Dovrebbe essere finita,dico “dovrebbe” perché non si sa mai, ma lo spero,anche perché non ero preparata all’ultima cosa che mi è capitata.
E’ venuto Giacomo alla solita ora delle ripetizioni,senza che lo sapessi, c’era anche Fabio, l’avevo già “conosciuto” (in tutti i sensi) qualche settimana fa, come certamente ti ricorderai.
Senza dire niente, si è messo semplicemente sul divano a messaggiare e a farsi i cavoli suoi con il telefono;io vado avanti con la lezione, quando sta per finire Fabio riceve una telefonata, si alza e chiede dove è il citofono,glielo mostro e va ad aprire.
Rimango interdetta, soprattutto quando, due minuti dopo, sale un altro ragazzo (scoprirò dopo che si chiama Claudio),mi saluta, è molto gentile e sorride, però non mi pare che sia qui per il caffè.
Prendo Giacomo da parte e gli chiedo cosa sta capitando,lui mi dice che è l’ultima volta, che giura che ora finirà tutto ma che mi chiede questo ultimo sforzo.
Sono tutti in attesa, così ci trasferiamo in camera da letto.
Fabio e Giacomo mi aiutano a spogliarmi, io sono tesa come un cavo ad alta tensione.
Claudio evidentemente non conosce la mia situazione, perché continua a dirmi che sono carina e che devo stare tranquilla.
Piano piano si spogliano tutti e ci mettiamo sul letto,si mettono attorno a me e mi sporgono i loro cazzi, già eretti ,do’ una leccata a ognuno di loro, come fossero dei gelati,ne prendo uno in bocca, poi passo a quello successivo,vado avanti così per circa dieci minuti.
I ragazzi sembrano tutti molto coinvolti, giacomo tiene gli occhi chiusi, Claudio mi accarezza la testa ogni volta che lavoro sul suo,ad un certo momento, quando sto per “assaggiare” quello di Fabio, mi ferma.
Si sdraia sul materasso e mi invita a mettermi a cavalcioni su di lui, lo faccio, lascio che penetri dentro di me;senza dire una parola, Giacomo passa alle mie spalle e dopo un attimo sento la punta della sua cappella contro il mio ano.
Per fortuna usa un preservativo lubrificato (almeno, questa è la sensazione che ho), anche se fa comunque male quando entra,come non bastasse quello, Claudio si mette di fatto sulla testa di Fabio e mi porge il suo cazzo.
Ora, questa cosa io l’avevo vista qualche volta in qualche filmato porno, ma non rientrava nelle mie aspirazioni,anche perché, detto senza altro scopo, è una situazione decisamente scomoda.
Magari una pornostar con un po’ di esperienza in più di me sa anche come muoversi; per quanto riguarda noi invece sembrava uno di quei giochi ad incastro in cui devi fare attenzione a non far crollare tutto;se mi agitavo per sentire meglio Fabio rischiavo di perdere giacomo; Claudio era il più trascurato perché, quando mi concentravo sugli altri due, smettevo di leccare lui.
Per fortuna dopo qualche minuto abbiamo trovato una certa coordinazione: Giacomo mi ha afferrata per i fianchi ed ha preso ad entrare ed uscire, questo movimento di fatto stimolava anche Fabio.
Giacomo è stato il primo a venire e si è sfilato subito dopo; ho così proseguito con Fabio e Claudio;senza Giacomo è stato più facile per me muovermi, così prima è venuto Fabio, poi ho potuto concludere con Claudio.
E’ stata un’esperienza molto forte, non potrei dire il contrario; anche se devo ammettere che è una di quelle cose che, una volta provate, sono meno estreme di come avevo immaginato prima,intendo dire; non è stata una passeggiata e non morirò triste se non ripeterò più la prestazione, però nella concitazione delle cose mi sono trovata a pensare poche volte a cosa stavo facendo,per fortuna, aggiungerei.
Claudio si è vestito e se ne è andato subito, ho chiesto a Giacomo chi fosse e cosa gli avessero detto,non avrei gradito lui avesse pensato che io ero una prostituta o anche solo una maiala, giusto per evitare di trovarmelo al citofono altre volte.
Giacomo mi ha detto che lui sapeva che eravamo d’accordo per farlo una volta e basta e che sa che non deve più farsi vedere.
Si sono vestiti anche gli altri due, ci siamo baciati e li ho salutati.
Io mi sono fatta subito una doccia, non potevo pensare di aver avuto tre cazzi dentro di me….
.Due giorni dopo l’ultima lezione Kristina riceve una telefonata dalla mamma di Giacomo che la invita a passare da lei per ricevere l’assegno relativo alle sue lezioni a Giacomo.
L’incontro con la signora è molto cordiale, anche se Kristina rimane piuttosto colpita dall’abbigliamento della signora,che aveva già avuto modo di incontrare in passato,e l’aveva vista sempre vestita in modo sobrio ed elegante, oggi invece indossa un cortissimo tubino che le arriva appena sotto l’inguine e lascia le spalle completamente scoperte e si vede chiaramente che non indossa il reggiseno perché i capezzoli puntano contro la stoffa dell’abito.
Quando la mamma si siede di fronte alla prof la gonna si alza e lei senza nemmeno un gesto per abbassarla lascia che scopra la sua figa, che non è coperta dalle mutandine, anzi allarga un po’ le gambe per mostrarsi meglio.
La cosa la mette in imbarazzo ma Gloria, questo è il nome della mamma di Giacomo si comporta come se nulla fosse e le porge l’assegno chiedendo se l’importo corrisponde a quanto pattuito, ed in effetti è così.
Ma dopo averle consegnato l’assegno le porge due scontrini che stupita Kristina legge e si accorge che sono le ricevute del sexy shop dove Giacomo ha comperato i vibratori.
