Ciaoā¦
vi racconto la mia ātristeā storiaā¦.,finalmente posso esternare liberamente quelli che sono i miei dolori e le mie emozioni più reconditeā¦, quello che per lungo periodo ho dovuto tenere dentro.
ā¦.
Ero āfelicementeā fidanzato con Carla (nome inventato naturalmente) da circa 4 anniā¦.la mia ācroceā e la mia ādeliziaā. Carla non bellaā¦ma di una sensualitĆ e di un erotismo unico; mora, naso alla francese, occhi vispi, bocca carnosa, quarta di seno, gambe tornite, misure abbondantiā¦.anche troppoā¦.ma dal mio punto di vista sempre estremamente eccitante e ahimĆØ molto āputtanaā.
I suoi occhi parlano, basta un suo sguardo per mandarmi in estasiā¦e per far capire la voglia di sesso che continuamente la pervade.
La mia ācroceā perchĆ© con lei ho sofferto ed ho patito le pene dellāinfernoā¦la mia delizia perchĆØ lāemozioni che mi ha trasmesso sono state irripetibili ed uniche.
A letto era una vera furiaā¦.bravaā¦intuitivaā¦.e soprattutto porcaā¦.molto porcaā¦.e questo era anche il suo problema. La sua porcagine ed il suo continuo desiderio di sesso ĆØ stato il motivo per cui tra di noi ĆØ, ahimĆØ, finita.
Dopo circa tre anni di fidanzamento ho scoperto di essere uno degli uomini più cornuti dāItalia, infatti per una serie di casualitĆ ho scoperto che Carla mi aveva tradito ripetutamente.
A questo punto avrei dovuto troncare il rapporto, soffrendo per un periodoā¦, ma almeno salvando la mia dignitĆ , la mia salute mentale e tutto il resto a presso⦠ed invece da vero idiota lāho perdonataā¦credendo che tutto sarebbe cambiato. Ho ceduto alle sue moine ma purtroppo il lupo perde il pelo ma non il vizio. Carla infatti dopo solo pochi mesi ha ricominciato a cavalcare ācazziā diversi dal mio, riempiendomi di bugie. La sua dolcezza era sempre infinitaā¦.sembrava la donna più innamorata del mondo e forse lo era realmente, peccato che fosse più innamorata del sesso e del suo costante desiderio di trasgressione.
Il tutto ĆØ cominciato quando⦠durante le nostre meravigliose scopate la incitavo a raccontarmi delle āsue scopateāā.delle āsue trasgressioniāā..dei āsuoi tradimentiāā.e leiā¦lei..lei⦠con un sottilissimo senso di eccitazione mi incitava a scoparla di piùā¦descrivendomi con dovizia di particolari non solo le sue frenetiche, passionali ed eccitanti galoppate con gli altriā¦ma anche i brividi e le piacevoli sensazioni che provava nel sapere che si stava ā facendo un altroā mentre io non lāimmaginavo. Mi diceva: āSpingiā¦.spingiā¦.fammi impazzireā¦daiā¦daiā¦spingiā¦fammi vedere che sai fareā¦.non vorrai mica fare una brutta figuraā¦.siā¦siā¦siā¦cosiā¦lo sai che posso fare un paragoneā¦.cosƬā¦.cosƬā¦..daiādaiācome mi eccitava farmeloā¦e pensare che tu non lāimmaginassiā¦.ah..ahā¦si..siā¦ā ed io come un idiotaā¦spingevo di piùā.mi uccidevo fisicamente dando il massimoā¦facendola godere da pauraā¦e non solo per la penetrazione ma anche perchĆØ la facevo godere anche con la testaā¦sapendo di avermi in pugnoā¦sapendo che ogni suo incitamento mi dava una scarica di adrenalina che lei percepivaā¦e che la faceva godere ed eccitare sempre di più.
La svolta di tutto avvenne una sera: Carla ed io eravamo in un periodo di grande armonia e di āgrande amoreā ed un sabato decidemmo di andare prima a cena per poi finire grandiosamente a fare lāamore. Lei sensuale ed arrapata come piaceva a meā¦.indossava un vestitino che metteva il suo generoso seno in mostra, rigorosamente senza alcun intimoā¦e tanta voglia di provocarmi. Arriviamo a ristorante iniziamo con un paio di martini come aperitivo, tanto per riscaldare lāatmosferaā¦.per poi passare ad una divertente cena accompagnata da unāottima bottiglia di vino rosso. Durante tutto il tempo Carla mi stuzzicava con battutine a doppio senso, ricordandomi che non indossava intimo e soprattutto quello che avrebbe voluto fare dopoā¦.e la mia eccitazione cresceva sempre più.
Ad un certo punto entrò nel ristorante una delle āscopateā extraconiugali di Carlaā tale Paoloā.un ragazzo non bello ma sicuramente dal fisico imponente, di cui lei molto spesso ,durante le ānostre scopateā, mi aveva raccontato e soprattutto esaltato le doti. I suoi occhi cambiarono luce ed il suo viso idemā¦.si salutarono con una certa freddezza, ma anche con occhiate di estrema complicitĆ .
Carla non riusciva a togliere gli occhi da dosso a lui ed anche se parlava con me era palese il fatto che fosse distratta ā¦anziā¦attratta da altroā¦!
Arrivati ormai al dessert chiesi il conto, fuoribordo e senza più rivolgere molte parole e sguardi alla mia ragazza, pagai ed andammo via. Fuori dal ristorante, Carla cercò di āfare la paceā mi prese sottobraccio accoccolandosi nel tragitto fino alla macchinaā¦ma io bruscamente mi scostai. Arrivati a casa mia, senza proferire nessuna parola, Carla mi afferro per un braccio e guardandomi negli occhi mi chiese scusa e mi diede un bacio sulle labbra; giustificò il suo comportamento del ristorante dando la colpa allāalcol ed allāimbarazzo provato, mi prese la mano e se la infilo sotto la gonna ricordandomi che non indossava lāintimo. La mia eccitazione arrivò a mille, lei se ne accorse immediatamente, iniziò ad aprirmi i pantaloni ed a massaggiarmi da sopra gli slip.
La scopata che ne susseguƬ fu da paura Carla ARRAPATA ed alticcia ĆØ un mix da urloā ed infatti iniziammo una poderosa chiavata in tutte le posizioni ed in tutti i modiā¦..e qui commisi lāerrore più grande della mia vitaā¦infatti mentre la penetravo le confessai che vederla cosƬ attratta da Paolo al ristorante, mi aveva sicuramente fatto arrabbiare ma decisamente anche eccitare, con un sensazione mista di dolore e gelosia. Carla apri gli occhi e mentre accompagnava il mio sedere tra le sue gambe, spingendo con le mani sulle mie natiche, mi chiese con estremo compiacimento e sicurezza: ādavvero ti eccita sapere che mi sono fatta Paolo?ā IO: si; LEI: e che quando lāho visto stasera ho provato un brivido?; IO : si ; LEI : e che mi piacerebbe che al posto tuo ci fosse lui?ā a quel punto mi fermai di colpo mentre lei guardandomi negli occhi con un leggerissimo ghigno di soddisfazione e perversione continuava a spingere le sue mani sul mio sedere per non fare fermare la mia penetrazione. Purtroppo la mia risposta a quella domanda fuā: āSIā e lei diede un urlo seco di godimento come se il mio cazzo fosse diventato improvvisamente il doppio, ma in realtĆ fu la mia risposta che la scosse.
Il nostro ritmo aumento sempre di piùā¦Carla godeva e gemevaā¦.siā¦si..siā¦.haā¦haā¦ahhāsiā¦cosƬā¦dai daidaiā¦..si..si⦠e dopo poco esplose in un violento orgasmo che la portò a gridare ad affannarsi: LEI: ā¦ā¦.. ĆØ stato fantasticoā¦ā¦..uhhh ahhhā¦.incredibile Paolo ha il dono di farmi impazzire anche solo nominandolo. Il mio cuore sobalzò nel petto ed ebbi una fitta nello stomacoā¦ma non commentai e non lasciai trapelare nullaā¦(almeno credo).
Dopo pochi minutiā¦arrivò un sms sul telefono di Carlaā¦.(incredibile a dirloā¦.) era Paolo. Sul messaggio cāera scritto: Non hai idea che ti avrei fatto staseraā¦..anzi lāidea la dovresti avereā¦. ciao. P.s. ricordI il brivido?
Carla mi fece leggere sms e commento sorridendo: Hai vistoā¦? La telepatiaā¦.? Ed accendendosi una sigaretta : Caro mioā..godere non ha limitiā¦.! Questa frase mi lascio di sasso e non capƬ cosa volesse significare (cosa che invece avrei capito successivamenteā), ma preferƬ non indagare. Purtroppo il vedere la mia ragazza cosƬ beata e soprattutto eccitata dal messaggio mi gettò in un baratroā¦.ed iniziai a piangereā¦.cercando di non farmi vedere da lei. Carla invece se ne accorseā¦spense la sigarettaā¦.mi abbraccio forte chiededomi il perchĆ© del mio pianto. Mi prese letteralmente una crisiā.non riuscivo a fermarmiāpiangevo come un bambino! Questa situazione le creò imbarazzoāinfatti cercò di rincuorarmi in tutti i modiāusando la sua solita e meravigliosa dolcezzaā.poi allāimprovviso qualcosa in lei scattò e cambiò. Sempre in maniera estremamente dolce Carla iniziò a rincuorarmi..e nel contempo a provocarmi.
LEI: Non fare cosƬāio amo teā.Paolo ĆØ stato solo sessoā..puroā.meraviglioso sesso!! PerchĆØ piangi? Non devi piangereānon ti piace più giocare cosƬ con me? Non ti eccita piùā.? Non fare cosƬā daiāammettilo in fondo sapere che ho fatto la porca a letto con altri uomini ti crea anche a te quel famoso ābrividoāā.o sbaglio?
IO: ma che dici smettilaāio ti amo e tutto questo mi fa male:..!!
LEI: BRAVOOOāquesto ĆØ il mio brividoāsapere che un po ci stai male mi da una scarica di adrenalinaā.che mi amplifica il piacere e mi fa venire con più gustoā.!!!!
Nel frattempo aveva ricominciato a sfiorarmi i capezzoliāed i capelliā Poi allāimprovviso mi sussurrò nellā orecchio sinistro di prendermi lāuccello in mano ed iniziare a farmi una segaādicendomi che lei amava meā solo meāe che amava il cazzoā.e che per quello ogni tanto aveva fatto la āmonellaā. Ed io completamente ipnotizzato dalle sue paroleādal suo profumoā.dalla sua voce e dalla sua dolcezza ubbidƬ iniziandomi a masturbare lentamente.
Il suo incitamento si faceva sempre più intenso mentre le sue parole crescevano dāintensitĆ : LEI: Dai piccolo mioāmasturbatiāmasturbatiā.pensa a che meraviglia ĆØ scopare con meā. ed io aumentavo il ritmoā.LEI: daiā.amoreāvieni āvieniā menatelo più forteādaiādaiā ed io ormai mi masturbavo come un forsennatoāelemosinando ogni tanto un bacio. LEI: dai tesoro mioācosƬā cosƬā cosƬā.pensa che Paolo ha un cazzone enorme che mentre mi penetrava mi apriva tuttaaa!!! Questa frase mi fece arraffare da morire ed iniziai ad ansimare come un pazzoāCarla, ben felice di tutto ciò, sorrideva con un ghigno beffardoā
A quel punto la mia curiositĆ prese il sopravvento e mentre continuavo forsennatamente a menarmi il pisello le chiesi quale brivido avesse mai provato con Paolo e lei compiaciuta e per nulla imbarazzata mi rispose: oltre al suo gran cazzoāoltre al suo meraviglioso fisicoā.oltre alla sua incredibile dote di sapermi fare impazzireā.sicuramente la sua decisione e la sua cattiveria. IO: cattiveriaaaā.che vuoi dire con cattiveriaā. lei sorrise eccitataā. e mi rispose:
mi ha voluto scopare nel tuo lettoā.ha voluto che ti chiamassi cornutoā.coglione. Io mi bloccai di colpo per la follia delle cose che avevo appena sentito e spontaneamente le domandai: E tu? Tu cosa hai fatto? Lei sorridendo con aria da innocenteā. mi rispose: lāho fattoā..abbiamo scopato in questo lettoā.e ti ho chiamato sia cornuto che coglioneā.ed abbiamo anche riso insiemeā..poi sono esplosa in un orgasmo da pauraā.!!!!! Lei: caro non ti devi arrabbiare ĆØ stato un gioco solo un eccitante e perverso giocoā.come il nostro di adesso. Continuaā. ā¦.giocoā¦.? Ma che gioco? Scopare con un altro nel mio letto, ridere di me chiamandomi cornutoā¦.eccā¦,raccontarmelo eccitandosi, non mi sembravano giochiā¦.ma solo una gran porcataā¦.anzi una violenta perversioneā¦.!
