“Lui aprì gli occhi impaurito ed io avvicinatomi al suo orecchio gli sussurrai:
-Tranquillo bello, adesso ti farò impazzire io!! e cominciai a leccargli…”
Dopo l’inculata con Mustafà tornai stanco e senza èiù forze a casa
e dopo una bella doccia andai a dormire pensando a come sarebbe stato belle farlo con Omar. Già Omar, che gran pezzo di ragazzo!
Quando mi sveglia mi preparai per andare al lavoro, ero un fascio di nervi..e arrivato al lavoro iniziai ad aspettare con ansia la fine della serata che arrivò come sempre. Ma appena prima di iniziare a pulire Omar salutò tutti e se ne andò senza neanche degnarmi di uno sguardo.
Io ci rimasi malissimo, pensai che se ne era pentito. Voltai lo sguardo verso Mustafà e lui mi fissava e mi rispose con l’occhiolino, pensai allora che toccava un altra volta a lui godere di me e del mio corpo.
Quando androno tutti via Mustafà mi chiamò in cucina e avvicinatomi a lui mi infilò una banconota di 50€ in tasca e poi si liberò l’enorme cazzo sventolandolo davanti a me, mi chinai e lo succhiai con tanto amore e tanta passione alla faccia di Omar che era andato via.
Mustafà iniziò ad ululare e ad ansimare dicendomi: ohhh mio dio ma che cazzo hai fatto da ieri sera ad ora?? un corso uuuhhmm di pompini accelerato?? mm siiihhhh.
e afferrandomi la testa con entrambe le mani mi sborrò in gola tanto quanto la sera prima. Mi congedò dicendomi: ok puoi andare ma per domani dovresti fare il pranzo e la cena..quindi alle 11 qua, ok? buonanotte troia.
E concludendo mi sculacciò avviandomi verso l’uscita. Arrivato a casa mi addormentai con una spaventosa erezione!
L’indomani alle 11 andai al lavoro. Entrato salutai tutti e nel momento in cui stavo per andarmi a cambiare arrivò Omar dicendomi che per quel giorno avrei dovuto aiutarlo ad andare in giro per i fornitori a caricare merce per la pizzeria.. Per la felicità mi si illuminarono gli occhi e mi si rizzò il cazzo.
wow una giornata con Omar “mmmhhh” Salii sul furgoncino con lui e iniziai una conversazione:
-Dove sei andato ieri sera? io pensavo che.
-Che ti avrei dato subito il mio minchione?? eh eh eh eh ti sbagli troietta, te l’ho voluto fare desiderare per vedere come ti saresti comportata ah ah ah ha
Io lo guardai con un sorrisino malizioso e pensai: ah si? la metti così? ok bello mio…ti farò impazzire io al momento giusto!
Arrivati al primo magazzino delle bibite scendemmo entrambi ed entrammo in questo edificio vecchio, polveroso e pieno di casse di bottiglie. Dovevamo caricare un po di cose.
Io mi avvicinai a lui e mettendogli le mani sugli addominali lo feci sedere su una vecchia sedia di paglia..mi ci sedetti a cavalcioni e con le mani sulle sue enormi spalle cominciai a baciargli il collo..le orecchie..poi
mi alzai..gli sfilai la maglietta aderentissima,
andai alle sue spalle e cominciai a fargli
un massaggino sulla schiena. Lui gradiva e ad occhi chiusi mugolava e questo mi incoraggiava..Allora in un solo colpo presi una vecchia corda e gli legai ben bene i polsi dietro la sedia. Lui aprì gli occhi impaurito ed io avvicinatomi al suo orecchio gli sussurrai:
-Tranquillo bello, adesso ti farò impazzire io!! e cominciai a leccargli dentro l’orecchio e a baciarlo sui lobi e sul collo, ogni tanto guardavo la sua patta,era enorme, poi con le mani gli sfioravo i capezzoloni ambrati e quei pettorali da ciucciare fin che ti rimane saliva.