“Ho trovato questi scontrini nel tavolino da notte di mio figlio e gli ho chiesto perché avesse comperato questi oggetti, dopo un po’ di reticenze mi ha raccontato tutto, di cosa lei fa con lui e i suoi amici al termine della lezione.
Adesso cosa devo fare, denunciarla per adescamento di minori o troviamo un accomodamento?”
“La prof è spaventatissima, non sa cosa rispondere, poi prende l’assegno e lo restituisce alla mamma. “ Ecco tenga pure i soldi, non li voglio, ma non mi crei problemi, perderei non solo la scuola ma anche la mia famiglia potrei addirittura finire in prigione”.
“Non sono i soldi che mi interessano, cara la mia troia, ma voglio proprio vedere quanto sei brava a fare la porca, ma non con ragazzini, ma con persone adulte come me. Adesso vieni qui davanti a me e spogliati”.
Mentre dice questo sposta la sedia dal tavolo e si pone davanti a Kristina, si sfila velocemente il tubino e rimane nuda davanti a lei.
Non avendo altra scelta anche Kristina si toglie tutti gli indumenti e si avvicina alla donna, le cinge la vita con un braccio, la strige a se e la bacia mettendole la lingua in bocca. Kristina rimane passiva ma un ordine perentorio della donna la obbliga a ricambiare il bacio.
“Adesso leccami e succhiami un po’ i capezzoli, brava , così ed ora leccami la figa.
Lo spavento iniziale di Kristina si sta trasformando in un sentimento diverso,è turbata ma si sta eccitando, si inginocchia e inizia a leccare la figa già umida di Gloria.
“Adesso smetti e vieni con me,” la prende per mano e la porta nella camera da letto e qui un’altra sorpresa la attende, disteso sul letto, nudo e con il cazzo in mano già duro c’è il padre di Giacomo che si sta lentamente masturbando.
“Ecco qua la pro che si scopa i ragazzini, vedrai ti faremo passare noi la voglia,anzi ti faremo venire tanto voglia che diventerai una ninfomane, Gloria puoi cominciare il trattamento.”
Gloria fa sdraiare Kristina sul letto, poi prende due funicelle le lega stretti i capezzoli, una catenella con quattro fermagli metallici alle estremità, ne applica due ai capezzoli e due alle grandi labbra, poi accende una candela e fa colare la cera calda sulle tette della prof.
“Prima ti puniamo per quello che hai fatto, poi ci farai godere come hai fatto con i ragazzi” E’ il padre che pronuncia queste parole e nel farlo introduce un grosso cetriolo nella figa di Kristina e lo manovra avanti e indietro.
Spegne la candela che aveva colato la cera sui capezzoli e gliela infila nel culo con forza.
Il dolore di Kristina è notevole, ma nonostante tutto l sua figa si sta bagnando. La mamma di Giacomo si sdraia su di lei e riprende a baciarla mentre con le mani stringe le tette e le pinzette sui capezzoli, il padre continua a manovrare cetriolo e candela.
“Adesso voglio io la bocca, togliti e indossa il tuo attrezzo eheheh”
La moglie si toglie da sopra Kristina e si avvicina ad un cassetto dal quale preleva un oggetto che Kristina non riesce a vedere perché il padre si è posto sopra di lei con il cazzo in erezione.
“Prima leccami bene le palle, si, così, prendile in bocca una per volta, brava, adesso leccami bene l’asta e poi succhia la cappella, bravissima, sei una pompinara nata.”
Kristina si è lasciata completamente andare, esegue con passione quello che le chiede l’uomo, lecca, succhia aspira e ingoia quel cazzo non troppo lungo, ma con una cappella considerevole.
Gloria si ‘ avvicinata e Kristina vede che ha indossato uno strap-on con un dildo di almeno 25 c, le toglie il cetriolo e la candela e le ordina di mettersi carponi sul letto.
Kristina si posiziona, il padre davanti a lei continua a tenerle il cazzo in bocca e farselo succhiare, la madre da dietro le penetra la figa prima con tre dita, le fa girare bene dentro e poi con un colpo secco le infila dentro lo strp on e comincia a scoparla.
Sono colpi furioso accompagnati da strizzate alle tette che sono state liberate dalle pinzette e da schiaffi sulle natiche che ben presto si arrossano.
Il padre ogni tanto si ritrae per non venire ma la madre imperterrita continua la sua scopata, poi improvvisamente esce dalla figa, avvicina lo strap-on al buco del culo e la penetra con un colpo solo, facendola urlare dal dolore.
Continua per almeno cinque minuti, poi si ritrae e permette a l marito di sdraiarsi sul letto, obbliga Kristina a salirgli sopra e impalarsi sul cazzo poi si riposiziona dietro e riprende ad incularla.
Passano i minuti, poi i due coniugi decidono di cambiare posizione, la madre sotto con lo strap-on nella figa e il padre l’incula facendole provare un dolore terribile con la sua grossa cappella.
Nonostante il dolore la prof ha già raggiunto due orgasmi e un terzo la squassa subito prima che il marito si scarichi nel suo culo.
Finalmente i due torturatori la lasciano libera e le permettono di farsi una doccia, rivestirsi e vogliono assolutamente che prenda l’assegno.
“Volevamo punirti ma eravamo curioso di vedere se eri veramente brava come ci ha detto nostro figlio, adesso siamo pari, non ti preoccupare,non ti faremo nulla e non sporgeremo denuncia, ma se vorrai tornare a giocare con noi saremo lieti di accoglierti.
La prof dolorante ritira l’assegno, è frustrata e avvilita, ma in fondo in fondo pensa che ha raggiunto tre orgasmi e quindi non tutto il male è venuto per nuocere.
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