Il ritorno di Zia Pina

“Le sento parlare, ma non distinguo le parole, sono troppo preso da quella cosa che mi rovista il budello…”

Il ritorno di Zia Pina
A grande richiesta, ecco una nuova
avventura di zia Pina.
Inverno, nevica piu’ del solito. Siamo a passare qualche giorno nella casa di campagna dei miei suoceri. Visto il tempo, mia moglie vuole rientrare in anticipo. Lunedi’ deve andare a lavorare e non vuole correre rischi. Io ho ancora qualche giorno di ferie, cosi’ decidiamo che suo padre (mio suocero) l’accompagnera’, ed io restero’ con mia suocera a chiudere casa e rientrare con calma. Detto fatto. Meno male che vado daccordo con mia suocera! Un paio di giorni e, visto che il tempo tende al peggio, anche noi decidiamo di rientrare. Ultimo controllo, tubi svuotati, tutto spento, partiamo. Nevica forte ma, con le catene, non si va male. Ultime parole famose. Una curva e tutto e’ bloccato. Riesco a malapena a rallentare e finisco, di traverso, in un mucchio di neve. Mi sa che siamo fregati.
“Gianni, dove siamo?”
“Dalle parti di Uscio. Si dovrebbe anche vedere qualche casa.”
“Ma non era da queste parti che viveva quella tua zia, la sorella di tua madre?”
“Si, si, zia Pina, vive proprio qui vicino. Adesso la chiamo.”
Naturalmente la zia e’ in casa. Una volta la vedevo abbastanza spesso. Ricordavo con piacere i sui abbracci morbidi, il suo profumo e, sopratutto i suo dolci.
“Pronto? Zia Pina, sono Gianni. Si, si, lo so! Ma non ci crederai mai. Stavo tornando a casa e siamo rimasti in panne proprio qui vicino. Con sto tempo non so di preciso. Sono con mia suocera! Va bene, non so esattamente, ma aspettaci. Domani, con lo spartineve, andra’ tutto a posto. Grazie zia, arriviamo.”
Ci assicuriamo di aver tutto quello che ci serve e partiamo. Passato il cumolo di neve che blocca la strada andiamo abbastanza bene, sempre che neve sopra il ginocchio sia una cosa buona. Siamo presto bagnati e infreddoliti, ci vuole molto piu’ tempo del previsto e devo anche sostenere mia suocera. Sembra un’eternita’. Poi si vede qualche luce, riconosco la zona e mi dirigo verso casa della zia. Ci aspetta sulla porta di casa. Dice che sembriamo due pupazzi di neve in movimento. Il calore dell’interno ci fa capire quanto freddo abbiamo. Siamo scossi da brividi. Subito zia Pina prende il controllo della situazione.
“Ma guarda un po’ come siete ridotti!! Ma chi ve l’ha fatto fare! Mettervi in viaggio con questo tempo. Via, via questa roba bagnata. Ma guarda li’. Siete zuppi!! Toglietevi tutto che ho pronti due begli accappatoi caldi. Poi ho preparato una bella tisana. Ma siete proprio malridotti!! Forza, fate in fretta. Avete bisogno di scaldarvi subito. Poi una bella doccia calda e vediamo.”
Un minuto e siamo nudi. Non ci faccio neanche caso. Subito dopo il tepore dell’accappatoio mi avvolge. Ancora brividi e battito di denti. Il sistema cerca di ripartire. Sediamo sul divano con un bel bicchiere di tisana calda. Io ho ancora freddo, ma va un po’ meglio. Zia Pina si siede davanti a noi, un po’ tutta scompigliata. Lei e’ in vestaglia e, noto, visto che e’ un po’ aperta, senza niente sotto. Si, devo stare meglio per notare le tettone della zia. Raccontiamo l’accaduto.
“E si, avete fatto proprio una leggerezza!! Non ci vuole niente a prendersi una bella polmonite. Dai Anna, prima tu, vai a farti una bella doccia calda. Gianni puo’ aspettare cinque minuti. Brava!! Gianni, non stare li’ rannicchiato. Vieni, aiutami che rinforziamo un po’ l’infuso, che poi vi faccio un bel clistere caldo.”
