Era un pomeriggio tranquillo, quando a lavoro mi arrivó un messaggio. Non mi aspettavo un suo contatto, ma mi chiese se la potevo raggiungere per fare un- passeggiata. Era la prima volta che uscivamo, ed amichevolmente, seppur atttratto dal suo fare civetta e maliziosa, eravamo semplici colleghi di università , nulla di più… ci incintrammo dopo un ora e lei mi invitó a fare un giro fuori dal paese, salendo su per un bosco in una strada di montagna. Arrivammo al punto più alto da dove il panorama era davvero mozzafiato. Si vedevano tanti paesini e piccole roccheforti, distese di verde ed in fondo il mare… Non conoscevo questo panorama è un posto fantastico, dissi. Lei, con lo sguardo di vittoria e conpiaciuta mi diede una risposta inaspettata: Ed ancora non hai visto nulla!! Iniziava a tramontare, l’aria rinfrescava e il cielo diventava piu scuro. Ci incamminammo verso la macchina, ma prima mi disse se avevo sete, e mi indicó una fontana li vicino. L’acqua era freddissima. Bevve prima lei, poi fu il mio turno, ed allora mentre mi risollevavo con i denti ghiacciati nell’esclamare: – brrrr che fredda!!! Mi ritrovai la sua bocca ad un palmo della mia e dicendomi : Ti scaldo io… mi infilo la sua lingua in bocca iniziando un bacio appossianato ed inaspettato. Ero impreparato a tanta foga e li per li risultai impacciato e goffo. Forse non ti piaccio!? esclamo lei vedendo la mia resistenza… Mi hai colto di sorpresa, dissi, Ma queste sorprese mi piacciono, ribbattei e nel farlo la presi avvinghiandola dai glutei coperti daljeans, ma ben pronunciati, riprendendo da dove avevamo lasciato. Un bacio gustoso e ricco di energia… Lei compiaciuta delle mia mani sul culo si strinse tanto a me e poteva ben sentire la mia erezione che cresceva dentro i boxer e il pantalone della tuta che indossavo…. : – Allora ti piaccio…. ah peró… ed asclamando ció la sua mano furtiva mi trastullava il pisello, ormai risvegliato e ben rinvigorito. Si è fatta una certa, rientriamo, mi disse, che qui è tutto buio! Ritornammo in macchina, in silenzio, forse entrambi stupidi da quello che avevamo vissuto. Arrivati vicino alla sua macchina, mi diede un bacio sulla guancia, un sorrisetto malizioso esclamando: Allora ci sentiamo… ciao! grazie! Incamminandosi sculettando vistosamente verso la sua utilitaria…