Carla aveva sul viso una espressione di grande eccitazione e guardandomi fisso negli occhi, senza proferire parola, prese il mio uccello in mano iniziando a muoverlo lentamente e parlando sottovoce mi disse: Un giocoāsolo un giocoāun divertente gioco; IO: ma quale giocoā.tu ti sei scopato un altro a CASA MIAā..nel MIO LETTOOOOOā..con lui ti sei divertita a chiamarmi cornutooooā.e coglioneeeee mentre ti penetravaaaāChe razza di gioco ĆØ???? LEI: questo ĆØ il giocoā.la perversioneā.la TRASGRESSIONEā.ĆØ questo che rende tutto cosƬ eccitanteāgioca anche tuādaiā.! Mi salƬ un dolore immenso ed una rabbia incredibileāIO: Carla ma che cazzo diciā.??Sono tutte stronzateāsei solo una puttanaā..!!!!
Carla si bloccò, la sua espressione cambiòā.non era più eccitata, ma feritaāLasciò il mio pene, prese una sigaretta, lāacceseāfece due tiri e la spense, si alzo dal letto ed andò in cucina a recuperare le sue cose.
Dopo poco tornò in camera da letto, dove ero rimasto nudo a pensare e mi chiese di riaccompagnarla a casa. La guardaiāera ferita ed arrabbiataāmi alzai dal letto ed iniziai a vestirmi, lei mi lascio da solo, andò nel salotto si accese unāaltra sigaretta e mi aspettò.
Mentre stavamo uscendo di casa, la fermai e guardandola negli occhi le chiesi scusaāIO : scusamiā.non volevo offendertiā, mi dispiace per quello che ti ho dettoā solo che eroā.scossoāferitoāanzi per la veritĆ lo sono ancora. Io ti amo e tutta questa situazione mi ha fatto maleāLEI: āmi hai chiamato PUTTANAā.sei tu che mi hai fatto maleā..!!! IO: Carlaā rimani, non andare viaāti amoā.! La nostra discussione andò avanti per qualche minutoā.finchĆØ riuscƬ a convincerla a rimanere dormire a casa mia’(che idiotaā).
Carla si addormentò quasi subitoā.io invece non riuscivo a prendere sonnoāpurtroppo non avevo raggiunto lāorgasmoāe la mia eccitazione era ancora a mille. Mi giravo e rigiravoāpensavo a tutto quello che era successoāpensavo a lei che scopava con lui e che godeva come unāossessa ; mi batteva il cuore da far paura. Mi alzai dal letto ed andai nel salotto, ed iniziai a masturbarmi seduto sul divano. Arrivò Carla ed alla sua vista mi bloccai di colpoā.lei venne a sedersi affianco a me e chiese cosa mi stesse succedendo. Imbarazzatissimo le spiegai che ero ancora su di giri e che sarei stato male se non avessi āsborratoā. Lei abbraccio un cuscino e si abbandonò appoggiandosi allo schienale del divano senza proferire paroleā.le chiesi se aveva voglia di fare lāamore e lei naturalmente mi rispose picche. IO: Ti prego Carla sto maleā.non mi puoi lasciare cosƬāLEI: Ora non sono più una puttana? Anziā.lo sonoā. per questo me lo chiedi? IO: Carla ti ho chiesto scusaāho capito che si trattava di un gioco e di una cosa ormai passataā..LEI: saiācredo che dovremmo stare un poā da soliāforse dovremmo chiarirci un poā le idee.IO: ma che dici?; LEI : dico che forse sarebbe meglio stare un po per conto proprio. Il mondo mi cadde nuovamente addossoāfui preso dal panicoā.(e qui commisi lāerrore più grande della mia vita..)IO: Carla ti amoā.non voglio perdertiāsono disposto a qualunque cosa per te. Lei non aprƬ bocca..mi scrutava in silenzio. IO: ti giuro ho capito che si tratta di un giocoāsolo un divertente giocoāe voglio godermelo anche io..LEI: ma daiāpensi realmente di essere in grado di āgodereā giocando? IO: si amore mioā.e te lo dimostreròāmettimi alla prova e vedrai. Lei continuava a scrutarmiāIO: non voglio perdertiāho capito quanto sei importante per meāquanto ĆØ importante la trasgressione per te. LEI: saiānon credo tu possa reggere a lungo un gioco trasgressivoāfiniremmo male e non voglio questoāora dobbiamo calmarciāprendiamoci del tempo. Fui preso da un morso allo stomaco, un poā per il sonno, un poā per il troppo carico psicologico scoppiai a piangere ed iniziai ad implorare Carla; IO: CARLA TI PREGOā.non mi lasciareāTI AMOā sono pronto a tutto per teāchiama chi vuoiāesci con chi vuoiāSCOPA con chi vuoi!!! Ti aspetteròā.ti aiuteròā.ti guarderòāfarò qualsiasi cosaā.ti do la mia parolaā.ma non mi lasciare!!! Un brivido percorse la schiena di Carla, che molto probabilmente stava aspettando proprio queste parole, il suo sguardo cambiò; LEI: e tu sei sicuro di tutto questo? IO: SI certoā;LEI: riusciresti addirittura ad accettare che io uscissi con qualcun altro o addirittura che me lo facessi? IO: siāqualsiasi cosaāpuoi scopare anche quiā.puoi portarti chi vuoiāquello che vuoi. Iniziai a baciarla e lei non si tirò indietro mi ricambio, le presi la mano e la portai sul mio pene, lei lo prese ed iniziò a masturbarmi lentamente, la stesi le sfilai il pigiama e la penetraiā.lei tirò le gambe sulla mia schiena ed io inizia a pomparla con gran foga. La sua eccitazione iniziò a crescere ed io iniziai ad incitarla a raccontarmi cosa avrebbe fatto in quel momento con Paoloā.Lei mi guardò fisso negli occhi e mi rispose: lo vuoi davvero sapere? ed IO: siāLEI: non te lo voglio direā;IO: perchĆ©; LEI: lo vedraiā.IO: in che senso? LEI: telo farò vedere caroāhai detto qualsiasi cosa? IO: siā.; LEI: bene te lo farò vedereāme lo farò avanti a teācosƬ potrai capire perchĆ© mi fa impazzire. In quel momento il mio cazzo divenne enorme iniziai a spingere con forza; IO: va bene..qualsiasi cosa amore mioā.portalo qui se vuoiāti lascio casa liberaā.quando vuoi tuāma ora fammi impazzire ti pregoā.!! Nel frattempo la pompavo con forzaā.LEI: spingiā.spingiā.godiāgodiā.daiāaaahahah..siiii.sii. Mentre godeva, si leccò il dito medio e me lo infilò repentinamente nel sedere; urlai di dolore ed iniziai a venire copiosamente, mentre lei in maniera molto dolce mi zittiva e mi metteva un altro dito in bocca.
Erano oramai le 4 del mattinoā.ci mettemmo a lettoāma prima di spegnere la luce lei mi fece leggere il suo messaggio di risposta a Paolo: HAI RAGIONE LāIDEA CE LāHO! ED HO AVUTO ANCHE IL BRIVIDOā : -)_ SPERO TU MI CHIAVIā..OPS SCUSAā. āCHIAMIā PRESTOā
La frittata era fatta, avevo spinto Carla nelle braccia di un altroā.o forse era stata lei a farsi spingereā. ?
Nei giorni seguenti, tutto si svolse in maniera normale, la nostra settimana stava trascorrendo regolarmente, fino a quando un giorno Carla mi chiamo sul cellulare dicendomi che la sera sarebbe andata a bere qualcosa con Marika ed Elena (naturalmente nomi inventatiā) due sue compagne universitarie, che non vedeva da lungo tempo. CONTINUAā.. Verso le 23 ricevetti una telefonata di un mio caro amico, che non sentivo da tempo, parlammo del più e del meno raccontandoci tutto il periodo che non cāeravamo ne visti e ne sentiti. Alla fine della telefonata, ci salutammo promettendo che ci saremmo incontrati quanto prima e lui aggiunse: magari appena parte il cugino di Carla. A questa affermazione caddi completamente dalle nuvole, infatti dāistinto gli domandai: Il cugino di Carla? Che cugino? E lui in maniera estremamente candida mi rispose: āil cuginoā..come quale cugino,ā.PaāPa.. Paolo se non sbaglioā.quello con cui lāho incontrata stasera al āGustavā (locale della mia zona); lei mi ha detto che era un suo cugino che viveva fuoriāanzi era anche abbastanza seccata del fatto che doveva portarlo in giro.ā Mi si gelò il sangue nelle veneā.il cuore partƬ allāimpazzataā.CARLA ERA CON PAOLOā.altro che amiche dellāuniversitĆ ā.! Assecondai il mio amico facendo finta di aver capitoāe soprattutto di essere al corrente della storiaāe lo salutai.
Non sapevo cosa fareā..Carla mi stava di nuovo mentendoā.!!!!! Presi la chiave della macchina e scesi di corsaāArrivato davanti al localeā.iniziai a pensare se dovevo entrare oppure noā.se dovevo coglierla sul fatto o noā.ma mentre riflettevo, li vidi uscire ed incamminarsi verso il posteggio più vicino.
Li segui tenendomi a debita distanza per non essere vistoāfinchĆØ non entrarono in macchina. Si trattennero a chiacchierare per qualche minuto fino a quando lui mise in moto e parti.
Corsi alla mia macchina, ma era troppo tardiāli avevo persi!!
Decisi di dirigermi sotto casa di Carla, per vedere se la stesse accompagnando e sorpresaā trovai la macchina parcheggiata davanti al box sotto il palazzo. Come mai la macchina era li senza di loro? A casa dovrebbero esserci stati i genitoriāe lei non avrebbe mai portato nessuno in casa con i suoi presenti. Decisi di telefonare per vedere chi cāera in casa; Il telefono squillò a lungo ma nessuno rispose’āStranoā ..pensai tra me e meāe decisi di riprovareārispose CARLA con una voce affannata come di qualcuno che in quel momento stesse aprendo la porta di casaānaturalmente chiusi il telefono. Dopo pochi minuti, ricevetti un sms : AMORE SONO A CASA, VADO A NANNA, CI SENTIAMO DOMANI. BUONANOTTE DORMI BENE. Parcheggiai non lontano e decisi di avvicinarmi al portone che fortunatamente come al solito era aperto. Sali le scale e mi avvicinai silenziosamente alla porta di casa cercando di origliare, ma non si sentiva nessun rumore. Dopo alcuni minuti di grossa indecisione se bussare e fare un casino o andare via con la coda tra le gambe, optai per la seconda, anche perchĆ© ero consapevole che se avessi fatto una scenata Carla molto probabilmente mi avrebbe lasciatoā.ed io non volevo assolutamente questo.
