e mi disse: “Ora guarda, ti farò assistere ad una scena che raramente rivedrai nella tua vita”. Mi feci da parte, lui la prese a gambe aperte sul sedile, a missionario, se ne impossessò quasi gelosamente e ci diede dentro con così tanta foga che mi piaceva da morire anche assistere ad una scena del genere. Il mio pene si induriva a dismisura mentre mi masturbavo guardandoli, ormai ero giunto alla conclusione ma non riuscivo a togliere lo sguardo da loro: erano assatanati, uno piu’ dell’altro.
Lui si fece sempre piu’ violento fino a che non ha emesso un gemito fortissimo, schizzando tutto il suo sperma caldo nella sua signora. E lei, maialissima, lo stringeva a se sempre piu’, perfettamente complici della situazione, spingendolo sempre piu’ dentro fino a non far rimanere una sola goccia di sperma nel pene del suo compagno.
Lui lo estrasse e vidi lentamente lo sperma crogiolare dalla figa di lei, ormai sfinita, ma ancora vogliosa di sperma. Si fece da parte e mi disse: “tocca a te, riempile la bocca. Nessun singolo ancora l’ha mai fatto, ma tu sei un’eccezione. Te lo meriti davvero”.
Lei mi prese, mi avvolse ancora piu’ avidamente e io ormai in balia della situazione decisi di farla finita. Mi fece un pompino da dea e io mi lasciai andare completamente fino a che esplosi letteralmente, emanando un urlo di piacere immenso. Arrivai fino in gola, lei stava per strozzarsi ma la cosa le andava assai e decise di tenere tutto ancora in bocca fin quando non ho tirato fuori l’ultima goccia di sperma. Ingoio’ avidamente il tutto, per poi rifiondarsi sul mio pene e continuare a leccarlo.
Era finita, ero riuscito a realizzare una cosa meravigliosa; si complimentarono con me, di come fossi un bel e bravo ragazzo e che mai si sarebbero aspettati che fossi maiale e perverso fino a questo punto, a quella eta’, quasi come loro.
Io non parlavo,avevo finito le parole e il fiato, ormai ero finito, ero diventato la loro preda, mi avevano divorato.
Ci sedemmo in macchina, nudi, quattro chiacchiere per rilassarci e pulire tutto per poi coccolarsi assieme, come perfetti complici di tutto. Lei, in mezzo a noi uomini, ancora che ci accarezzava le parti intime. E noi, estasiati, non potevamo fare altro che riempirla di baci e di lingua su tutto il suo corpo inebriante.
Non li rividi piu’, forse il destino ha voluto che mi rimanesse questo ricordo meraviglioso per tutta la vita.
Per me, da quel giorno, si aprirono le porte della trasgressione con le coppie e non solo.
Fu il giorno piu’ bello della mia vita.

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Prime Esperienze

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