Vede che la guardo strano.
“Si, si, un bel clistere caldo. Scaldiamo il sangue dall’interno. Vedrai, starete subito bene. Ce la fai a sbucciarmi un paio di arance?”
Mi rendo conto che mi tremano le mani. La zia continua a chiacchierare. Mia suocera arriva tutta rossa per l’acqua calda. Sorride. Mi fiondo nel bagno. Che piacere!! Lascio che il tepore dell’acqua mi sommerga, ma manca ancora qualcosa. Qualche brivido mi scuote ancora. Mi asciugo e reinfilo l’accappatoio che avevo appeso allo scaldabagno e le raggiungo. Se la stanno ridendo. Tipico di femmine che stanno architettando qualcosa.
“Siediti li’ tu, che adesso arriva il tuo turno.”
Come se non ci fossi, continuano. Zia ha appeso la borsa all’attaccapanni che ha spostato da vicino all’entrata. Mia suocera si sdraia sul divano e scopre le chiappe. Cazzo che bel culo!! Mia suocera e piccola e rotonda e non mi ero mai neanche sognato di pensare fosse sexi. Vedere quel bel culo bianco e robusto, abbondante senza essere grosso o grasso, mi fa ripensare. Senza coprire troppo, la zia le apre le natiche con due dita e infila un dito con della crema. Si, si, lo infila!! Posso vederla muoverlo su e giu’. Dite quello che volete, ma a me e’ venuto duro. Un attimo dopo la cannula entra dove il dito e’ uscito. Mia suocera mugola di piacere. Il calore la riempie. Non ci vuole niente a riempirla al punto giusto. Poi tocca a me mentre Anna cerca di tenerselo dentro qualche minuto. Zia sposta l’attaccapanni e mi fa curvare sulla poltrona. Meno male che l’imbarazzo me l’ha fatto abbassare. Lei nota la mia esitazione.
“Gianni, cosa c’e’? Te ne ho fatti tanti!!”
“Beh, allora ero un ragazzino.”
“E allora? Sei cresciuto un po’. E io sono piu’ vecchia! Dai, dai, fuori il sedere.”
E mi mostra il dito con la crema sopra. Sospiro e alzo l’accappatoio. Velocissima. Faccio appena a tempo a sentire le mani sulle chiappe che gia’ mi spinge il dito dentro. Il tempo di capire e gia’ lo fa andare. Pero’!! Non male. Che avessero ragione loro? Comincio a gustarmelo, mi scappa un mugolio. Per tutta risporsta la zia spinge ben dentro il dito facendolo scivolare sue e giu’ velocemente. Spingo il culo indietro apprezzando. La zia ridacchia e poi lo leva per far posto alla cannula. Non la sento neanche, solo il flusso del liquido caldo. Puro paradiso. Il tepore mi invade, un paio di brividi e comincio a rilassarmi. Oh, oh, ce l’ho anche bello dritto. Il dito o la cannula? E chi se ne frega. Ne avra’ visti la zia in vita sua. Mi piace troppo. Lo prendo tutto e mi rigiro semisdaiato sulla poltrona. Per un attimo la mia erezione svetta libera. Mi copro lentamente. La zia sogghigna e le fa eco mia suocera che st’andando in bagno. L’ha visto anche lei. Che guardino pure. Mi sento euforico. Il calore raggiunge tutti quei posti che non mi ero neanche reso conto fossero freddi. Sto come rinascendo. Sento mia suocera uscire dal bagno. Mi alzo per andarci a mia volta. Ci incontriamo a meta’. Ha le tette mezze fuori e guarda giu’. Ooops, anch’io ce l’ho mezzo fuori. Ridendo mi passa vicino e ci da un colpetto sopra col dito, facendolo oscillare. Rimango basito e lei si allontana sempre ghignando. Entro in bagno. Mi scarico e faccio un’altra doccia calda, velocissima. Si, mi sento proprio vivo. Torno di la’. La scena risveglia la mia eccitazione appena sopita. Zia Pina e’ curva sul divano, il culone scoperto e mia suocera le sta infilando un dito. Ma piu’ che lubrificarla, sembra le stia facendo un vero e proprio ditalino. Anale!! Mia suocera si gira verso di me.