MI fermai a fumare una sigaretta sotto il portone per alcuni minuti e fu li che allāimprovviso senti una voce di donna che godevaā.era Carlaāinconfondibileā.!! Nel silenzio della notte per pochi secondi senti: siāsiāsisisi..ah.hahahāsi cosƬā Dopo poco, i gemiti nuovamente si propagarono nellāetere.. pochi secondiāpoi di nuovo silenzio. Carla stava scopando con PaoloāNOOOādi nuovoā.!!! La rabbia si mescolò allāeccitazioneāincredibileālāidea mi stava facendo arrapare sempre di piùā.! Non so cosa scatto nella mia testa comunque presi il cell e la chiamaiāil telefono squillava a vuoto senza rispostaāriprovaiā.e riprovaiāfino a quando con voce decisamente affannata mista a nervosismo rispose ; LEI: Prontoā.amore che cāĆØ? Non riuscivo a rispondere e lei di nuovo: AMORE prontoācosa succedeā? IO: CARLA sei con PAOLOā?!?!? LEI:ā. ma che dici? Sei pazzo? IO: no..non sono pazzoā.LEI: come ti viene in mente? IO: sono sotto casa tuaā vi ho vistiā.!!! ; LEI: ma che dici? AprƬ la tapparella e si affaccio. Mi vide e sempre parlando al telefono mi disse: Che vuoiā? IO: Non lo soāma stai tranquilla non voglio fare nessuna piazzataā.; LEI: Vuoi salire? IO: Non lo soā.!! LEI: Dai sali un attimoāe mi apri il portone dal citofono. La trovai davanti alla sua porta di casa completamente nuda, solo con una maglia che la copriva fino a poco sotto il sedere. MI guardava impauritaā.e non proferiva parola. Nel vederla cosƬ sensuale mi giro la testaā.non sapevo cosa dire e cosa fareā le diedi solo un bacio e lei prima si scostò guardandomi negli occhi poi al mio secondo tentativo ricambiòāLEI: mi dispiaceā.sono cosƬā ho bisogno di questoā; IO : tranquillaāperdonami se ho invaso la tua privacyāma non so cosa mi abbia presoāmi ĆØ salito un misto di gelosia, rabbia, eccitazione e morbositĆ ā; LEI: non ti preoccupareā; IO : noānoā.davvero mi dispiaceā, stavo andando via ma da sotto ti ho sentita godere e non ho capito più nullaā.mi ĆØ salito il sangue al cervelloā; LEI: mi hai sentita? IO: SI ! LEI: da doveā? Da giù? IO: SIā; lei fece un espressione dāimbarazzo e compiacimentoāed IO: forse ti stava scopando davvero bene come mi diciā; lei con aria molto seria e visibilmente eccitata mi rispose : siā.decisamente siā! IO: quando ti ho sentito ho avuto una irrefrenabile desiderio di masturbarmiāe poi sorridendo aggiunsi: ma giù proprio non potevoā;Lei sorridendo mi disse: perchĆ© non entri?ā.; e mi fece entrare, poi mi disse: siediti sul divanoā Sentiā tu mi ami? IO : certo che ti amoā;LEI: allora se mi ami rimaniā., IO: in che senso rimaniā.? LEI : io vado a continuare quello che hoāanziāche mi hai fatto interrompere (fece una smorfia di circostanza)ā.tu SE VUOIā rimaniācosƬ potrai farti tutte le seghe che desideriā; poi con estrema dolcezza disse: stai quanto vuoiā dimostrami che non mi vuoi perdereā.e sparƬ nel buio della casa.
Ero come ghiacciatoā.qualcosa mi bloccavaā.volevo sentireāvolevo capireā.Dopo poco iniziai, nitidamente, ad ascoltare il loro amplessoā.: siāsiāsiācosƬāsiācosƬā.dai.daiā.spingiāspingiiiii, Carla godevaā.:. ancoraaaāsiā.si..siāsiāti prego cosƬāsentivo il rumore del letto che sbatteva contro il muroāGodoāgodoā.hahahahahahahā.daiādaiāPaolo mi fai impazzireāed ancora il rumore del letto che sbatteva nel muroā incredibile Carla si stava scopando un altro nella stanza affiancoāera riuscita nel suo intentoāNon ho idea quanto duròāpersi la cognizione del tempoāero talmente concertato su di loro che non mi rendevo conto di altro. Il mio cazzo ero durissimoā.ma non riuscivo a pensare di masturbarmi.
Ad un certo punto il loro ritmo aumento freneticamenteā.le grida e lāincitazione di Carla erano a mille, iniziai a sentire anche la voce di luiāed il tutto si concluse con un rumoroso orgasmo.
Non sapevo se andare via oppure noārimasi al buio sul divano..temporeggiando e senza fare alcun rumoreā.ed alla fine mi addormentai. Fui svegliato da un bacio di Carla sulle labbra, era seduta sul divano a fianco a me, coperta con solo lāasciugamani bellissima ed arrapantissima; si accese una sigarettaāmi diede un altro bacio e mi disse: ĆØ stato fantasticoā.!!!! Io annuƬā.; LEI: mi ha fatto letteralmente impazzireā.! Mamma miaā.! Ha un cazzo enormeā.e come lo sa usare beneā..!!!! Poi accarezzandomi i capelli mi chiese: ci hai sentito? IO: siā.; LEI: ti ĆØ piaciuto?; IO : siācredo di si.. LEI: sai una cosaā? Sapere che tu eri di qua e che mi stavi ascoltando, mi ha fatto godere ancora di piùā! Mi diede un bacio sulle labbra, spense la sigaretta, e mi disse : torno di lĆ āPaolo sa che sei quiā! Si alzò, si aggiustò lāasciugamani e mi disse : ti lasciamo la porta apertaāse ti va di venire di laā; IO: a fare cosa? LEI: a guadare naturalmenteāpoi con aria di sfida aggiunse: sono sempre la tua ragazzaāhai il diritto di vedere come vengo scopataā..NO?? Sorridendo e facendo lāocchiolino, scomparve di nuovo dietro la porta.
Non sapevo più cosa fareāandare viaā.rimanereā.entrare in quella stanzaāo cosaā.ero nel pallone più totale. Dopo circa venti minuti, come ipnotizzato, mi diressi silenziosamente verso la stanza di Carlaāpercorsi il piccolo corridoio e fui bloccato dalla scena che mi si presentò davantiā Carla sul suo letto inginocchiata era intenta a fare un pompino a Paolo. Su e giùāsu e giùā mentre con la mano lentamente lo masturbava. Lui aveva un fisico possente era completamente nudo e disteso a pancia in suālei invece aveva solo una maglia. La stanza era in penombraācāera solo una piccola lucetta accesa sul comodino. Io ero al buio in silenzio e non avevo la forza di fare più nullaāavevo le gambe bloccateāil cuore in gola. Carla smise di spompinarloālo masturbò per qualche minutoāe rivolgendosi a lui disse: ti voglioā; LUI : togliti la magliaālei sorridendo chiese : perchĆ©? LUI: ti voglio nudaā; LEI: perchĆ©? LUI: con quelle tetteāmi fai fare il cazzo ancora più duro (lui aveva un cazzo davvero gigantescoā) lei sorrise, si sfilo la maglia, si stese e aprendo le gambe disse: Fattoā.ora fammi vedereā! Lui sorrise, le salƬ sopra, puntò il suo enorme cazzo verso la fica e la penetrò. Carla ansimòālui inizio a muoversiā.lei gli afferrò le natiche (cosa che a lei piaceva da pazzi) iniziò a spingerlo dentro di lei e disse: veroā.ĆØ enormeā.ora fammi vedere come mi sfondiā. continua āālui le infilo il pollice in bocca e diede una spinta vigorosaā¦.Carla sobbalzò e gridòā¦; Paolo inizio a scoparla con decisioneā¦io fuori la porta nel buio e nel silenzio vedevo le natiche di Paolo indurirsi ogni qualvolta spingeva fino in fondo, mentre Carla lo accompagnava dentro di se.
Ad un certo punto ricevetti un sms ed il mio telefono squillò; Paolo intento a godere ed ansimare non se ne accorse, Carla invece, girò di colpo la faccia e mi vide nella penombra. Scopava e guardava nella mia direzione⦠e ad un certo punto rivolgendosi a me disse: āAMOREEEā⦠ti piaceā¦? Io non risposi ero bloccatoā¦LEI con estrema dolcezza ed ansimante: ā vieniā¦..vieni più vicinoā¦.puoi entrare se vuoiā. A quel punto Paolo che nel frattempo la penetrava ed era intento a succhiare il suo seno, capƬ che Carla si stava rivolgendo a me e girandosi di scatto mi vide nella penombra e si blocco di colpo. Carla gli afferrò le natiche per la paura che lui potesse uscire da lei e guardandolo negli occhi gli disse: ā continuaā¦.ti prego continuaā¦..ā lui riprese molto lentamente a spingere, quasi come una moviola e lei : ānon ti preoccupareā¦non ti fermareā¦.ā e lo bacio con la lingua mentre con le mani sul suo sedere, cercava di dare un maggior ritmo alla penetrazione.
Carla inizio a parlare con Paolo a bassa voce quasi sussurrandoā¦.con la mano destra inizio a far scorrere le dita lungo la schiena di lui, mentre con la sinistra spingeva sulle sue natiche e di tanto in tanto lo baciava con la lingua. ( Carla era incredibile⦠quando voleva qualcosa sapeva sempre come ottenerla) Paolo, infatti, inizio ad eccitarsi visibilmente e ad aumentare nuovamente il ritmo delle sue spinteā¦. Carla iniziò ad incitarlo: Siā¦.SIā¦.VAIā¦.VAIā¦..SI..SIā¦.SIIII. SPINGI COSIā¦..spingi cosƬā¦..fammi impazzireeeeeā¦.ohhh siiiiā¦siiiā¦ahhh.ahhhā¦ā Paolo: āoh..siā¦siā¦Carla sei FANTASTICAā¦.mi fai GODEREEEā¦.ā Carla: ā ā¦..dai belloā¦..daiā¦..! Volevi anche fermarti.ā Paolo : ā uhh..uhhā¦.ma cāera il tuo ragazzo che ci stava guardando uhhā¦..huuuuā¦.?? Anzi cāĆØ ancoraā¦!! LEI ansimante : e che faaaa ā¦.ahhhā¦..ahhhā¦uhhh. uhhh..? Volevi perderti tutto questo per luiiiiā¦.! E sopratutto fallo perdere a mee..!ā Paolo: āNoooā¦ma sai..!!!ā Carla: non ti preoccupare di luiā¦ā¦ahhhā¦ā¦ahā¦..ahā¦ahā¦. non ti fermareeeā¦..fammi morireeeeā¦ā¦lui guarda soloooā¦. vedrai che non ci darĆ fastidioooooā¦ā¦uhhhā¦..uhhhhā¦.ah..ahā¦ahā E poi con una espressione carica di eccitazione e perversione aggiunse: ā dāaltronde ĆØ il mio ragazzoā¦. ha anche un po il diritto di vedere come scopa la sua ragazza con un altroā¦.no??? ā Paolo rispose: āā¦in effettiā¦.ā e diede una vigorosa accelerata.
Carla con tono di voce più basso, che comunque io riuscƬ lo stesso a sentire: ā magari impara anche qualcosaā¦!!ā Entrambi scoppiarono in una risataā¦che però fu strozzata in gola dallā incerdibile aumento di ritmo di Paolo che dovette ricevere una scossa di eccitazione non indifferente a quella espressione di Carla.
In tutto questo io non capivo più nullaā¦.non so quanto tempo era passatoā¦.ero eccitatoā¦..feritoā¦ā¦arrapatoā¦ā¦ gelosoā¦ā¦incazzatoā¦ā¦triste e sofferenteā¦..ma soprattutto incredibilmente affascinato dalla sensualitĆ ed erotismo della āmia ragazzaā (anche se non sapevo nemmeno se in realtĆ lo era più).
Paolo il mio incubo per tanto tempo, si stava chiavando Carla davanti a meā¦..!!!
Il loro ritmo calò, Carla disse che voleva salire sopra di lui; si fermarono e lei gli sussurrò qualcosa nellāorecchio. Scesa dal letto, completamente nuda e si avvicino a me che ero ancora in piedi nella penombra fuori dalla porta.
Mi si avvicino e guardandomi negli occhi mi prese dolcemente per mano⦠e mi fece entrare nella stanza, butto a terra i vestiti che erano sulla poltroncina vicino al letto e mi fece sedere. Poi con uno sguardo eccitato ma anche un poā timoroso, mi disse sempre con estrema dolcezza: ā stai qua⦠guardaciā¦!ā Ed io : ānoo Carlaā¦.che stiamo facendoā¦.?ā Lei: nienteā¦.stai trnaquilloā IO: come nienteā¦.tu ti stai scopando un altroā¦.!!! E te lo stai facendo davanti a meā¦..??? LEI: tesoroā¦.ma nn ĆØ stata sempre una nostra fantasiaā¦.??? Io: appunto un FANTASIA ! LEI: dai⦠rilassatiā¦..io amo solo teā¦., questo per e ĆØ solo puro sessoā¦..divertimentoā¦.dai..amore mio possiamo divertirci insiemeā¦.! Nel frattempo mi mise una mano sulla patta dei pantaloni ed io con un gesto istintivo la scostai da me. Carla mi guardo perplessa e cerco di darmi un bacio sulle labbra, ma io scansai anche quello⦠LEI : ā¦.dai amore mio perchĆØ fai cosƬā¦.non rovinare tuttoā¦ā E cercò nuovamente di accarezzarmi ma io nuovamente mi scansai.
