“Farai tutto quello che farò io a lei”; in tutto questo, Susser ha cambiato posizione e si lascia cadere sull’uomo facendosi inculare…”
Fine settimana di luglio, caldo.
Chiusura aziendale, 3 giorni liberi.
Venerdì sera,
sono in casa in mutande, suona il citofono.
Susser.
Un vestito rosso attillato fatica a coprire le sue rotondità.
– Mi fai entrare?
Entra, si siede sul divano e chiede da bere.
Le verso del vino bianco fresco e un po’ di gocce le cadono sul vestito. Io ho voglia.
– Stasera, siamo liberi, lo sai vero?
Mi dice che ha spiegato al marito che dorme da un’amica.
E quindi?
– …quindi stasera andiamo al privee.
Sono anni che lo diciamo, ma non abbiamo mai avuto il coraggio per paura di trovare dei colleghi o conoscenti, perchè non si sa che gente ci sia nelle salette e cosa potrebbe succedere se venissimo scoperti.
Questo venerdì però serata nudista in maschera, quindi obbligo di entrare svestiti e coperti dalla mascherina.
Mascherina e parrucche che Susser prontamente estrae dalla sua borsetta.
Andiamo.
Mentre si siede in macchina, mi accorgo che non ha le mutande, la solita porca.
Dopo un paio d’ore arriviamo in questa squallida zona industriale e parcheggiamo dietro un capannone.
Sono nervoso, non so se è stata una buona idea e credo che anche Susser abbia finito l’effetto del bianco e stia pensando che non è stata una buona idea.
Invece no, è decisa.
Dietro a un muro indossiamo le parrucche ed entriamo nel locale.
Sembra una discoteca: una biglietteria, musica da discoteca attutita, faretti e pareti scure. Alla reception una ragazza scollata ma non troppo ci accoglie con cortesia come fossimo in un locale qualsiasi.
Dobbiamo fare una tessera arci (!) e pagare l’ingresso, poi ascoltare i consigli per la “prima volta” tipo non siete obbligati a fare nulla, nessuno può importunarvi, se qualcuno lo fa possiamo chiamare la sicurezza…
A me tutta questa burocrazia ha fatto passare mezza voglia, in più mi pare di aver capito che la serata nudisti sia un una sala apposita e non in tutto il locale (che è di fatto una discoteca a volumi alti e fastidiosi).
Mi innervosisco.
Susser se ne accorge e mi prende delicatamente per mano mentre passiamo nella sala che ci interessa.
Prima però una sosta agli armadietti dove lasciamo i nostri vestiti e prendiamo il bracciale con la chiave dell’armadietto.
Troviamo un’altra coppia che sta per uscire, sono completamente nudi e neanche a farlo apposta vediamo che lei è una collega, stronza per di più.
Loro non ci riconoscono perchè abbiamo già la maschera, e vediamo che lei non è col marito.
A me viene un pensiero e lo dico a Susser, mentre si toglie il vestito (sotto non aveva nulla) e lei dopo aver pensato un po’, approva.
Ora è nuda, solo con le scarpe con il tacco e la mascherina e parrucca e a me viene voglia di prenderla lì: lei mi guarda e dice solo “devo fare pipì, mi accompagni?” e mi afferra per il cazzo portandomi verso le docce.
Sotto una di queste mi si appoggia con la fica su una gamba e comincia a pisciarmi addosso, mentre mi lecca le labbra: “cerco solo di segnare il territorio, anche se so che non servirà”.
Sento che sto per esplodere.
Entriamo nella sala e già la situazione è più attraente: musica bassa, letti e divanetti e una piccola piscina al centro.
Sono tutti nudi, ed alcuni già in azione.
Ci sono due signore sui 50 arrapate che spompinano un ragazzo su un divanetto e una ragazza che si fa scopare a pecorina da un nero superdotato mentre il suo ragazzo la guarda masturbandosi.
E poi una trentenne si sta strusciando su due uomini visibilmente eccitati e una donna grassa si fa infilare tutta la mano in fica da un’altra.
Oltre a questo, ci saranno un centinaio di altri, uomini e donne nudi e in maschera.
Non resisto più, ho un’erezione enorme.
Ci sediamo vicino a una coppia sui cinquanta, con lei – in carne ma bellina – imbarazzata che masturba delicatamente lui, vistosamente a mezz’asta.
Decidiamo di aiutarli: Susser guarda lui e lentamente si china verso la mia cappella, poi la ingoia e comincia a spompinare sempre guardando lui che ha qualche beneficio, nonostante la moglie imbarazzatissima..
Ma non basta.
