Caro Gladius,
libero di non crederci, ma oggi non è successo nulla,non ne avevo voglia, non volevo proprio fare nulla, così ho detto a Giacomo che non me la sentivo e che stavo per aver il ciclo (questo è per altro vero, visto che dovrebbero arrivarmi proprio stasera).
Non ero certa che lui avrebbe acconsentito, credevo che qualcosa lo avrebbe preteso, e invece ha detto che non c’era problema e nulla è capitato.
Abbiamo parlato della ragazza, Giulia,secondo lui è più facile che capiti qualcosa se la coinvolgiamo in un gioco, tipo lo strip poker o qualcosa del genere.
per me va bene, tu hai delle idee?
Iin ogni caso, appena se ne è andato via mi sono masturbata con lo spazzolino elettrico, che ormai uso tutte le volte che sono eccitata.
Oggi invece le cose sono andate ben diversamente:
ciao.
come ti ricorderai, la volta scorsa le lezioni erano finite in maniera tradizionale, e con questo intendo la maniera in cui dovrebbero finire tutte le lezioni: una stretta di mano e un arrivederci.
Confesso che una parte di me aveva sperato che anche oggi sarebbe finita così, ma sbagliavo;abbiamo fatto la solita ora e mezza di lezione. per la cronaca, Giacomo sta molto migliorando, si vede che studia anche a casa e che sta prendendo seriamente l’esame che darà a settembre.
Ad ogni modo, finisce la lezione e lo vedo che armeggia nello zaino.
“ho portato una cosa per te”, mi dice.
Nella mia ingenuità per un attimo penso che sia veramente un pensiero, magari un libro o un film da vedere; invece mi porge una scatola che sul momento mi sembra quella di un flauto.
“è un vibratore”, mi dice quando vede la mia espressione stupita.
Non ne ho mai tenuto in mano uno. questo mi sa di essere un modello base, è di semplice plastica bianca, completamente liscio.
“grazie”, gli dico. non che ne avessi bisogno, non è proprio come ricevere un mazzo di fiori.
Lui con la testa accenna verso la camera da letto,mi prende la mano.
“dai prof…l’ultima volta sono stato bravo”.
“io non sono fatta per queste cose”, gli dico.
“tanto abbiamo solo più due settimane di lezione, poi giuro che non ti chiederò più nulla. prometto”.
lo seguo nella stanza,mi fa spogliare e ci baciamo, poi prende il vibratore.
lo accende e lo accosta al mio corpo.
io sono un po’ spaventata, come se potesse farmi male.
Me lo passa sulla pancia, poi arriva sulle tette,con la vibrazione al minimo me lo accosta ad un capezzolo. sento un brivido, il capezzoli diventa subito duro.
scende lungo la pancia, poi lo accosta al mio clitoride.
la vibrazione mi colpisce come una scossa, però piacevole.
“stai ferma!”, mi dice.
continua a sollecitarmi il clitoride, con il risultato di eccitarmi sempre di più.
allargo le gambe, ho bisogno che mi penetri.
accosta il vibratore alle mie labbra, poi prende la mia mano destra e la porta ad impugnare il vibratore.
“vai da sola!”, mi dice.
normalmente non avrei avuto il coraggio di farlo, neppure mio marito mi ha mai vista mentre mi tocco, ma a quel punto non desideravo che averlo dentro di me.
lo prendo e lo lascio scivolare dentro,sono bagnata, entra senza fatica.
Chiudo gli occhi, preferisco non guardare Giacomo, che ne frattempo si è sdraiato accanto a me,spero che non si stia toccando anche lui, spero si limiti a guardare.
Dopo pochi secondi sento le sue mani sulle mie tette, ma non è più un problema.
lo faccio entrare e uscire, poi gioco con il selettore della velocità e accelero e rallento.
vengo dopo pochi minuti, è un orgasmo bellissimo!
Mi metto a sedere, guardo verso Giacomo che sorride.
Mi accarezza la faccia, mi dà un bacio, poi mi chiede se voglio provare una cosa.
gli dico che non lo so, allora mi chiede di sdraiarmi sul letto.
lo faccio, mi corico sulla schiena.
mi prende le gambe e me le fa raggomitolare sul petto, poi prende il vibratore.