Carlaā¦sospirò e cambio tonoā¦.: ā va bĆØā¦.fai un pò come ti pareā¦.io continuo a farmi scopare da luiā¦. se vuoi guarda e godi con noi, altrimenti vai a fare in culoā¦.!! Io certo non mi privo di questo per un tuo capriccio!!ā Girò le sue spalle e si diresse verso il letto. A quel punto lāafferrai per un braccio e la tirai con forza verso di me. Lei cerco di divincolarsi e mi grido: āLASCIAMI STAREā¦!!! IO : Carla basta ti pregoā¦.non mi piace questo gioco⦠e lei incurante di quello che potevo dire, sali sul letto e i mise a cavalcioni di Paolo, che però nel frattempo aveva perso tutta la sua erezione. Carla glielo prese in mano ed inizio a masturbarlo lentamente, cercando di farlo tornare ad essere alle dimensioni di primaā¦; ma Paolo disse: āCarla lascia stare ormai ho perso la fantasiaā Lei: lo guardò desolata⦠ā non hai più voglia?ā chiese e lui rispose: ā la voglia ce lāho, ma cosƬ non mi va di farloā¦sono agitato nervosoā¦.non mi godrei un cazzoā¦.!! ā E riferito a me aggiunse : āTe lāavevo detto di non farlo rimanereā¦.e di mandarlo via!ā A quel punto io scattai in piedi e gli risposi: ā ma chi cazzo ti credi di essereā¦.ti scopi la mia ragazza e vuoi anche decidere per la mia vitaā , lui nĆØ mi guardo nĆØ mi risposeā¦. Carla si alzò di scatto e rivolgendosi a me disse: ora te ne devi andare..!!! IO: āNO⦠perchĆ©ā¦.devo andare viaā¦.!!ā Lei gridando: ā¦.āTE NE DEVI ANDARE VIAā¦.NON SOLO TI SEI PRESENTATO A CASA MIAā¦.MA MI VUOI ANCHE ROMPERE I COGLIONI NON FACENDOMI SCOPAREā¦ā¦.AVEVI DETTO CHE NON VOLEVI FARE STORIE ED INVECE LE STAI FACENDOā¦..ā mi afferrò per la maglia ed inizio a strattonarmi gridando che dovevo andare viaā¦.Mi fece alzare dalla poltroncina e mi spinse ansimando di rabbia fuori dalla stanza verso la porta di casa. Arrivati nel salone mi divincolai da Lei e le dissi che non me ne sarei andatoā¦.e che avrei deciso io quando e seā¦.uscire da casa suaā¦a quel punto lei mi rispose di fare come cazzo volevo, girò le sue spalle e si diresse verso la stanza da letto e poco dopo senti la porta chiudersi con violenza e la chiave girare nella toppa.
Si era chiusa in camera da letto con Paoloā¦.!!!! Mi avvicinai alla porta della stanzaā¦.non sapevo più cosa fare ā¦. non sapevo se andare via, ā¦..restareā¦.., o fare il pazzo per cacciare Paolo. Sentivo che stavano parlando della situazione⦠ma poi uno dei due abbassò il tono della voce e di conseguenza anche lāaltroā¦e non riuscivo a sentire più nulla.
Decisi di andare via e di mandare tutto, Carla compresa, in malora. Prima di uscire vidi sulla consolle dellāingresso un pacchetto di sigarette, ne accesi una e senti un forte tonfo provenire dalla stanza dove era Carla; mi avvicinai silenziosamente e senti Carla: āNo⦠Paoloā¦fai piano⦠mi fai maleā¦ahghhā¦UHHH⦠ARRā¦Uhhhuuhhuā¦ahah.. CAZZO PAOLO mi fai maleā¦.pianoā¦sei un BESTIAā¦!!! A quel punto preso da un raptus iniziai a prendere a pugni la porta⦠insultando Paoloā¦accusandolo di essere un senza palleā¦.intimando di aprire la portaā¦.e di lasciare stare Carla.
Dopo poco Paolo apri la porta e mi si scaglio letteralmente controā¦.dicendomi: ā ma che cazzo vuoiā¦.la tua donna vuole scopare con meā¦.perchĆØ ancora rompi i coglioniā¦.??? āContemporaneamente mi diede un pugno e due schiaffi e mi lancio in cameraā¦io inciampai in qualcosa e caddi vicino al letto dove Carla era stesa nuda; quando mi rialzai Paolo mi tiro una serie di violenti schiaffoni. Nel frattempo buttai un occhio verso Carlaā¦. Lei era impassibileā¦.non disse nullaā¦.ebbe come due brivdi-sossulti; cercai di capire cosa le stesse passando per la mente e non mi accorsi che Paolo mi stava tirando un violento calcio nelle palle che mi fece mancare il fiato per buoni trenta secondi e mi fece letteralmente accasciare sul pavimentoā¦.poi con aria di sfida e disprezzo sali sul letto e mi disse: āora ti faccio vedere io chi ha le palleā. Prese Carla che nel frattempo sembrava quasi in trans, le passo una mano in mezzo alle cosce, poi punto il suo enorme membro nella figa della āmia ragazzaā ed inizio a scoparla con gran foga.
Mentre io ero ancora dolorante in terra sentivo Carla godere sotto i colpi di Paoloā¦.lei ansimava godeva: āahhhā¦..ahhhhā¦..ahhhā¦ā¦.AAAAAHHHHā¦.siiiā¦..mmmmhhhh.mmmmhhhh⦠ahhhhhā¦.ā Poi senti Paolo : daiā¦.belllaā¦.dai bellaā¦.prendiā¦.siiiiā¦..siii⦠ti piaceā¦ā¦? e Lei: siā¦..ahhhhhhhā¦..SIā¦ā¦SIā¦ā¦ LUI: ti piace come ti scopoā¦.?? LEI: ā¦.Da morireā¦ā¦siiiiā¦ā¦ahhhhā¦..ahhhhā¦..ahhhhā¦..uhhhh. uh..uhā¦!
Dopo non so quanto tempo, ripresi fiato e cercai di rialzarmiā¦..PAolo intento a penetrare Carla, mi vide con la coda dellāocchio, scatto dal letto , mi prese per i capelli e dopo avermi assestato altri due schiaffoni mi scaraventò sul letto vicino a Carla. Lei ritrasse una gamba per paura che le potessi letteralmente franare addosso; io ero ancora dolorante e senza forze dal calcio nelle palle. Paolo mi prese di nuovo per i capelli e mi sbattete la testa sulla testata del letto di Carla, poi mi tiro due pugniā¦.li vidi nuovamente Carla sussultareā¦.come se di nuovo avesse avuto un brivido di freddo. Poi mi urlò: ā SE TI ALZI TI AMMAZZOā¦ā¦RIMANI STESOāā¦prese il suo dito medio lo ciucciò per bene e lo fino nella figa di Carla ed inizio a sditalinarla. Carla era eccitatissimaā¦..spalanco le sue gambeā¦per far entrare al meglio il suo ditoā¦..poi Paolo le disse: ā Vuoi il mio cazzo ancora verò..??ā Lei lo guardò negli occhi e ansimando rispose con un secco SIā¦.! Lui tiro fuori il dito si prese il cazzo in mano, lo infillo nella vagina di Carla ed inizio a pomparla. Carla ricomincio a godere.
Era incredibile quello che stava avvenendoā¦.la mia donnaā¦.il mio amoreā¦.la mia ragazzaā¦si stava facendo scopare affianco a me da un altroā¦.aveva visto che ero stato malmenato da lui e non aveva fatto assolutamente nulla per impedirlo o difendermiā¦.ero dolorante ed in transā¦!!
Paolo continuava a scopare Carla, la quale sembrava essere uscita dal suo torpore infatti partecipava decisamente con gustoā¦. Paolo: CĆ ti piaceā¦.? Carla: āSIā¦.ā Lui: Godiā¦? Lei: SIā¦. Lui: allora le ho le palle secondo teā¦.? Lei: Decisamente SIā¦.. Lui: ti eccitava che questo coglione del tuo ragazzo ti guardasse mentre scopavamo? Lei: decisamente SIā¦. Lui: vedi te lāho fatto addirittura stendere vicinoā¦.. Lei: mmmmhhhā¦. lui: MMMMMHH⦠cosaā¦???? Lei : MMmhhh sono eccitatissimaā¦..sei un grande. LUi: e come maiā¦?? Lei: come come mai? LUI: Come mai sei eccitatissimaā¦.LEi: ā¦. dai Paoloā¦lo hai capito benissimo perchĆØ sono eccitatissimaā¦. (nel frattempo scopavano) LUI: per la situazione? Lei: certo per la situazione che hai creato⦠LUI: HAI AVUTO IL BRIVIDO QUANDO LO MALMENTATO VEROāā¦?
Lei: SIā¦..Ahhh.ahhhh (ebbe un ennesimo sussulto) Lui: vuoi che lo picchii ancora?? Leiā¦mmmmmmhhhhhh⦠Lui : mmmmhhh COSAAAAā¦..!! Lei: certo mi ecciterebbeā¦.ma non voglio esagerareā¦.comunque mi dispiaceā¦.giĆ ne ha prese abbastanzaā¦e comunque sta assistendo in diretta alla sue cornaā¦. penso che sia giĆ molto umiliante tuttoā¦. ( il loro discorso era mixato da gemiti⦠ahhhā¦.uhhhā¦..parole mangiate, baci con lingua) A quel punto Paolo mi suonò uno schiaffone, poi un altroā¦. Carla emise un gemitoā¦. lui me ne tirò ancora un altro ed un altro e Lei era visibilmente eccitata ansimava e si mordeva le labbraā¦al quinto schiaffo Lei sorrise gli prese la mano e se la mise sul seno e disse: ā basta ora ā¦non pensare più a luiā¦. pensa a meā¦.solo a meā¦..le tue splendide mani usale su di meā¦. e lo baciò. Paolo ormai ingrifatissimo spingeva come un pazzo con una mano giocava con i seni, con lāaltra infilò un dito in bocca a Carla, la quale a sua volta si aggrappo al lenzuolo e poi alla testata del letto. Il ritmo divenne impressionanteā¦.mai vista una cosa del genereā¦!!!! Dopo poco Carla esplose in un orgasmo pauroso e fu immediatamente raggiunta da Paolo che fece altrettanto.
I due si accasciarono per qualche minuto; io ero invece completamente inebetito, non avevo la forza di parlare o di muovermiā¦
Paolo si alzò andò in bagno senza dire mezza parolaā¦. e dopo due minuti Carla mi disse di non andarmene e lo raggiunse. Non so perchĆØ sia rimastoā¦.probabilmente per il modo in cui Lei me lo aveva chiesto.
Dopo un po di tempo tornò solo Carla, raccolse tutti gli indumenti che erano per terra e riusci dalla stanza.
Stavo vivendo un incuboā¦.in quel momento pensavo che fosse la fine della mia vitaā¦.volevo andare viaā¦scappareā¦.ma non volevo incontrali di lĆ ā¦perc ui decisi di aspettare non so cosa.
Dopo alcuni minuti Carla rientro in camera da lettoā¦.bellissimaā¦aveva i capelli legati una sigaretta in una mano ed una bottiglia dāacqua nellāaltraā¦si sedette sul letto e con estrema dolcezza mi offri lāacqua : Lei : vuoi ? Io : si grazie⦠e timidamente presi la bottiglia. lei si accese la sigaā¦fece tre quattro tiriā¦poi la spenseā¦.si girò verso di meā¦.mi inizio ad aprire i pantaloni⦠mi tirò fuori lāuccello che era visibilmente in tiro ed inizio a masturbarmi lentamente⦠poi guardandomi negli occhi mi disse: ā Paolo ĆØ andato viaā¦. siamo soli ora⦠ā nel frattempo mi masturbavaā¦.poi inizio a baciarmiā¦. mi tirò via la magliettaā¦..ed inizio a leccarmi sul petto e sul colloā¦.poi lāorecchioā¦..poi mi spinse giù e mi sali sopraā¦.. prese il mio cazzo in mano e se lo infilo nella fica. Inizio a cavalcarmi dolcemente..poi più forteā¦.poi ancora di piùā¦..io le chiesi il perchĆØ di tutto quello leiā¦mi zitti⦠LEI: SSSSSSCCCCCCCCHHHHHHHā e mi pose il suo dito medio sulle labbra⦠La fermaiā¦mi tolsi i pantaloni e le sali sopraā¦.lei voleva salire su di meā¦ma io insistetti e lei acconsentiā¦.mi prese lāuccello e se lo infilo nuovamente in figa⦠scopavo come un pazzoā¦poi mi accorsi che di li a poco sarei venuto e decisi di fermarmi⦠continuai a leccarle il senoā¦.la pancia, tra le cosce.
