“Ero piuttosto volgare la situazione ma sarebbe durata poco pensai…”
Mio marito Alfredo aveva trovato il modo di eccitarsi anche sulle disgrazie
altrui. Il titolare del negozio di alimentari da cui ci servivamo gli aveva confidato che suo figlio Andrea ,che lavorava con lui,aveva problemi di carattere sessuale;sebbene fidanzato con una ragazza del quartiere soffriva di eiaculazione precoce e il padre ,preoccupato del futuro matrimonio del ragazzo si stava prodigando economicamente per pagargli cure sanitarie di ogni tipo. Queste mancanza di intimità da parte di un padre mi aveva infastidito. Come anche il fatto che Alfredo ne avesse fatto strumento di eccitazione durante le nostre performances sessuali. Durante la consueta scopata di fine settimana mi sussurrava frasi oscene e fantasie che mi vedevano partner del giovane. “Sarebbe bello ,se glielo prendessi in bocca” diceva” qualche secondo di impegno e ti troveresti con il viso tutto schizzato”…” sarebbe magnifico che tu ti alzassi la gonna per fargliela vedere e lui provasse un orgasmo senza neanche toccarsi “. ..In effetti,lo ammetto, quando mi diceva queste porcate mi eccitavo anche io. Andrea era un bel ragazzo,neanche trentenne,un po smilzo forse, immaginare queste situazioni erotiche non mi dispiaceva, sebbene la cosa si concludeva solo nelle idee del momento e con reciproca soddisfazione.Almeno per me perchè mio marito invece , capendo che le sue fantasie non mi turbavano affatto , mi incitava a comportarmi in modo insolito per rendere la cosa ancor più eccitante. A volte ,sapendo che Andrea era solo in negozio,mi mandava a comprare qualcosa con vestiti che mettevano in mostra la mia fisicità.A volte mi imponeva di andarci senza mutandine e con le calze a rete che gli piacciono tanto. Una volta tornata a casa ,così come voleva io mi fossi presentata ,mi faceva inginocchiare sul letto e mi sbatteva chiedendomi se il giovane aveva avuto reazioni, se mi avesse fatto complimenti o se addirittura ci avesse provato. Stavo al gioco e gli rispondevo nel modo che preferiva.confortandolo su cose che,di fatto,non erano avvenute.
Tuttavia il ragazzo non rimaneva del tutto insensibile quando entravo in negozio sistemata in quel modo. Faceva i complimenti e apprezzamenti e il suo sguardo era intenso e pieno di promesse. Io stessa non abbassavo lo sguardo e gli facevo capire che, in fondo, ero curiosa di lui e che malgrado la differenza di età un pensiero su di lui me lo ero fatto.. Ero,sopratutto,curiosa il fatto che soffrisse di eiaculazione precoce mi faceva pensare davvero a cosa sarebbe successo se le situazioni fantasiose di mio marito si fossero tramutate in realtà. Il birillo di un ragazzo giovane come avrebbe reagito davanti ad una donna matura come me ? Si sarebbe davvero “sciolto” in pochi secondi o in pochi minuti lasciandomi a bocca asciutta? Come si sarebbe comportato se solo glilea avessi fatta vedere come fantasticava mio marito , in ginocchio , con le gambe leggermente divaricate,magari con il mio abbondante posteriore incorniciato da uno dei reggicollant neri di cui ho una intera collezione ….La cosa, insomma, aveva preso anche me e devo confessare che dopo essere stata in quel negozio ed aver tentato il giovane Andrea tornavo a casa di corsa, lietissima di essere subito scopata dal mio caro consorte che mi aspettava con l’ansia di farlo.Mio marito,tra l’altro, in quei frangenti mi chiedeva di metterci più tempo nel rientrare.Voleva immaginare che un periodo più liungo avesse permesso di realizzare qualcosa di vero e tutto al solo scopo di eccitarsi di più.
Il gioco era diventata una abitudine e a un certo punto mi resi conto che il ragazzo aveva capito tutto. Era contento di vedermi entrare, faceva battute sempre più audaci nei miei confronti . Questo però ad Alfredo non lo dicevo perchè la cosa si sarebbe in un certo modo guastata. Per un uomo,lo so, è facile immaginare ma al dunque tutto diventa difficilissimo da gestire.
