Vi ricordate, erano accaduti due fatti?.
Il primo ve l’ho raccontato, ed è quello di mamma e zia.
Ora vi racconto il secondo.
Durante l’inverno, diventai donna.
Non nel senso che persi la verginità..
Ma meglio leggiate, passo per passo.
La cosa accade mentre ero a scuola.
Ad un certo punto sentii del bagnato nelle mutandine, come se mi fossi fatta la pipì addosso.
Preoccupata misi una mano sotto la gonna, la ritirai, era sporca di rosso,porca miseria era sangue.
Lanciai un urlo che paralizzò tutta la scolaresca.
Accorse la maestra.
Non ci volle molto a capire quello che stava succedendo.
Mi accompagnò all’infermeria della scuola.
Chiamarono mia sorella,frequentava il liceo che non era molto distante e nello stesso tempo zia Carla.
Mamma in quei giorni era in crociera con papà.
Arrivarono quasi assieme.
Mi misero in macchina, tranquillizzandomi che quello che era accaduto, era tutto normale.
“Liana è una cosa normale, accade a tutte le ragazze, prima o poi”.
Seguirono spiegazioni più dettagliate.
“ma miseria, non potevate dirmelo,mamma mi ha spiegato molte cose, ma non questa, ho preso un tale spavento”.
“hai ragione ti chiediamo scusa, non pensavamo avvenisse cosi presto”.
Ci furono molte altre spiegazioni, cosa dovevo fare, cosa dovevo aspettarmi, quanto durava, ecc. ecc.
Ma la cosa più incredibile fu il cambiamento delle due, Carla e Cinzia.
Appena il ciclo fu terminato.
Cinzia venne nel mio letto.
“tutto a posto?”.
“si”.
“finito tutto?
“si”.
“fammi vedere”.
Tirò giù le coperte, portavo solo le mutandine ed una canottiera.
Prese gli slip dai lati e li tirò verso il basso.
Li fece arrivare alle ginocchia.
Vedendo che non riusciva ad aprirmi bene le gambe, me le tolse.
Me le fece aprire ben bene,in modo da avere la mia fighetta, completamente esposta.
“ehi! hai già una bella peluria.”.
Vi passo in mezzo un dito, arricciando il pelo.
“guardandoti così si direbbe che hai parecchio di più, dei tuoi anni..”.
Io non riuscivo a rispondere.
Quel dito che frugava e frugava.
Mi stava facendo sentire un certo calore, che partiva proprio dal centro di quel boschetto.
Cominciai a muovermi seguendo il movimento di quell’intruso.
Cinzia, se ne accorse.
“ti piace sorellina?”.
“si”.
“vuoi che smetta?”.
“nooo, ti prego nooo”.
Frugo velocemente, sempre più velocemente.
Ad un certo punto, non capii più nulla.
Sentii un gran calore.
La testa cominciò a girare.
Provai un piacere talmente forte, che credo persi i sensi.
Aprii gli occhi, mia sorella era sopra di me, sorridente.
“cosa è successo? cosa mi hai fatto”.
“nulla mia adorata sorellina,hai avuto il tuo primo orgasmo,ti è piaciuto?”.
“si molto, possiamo rifarlo?”.
“ehi! Calma, ne hai di tempo, facciamo un passo alla volta”.
“mi piacerebbe vedere come è la tua?”.
“la vedrai, tranquilla, la vedrai.
Lo disse con un gran sorriso, si alzo.
“ora devo andare, ma ritornerò presto, ora ho un buon motivo per venire a casa, devo istruire la mia sorellina”.
Mi diede un bacio sulle labbra, ed uscì.
Avete capito quale segreto non vi ho rivelato nel presentarvi la mia famiglia?
No?
Va bene ve lo dico io.
Mia sorella è lesbica, convintissima.
Non lo era, purtroppo quando aveva 19 anni ha subito una violenza.
Da quel giorno ha giurato che nessun uomo l’avrebbe mai più toccata.
Ed io mi ritrovo con la sorella maggiore, lesbica, ma le voglio così tanto bene e non me ne frega nulla, anzi l’amo da matti e quando vuole far l’amore con me,non mi tiro indietro, pur non avendo le stesse idee a riguardo del sesso.
Continuate a leggere i miei prossimi racconti sempre che vi sia piaciuto questo.
Vi voglio bene