Di colpo mi fermai e le chiesi nuovamente perchĆ©ā¦perchĆØ di tutto quello che era successoā¦.!! Lei mi tiro e mi fece rientrare dentro di leiā¦dopo di che gurdandomi con un ghigno beffardoā¦disse⦠: Paolo ha un gran cazzo e mi scopa benissimoā¦.!!! Ed io ho necessitĆ di vivere questi brividiā¦.e mi dispiace che tu lāabbia vissuto dalla parte sbagliataā¦.!!!! āQueste parole furono una scarica di adrenalinaā¦iniziai a spingere e scoparla con fogaā¦.lei inizio a godere a gridare fino a quando entrambi arrivammo allāorgasmoā¦..infatti in quel momento venni copiosamente nella sua figa.
Da li a poco ci addormentammoā¦.. segue⦠Di li a poco Carla ed io ci lasciammoā¦Il periodo che segui non fu dei miglioriā¦.anziā¦!
Dopo circa un anno conobbi Fara, una ragazza bravissima, dolcissima e molto molto carina. Mi innamorai della sua dolcezza e di li a poco io e Fara ci sposammo. I primi anni furono molto belli ed intensi, la vita sessuale non era il massimoā¦.ma dopo lāesperienza con Carla avevo decisamente necessitĆ di serenitĆ , equilibrio e tranquillitĆ .
Fara aveva una sorella poco più piccola di leiā¦.Barbara.
Barbara era una splendida ragazzaā¦. : castana, alta circa 1,70, magra ma formosa, bocca carnosa, naso allāinsù, occhi castani anche lei sposata.
Era una donna molto forte e determinata, decisamente unāarrivistaā¦sapeva sempre quello che voleva; tra me e Barara non cāera mai stata una incredibile simpatia, anziā¦. lei con me era molto poco espansiva, ma io lāavevo trovata sempre molto attraente, sia fisicamente che mentalmente.
Dopo quattro anni dallāinizio del mio matrimonio, Barbara ed il marito si separaronoā¦.e lei attraverso un periodo molto difficileā¦divenne ancora più scontrosa ed egoista. Quello stesso anno Fara ed io affittammo una casa al mare per poter trascorrere le vacanze e arrivati ai primi di agosto, Fara si trasferƬ in pianta stabile, mentre io facevo su e giu per il fine settimana in attesa delle tanto sospirate ferie. Una sera infrasettimanale Barbara, passo da casa per venire a prendere alcuni documenti che Fara le aveva lasciatoā¦.quando le apri la porta rimasi letteralmente senza fiato⦠era favolosaā¦fantasticaā¦.abbronzataā¦capello a caschettoā¦. con un vestito che metteva in risalto tutte le sue forme. La invitai ad entrare ed accomodarsiā¦. iniziammo a discorrere del più e del meno e lei si api abbastanza, sfogandosi anche un pò e dopo circa una mezzāora ci salutammo. Quella notte non chiusi occhioā¦.ero agitatissimoā¦pensavo continuamente a lei ed allāincedibile attrazione che avevo provato nei suoi confronti⦠iniziai a masturbarmi furiosamente cercando dāimmaginare coma poteva essere scoparla.
Nei giorni successivi, non facevo altro che pensare a lei ed ogni scusa era buona per poterla sentire o incontrare⦠finche non mi decisi ad invitarla a cena⦠(era la sorella di mia moglie, eravamo entrambi soli in cittĆ e lei stava attraversando un momento davvero particolareā¦.che male poteva esserci???). Barbara accetto lāinvito e mi chiese se potevo andare io a casa suaā¦.., non me lo feci ripetere due volte e alle 20.30 bussai preciso alla sua porta.
Mi apri la porta con un pantaloncino jeans, una maglia bianca ed un paio dāinfradito neri ai piediā¦.(praticamente un abbigliamento estivo da casaā¦.ma estremamente erotico nella sua semplicitĆ )ā¦mi fece accomodare sul divano, mi offri del vino e tornò a cucinare.
La cena fu perfettaā¦..chiacchierammo di tutto e man mano che il tempo passava il vino iniziò a fare effettoā¦.e come si diceā¦in vino veritas, iniziammo a flertareā¦. lei sempre molto riservata io invece iniziai spingere sullā accelleratore⦠le confidai alcune delle mie perversioni ed attrazioni; naturalmente cercai di fare sempre molta attenzione a non combinare guaiā¦.era pur sempre la sorella di mia moglie.
Dopo un paio di ore di simpatiche chiacchiere sentimmo un tonfo nella sua stanza da letto ed immediatamente ci precipitammo in camera. Si era rotta una mensola ed erano cascate tutte le suppellettili⦠Lāaiutai a raccoglierle e le rimontai la mensola alla meno peggio promettondo di ritornare nei prossimi giorni per riparala definitivamente.
Mentre uscivamo dalla stanza da letto, mi saltarono agli occhi un paio di bellissimi stivali neriā¦semplicissimi, senza tacco, di quelli alti sotto il ginocchio, credo di Prada ed istintivamente mi complimentai con lei. Barbara mi sorrise e mi ringraziò, stupendosi del fatto che un uomo potesse essere colpito da un paio di semplici stivali ed io sempre⦠in vino veritasā¦, le dissi di avere avuto sempre una perversioneā¦anzi una fantasia circa gli stivaliā¦e lei decisamente incuriosita mi chiese di cofidargliela, ma visto lāorario che si era fatto e visto che lāindomani sarei dovuto andare a lavoroā¦sorridendo le promisi di raccontarle tutto un altra volta.
Ci salutammo e dopo averla ringraziata della splendida cena e serata le promisi che lāavrei chiamata entro pochi giorni per andarle a riparare la mensolaā¦.
Dopo tre giorni, in cui non feci altro che pensare a lei, con la scusa della mensola da riparare la contattai chiedendole se il tardo pomeriggio fosse stata in casa. Mi rispose che purtroppo aveva una visita dal dentista, ma che se volevo potevo passare per cena⦠Naturalmente non me lo feci ripetere due volte e le aggiunsi che avrei provveduto io alla cenaā¦per non farla disturbare e lei dopo alcuni convenevoli accetto ben volentieri.
Ore 20.30 bussai alla sua porta⦠in una mano avevo tutto il necessario per poter la mensola, mentre nellāaltra tutto lāoccorrente per preparare una simpatica cenetta.
Mi apri con mini gonna Jeans, stivaletto bianco alla caviglia, t-shirt con collo a v biancaā¦..era una favolaā¦..!!! Nel farmi entrare mi disse che era appena tornata e non aveva avuto neanche il tempo di cambiarsiā¦.āmeno maleāā¦pensai tra me e me⦠mentre io avviavo la cucina mi chiese se poteva andare a fare una docciaā¦La congedai tranquillamente e le dissi che subito dopo aver iniziato a preparare la cena sarei andato nella sua camera a sistemare la famosa mensola. Nel frattempo lei scomparve in bagno.
Dopo circa venti minuti la vidi riapparireā¦era sempre con la mini jeans ma con gli infradito ed unāaltra magliaā¦. guardò la tavola apparecchiata, si avvicinò ai fornelli e con stupore e compiacimento mi guardo e guardo cosa avessi preparato. Nel frattempo le versai un bicchiere di vino bianco e la invitai a rilassarsi sul divano. Accetto il vino e brindammo: ā Alla cenaā¦speriamo sia di tuo gradimentoā¦.ā lei sorrise e dopo un paio di sorsi poso il bicchiere e si diresse in camera da letto. Non appena entrò sentiiā¦..: āā¦hai sistemato anche la mensolaaaaā¦..!!!! Maā¦.. Grazieeeeā¦.!!! sei stato incredibileā¦il tempo di una doccia ed hai fatto tuttoā¦cena tavolaā¦mensolaā¦!!! MI affacciai e le sorrisiā¦.e le dissi: āscusaā¦.ho dovuto spostare un po di roba e non le ho rimesse a postoā¦.ā LEI:ā figuratiā¦. scherziā¦sei stato giĆ fin troppo gentileā¦ā IO :ānon volevo fare rovinare nullaā¦compresi quei meravigliosi stivaliā¦ā e facendo lāocchiolino sogghignaiā¦.! LEI: ā¦vero!!! I famosi stivaliā¦.mi devi sempre raccontareā¦..ā IO: siā¦.si⦠ma ora ceniamo ĆØ prontoā¦..ā
La cena fu un successoā¦.Barbara mangiò con vero gusto ed intanto bevemmo due bottiglie di vino bianco⦠discorremmo di tutto⦠e man mano che il vino saliva i freni e le confidenze aumentavano..! Le confidai che quando la conobbi mi era tremendamente antipatica⦠e lei annuendo mi rispose che provava lo stessoā¦..e continuai dicendo che invece conoscendola meglio lāavevo trovata molto simpatica ed estremamente piacevole. A quel punto con ormai i freni inibitori quasi totalmente saltati, sorridendo aggiunsi:⦠anziā¦.oltre che una persona molto piacevoleā¦ti trovo molto attraenteā¦.! Presi il bicchiere di vino e sempre sorridendo la guardai negli occhi: āā¦lo sai⦠quasi quasiā¦s alle volte mi dispiace di essere sposato con tua sorella!ā Lei sorrise scosse la testa fece un ghigno misto tra piacere e curiositĆ , prese il suo bicchiere sorseggiò e si accese una sigarettaā¦.senza proferire paroleā¦! Feci anche io la stessa cosaā¦!
LEI: alloraā¦raccontami questa tua fantasia sui miei stivaliā¦..IO : in realtĆ non ĆØ sui tuoi stivaliā¦ma sugli stivali in genere⦠Poi aggiunsiā¦sorridendoā¦e con un aria di sfottò : bahā¦..magariā¦ā¦.forse anche suoi tuoiā¦???? E forse anche su di teā¦??? Capi di essermi spinto un poā troppo in lĆ quindi decisi di riprendermi..:e sempre con un aria sbarazzina e sorridente dissi: okā¦.il vinoā¦.saleā¦.ho detto troppoā¦fammi fare il bravoā¦sei sempre la sorella di mia moglie⦠LEI: quante storieā¦. puoi parlare liberamenteā¦.se ti va. IO : ok ā¦in realtĆ adoro gli stivaliā¦. li trovo terribilmente seducentiā¦.ed eroticiā¦.mi piace da morire fare del sesso con le donne che indossano gli stivaliā¦.. Sai tanti uomini adorano il tacco a spilloā¦.blĆ blĆ ..blĆ ā¦il decoltĆØā¦ecc.ecc. Io invece ho una fissa per gli stivaliā¦.e non quelli a punta o con tacchi vertiginosiā¦.ma quelli identici ai tuoiā¦semplici e puliti. LEI: ho capitoā¦. ti piace fare del sesso con una donna con autoreggenti e stivali? IO: siā¦perfettamenteā¦.anche se le autoreggenti non sono importantiā¦LEI: ā¦basta che ci siano gli stivaliā¦: Io : Esattoā¦.e naturalmente una bella gambaā¦! LEI: certamente⦠Poi sorseggiando il vino mi chiese: ed inveceā¦.quando hai visto i mieiā¦.cosa hai pensatoā¦.o meglio cosa hai immaginatoā¦.? Ebbi un attimo di confusioneā¦non sapevo se potevo o dovevo rispondereā¦. ma poi pensai rotto per rottoā¦. parlo soloā¦non faccio niente di male⦠e quindi risposiā¦.: Non lo so in realtĆ non ho mai immaginato nulla in particolareā¦..mi sono domandato come potevano starti addossoā¦.LEI: cioĆØā¦? IO: come potevi essere eroticaā¦.con solo gli stivaliā¦. LEI: senza niente altro? IO: senza niente altro! LEI: calze, reggicalze, intimo? IO: esatto senza assolutamente nulla. Lei con una espressione estremamente intrigante guardandomi fisso negli occhi mi chiese: e quindi cosa hai pensato? IO sorridendo: Barbaraā¦nienteā¦ti prego cambiamo discorsoā¦.non mi va di fare il cretinoā¦.e soprattutto non mi vaā¦ā¦ā¦ā¦.ehm(ebbi un attimo di silenzio)ā¦ā¦non posso fare il cretino proprio con teā¦.anche se solo per gioco con le parole. Lei mi guardo sogghignando senza proferire parola ed io aggiunsi: lo so che non stiamo facendo niente di maleā¦ma non posso dire alla sorella di mia moglie che mi sarebbe piaciuto da morire vederla con gli stivali e magariā¦ā¦LEI:ā¦.magariā¦.? IO: magariā¦.NIENTE..!!Facciamo cosƬā¦.il giorno che te li vedrò addosso ti diròā¦! Presi il bicchiere e feci un enorme sorso. Lei mi guardò e scoppiò a ridereā¦. A quel punto mi alzai presi una sigaretta e dissi: Ora ho bisogno di fumare anche ioā¦. e sorrisi.