“Ah,eccoti qui finalmente! Vieni, prendi il clistere e infilaglielo. E’ bella pronta!”
Le tiene le natiche bene aperte con la mano e posso vedere quel dito entrare ed uscire dal buchetto. Improvvisamente ho la bocca secca e mi sento come fossi fuori dal corpo. Prendo la gomma con la cannula che penzola da un appendiabiti e mi avvicino. Cazzo!! Posso vedere anche il suo ficone. Gonfia, aperta e lucida di umori. Mi rendo conto che e’ depilata. Mi a suocera mi guarda, poi guarda in basso e sorride sfilando lentamente il dito per permettermi di infilare la cannula. Non so come ci riesco, ma lo faccio e apro l’acqua. Zia sospira ed io la seguo a ruota. Mi rendo conto che ce l’ho di nuovo duro e in mostra. Mi suocera lo riguarda.
“Pina, mi sa che il tuo didietro stia facendo effetto!!”
Ride. Pina si gira e guarda anche lei. Sono estereffatto, ma adesso ce l’ho come un paletto. Punta in alto. Mia suocera mi strizza l’occhio e allunga la mano.
“Non ti preoccupare caro! Con tutta l’adrenalina che abbiamo in corpo, e’ normale. Anch’io mi sento eccitata. Solo che non si vede!!”
Ride di nuovo e me lo smanetta. Chissa’ come, l’accappatoio si apre ed ecco le tettone in mostra. I capezzoloni lunghi e duri. E si, e’ eccitata anche lei. La sua mano me lo accaezza leggera. Zia Pina rompe il silenzio.
“Mmmmm, vedo dei cornetti svolazzare! Aspettatemi che arrivo subito.”
Non la vedo proprio! Sono tutto preso da mia suocera che mi ha slacciato l’accappatoio e ora me lo palpa a due mani. Automaticamente slaccio il suo. Proprio due belle tettone. E il cespuglio chiaro, sotto la curva della pancetta. Le acchiappo a due mani e strizzo i capezzoli. Geme, fa un passo avanti e appoggia il viso sulla mia spalla. Sospira e la mano comicia ad accennare una sega. L’abbraccio e la stringo. Le mordicchio il collo, un orecchio. Lei alza il viso. Ci baciamo. A piena bocca. Lingue che si intrecciano, che frugano vogliose, mani che non smettono di spremere, tirare, pizzicare, stringere. Zia Pina ci trova ancora intenti a limonare furiosamente.
“Ma bravi!! Cosi’ mi piace!! Pero’ fate giocare anche me!!”
Mani mi sfilano l’accappatoio e poi cade quello di mia suocera. La vedo con la coda dell’occhio. Zia Pina e’ nuda anche lei. Cazzo!! E’ proprio tanta!! Mi abbraccia da dietro facendomi sentire i capezzoli duri contro la schiena. Le sue mani sono dappertutto. Si intrecciano con quella di mia suocera sul mio cazzo. Mi spremono il culo, un dito si intrufola nel buchetto. Oooohh siii, che bello!! Mentre mi mordicchia collo e orecchie mia suocera si siede e un’attimo dopo comincia un pompino favoloso. Mano bocca e lingua. Una vera favola col dito della zia che e’ entrato tutto e mi stimola da matti. Mi abbandono alle loro ministrazioni. Zia Pina si rende subito conto che sono sull’orlo.
“Hei, hei, ferma un momento. Anna, cosi’ lo spompi subito e, a dir la verita’ vorrei sentirmelo un po’ dentro. Sai, ormai e’ una vita che non ne vedo di questi cosi!! Dai, andiamo di la’.”