è spento, lo appoggia al mio ano.
“mai fatto?”, mi chiede.
“raramente”.
applica un po’ di pressione, lo fa entrare.
quando sento che è arrivato al massimo faccio un piccolo lamento e lui si ferma.
appoggia la base del vibratore al materasso, in modo che il peso del mio corpo lo tenga dentro di me.
comincia a spogliarsi.
quando è completamente nudo si protende su di me e mi fa allargare le gambe.
ho capito cosa sta per succedere e non lo fermo.
entra dentro di me.
mi sento completamente piena: il vibratore mi preme da dietro, lui da davanti.
è molto eccitato e parte subito sparato, io in quella posizione non ho margini di manovra.
la sensazione è fortissima, mi sento ipersensibile ad ogni suo movimento.
anche il materasso che si flette trasmette movimento al vibratore, dandomi delle scariche di eccitazione.
viene dopo poco, io gli chiedo di rimanere un po’ ancora dentro di me perchè voglio venire anche io.
capita qualche secondo dopo, questa volta è un orgasmo più dolce.
si sfila da me, io mi metto in ginocchio e mi sfilo il vibratore.
“l’avevi mi fatto?” mi chiede.
“no. tu?”.
“neppure io. sei mai stata con due uomini?”.
“con te e Fabio dieci giorni fa, non ti ricordi?”.
“no, intendo dire così, con due cazzi dentro di te”.
“fNo, mai stata”.
“Vuoi provare?”.
“anche no”.
ci rivestiamo e ci salutiamo.
Dopo aver letto la mail ho scritto alla prof e come al tempo nel quale seguiva tutto quello che le proponevo, le ho suggerito di fare una cosa , e lei mi ha accontentato:
Gladius, ho voluto provare a fare come mi hai chiesto, ed è stato veramente appagante.
Ieri sera mio marito è uscito a cena con suo fratello,mi sono fatta la doccia, poi mi sono sdraiata sul letto.
Proprio sotto al letto tengo una scatola con tutte le borse, è lì che ho nascosto il vibratore (sono abbastanza certa che mio marito non andrà a curiosare).
ho preso il vibratore e l’ho acceso al minimo.
me lo sono passato sul corpo, come ha fatto giacomo ieri.
ho toccato il mio ombelico, i miei capezzoli, me lo sono passato sulle labbra (quelle del viso).
quando l’ho accostato alla mia figa ero già bagnata, così non ha faticato ad entrare.
l’ho messo dentro, godendomi per qualche secondo la sensazione di una tale presenza.
quando ho sentito che l’eccitazione stava già salendo ho presolo spazzolino elettrico che tengo sempre nel mio comodino (visto l’uso che ne è stato fatto non voglio correre il rischio che qualcuno lo usi per lavarsi i denti!).
l’ho accostato al mio clitoride e subito ho sentito una grossa vibrazione dentro di me che mi ha fatto gemere.
ho chiuso gli occhi e l’ho appoggiato con decisione al clitoride.
è stato ancora più forte, la vibrazione combinata dentro la figa e sul clitoride mi ha come tramortita.
mi sono contorta sul letto, non pensavo avrebbe avuto un tale effetto.
sono venuta dopo poco, in maniera perfetta e soddisfacente.
mi sono ricordata che mi avevi detto di stare mezz’ora, erano passati non più di sette minuti.
ho nuovamente accostato lo spazzolino al clitoride.
la seconda volta è stata più lunga, anche perchè l’eccitazione mi era calata, anche se devo dire che un vibratore sopperisce egregiamente a certi momenti di calo.
ho premuto ancora lo spazzolino, e sono venuta ancora.
sono venuta quattro volte, alla fine dell’ultima ero sudatissima.
mi sono fatta un’altra doccia, e meno male perchè poi è rientrato mio marito.
Per la prima volta Kristina ha vissuto l’esperienza del- post lezione come una costrizione e non un piacere.
ciao.
ti racconto dell’ennesima lezione avuta con giacomo, e detto tra noi sono contenta che tra poco tutto finirà perchè se ne andrà in vacanza.
non so cosa avesse, forse era solo nervoso, ma è stato scortese e sgarbato per tutta la lezione,non posso neppure dire niente dal punto di vista scolastico, era anche preparato, ma aveva un atteggiamento fastidioso.