Barbara rimase seduto per qualche istante, poi si alzo anche lei e si diresse in unāaltra stanza. Nel frattempo spensi la sigaretta e mi riavvicinai alla tavola e sentii Barbara, sopraggiungere alle mie spalleā¦. mi girai e la vidi con gli stivali ai piediā¦avevo il cuore in golaā¦..il cazzo mi sāindurƬā¦ā¦lei con voce seducente mi chiese: allora? Cosa ne pensiā¦? Come sto con gli stivaliā¦? Io mi sedetti sulla sedia alle mie spalle e guardandola da capo a piedi le dissi: Bene!! Molto beneā¦.!!! LEI: ora lo stai vedendoā¦.mi puoi direā¦.!!!! IO: ok se proprio lo vuoi sapere te lo dicoā¦.LEI:CERTO! IO: ho immaginato come sarebbe stato venire a letto con teā¦.ho immaginato di stare sopra di te nuda con gli stivali nella tua stanza da lettoā¦.Lei annui guardandomi⦠ed io aggiunsi: ho immaginato come poteva essere la tua espressione di godimento soprattutto come sarebbe stato venire a letto con te. Barbara, mi guardo fisso senza lasciare trapelare nulla, poi sorridendo mi chiese: addirittura questi stivali ti hanno fatto pensare tutto questo? IO: behā¦.sicuramente gli stivali hanno fatto il loro, LEI: e cosa ha fatto il resto? IO: behā¦.tuā¦.! Poi sospirando aggiunsi: Barbaraā¦.ĆØ inutile girarci intornoā¦.non ci proverò mai con teā¦.ma in questo momentoā¦non hai idea di cosa ti fareiā¦.!!!! Sarai anche la sorella di Farahā¦non mi giudicare male⦠ma il sesso ĆØ sessoā¦
Barbara aveva unāespressione furbescamente compiaciuta e sottilmente eccitataā non proferƬ parolaā si alzò e si diresse in cucinaāspense la luce lasciandomi nella penombra poi a stento guardandomi disse: andiamo a letto.. e si diresse nella sua camera da letto scomparendo. Rimasi di sassoāche cazzo avevo combinatoā.avevo appena detto alla sorella di mia moglie che lāavrei scopata a più non posso. Che idiotaā.non sapevo come riprendermiādovevo aspettarmela una reazione del genere; certo che essere congedato in quel modo era decisamente bruttoāma come ho giĆ detto dovevo aspettarmelo.
Sia per lāalcol, che per la paura del casino che stavo combinandoā mi alzai per andare mestamente viaā ma prima di recuperare le mie cose, dirigendomi verso la sua stanza da letto dissi: senti Barbaraānon volevo mancarti di rispetto e ne tanto meno volevo mancarlo a tuaāā MI BLOCCAI LETTERALMENTE , Barbara era completamente nuda, stesa a pancia in giù, con solo i famosi stivali, sul suo letto matrimoniale. Mi guardò negli occhi e con aria tremendamente erotica mi disse:
Basta parlare!!! Lāhai detto tuā il sesso ĆØ sessoāed io ora ne ho voglia.
Avevo il cuore in gola, non riuscƬ a dire nullaā mi avvicinai al lettoāle passai lentamente una mano sulla schiena nuda ed iniziai a baciarla. Le nostre lingue iniziarono ad intrecciarsiāmentre le accarezzavo il sedere con la mano destraā.la spinsi facendola girare sulla schiena e sempre baciandola mi stesi su di lei. Iniziai a far correre la mia mano destra lungo la sua gambaādallo stivale al sedereāmentre con la sinistra le presi il viso ed iniziai a spingere il pollice sulla sua linguaā.con il mio basso ventre spingevo sul suo per farle sentire la durezza del mio pene.
Mi sbottonai il jeansāe senza nemmeno calarmi i pantaloni presi il cazzo e lo puntai verso la sua ficaā Barbara sussultòāallargò le gambe e si morse le labbra. Iniziai a spingere sempre più forte e sempre più veloce⦠Lei inizio ad ansimare e godereāahhhā.ahhh.ah.ah.ahhh.ahhhh siiā..siiā.cosiiā. ahh.. Io aumentavo il ritmoāpiù la guardavo godere più accelleravoā Lei mi mise le mani sulle natiche ed inizio ad accompagnare il movimento. Stavo giĆ per venireā.lei era fantasticaāaveva una faccia da PORCA incredibileāil suo odoreāla sua pelleāe soprattutto il suono della sua voce mentre godevaāmi stavano facendo impazzire e di conseguenza venireā!!
Decisi di fermarmi con la scusa di svestirmi. E cosi feci. Lei spense la luce del comodino.
Dopo poco le risali sopra e ricominciammo a farloālei mi avvolse le gambe intorno alla mia schiena e mi disse con voce terribilmente sensuale: alloraā.ti piacciono questi stivali? Ed inizio a sfregarmeli addossoā il mio cazzo si fece di marmo.. iniziai di nuovo a spingere più forteā le e risposi ansimando: Certooāmi piaccionooooāuhhāuhhāma mi piaceeeā di più come li stai usando tuuā Lei accenno un sorrisoāe mi disse: era come lo avevi immaginato? Ed IO: siāanche meglioā.sei una gran fica Barbaraā sei davvero uno spettacoloā.Lei fece unāespressione compiaciutaāIniziai a spingere come un forsennato volevo farla godereāvolevo farla gridareāvolevo farla impazzireā la testata del letto inizio a sbattere contro il muro.. nel silenzio della stanza si udivano i classici āCIAF.. CIAFā del mio pube contro il suo.. e le sue urla erano decisamente più forti. IO: quanto cazzo mi piaci !!! Lei non disse nulla pensava solo a godereā
Ad un certo punto durante una spinta il cuscino fini sullāinterruttore della luce del comodino che inavvertitamente si acceseāvidi lāespressione di godimento del suo viso, la sua bocca carnosa, il suo magnifico corpo, i nostri corpi che sbattevano lāuno contro lāaltro contro, le sue gambe attorcigliate a me in quei splendidi stivali neriā..senti come un violento cazzotto nello stomaco.. accellerai ulteriormente i miei movimenti, Barbara apri gli occhi e da grande furba qualāĆØ si accorse di tutta la scenaā non accenno assolutamente a ri-spegnere la luce, ed inizio ad INCITARMI: DAIāDAIāCOSƬāCOSƬāSPINGIā DAIāCOSƬāGUARDAMIāGUARDAMI.. GUARDA COME GODOā! Mi sfrego ancora una volta gli stivali sul sedereā.ed io scoppiai in un violento orgasmoā lei idemā esplose in un rumoroso orgasmo.
Fu assolutamente INCREDIBILE!!!!
Avevo il cuore che mi stava per scoppiareā.e mi accasciai su di leiā..
Persi il senso del tempoānon so dopo quanti secondiāminutiāmi ripresiā.e la guardaiā aveva una faccia arrapantissimaāsconvolta ma bellissima e la cosa che mi fece impazzire fu la sua solita espressione di quella che aveva ottenuto ciò che voleva.
Mi girai e rotolai sulla mia schiena a fianco a lei che alzandosi mi guardò e con aria tremendamente perversaāmi disse, riferendosi agli stivali: che dici ora li posso togliereā non credi?? Poi si stese nuovamente e con la stessa ācattivaā espressione disse:āPER ORAā possiamo spegnere anche la luceāMAGARIādopo la riaccendiamo!
Un altro brivido mi percorse per tutta la schienaāaveva giĆ capito come poteva farmi impazzireā
Continuaā.
Quella notte scopammo altre due volte fino a crollareā¦. erano circa le sei del mattino quando ci salutammo. Raccolsi le mie cose e mi fiondai a fare una doccia a casa.
Il mio più grande sogno erotico si era avveratoā¦.
Non vi sto a raccontare il mix di sensazioni, pentimento, felicitĆ , rimorso, compiacimento, angosciaā¦
Due sere dopo mentre stavo tranquillamente cenando in cucina davanti al televisore, mi squilla il cellulare: era Barbara!!!
IO: āProntoā LEI: ciaoā¦disturbo?, IO: noā¦.. Come stai?, LEI: Bene tu?; Tutto ok ā¦guardavo un poā di tv. LEI: senti dobbiamo parlare; IO: certoā¦dimmi tutto; LEI: si ma di persona; IO: ok dimmi quando ti fa piacere o puoi⦠LEI: senti io sono sotto casa tuaā¦ehm⦠se non sei impegnatoā¦.? IO: sei qui sotto? Mi affacciai alla finestra e vidi la sua macchina parcheggiata davanti casa. LEI: SI! Ti va di scendere? IO: se vuoi siā¦.ma non ĆØ meglio che sali tu⦠almeno stiamo più tranquilli? LEI: Ok⦠forse hai ragioneā¦.aprimi.
Dopo due minuti la vidi entrare in casaā¦. era come al solito molto sensuale⦠indossava un vestitino leggero ed un paio di sandali alti di stoffa; aveva una espressione del viso molto tesa. Entrò mi saluto ed accenno un sorriso.
La feci accomodare sul divano e le chiesi se voleva bere o mangiare qualcosa. Lei mi ringrazio ma rifiutò. Scambiammo due battute veloci del più e del meno, fino a quando:
LEI: senti⦠sono terribilmente imbarazzataā¦! Quello che ĆØ successo lāaltra sera ĆØ stato un erroreā¦e non deve mai più ripetersi⦠ho dei terribili sensi di colpaā¦! Soprattutto non dovrĆ mai venir fuori, altrimenti siamo nella MERDA.
IO: anche io vivo con una certa angoscia per quello che ĆØ successo; sono perfettamente dāaccordo con te che non dovrĆ mai ripetersi e soprattutto non dovrĆ mai uscire dalle nostre boccheā¦.nemmeno sotto tortura! LEI: Infatti..ĆØ stato un momento di cedimentoā¦probabilmente lāalcol, la solitudine, booohhh non lo soā¦.ma comunque non dovrĆ più ripetersi⦠per il bene di tutti.
IO: Barbara senti⦠stai tranquilla non accadrĆ più⦠ed almeno per me non verrĆ mai fuoriā¦ma non deviā¦.anziā¦non dobbiamo massacrare le nostre budella, non ĆØ giusto⦠dobbiamo stare solo tranquilli⦠ormai ĆØ successo e non ĆØ corretto piangere sul latte versato. A mio avviso non ĆØ nemmeno giusto infierire su di noiā¦e rendere squallido e disgustoso un qualcosa di bello. Non mi fraintendere⦠non voglio dire che che quello che abbiamo fatto ĆØ giustoā¦ecc.ecc. anzi, ma solo che ormai la frittata ĆØ fatta⦠lāabbiamo mangiata ed almeno per me ĆØ stata anche saporitissimaā¦mi ĆØ piaciuta da morire⦠e voglio dimenticare, ma conservare contemporaneamente un gran ricordo.
Capisci quello che voglio dire�
LEI: siā¦credo disi!; IO: ti stimoā¦ti sono anche affezionato⦠cerchiamo di far si che quello che ĆØ successo rafforzi un ārapportoā e non lo distrugga.