Mi acchiappa per il cazzo e mi tira verso la camera. Mia suocera ci segue a ruota. Addirittura vengo spinto sul letto e un attimo dopo le bocche sul mio cazzo sono due, mentre un dito ritorna a sfruculiarmi il culo. Se lo disputano dedicandosi anche alle mie palle, poi, come se improvvisamente fossero daccordo, mia suocera si rialza tenendolo bello dritto e zia Pina mi cavalca impalandosi in un movimento unico. Un attimo e comincia a darci dentro, veloce e andante con movimento rotatorio al momento che l’ha tutto dentro. Geme, urla e digrigna i denti tenendomi schiacciato per le spalle. Pochi minuti e si irrigidisce vibrando e scuotendosi, addirittura scrollando la testa e sbavando. Un’orgasmo impressionante. Fa appena a tempo a calmarsi che viene spinta via e mia suocera prende il suo posto. Bollente e fradicia. Un po’ piu’ dolce della zia, ma anche lei mi cavalca a buon ritmo e dopo poco anche lei se ne viene urlando il suo piacere tenendomi ben piantato dentro di lei e strofinando il clito sul mio pube. Tutto talmente imprevedibile e veloce che sono rimasto come a bocca aperta dimenticandomi persino di venire. Sdraiate ansanti ai miei fianchi me lo riprendono in mano e a turno se lo passano di bocca in bocca, da buone amiche. E intanto parlano, mi raccontano di conoscersi sin dalle medie e di essere sempre state amiche molto intime, che ultimamente si erano viste molto poco, ma ora si promettevano a vicenda che avrebbero ripreso a frequentarsi. Intanto menavano, succhiavano, tormentavano ben a fondo il mio buchetto. Di nuovo mi portarono vicino al punto di non ritorno, per poi fermarsi improvvisamente.
“Pina, aspetta, mi sembra uno spreco farlo venire cosi’. Io avrei ancora una voglietta…!!”
“Si Anna cara. Ce l’ho anch’io quella voglia li’. Ma dici che ce la fa?”
“Beh, tentar non nuoce. Ormai che ci siamo!! Se facciamo dei cambi veloci….!!”
Di nuovo si muovono all’unisono. Entrambe si inginocchiano sul letto, una a fianco all’altra, testa bassa e culo ben spinto in alto, gambe larghe e ben aggrappate alla testiera.
“Dai caro, datti da fare!”
”Dai Gianni, tutto dentro!!”
Che spettacolo, i bei culoni aperti con l’occhio che sembra quasi socchiuso, le fiche gonfie e arrossate dalla cavalcata precedente, nuda quella della zia, incoronata di pelo chiaro e morbido mia suocera, aperte e gocciolanti. Come resistere a quel richiamo. E poi sono infoiato. Non mi ricordo essere stato mai cosi’ eccitato. Mi metto dietro di loro e palpo il tutto a piene mani. Gemiti, mugolii, vogliono il cazzo. Glielo faccio sentire spennellandole, prima una e poi l’altra, tormentandole spingendo dentro solo la cappella. La libidine monta. Le loro mani cominciano a strufugnare quelle ficone spalancate accompagnate, tra un gemito e l’altro, dalle loro grida.
“Nel culo, dai, fammi il culo!!”
“Tutto dentro, nel culo caro!”
“Siii, nel culo, oddio siiii, dammelo dentro, sfondami il culo!!
Quattro, cinque cappellate a una e poi via, dentro all’altra. Le loro voci mescolate nella mia testa, i buchi ben aperti che mi accolgono vogliosi e pulsanti. Il cambio veloce mi blocca l’orgasmo e ancora sono loro a venire prima, urlando, le fiche martoriate dalle loro stesse mani, i culi che si stringono sul mio cazzo a volerselo tenere dentro. Prima una, poi l’altra, si accasciano sul letto e io rimango su di loro col cazzo duro e grondante. Nella mia testa si fa strada un’immagine, una visione classica dei film porno. Comincio a menarmelo rapidamente. Se ne accorgono e si girano, cercano di fermarmi ma e troppo tardi. Ruggendo comincio a spruzzare all’impazzata. Una sborrata esplosiva. Le annaffio sui seni e qualche spruzzo colpisce persino i loro volti. Aprono la bocca per prendere al volo qualche schizzo.
“Gianni, noooo, percheeee!!!”
“Mmmm, porco, che spreco, noooooo, aspetta. Dammela!!”