Dopo di che mi misi in piedi davanti a lui e iniziai il più arrapante ed eccitante spogliarello che abbia mai fatto.Lui mi guardava e con la bava alla bocca mi supplicava di lasciarlo libero che mi avrebbe fatto di tutto.
Io lo lasciai parlare a vanvera e mi misi di nuovo sulle sue ginocchia continuando il lavoro che avevo iniziato..Gli insalivai tutto il petto, il collo e le orecchie e sotto il mio culo sentivo eregersi un obelisco, un enorme obelisco.
Mi misi in ginocchio, gli sfilai i jeans e lui sospirò perchè l’uccello trovò un po di libertà ma lo lasciai così con le mutande mentre lui mi pregava di succhiargli il cazzo io mi abbassai ai suoi piedi gli legai le caviglie ai piedi della sedia.
Lui mi implorava: Ti prego, ti prego, sucami la minchia, non ce la faccio più, guarda in che stato sono, dai bello. Adesso slegami, non mi legare più dai slegami e pompami…dai daaaaiiiii
In silenzio lo guardavo e con un sorrisetto malizioso e da gran figlio di puttana iniziai a leccargli l’interno coscia fino alle palle trattenute dai boxer in tensione. Sembrava che doveva sfondarli quei boxer a come erano stirati verso l’alto.
e lì proprio dove si trova il cappellone di Omar c’era una bella chiazza di liquido pre-spermatico, mmmmh che tentazione, ma devo resistere.
Continuo il mio lavoretto di bocca e sento che lui freme, non ce la fà più, non può toccarsi e questo lo fa star male.
Adesso mi alzo e con una vecchia forbice gli taglio via i boxer di CK e il suo cazzo sbalza fori facendo colare un bel pò di liquido seguito da un suo oooohhhhhhhhh
Mi rimisi in ginocchio gli leccai tutto l’interno coscia comprese qualche leccata di palle ed era lì che lui fremeva..oramai era in mano mia.
Adesso che era in trance col cazzone ritto (e che cazzo!! saranno stati 24cm belli e buoni, nero e con 2 belle palle nere e rugose sotto mmmhhhhh) Gli presi in bocca e iniziai un bocchino degno di premio oscar.
aaaaah ahhhh finalmente si sucaloooo sucaahhh
E così iniziò il mio pompino a gola profonda, mentre gli pompavo il cazzo lo liberai e lui accortosi di essere libero, mi prese in braccio e mi sbattè su un vecchio freezer da gelati, a 90 gradi, col culo a sua disposizione..
Io ad occhi chiusi non ebbi neanche il tempo di contare fino a 3 che l’enorme cappella seguita da tutti i suoi centimetri mi entrarono dentro come un palo della luce facendomi urlare dal dolore.
Omar mi gridava: ZITTA PUTTANA!!! STAI ZITTA E PRENDITI STO CAZZONE..MI HAI FATTO PASSARE LE PENE DELL’INFERNO TROIA SUCCHIA CAZZI!!!
E nel mentre mi inculava come una furia…le sue mani mi stringevano il collo e il cazzo entrava ed usciva veloce veloce veloce. Omar grugniva alla grande e io piagnucolavo di gioia e di dolore.
L’inchiappettamento durò un bel po finche’ il nero ed enorme cazzo di Omar scoppiò all’interno delle mie viscere in maniera esplosiva accompagnati dai suoi gemiti di goduria.
La sborra scoppiò fuori dai lati del mio povero ano colando dalle mie cosce. Omar esausto ed inzuppato di sudore si sfilò facendomi ingoiare il suo cazzo sporco di sperma.
Stanchi ed inzuppati di sudore e sperma ci pulimmo ed andammo via.
Io e Omar scopammo come 2 selvaggi per tutta l’estate e certe volte si univa anche Mustafà in splendide orge ed ammucchiate varie. E a fine estate oltre ad un bel bagaglio di esperienze sessuali, avevo messo da parte un bel gruzzoletto di €!!
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