LEI: sono dāaccordo⦠soltanto che quando ci ripensoā¦mi viene il rimorso e soprattutto una sensazione di paura. IO: Paura che la tua famiglia lo venga a sapere? LEI: si.. che possa succedere un casino. IO: Barbara devi stare tranquillaā¦non succederĆ ameno che sia proprio tu a parlare⦠nessuno saprĆ nulla. Mi avvicinai a lei le diedi un bacetto sulla guancia e dissi: Tranquilla⦠sei stato un mio sogno e non vorrei mai che diventassi un mio incubo⦠e per la cronacaā¦ĆØ stato da paura. Lei guardandomi negli occhi accenno un sorriso e disse: anche per me⦠La invitai nuovamente a bere un bicchiere di vino e lei decisamente più sollevata accetto. Si venne a sedere in cucina mentre io lavavo i piatti della mia veloce cena e nel frattempo iniziammo a discorrere nuovamente del più e del meno. Finito di rigovernare.. mi sedetti vicino a lei ed iniziai anche io a sorseggiare un altro po di vinoā¦e per rompere il ghiaccio le feci un paio di battute: Barbaraā¦io ti prometto che farò il bravo con te⦠ma tu mi devi promettere che non indosserai mai più quei malefici stivali in mia presenza⦠Lei scoppio a ridere e sempre ridendo aggiunse: hai proprio la fissa per quegli stivali..??? Quindi sono stati quelli farti quelā effettoā¦NON IO!!! Anche io sorridendo e guardandola negli occhi risposi: perchĆ© le altre due volte che lo abbiamo fatto indossavi gli stivali? LEI: NOā¦hai ragione. IO: sei tuā¦LEI: IO cosa..? IO: sei tu che mi fai quellāeffettoā¦.mi hai sempre attratto da morireā¦la tua bellezza, la tua sensualitĆ , la tua cazzimma, la tua ācattiveriaā, la tua dolcezzaā¦. insomma sei TU. Lei si blocco e mi guardava fisso negli occhi rapita dai complimenti che le stavo facendo. IO: devi sapere che io ho sempre desiderato venire a letto con te e dopo lāaltra sera farei lāamore tutti i giorniā¦anzi⦠in tutti i momenti. LEi: sai mai nessuno mi ha detto queste coseā¦, mi ha riempita cosƬ di complimenti! Che situazione assurda e paradossale, tu sei il compagno di mia sorellaā¦comeā¦.comeā¦ehmā¦come faccio ??? NON DEVOā¦ā¦!! MA VOGLIOā¦.!!! A queste parole apparentemente senza filo logico, segui un gesto che cambiò letteralmente le nostre viteā¦.! Barbara mi sali a cavalcioni ed inizio a baciarmi. Le nostre lingue erano impazziteā¦.mi sbottonò i pantaloni sposto le mutandine e sāinfilò il mio cazzo dentro di lei.
Iniziammo una passionale scopata vestiti, cambiammo più volte posizione, fino a ritrovarci completamente nudi nella posizione classica del missionario sul mio letto matrimoniale a scopare selvaggiamente. Lei: ahhā¦ahhā¦ahhh⦠siā¦siā¦.daiā¦daiā¦cosiā¦si..siā¦..siiiiiā¦uh..uh.
Io spingevo con forza e foga, lei ansimava, godeva e mi incitava; ad un certo punto mi disse: Accendi la luce; preso dal momento non afferrai immediatamente e le chiesi: cosa? LEI: Accendi la luce ; IO: ok; accesi la luce del comodino; LEI: S.S.SIā¦SIā¦ora guardamiā¦guardami⦠guarda come godoā¦in quel momento ebbi un sussulto e diedi una incredibile accelerata⦠treā¦quattro o al massimo sei spinte, venni copiosamenteā¦ansimando.
Barbara anche lei ebbe un orgasmo, sicuramente causato dal piacere fisico ma (più avanti ho capito) scatenato anche per il piacere che provò nel capire il potere che poteva avere su di me.
Da quella notte Barbara ed io inziammo a frequentarci assiduamenteā¦ogni occasione era buona per vederci di nascosto o ufficialmente⦠scopavamo in continuazione ed i nostri rapporti diventavano sempre più spinti. La sua perversione cresceva a vista dāocchio cosƬ come la sua consapevolezza che avrei fatto qualsiasi cosa per lei.
Putroppo, come doveva prima o poi capitare, Farah ed io entrammo in crisi profonda, fino a decidere di separarci.
Il mio rapporto clandestino con Barbara invece proseguiva a gonfie veleā¦non avendo legami con la sorella e soprattutto vivendo entrambi da soli, riuscivamo a stare più tempo insieme. Naturalmente nessuno sapeva della nostra frequentazione, uscivamo poco ed evitavamo accuratamente di farci vedere⦠Per poter fare delle uscite come le coppie ānormaliā , andavamo i fine settimana fuori cittĆ o quando potevamo partivamo per qualche vacanza.
Ero ormai completamente innamorato e preso da leiā¦dal suo corpoā¦dalla sua personalitĆ ā¦.dalla sua dolcezzaā¦dal sua perversioneā¦ecc.ecc⦠e lei ben conscia del fatto spesso e volentieri sapeva sfoderare tutte le sue splendide armi per ottenere tutto quello che voleva: regali, viaggi, ceneā¦
Il nostri rapporti sessuali erano fantastici e non solo quelliā¦tra di noi cāera una discreta complicitĆ ā¦ci raccontavamo tuttoā¦dalle sciocchezze ai problemi di lavoro e cosƬ via. Spesso ridevamo insieme di tutti gli approcci ed avances che lei riceveva in palestra o al lavoro. Fu proprio durante uno di questi racconti che vidi una sua espressione che giĆ conoscevo: era una sensazione di forte attrazione che lei aveva provato verso un ragazzo in palestra. Decisi di spingermi oltre e durante una nostra scopata, le nominai il ragazzo in questione chiedendole: Dimmi la verti te lo saresti fatto Marco? E lei ansimandoā¦rispose: āpuo darsiā; IO: dai diimmi la veritĆ ā¦ci saresti andata a letto? LEI: te lāho dettoā¦può darsi⦠IO: guarda che non mi da fastidio ĆØ normale⦠LEI: lo so che ĆØ normale⦠anzi sarebbe strano se non fosse cosƬ.
IO: dai dimmeloā¦ci saresti andata a letto o no? LEI: ā¦behā¦.si..credo proprio di si⦠Io ebbi come un sussulto la baciai in bocca ed iniziai a spingere più forte. Barbara si accorse della situazione e che il suo āSIā mi aveva eccitato ed inizio a provocarmi: Secondo me ha un cazzo enorme⦠e da come guarda e parla, lo sa usare molto bene⦠Io ansimando ed arrapato più che mai: siā¦siā¦davvero? LEI: SI credo proprio di si.. anzi a pensarci bene me lo farei proprio. Mi scappo un espressione di godimento :OH mio DIO!! Lei mi afferrò le natiche e guardandomi con una ria estremamente porca mi disse: se vuoi me lo faccio e poi ti racconto! Io ero a mille la scopavo come un forsennato e e lei godeva come una matta, ma riuscƬ comunque a trovare il fiato e dire: o se preferisci potrei anche farmelo davanti a te! Non ebbi il tempo di dire o fare nienteā¦schizzaiā¦schizzaiā¦schizzai⦠il mio pene sembrava unāidrante, ero completamente andatoā¦cotto⦠mi accasciai su di lei in preda ad un orgasmo pazzesco; avevo il cuore in gola e mentre godevo e recuperavo fiato la guardavo. Era bellissimaā¦anche lei ansimante e stravolta.
Era fattaā¦.ormai Barbara era a conoscenza di tutti i miei punti deboli, di tutte le mie perversioni⦠quando eravamo a letto sapeva come farmi impazzire, come prolungare il rapporto o come farmi venire nel giro pochi secondi. Quando voleva tra la luce accesa o qualche suo finto rapporto con altri uomini, si divertiva a gestire il mio godimentoā¦. continua. Di Marco o di altri ragazzi non se parlò piùā il nostro rapporto, anche se di nascosto, procedeva tranquillamente, certo con non pochi sacrifici e bocconi da ingoiare. Infatti molto spesso le amiche di Barbara la coinvolgevano in uscite a āquattroā o in appuntamenti al buio, con la speranza di vedere , giustamente, la loro amica felicemente fidanzata dopo un rapporto andato male. Nessuno di loro avrebbe mai potuto immaginare che lei una relazione (anche se clandestina) la stava giĆ vivendo. Barbara molte volte riusciva ad evitare le uscite ma altre noā le sue amiche, che in realtĆ erano anche amiche di Farah, avrebbero potuto insospettirsi e quindi magari indagare e scoprire della nostra ārelazioneā.
Un fine settimana di fine novembre decidemmo di andare a sciare in una localitĆ non molto distante dalla nostra cittĆ ā prenotammo in un nuovo delizioso chalet direttamente sulle piste.
Il sabato mattina ci alzammo prestoā.sci ai piediā. e viaaaā tutta la mattinata sulle piste fino ad ora di pranzoā quando colti dalla fame decidemmo di fermarci ad rifugio per mangiare un panino. Fu durante questo pit-stop che iniziò un altro cambiamento della mia vitaā.infatti:
Barbara incontrò Davide un ragazzo con il quale era uscita qualche tempo prima.
Davide e lei si erano conosciuti in occasione di una delle famose uscite combinate dalla varie amicheāma la cosa non aveva avuto prosiegui. Si salutarono simpaticamente ed anche in maniera decisamente stupitaā non avrebbero mai immaginato di potersi incontrare a chilometri da casa. Barbara ed io eravamo ancora in clandestinitĆ e quindi lei per evitare di suscitare in lui curiositĆ che avrebbero potuto sfociare in domande e descrizioni con le amiche, decise di rendere la cosa più innocua possibile, presentandomi a lui senza dire io chi fossi o cosa fossi per lei. Davide sorridendo ed ironizzando, ci racconto che era li con un amico, che la sera prima aveva āacchiappatoā una tipa in un locale e da allora era praticamente sparito. Tutti e tre sorridemmo con gusto a questo suo racconto e lui ci chiese se poteva sedere al nostro tavolo a mangiare il suo panino con noi. Naturalmente non avemmo alcun problema e cosi iniziammo a conversare piacevolmente del più e del meno ed in uno dei discorsi usci fuori che noi soggiornavamo al nuovo Chalet. Davide disse che ne aveva sentito parlare benissimo, ma che non era mai riuscito a trovare il numero o qualsiasi contatto per poterci andare e cosi chiese se potevamo dargli un qualsiasi recapito ed io sempre con la mia stupida disponibilitĆ cercai nella giacca il cellulare per potergli fornire il numero, ma mi accorsi che avevo dimenticato il telefonino in camera. Davide guardando nella sua rubrica vide che aveva il numero di telefono di Barbara e chiese se poteva chiamarla più tardi per farsi dare il numero e lei naturalmente disponibile rispose di si.
Dopo questo break, Davide ci salutò e decise di ritornare a sciare, per sfruttare le utlime ore di luce; Barbara invece mi disse che era un poā stanca e che avrebbe preferito ritornare allo chalet e cosi facemmo.
Il nostro week end trascorse allegramenteā
Dopo alcuni giorni e come promesso Davide si fece vivo, chiamò Barbara chiedendole il numero dello chaletā ; durante la telefonata più volte venne nominata Annalisa (lāamica che li aveva presentati, ma soprattutto una super pettegola che avrebbe potuto creare dei casini enormi alle nostre vite) e Davide le disse che la sera sarebbe andato a prendere un aperitivo con lei . Barbara presa dal panico e dalla paura di quello che poteva uscire dalla bocca di lui, disse che le avrebbe fatto piacere unirsi a loro. Davide fu entusiasta della proposta di Barbara e le diede appuntamento ad un locale in centro, ma lei furbescamente gli chiese se poteva andarla a prendere.