Spremo le ultime gocce nella loro bocche aperte e resto, ansante, a guardarle che si baciano raccogliendo la mia offerta con le dita, leccandosele e spalmandosi i resti a vicenda sul corpo. Crollo disfatto in mezzo a loro. Mi devo essere appisolato, continuamente accarezzato e coccolato. Poi, qualcosa mi fa aprire gli occhi. Mia suocera e’ accanto a me, ma la zia e’ in piedi di lato al letto. Ride, il seno abbondanto vibra tutto, i capezzoloni ancora gonfi e duri, ha in mano qualcosa. Metto a fuoco. Un vibratore. Ma non e’ tutto. Ha una cintura ai fianchi e a questa e’ attaccato un, un… cazzo!!! Si, proprio un cazzo che punta dritto dal suo basso ventre. Oscena ed eccitante al tempo stesso. Sento una stretta proprio sotto le palle. Il sangue ricomincia a circolare. Mia suocera mi stava massaggiando una coscia e la sua mano si porta sul mio cazzo, ridotto ad un mucchietto di pelle.
“Ragazzi, come mi sta?”
“Pina, sembri ancora piu’ porca!!”
“Zia, sei… sei, oscena!!”
“Bene allora. Preparati che adesso tocca a te!”
Sento un brivido lungo la spina dorsale. Cosa aveva in mente? Beh, e’ chiaro cos’ha in mente: vuole incularmi con quel coso. Ed io? Mai avuto fantasie di quel tipo, ma ora, ora….!!
“Hmmm, cosa zia? Cosa devo…. no, non vorrai mica?”
“Ma certo caro, da questa casa non sono mai usciti culi intonsi. Vedrai che goduria. Da come ti sei cuccato il dito, sono sicura che ti piacera’. Anna, dai, aiutalo a sistemarsi.”
“Ziaaa, ma davvero vuoi…? Ma non l’ho mai fatto!! E poi non sono mica…”
“Zitto caro, non c’e’ bisogno di essere gay per gustarsi un bel lavoretto anale. Noi mica siamo lesbiche, pero’, se capita, non ci dispiace una bella fica sugosa. Vero Anna?”
“Ma certo tesoro! Sai, sono proprio curiosa. Non l’ho mai fatto ad un maschietto. Voglio proprio vedere. Dai Gianni, vieni, alza le gambe. Ecco, dai che ti aiuto.”
Faccio finta di resistere un attimo, ma senza crederci. A dir la verita’ sono incuriosito e sto cominciando a sentire una certa eccitazione. Essere inculato? Dalla zia? Di fronte a mia suocera? Perche’ no? Un sacco di domande mi frullano per la testa, ma intanto faccio come vuole. Alzo le gambe al massimo. Mia suocera si mette dietro e me le tiene tirate indietro. Subito la mano della zia, fresca di crema, si infila tra le chiappe. Trova il buchetto, ben esposto ed infila il dito dentro commentando i miei peli e tutto il resto. Si muove con facilita’. Un’altra spinta ed un’altro dito si fa strada. Ora lo sento pieno, ma non fa male. Anzi mi piace, mi piace proprio. Le due dita svangano per un po, poi un ronzio e la pressione. Leva le dita e al loro posto mi spinge dentro il vibratore acceso. Nessuna difficolta’. Sono rilassato ed entra a meraviglia. Un nuovo mondo si scopre ai miei sensi. Mai provato niente del genere. Sensazioni dallo sfintere aperto, dall’attrezzo vibrante a cui si e’ aggiunta una mano che mi massaggia le palle e la zona perineale. Mmmmm, che goduria. Me lo avessero detto solo un’ora fa, li avrei mandati a quel paese. Mugolo di piacere e mi sembra di sentire vita tornare anche nel mio flaccido uccello. Mi abbandono. Non so quanto tempo passa. Ormai quella cosa dura e vibrante e’ parte di me. Si sta spostando, esce dal culo e circola intorno all’ano, si inoltra tra le palle mentre avverto un’altra presenza, piu’ prepotente. Spinge per entrare, ma senza chiedere. Spinge ed entra imperiosa. Un leggero strappo e sono pieno. Trattengo il respiro. La zia mi sta inculando col dildo. Siiii, ma sii, perche’ no? Dai zia, spingimelo tutto dentro. Stringo il lenzuolo tra le dita e spingo