Io ero sempre più curiosa di provare davvero il giovane, Di mettere alla prova la sua sessualità che mio marito riteneva “minore”.
Una sera visitai il negozio sul tardi,ad orario di chiusura. Mio marito aspettava, era sabato sera ed Andrea stava per abbassare la saracinesca. Lo pregai di farmi prendere qualcosa, sebbene la cassa era già stata chiusa. Tergiversai ad arte. Mi inginocchiai per prendere una bottiglia d’olio e tentai un approccio visibile. Misi in mostra le gambe in modo provocante e mentre lo facevo guardai con insistenza Andrea. Aspettavo una risposta ,un gesto…Intanto mio marito era contento di aspettare… La risposta non si fece attendere , Andrea si apprestò a chiudere la saracinesca e si avvicino’ a me che stavo li con la bottiglia d’olio. Mi chiese di seguirlo. “Che coraggio” pensai. per essere uno con l’eiaculazione precoce non si dimostrava affatto timoroso. Mi prese la mano e mi accompagnò ,in modo gentile, all’interno del piccolo magazzino dietro il bancone. “Fammela vedere” esclamò con voce eccitatissima, mentre mi abbracciava. Il problema che , come al solito, fossi più alta di lui di almeno un palmo non lo imtimoriva affatto . Stava verificandosi tutto quello che il mio caro consorte immaginava. Alzai la gonna fino ai fianchi. Senza mutandine, così come il mio maritino aveva preteso. Allargai le gambe ed Andrea lo tirò fuori. Io allungai la mano destra e gli afferrai il pisellone. Un pisellone dalla forma particolare, stretto in punta,più largo al centro e ancor più stretto alla base.. cominciai a masturbarlo. Ecco, tutto avveniva come mio marito desiderava sognare. Era tutto vero e vero pure il problema di cui si diceva ahime’… Mi bastarono due tre o quattro su e giu’ che il giovane sparò una precoce sborrata. Una intensa e lunga sborrata che si riverso’ in parte sulla mia mano e in parte per terra. Ed ora? Tutto qui ? Che fare. Mi ripulii alla meglio con un foglio di giornale. Il giovane invece di moritificarsi rideva. Rideva di che , pensai. Aveva fatto una figuraccia…E invece. Invece bastò un minuto, solo un minuto e quel manganello ergeva di nuovpo. Io lo guardai incredula e a quel punto ritenni che dovevo concederegli un altra prova. Non sapevo come mettermi. Fu lui a suggerirmi di utiizzare le uniche due sedie presenti in quel posto . Le scosto dal muro e mi fece mettere in ginocchio . Una gamba di qua’ e una di la’. Ero piuttosto volgare la situazione ma sarebbe durata poco pensai…Intantio mio marito aspettava…contento che lo facessi aspettare.., Lo stavo accontentando perchè il comunque tempo passava…In ginocchio attesi che Andrea mi afferrasse i fianchi in modo un po rude. Armeggiò e lo inserì in maniera abile nella mia fica. Cominciò a sbattermi. La cosa non fu lunga ma molto intensa. Mi permise ,anche di toccarmi con la mano. Mi ero eccitata tantissimo.Provai un orgasmo.Incredibilmente “precoce”. Pensavo a mio marito e a cosa mi avrebbe chiesto al mio rientro a casa… Devo dire che Andrea fu pieno di sorprese. Una volta venuto subito dopo era già pronto di nuovo.Incredibile! Approfittò della mia indecente sottomossione e punto’ dritto al mio buco alternativo. “Dai, non farlo li”. gli implorai. “mi fa male”. Non mi fece male per niente perchè la forma del suo tarello facilitò la penetrazionee e molto diligentemente gli basto’ squotermi per qualche minuto. Due o tre minuti e venne. Lo sentii sciogliersi dentro di me. A quel punto mi affrettai. Lo ringraziai. Lui ringrazio’ me. Che strana cosa era successa. Tornata a casa Alfredo era fuori di se. Lo avevo fatto aspettare al punto giusto. Ero tutta sporca , gli chiesi di aspettare. Mi lavai ma certo lo sperma era ancora tutto la’ dentro. In ginocchio sperai che mio marito non si accorgesse di come ero ” sistemata”…Non se ne accorse. Era troppo preso dalle sue fantasie, che io condividevo ancora con lui ma avevo già condiviso poco prima non solo a parole..
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