“Devo ammettere che pur non conoscendo la signora Mimma e le sue capacità culinarie, ero molto incuriosito da altre sue qualità, era una bella donna vedova, …”
Ormai con Franca era un continuo scopare, ogni occasione in cui era
sola a casa mi contattava pregandomi di raggiungerla, mi confessò che quel becco del marito era ormai anni che non la sfiorava più con un dito e un giovane stallone come me era la miglior cura per una vaccona come lei.
Un giorno ad esempio mi lasciò un messaggio invitandomi ad andare a trovarla, io mi recai a casa sua e la troia si fece trovare con un perizoma ridottissimo e solo un grembiule da cui si vedevano le enormi tette fuoriuscire quando si muoveva, mi chiese di sedermi mentre lei era intenta a far servizi.
Il suo scopo era eccitarmi per poi farsi pompare furiosamente, in effetti questi preliminari fatti di vedo e non vedo avevano in me un effetto particolare, mi rendevano ancora più porco liberando ogni freno inibitorio e la cosa pareva piacere al troione.
La vedevo mentre lavando il pavimento si chinava e i grossi seni ballonzolavano fuori dal grembiule, ma non resistetti quando posizionatasi di spalle mi offrì la vista del suo gran culone il cui spacco era coperto da un sottilissimo pezzo di stoffa, mi abbassai i pantaloni e con il cazzo svettante la inculai con colpi poderosi, il suo ano era così allargato che non oppose resistenza anzi in poco tempo venne in modo copioso, ma prima che io sborrassi con la scusa di non sporcare il pavimento si girò prontamente e bevve tutta la mia sborra.
Dopo quel giorno compresi che dovevamo ravvivare un pò il rapporto ma non sapevo come, in effetti la mia idea era coinvolgere altre persone nel nostro rapporto, l’idea era quella di fare un’orgia approfittando del casale in campagna.
L’occasione me la offrì un amico che dovendo festeggiare il suo compleanno mi chiese se potevamo organizzarlo da me, io prontamente dissi di si, anche perchè rammentai che il porco durante la festa di pasquetta aveva anche lui adocchiato la Franca, la quale da gran troia qual era non si vergognava a mostrare le sue forme anche ad altri uomini purchè giovani, in effetti notai in occasione della pasquetta che la porca stuzzicava non poco i miei amici ma senza andare oltre per non scatenare la mia suscettibilità
In uno degli incontri con Franca le prospettai l’idea e lei ormai succube di me accettò di venire a darci una mano per pulir casa, trattandosi di una festa di compleanno c’era da preparare molte più cose perciò decidemmo che avremmo cucinato lì.
Pertanto il giorno prima della festa partimmo alla volta della casa in campagna io, il mio amico Beppe, Franca e un’amica di Franca una tale signora Mimma che a dire di Franca era un’ottima cuoca……
Devo ammettere che pur non conoscendo la signora Mimma e le sue capacità culinarie, ero molto incuriosito da altre sue qualità, era una bella donna vedova, che cucinava per feste per integrare la misera pensione, aveva 48 anni e un fisico non troppo abbondante ma con un bel seno e rossa di capelli.
In realtà ma questo lo capimmo dopo Mimma era una confidente di Franca e sapeva tutto di me e lei, perciò pregò Franca di accompagnarci sperando ci fosse carne fresca anche per lei.
Anch’io del resto non lo nascondo mi ero più volte vantato con Beppe di quanto fosse porca Franca e di cosa era capace, ma non gli avevo mai permesso di partecipare ai miei incontri perchè non volevo scatenare la furia di Franca, la quale invece a quanto pare aveva risolto degnamente il problema.
Giunti in campagna, io e Beppe scaricammo tutte le buste e le pentole, era una calda giornata di maggio e il marito di Franca era impegnato nella potatura in un’azienda distante dalla mia, perciò non ci avrebbe disturbato.
Al solito facendomi l’occhiolino Franca mi disse che lei e Mimma andavano a indossare abiti più consoni, l’occhiolino era per farmi capire che se volevamo potevamo sbirciare mentre lei e Mimma si spogliavano, in effetti giunte in camera le due donne si spogliarono e iniziarono a scherzare tra loro su chi avesse il seno più grosso, io e Beppe eravamo estasiati nel vedere queste due donnone mostrare il seno, a un certo punto però si fermarono indossarono due vestagliette da casa e vennero fuori. Noi prontamente ci allontanammo facendo finta di essere impegnati a pulire il barbecue, loro sorrisero nel vederci e dissero“dai ragazzi noi siam pronte“ la cosa suonò strana ma capimmo che la cosa avrebbe preso una piacevole piega, iniziarono con il dividersi i compiti, Franca mi chiese di darle una mano a lavare i vetri, perciò salita su una scala mi chiese di reggerla per le gambe, in realtà era un modo per eccitarmi poichè da lì sotto potevo vedere la sua fica pelosa ed approfittare per accarezzargli le gambe toste e bianche.
Anche Beppe però non stava con le mani in mano si offrì di aiutare Mimma che ben volentieri accettò, perciò mentre Mimma lavava i pomodori, Beppe sbirciava nell’ampia scollatura del vestito di casa e intanto armeggiava con le stoviglie e Mimma guardandolo sorrideva.
Io intanto ormai ero sotto Franca a leccarle la fica incurante che in cucina ci fossero altre persone e del resto il nostro scopo recondito era una bell’orgia e di lì a poco ero certo ci saremmo ritrovati in una bella ammucchiata.