contro di lei, le spinge a sua volta. Mi sfugge un gemito. Dentro. Ce l’ho dentro. Nel culo!! Zia Pina mi sta inculando. Mi sento aperto, pieno. Mi piace. La zia si muove ed io l’assecondo Il vibratore continua a trastullarmi le palle. Mi sto indurendo. Mia suocera commenta e la zia mi scopa. Si, mi sta proprio scopando. Nel culo. Mmmmm, come mi eccita pensarlo. Le sento parlare, ma non distinguo le parole, sono troppo preso da quella cosa che mi rovista il budello. Una bolla mi scoppia in testa. Se con un dildo si sente questo, cosa si prova con un cazzo vero? Ritorno coi piedi a terra a al dido che mi slarga lo sfintere. Le spinte della zia si sono fatte erratiche e geme di piacere. Le sue mani mi afferrano spingendo sotto le ginocchia, mia suocera si e’ portata dietro di lei, sfregando il suo corpo nudo contro la sua schiena a spremendole le tette. La zia alza la testa in un ringhio e affonda veloce un paio di colpi per poi cominciare a godere. Orgasmo che la lascia tremante e sfiancata. Quasi non me ne rendo conto. Mia suocera le slaccia lo strap, la fa sdraiare e prende il suo posto tra le mie gambe. Se lo allaccia e ricomincia da dove la zia ha lasciato. Anche lei mi spinge le gambe indietro e mi incula con passione. Il mio cazzo nuovamente duro, oscilla e mi sbatte sul ventre. Non sento piu’ il vibratore ma il dildo che mi scava dentro e’ abbastanza. Ora e’ mia suocera che mi sta inculando. Mia suocera, la madre di mia moglie, me lo sta sbattendo nel culo ed io ci godo da matti. Lo prendo in mano e comincio a segarmi. La zia si sdraia al mio fianco accarezzandomi e sussurandomi all’orecchio quanto era stato piacevole essere inculate da me e poi incularmi a sua volta.
“Pina, non me l’hai mai detto quanto fosse eccitante farlo a un maschio. Non e’ lo stesso che scoparsi un’altra donna. Mi piace troppo!!! Dici che mio marito se lo fara’ fare? Oddio, oddio che bello! Guarda come se lo mena. Ti piace prenderlo nel culo vero? Dai, dai sborra, sborra che godo. Voglio vederti sborrare. Dai, dai, siiiiiiiii!!!”
Stimolato dalle sue parole mi abbandonai al piacere e poco dopo spruzzavo una potente sborrata in faccia e in bocca alla zia che si era messa a portata di lingua, mentre mia suocera urlava di piacere affondandomelo dentro.
Non mi ricordo altro. Devo essere crollato come un albero colpito dal fulmine. Mi svegliarono al mattino con una tazza di caffe’ fumante, un’abbondante colazione. Il sole brilla, la strada era stata liberata. Se non fosse per il dolore al culo, avrei potuto pensare di aver sognato. Poco dopo siamo pronti a partire. La zia che ci ricorda di tornare a trovarla. Certo che ci sarei tornato!! Partiamo. Mia suocera e’ taciturna. Non rompo il silenzio. Ci vuol poco ad arrivare. L’accompagno alla porta. Lei mi afferra un braccio e sorride. Ha deciso.
“Gianni, se vorrai continuare questo discorso, quando vuoi!!”
“Mamma cara, procurati uno dei giochetti della zia e saro’ da te molto spesso!!!”

Con tanti saluti a quelle che, come Pina, si offrono per il piacere altrui e a quelli con la mente aperta (e non solo quella) pronti a raccogliere l’offerta. Continuo a ripetere a tutti quelli che non l’hanno mai provato, ragazzi, ragazze, nel culo e’ bello!! Non fatevi sfuggire l’occasione, prendetelo fin che siete a tempo. Io la mia quota l’ho presa, con abbondanza, veri e finti… e ancora oggi alla mia non piu’ verde eta’, lo prendo quando posso… gomma o carne, sono tutti benvenuti.
Master T
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Incesti

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