Riscriviamo anche questo racconto.
Abbiamo abitato per lungo tempo in Francia zona pas de Calais.
Qua nel corso degli anni abbiamo frequentato una coppia di amici con cui abbiamo giocato molto spesso.
Lei vera zoccola ,come me e lui un gran porcellino quasi come mio marito.
Lui e lei giravano per i paesini della zona con un piccolo camioncino che fungeva da negozio di generi vari.
Si apriva sul fianco e dentro c’era un bancone che vendeva generi alimentari di vario tipo e piccole cose varie .un piccolo bazar insomma per tutti quei posti dove i piccoli negozi avevano chiuso.
Una sera dopo una bella serata all’ombra di giochi vari abbiamo deciso che ci saremmo scambiate le parti.
Io avrei seguito il marito della mia amica nei suoi giri e lei sarebbe restata con mio marito a casa.
Il giorno deciso era arrivato e io mi ero preparata a dovere.
Quando sentimmo arrivare il furgoncino io ero già pronta.
La mia amica entro in casa e io andai sul camioncino vestita assolutamente nella norma.
I vicini avrebbero commentata se mi avessero vista uscire vestita da troia….
Avevo portato in una borsa un po di cose (scarpe varie,abbigliamento un po sexi,vibratori vari etc etc).
A bordo gli chiesi cosa voleva che mi mettessi e lui disse che esternamente dovevo essere irreprensibile ,quindi un normalissimo camice che si apriva davanti con dei bottoni ma che sotto mi lasciava decidere tanto conoscevo i suoi gusti.
Un bel reggiseno nero trasparente ,niente mutande,reggicalze con calze nere e un paio di zatteroni da battona volgarotta.
Tanto chi veniva a comprare non avrebbe potuto vedere nulla essendo noi in posizione più elevata rispetto alla gente.
Partimmo lasciando lei e il marito a casa.
Io ero molto eccitata all’idea di girare con un altro uomo e di essere a sua totale disposizione.
Gli chiesi cosa avremmo fatto e lui mi disse che avremmo giocato in giro e che avremmo concluso in un posto dove lui andava con la moglie e che era frequentato da guardoni e segaioli vari e li mi avrebbe chiavata.
Durante la guida mi mise a gambe aperte sul cruscotto e mi toccava per bene in figa e sulle mammelle.
A un certo punto prima del primo paese prese un piccolo vibratore e lo infilò in figa.
disse che avrei dovuto tenerlo e pure acceso mentre servivamo i clienti.
Io ero un lago.
Cominciammo cosi a girare e a vendere .
Lui alternava durante la guida il vibratore alle mani e io ero veramente eccitata.
I capezzoli che ho belli grossi sembravano voler uscire dal camice.
Quando ci fermavamo per vendere vedevo gli occhi spt degli uomini che vedevano le punte dei capezzoli belli turgidi.
Parlare e servire la gente con un vibratore che andava,seppur piccolo era fantastico.
Ogni tanto mi accucciavo mentre guidava e gli prendevo il cazzo in bocca stando però ben attenta a non farlo venire.
Alla fine del giro non ne potevamo più tutti e due.
Andammo infine nel posto dove lui portava la moglie ogni tanto.
Un po di sterrato una zona isolata e qualche macchina parcheggiata.
Mi sentivo sempre più troia…
Scese e mise una coperta per terra.
mi sdraiai e lui mi apri bene il grembiule per poi toglierlo del tutto.
Restai in reggicalze zatteroni e gambe divaricate.
Mi tolse il vibratore e inizio a d aprirmi per bene.ero a fianco del camioncino a gambe aperte con lui che mi apriva la figa e mi strizzava le mammelle esposte.
La figa era fradicia.
Io gli avevo tirato fuori il cazzo e me lo lavoravo per bene per farlo ingrossare per bene.
Non passarono cinque minuti che già un uomo e poi un altro si avvicinarono.
Lui mi mostro meglio e quelli iniziarono a masturbarsi.
Mi infilò con un colpo deciso e io urlai un pò sapendo che agli uomini piace…
Mi chiavo con forza ,intanto che quelli si masturbavano.
Ebbi un orgasmo bello lungo e bagnai tutta la coperta
disse agli uomini di venirmi addosso quando sarebbe venuto lui e cosi fù.Sentivo sperma dappertutto.
In lontananza con la coda dell’occhio vedevo che anche attorno alle altre auto parcheggiate era la stessa situazione.
Mi fece salire sul furgoncino praticamente nuda e prima di salire mi fece appoggiare le braccia sul sedile e piegandomi a novanta gradi mi apri bene il buco del culo per farglielo vedere ancora .uno azzardo una breve toccata..
Tornammo a casa ambedue distrutti .ma con tante cose da raccontare al marito e alla moglie che certo non erano restati con le mani in mano.