Intanto Beppe continuava i suoi approcci timidi e Mimma sembrava interessata, la svolta fu quando Mimma presa una sedia si posizionò seduta a gambe larghe intenta a pulire della verdura, Beppe poggiato al lavello sbirciava le cosce e le mutande, nel mentre Mimma le raccontò della sua solitudine e Beppe da gran paraculo mostrava tutto il suo dispiacere, anche se in realtà l’unico scopo era potersela trombare ben bene.
A un certo punto Beppe chiese se Mimma volesse un caffè e lei si offrì di prepararlo, ma prima voleva vedere se ne volessimo anche noi, quando arrivò nella stanza scoppiò a ridere e disse“a quanto pare vi siete dati subito da fare, vorrà dire che ora toccherà anche a me prender la mia parte e tornò verso la cucina con l’abito di casa sbottonato tanto da far vedere meglio il seno e disse a Beppe che noi eravamo impegnati e non volevamo caffè.
A quel punto eccitata com’era da ciò che aveva visto(Franca a gambe spalancate e io a leccarle la fica), si avvicinò a Beppe e gli disse massaggiandosi un seno con una mano e accarezzandogli i capelli con l’altra, se aveva mai avuto esperienze con donne più grandi.
Beppe che era un pò imbranato preso dall’eccitazione si sborrò addosso, in effetti era ancora un ragazzino e Mimma sorridendo disse“non preoccuparti ora ci penso io a pulirti“, abbassò la zip e tirò fuori il cazzo mezzo moscio e sporco di sborra leccandolo fino a ripulirlo ben bene.
Poi quando il cazzo di Beppe fu di nuovo duro, lo prese per mano e lo portò nella stanza dove io e Franca eravamo intenti a scopare, Beppe si sconvolse nel vedere Franca nuda sopra di me, che si godeva il mio bel cazzo nella fica e Mimma per tranquillizzarlo, temendo venisse di nuovo lo spogliò lentamente invitandolo a sdraiarsi sul lettone accanto a me, in un attimo eravamo io e Beppe sdraiati e le due troione sdraiate su di noi che si godevano i nostri bei cazzi. Ogni tanto lesbicavano tra loro senza mai lasciare i nostri cazzi, venimmo copiosamente nelle fregne delle due porche che per godersi appieno il nostro sapore iniziarono un sessantanove con cui ognuna assaporò la sborra dell’altro.
Alla vista di ciò i nostri cazzi ripresero forza e vigoria, perciò posizionate a quattro zampe le due troie ce le scambiammo, così mentre io inculavo Mimma con la fregna rossa come i capelli, Beppe montava quella gran troia di Franca che accettava di buon grado lo scambio.
Ci spomparono ben bene e dopo l’ennesimo orgasmo ci lasciammo cadere sul letto esausti, loro intanto indossati i camici tornarono in cucina a finire di preparare, io e Beppe ci addormentammo per poi risvegliarci dopo un’oretta e ci recammo in cucina dove le due troie avevano trovato il modo di ingannare il tempo anche senza di noi………..
Infatti lo spettacolo che ci trovammo davanti era degno del miglior porno mai visto, Franca sdraiata su pavimento e Mimma su di lei, facevano un bel sessantanove ma per non perdersi nulla ognuna mentre leccava la fica dell’altra infilava nel culo un dito, ciò gli offriva un doppio godimento, ma il nostro arrivo cambiò tutto così mentre io inculavo Mimma, Beppe davanti le ficcava il cazzo in bocca. Franca per non esser da meno iniziò a leccare la fica e il mio cazzo che entrava e usciva dal culo di Mimma, ogni tanto però lo prendeva e lo spompinava ben bene per poi riposizonarlo nel culo dell’amica.
Beppe venne copiosamente e a quel punto Franca sfilandosi da sotto gli prese il cazzo in bocca per leccarsi tutta la sborra, Mimma intanto godeva ed urlava ai miei colpi nell’ano, venni anch’io sborrandole in culo. Le due donne non parevano mai sazie, infatti mentre io e Beppe nudi eravamo seduti sul divano a parlottare di ciò che era accaduto, Franca avvicinatasi alle verdure prese un cetriolo e seduta di fronte a noi iniziò a penetrarsi la fica, nel mentre Mimma per non esser da meno posizionata dietro di lei le palpava il grosso seno e la baciava in bocca, io e Beppe riprendemmo i nostri cazzi in mano e iniziammo a segarci, poi Beppe accarezzandomi pian piano la coscia mi fece capire che voleva prendermelo in mano.
Ammetto che la cosa mi sconvolse non avevo mai fatto sesso con un uomo ma lo lasciai fare, Franca sorrise nel vedere che il mio cazzo ora era conteso da tre persone, ammetto che la cosa mi eccitava non poco e quindi mentre lui segava me io segavo lui, intanto Mimma eccitatissima si procurò anche lei un turgido cetriolo e per dare spettacolo a noi che ci segavamo vicendevolmente, pensò di ficcarselo in culo.
Eravamo quattro porci ma profondamente soddisfatti, a un certo punto le donne stanche degli ortaggi vennero a saggiare i nostri cazzi duri posizionandosi su di noi, io avevo Franca su di me che nell’orecchio mi bisbigliò“grande porco non pensare che ti lascerò scopare ancora con altre troie o froci, tornati a casa sarai di nuovo solo mio“ e nel mentre mi sollevò le grosse tette invitandomi a leccargliele, era fantastico morderle i capezzoli, perchè ciò la eccitava da matti e me ne rendevo conto dai colpi che mi dava ficcandosi nella fregna il mio bel cazzo venni e così anche Beppe con Mimma sopra che invece aveva preferito farsi fare il culo. Ormai era sera e dovemmo con grande dispiacere riavviarci verso casa, con l’intento di tornare poi il giorno dopo per la festa.
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