Mentre mi spompina, avvicina il culo al cazzo di lui sfiorandone la cappella, mandandolo in visibilio e facendolo venire, con un fiotto debole, all’istante e sulla mano della moglie.
A quel punto, con Susser si rivolge ai due con sfrontatezza: “Scusa, non ti conosco ma sei un egoista: tu hai già sborrato e tua moglie? Non merita niente lei?”
“Scommetto che l’hai trascinata qui perchè a letto non scopate da anni, è vero?Basta vedere come vieni subito. E lei signora, non ha diritto a godere un po’?”
I due sono increduli, non sanno cosa risponedere e allora Susser si avvicina a lui e dice:” non ti andrebbe di vedere scopare tua moglie da qualcun altro? Vedrai che ti fa bene”.
Lui si riprende e incazzato sta per dire qualcosa, quando a sorpresa la moglie, questa tranquilla signora sui cinquanta, possibile impiegata o casalinga, ha uno scatto stizzito e dice:” Ha ragione lei Diego, mi hai portato qui per farti fare solo una sega? Ora mi diverto anche io!”
Ma detto questo non fa nulla, si vede che vorrebbe e non vorrebbe, ma a quel punto Susser ormai padrona della situazione, la fa mettere a novanta delicatamente e mi fa un cenno: senza tanti complimenti mi avvicino, Susser le unge la fica di lubrificante e la penetro in un colpo.
Lei lancia un grido mentre io comincio a sbatterla forte e Susser la sgrilletta mentre mi lecca la lingua.
La signora gode come una troia davanti al marito allibito, ma non è abbastanza: con uno cenno chiedo a Susser di mettere lubrificante dove sa lei.
In meno di due secondi ha già le dita piene di vaselina e sta ungendo il culo della signora che non capisce bene, finchè con uno scatto non passo a incularla: sento una certa resistenza che presto si allenta anche perchè Susser la sta bloccando e non ci sono altre possibilità: il marito nel frattempo invece di difenderla ha cominciato a masturbarsi di nuovo eccitato dalle sue urla.
Infine, non ancora contenta, Susser fa cenno al ragazzo che prima si masturbava di avvicinarsi e lo fa mettere sotto la donna, affinchè possiamo penetrarla in due, facendola urlare cose che in vent’anni di matrimonio probabilmente non aveva mai osato.
Susser sente che il ragazzo sta per venire e lo fa uscire da sotto, mentre fa avvicinare il marito: entrambi avviciano le punte dei loro cazzi al viso della donna e uno dopo l’altro le schizzano getti caldi in faccia, mentre io continuo a incularla, fino a venire a mia volta.
A quel punto esco dalla donna sfinita e dico a Susser che vado in bagno a lavarmi.
Al ritorno la trovo che sta cavalcando un ragazzo più giovane, mentre succhia un altro in piedi davanti a lei e e me torna subito duro: il ragazzo in piedi le sborra addosso e quello sotto viene col preservativo.
Quindi se ne vanno così e lei, sorridendo imbarazzata si fa leccare dalla signora di prima.
A quel punto mi dice che ha visto dove è finita la nostra collega stronza e mi illustra il suo piano.
La tipa, Manuela si chiama, sta scopando su un divanetto con il suo amante; al termine lui si allontana per andare in bagno e lei resta lì a riposarsi.
Susser segue l’uomo in bagno e lo abborda: ” ti va di fare una cosa a quattro con la tua donna e il mio uomo?”
L’altro ovviamente supereccitato le dice di sì e ci avvicianiamo.
Lei non è d’accordo, ma lui la convince a fare una cosa orale con noi: incredibilmente non ci riconosce e pian piano si lascia andare, ma non troppo oltre. Susser allora comincia a spompinare per bene lui e poi gli si avvinghia in modo da sfiorare con la fica la cappella dell’uomo, mandandolo fuori di testa. Gli dice solo : se vuoi ora ti cavalco, ma anche lei deve fare lo stesso col mio uomo, intesi?
Lui sussurra un sì, mentre lei decisamente contraria si sta per alzare ma lui la blocca:”se te ne vai vado da tuo marito e dico tutto. farai tutto quello che farò io a lei”; in tutto questo, Susser ha cambiato posizione e si lascia cadere sull’uomo facendosi inculare.
A quel punto mi lancio su Manuela e con non pochi sforzi, riesco a penetrarla a mia volta nel culo, mentre lei urla di rabbia.
dopo un po’ di spinte, Susser le si avvicina e le sussurra: so chi sei, se non ti fai inculare, domani al lavoro tutti sapranno cosa fai senza tuo marito!
Alla fine non vedemmo la nostra collega per una settimana. Era in malattia perché incapace di sedersi!
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