Ad ogni modo, finita la lezione io già speravo che se ne sarebbe andato e saluti e baci, invece ha indicato che dovevamo andare verso la stanza da letto.
“guarda che non sei obbligato”, gli ho detto.
“tu sì”, mi ha risposto.
siamo entrati nella stanza e mi ha fatto spogliare, poi si è spogliato lui.
credevo fosse in vena di una sveltina, invece mi ha fatta coricare sulla schiena e si è messo a cavalcioni.
ha inserito il cazzo tra le mie tette e mi ha chiesto di stringerle con gli avambracci, avvolgendoglielo.
A quel punto ha preso ad andare avanti e indietro, strusciandolo tra le mie tette.
Aveva già fatto qualcosa del genere un paio di settimane fa, se ricordi, solo che quella volta non era arrivato alla fine perchè ero riuscita ad interromperlo.
Anche questa volta, quando ho visto dalla sua espressione che stava per venire, ho provato a disarcionarlo, ma non si è mosso.
Anzi, ha aumentato il peso su di me e ha accelerato.
Ho chiuso gli occhi e dopo pochi secondi ho sentito il fiotto del suo sperma sul viso.
E’ rimasto ancora qualche secondo su di me, poi si è alzato ed è andato in bagno a pulirsi (ormai nemmeno più mi chiede).
Ci siamo salutati e via, per fortuna.
Ora, io non sono scandalizzata per quello che è successo: non mi era mai capitato ma conoscevo la posizione.
Quello che mi scazza è che lui ormai mi usa come una mignotta: sono la sua pornostar personale, fa con me quello che non fa con la sua ragazza.
Perchè la sua ragazza non credo che si lasci venire in faccia o di farsi trastullare da un vibratore, no?
Scusa lo sfogo, mi passerà sicuramente.
Ciao.
ti dico subito che non è andata come speravo, anche se sono dell’idea che non ti dispiacerà quello che è successo.
Mi astengo dal commentare la lezione, tanto non è successo nulla di interessante.
finita questa, mi ha portata in camera da letto,registro come per lui non sia neppure una opzione: quando finisce la lezione mi prende per mano e andiamo di là.
Mi chiede di dargli il vibratore, lo recupero e glielo do,(mi chiede se l’ho usato da sola e io gli dico la verità, e cioè di sì,mi dice che va bene, che è mio e posso usarlo come voglio.
poi mi chiede di spogliarmi e di mettermi a novanta gradi.
Lo faccio e dopo poco sento il vibratore entrare nel mio culo,fortunatamente l’ha lubrificato con un po’ di crema, così riesce ad entrare con maggiore scorrevolezza.
la presenza è ingombrante anche se è spento, lui lo muove avanti e indietro mentre io sono appoggiata sui gomiti e cerco di non lamentarmi,dopo qualche minuto così si ferma e me lo lascia piantato dentro.
Sento che si spoglia; quando ha finito mi toglie il vibratore dal culo e lo sento dietro di me.
ho capito cosa vuole fare, provo a dire un “no, per piacere!”, ma non sortisce nessun effetto,per fortuna ha indossato un preservativo che, unito alla lubrificazione di prima, facilita l’entrata,con un colpo secco mi penetra, io trattengo il fiato.
“ho un cazzo in culo”, penso, e mi viene da ridere, anche se non so perchè,mi prende per i fianchi e comincia a stantuffare,fa male, anche se dopo un paio di minuti le pareti del mio ano si sono dilatate e oppongono meno resistenza.
A differenza di quando vengo penetrata davanti non riesco a controllare, non posso contrarre la vagina per farlo godere in fretta, spero solo finisca presto.
i miei desideri vengono accontentati: viene stringendomi i fianchi, quasi urla, poi ci accasciamo entrambi sul materasso.
Io ho male, non lo nego, anche se prima di farlo avrei immaginato un dolore maggiore.
lui si riprende, si va a lavare in bagno e si riveste.
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