La sera Davide si presento puntuale sotto casa di Barbara ed insieme si recarono allāappuntamento con Annalisa. Barbara durante il tragitto parlo con lui e gli chiese di non parlare di me a lei'(naturalmente non spiegò che io ero lāex marito della sorella) ma solo perchĆ© in realtĆ noi eravamo due amici, entrambi single, che ogni tanto si frequentavano per pura simpatia e che se Annalisa lo fosse venuto a sapere non avrebbe fatto altro che tormentarla con domande, stupide illazioni e continui assilli a cui lei non aveva assolutamente voglia di stare. Lui capi perfettamente la situazione e felice del fatto che lei si era confidata con lui, fece altrettantoāraccontando di una sua āstoria segretaā.
Tutta questa faccenda sicuramente non mi fece piacereā anziā il mio ego non ne usciva al meglioā.ma purtroppo non cāerano altre soluzioni.
Dopo quella serata, Barbara e Davide continuarono a sentirsi, la loro amicizia sembrava crescereālui spesso si confidava con lei raccontandole delle sue storie e la loro complicitĆ diventava sempre più forte almeno ai miei occhi.
Davide si iscrisse alla palestra dove Barbara andava e qualche volta post allenamento, soprattutto quando io ero fuori per lavoro uscivano a mangiare una pizza, ma ad onor del vero lei non me lāaveva mai tenuto nascostoā per lei era naturale ed innocente uscire con un amico.
La nostra vita trascorreva regolareāe feliceā le nostre scopate erano sempre grandioseā anzi miglioravano con il tempoā lei sapeva sempre come farmi impazzireā, era sempre molto sensuale ed oserei dire porca. Lāunico problema che si stava presentando era la figura di Davide che era ormai diventata troppo ingombrante. Barbara sempre più ripetutamente parlava di Davide āDavide quĆ āDavide lĆ ā. Finche una sera mentre eravamo a casa mia, non riusci più a tenere il controllo e le feci unā enorme scenata di gelosia.
Barbara era tra il compiaciuto, lo stupito, lāincazzatoā litigammo in maniera fuoribbondaā alla fine le confessai che ero terribilmente gelosoālei mi avvicinò, con una mano prese i miei capelli ed inizio a baciarmi appassionatamente, io ricambiai e dopo sei/otto secondi eravamo sul pavimento a fare sesso. IO: Barbaraāmi fai impazzireāsei unicaā Lei: ahāuhhh.uhh..uh.. sii.siiāsiiiā..scopami cosiiāuhh.uhh.. ! Io guardandola : quanto sei bellaā quanta ne seiā sei tantaā.sei bonaā quando ti vedo mi fai gelare il sangueā¦LEI: sihhādavveroāUHMāuhmāfammi vedere quanto ti piaccioāspingiāspingiā!!!! A quel punto io iniziai a spingere con tutta la forza che avevo in corpoāla volevo fare impazzireāvolevo che lei godesse da pauraāvolevo farle quasi male con il mio cazzo. Tante le spinte vigorose che le stavo dando che lei si afferrò con le mani ai piedi del divano per non scorrere più e poi guardandomi negli occhi disse con affanno e sussulti: devo farti ingelosire più spesso se queste sono le reazioniā uhh āahhā ebbi un colpo al cuoreā mi fermai di botto ebbi come una scossaā pensai a lei a letto con un altro uomoā Lei mi guardo, sposto le sue mani sul mio sedere ed inizio a spingere il mio bacino dentro di leiānon voleva che mi fermassi voleva scopareā. Poi guadandomi dritto negli occhi mi chiese: Che haiā. ? IO: Nienteā e scossi la testa. Volevo fermarmi ed uscire da dentro di leiāma non ci riuscivo, il mio cazzo era duro e gonfio nella sua vagina e non aveva proprio intenzione di uscire. Lei mi chiese nuovamente: Che haiā? Non ne hai più voglia? Poi da stronza qual eraā inizio a muoversi lentamente sotto di me, mentre le sue mani spingevano sul mio sedere verso di leiā inizio un movimento quasi impercettibile che però inizio a dare i suoi fruttiāinfatti senza neanche accorgermene avevo iniziato ad assecondare quei movimenti e lentamente ad accrescerli. Lei naturalmente accorgendosi che stava riuscendo nel suo intentoā mi fece accellelare nuovamente il ritmo e sferrò il colpo del KO dicendomi: daiādaiā non ti fermareā.lo so che ti faccio impazzire,ālo so che ti piace quanto sono porcaā,lo so che adori la mia faccia mentre vengo penetrata, so che il mio fisico ti fa arrapareā, so che che quando ĆØ cosi sudato e lucido impazzisci e so anche che ti scatena una guerra dentro quando lo immagini sotto un altro uomoā!
Un altro brivido mi percorse per tutta la schiena, accennai unāaltra frenataā ma non ebbi il tempoāBarbara aumentò le spinte con le sue mani sul mio sedere e contemporaneamente inizio a strusciarmi le gambe sui fianchiāquando vide che non mi fermai disse: uhāuhhhācosii.soiiā.dimmiādimmi⦠cosa immagginiā..uhh. IO: che tu stia in questa posizione con un altro uomoāche tu stia godendo cosiā o anche di più con un altroā! Lei: āuhā e ti eccitaaā? IO: ās.s..ssiā.SI:::SI !! Lei: e allora dai immaginami con un altroā.magari tutti e due sudatissimi ed io che lo prendo ben bene da uno splendido ragazzoā e scopiamo fino ad essere esaustiā A quella immagini non capƬ più nullaā ed esplosi in un violentissimo orgasmoā!!! CONTINUAā.
Barbara mi aveva ipnotizzatoāriusciva ad ottenere da me qualsiasi cosaā¦, riusciva a farmi fare qualsiasi cosaā
Dopo aver appurato che anche la mia gelosia diventava energia sessuale, spesso durante i nostri rapporti, veniva nominato un altro uomoādal palestrato al collega di lavoro e cosi viaāogni uomo era buono per stuzzicarmiā; lāunico che non veniva mai nominato nei nostri incontri era Davide, ormai sempre più amico di Barbara.
Il fatto che lui non fosse mai stato nominato da lei nelle sue fantasie sessuali o nei suoi giochini per incitarmi di più sessualmente, mi aveva insospettito e non poco, per cui decisi di vederci chiaro.
Una domenica pomeriggio mentre eravamo sul divano, lei ricevette un messaggino di Davide che la salutava e la invitava a prendere un caffe in settimanaā a quel punto presi la palla al balzo e le chiesi: BĆ dimmi la veritĆ ā.Davide ti attrae? LEI: Cosaā? Io: Cosaā.cosaā, ti ho chiesto se provi attrazione per Davideā in fondo ĆØ un bel ragazzo, tra di voi si ĆØ creata una buona complicitĆ , sarebbe normale provare unāattrazioneā NOoo? Lei distolse lo sguardo e disse: No in veritĆ noā per me ĆØ un amico, solo un amico. IO: ok ma ciò non toglie che si può anche essere attratti da un amico. LEI: a certoā ti devo dire la veritĆ non ci ho mai pensatoā, sicuramente ĆØ un bel ragazzo ma se ti riferisci alla sfera sessuale non ho mai pensato come potesse essere. La risposta non mi era piaciutaā io non le avevo chiesto se aveva avuto desideri sessuali con luiā ma solo se lo trovava un uomo attraenteāLa cosa mi sospetto ancor di più e quindi cercai di approfondire: non lāhai mai nominato, nenache per scherzo in una delle nostre conversazioni erotiche. E lei facendo finta di essere intenta in altro, mi risposeā ā āboohh ..non lāho mai fatto? Non mi ricordo tesoroā!! Nelle nostre fantasie mi sono fatta fare da tanti uomini che non posso ricordarli tutti.. e poi aggiunse: ma perchĆ© ti ecciterebbe che andassi a letto con lui? IO: noānon ho detto questo e non mi riferivo a questo era solo una curiositĆ .. tutto qui! LEI: stai tranquillo se dovesse mai venirmi una strana voglia con lui sarai il primo a saperlo . Fece un ghigno ironico e mi strizzo lāocchioā
CapƬ che era il momento di non chiedere altroā
La presenza di Davide era sempre più presente nelle nostre vite, a volte lei lo invitava insieme a me a casa sua a cena, altre invece lui ci raggiungeva in centro e trascorreva la serata con noi ed io ero sicuro e sentivo che tra di loro cāera un discreto magnetismo e temevo che da un momento allāaltro sarebbe potuto esplodere e sfociare in una scopata tra loro. Barbara anche in mia presenza tendeva molto a flirtare con lui, ogni tanto lo provocava con doppi sensi e battutineā e lui scherzosamente ricambiava alle volte facendole anche complimenti sulla sua bellezza e sul suo fisico. Ma la cosa che più mi faceva preoccupare era sempre la loro continua necessitĆ di contatto, visivo e fisicoā sembrava di essere in presenza di una bomba con la miccia accesa che da un momento allāaltro si avvinghiassero lāuno con lāaltro.
Fu proprio di rientro da una di queste serate che Barbara si fermo a casa mia a dormire e durante una nostra scopata le confessai tutto quello che pensavo. Lei contrariamente alle altre volte, rallentò il ritmo fino a fermarsi. Non se perché avevo colto nel segno oppure pechè aveva avvertito in me un terribile disaggio misto a paura volle chiarire la situazione.
LEI: Davide ĆØ un mio amico e tra di noi non cāĆØ e non ce mai stato nullaā.!!!Eā una bella persona di cui io mi fido molto.. ĆØ lāunica persona oltre te con la quale posso parlare liberamenteā Sicuramente ĆØ un bel ragazzo molto attraente e a volte ti confesso che mi sono chiesta come potesse essere a lettoā ma ti giuro non ĆØ mai successo nulla e fino ad oggi non ho mai avuto desideri straniāpuoi stare tranquillo!!! Qualora dovesse mai succedere qualcosa o scattarmi nella testa qualsiasi molla, stai tranquillo che te lo diròā POI con aria terribilmente furbetta e provocatoria aggiunse: sarai il primo a saperlo non ti preoccupareā e sicuramente il primo ed unico a vederlo. Anzi se mai dovessimo decidere di farti guardare una mia scopata, chi meglio di Davide potrebbe essereā??Poi mi bacio in bocca appassionatamente ricomincio a muoversi e disse: dai ora scopamiā fammi godereāho voglia di essere presa bene. Ed io ricominciando a muovermi le chiesi: ā come mai hai tutta questa voglia. LEI: come.. ..come maiā. Lāidea di te che mi guardi mentre mi scopo Davide mi ĆØ piaciutaā
Iniziai a sbatterla con forzaā Barbaraāera a milleā scopammo divinamente fino a notte inoltrata.
Era ormai trascorso quasi tutto lāinverno e Barbara ed io decidemmo di andare a fare lāultimo fine settimana in montagna, prima che si sciogliesse tutta la neve e prenotammo al famoso Chalet che tanto ci era piaciuto. Ricevemmo anche lāinvito di Davide ad andare a trascorrere il week end in una beauty farm di sua conoscenza, ma dovemmo declinare lāinvito spiegando che avevamo giĆ prenotato per la neve. Davide ne fu entusiasta e ci chiese se fosse potuto venire con noi. Io, come potete immaginare, non ero a fatto felice e non per gelosia o perchĆ© avessi qualcosa contro di lui, ma solo perchĆ© desideravo trascorrere un week end romantico con Barbara, la quale invece accetto di buon grado la richiesta del suo amico e prenotò una stanza anche a lui nello chalet.
Partimmo tutti e tre con la mia macchina il venerdƬ pomeriggio, ci fermammo a cenare per strada ed arrivammo in tarda serata in hotel andando direttamente a dormire vista la giornata di inteso sport che ci avrebbe atteso lāindomani.
Il sabato sciammo tutto il giorno, Davide non si stacco mai da noi e qualche volte mi tocco anche fare qualche seggiovia da solo perchƩ a Barbara dispiaceva che il suo amico doveva sempre risalire da solo senza poter mai discutere con qualcuno e quindi gli volle far compagnia.
Il pomeriggio allāimbrunire rientrammo allo chalet e dopo una splendida doccia rilassante decidemmo di riposarci fino ad ora di cena. Davide fu il primo ad essere pronto ci busso alla porta e ci avverti che ci avrebbe aspettato giù. Barbara invece che era andata a riposare senza doccia mi fece avviare per poter avere la stanza ed il bagno a sua completa disposizione, per velocizzare al massimo la sua preparazione.
Lo chalet in realtĆ era una depandance della villa principale, staccato dal resto, vi erano solo quattro stanze tutte ben arredate, entrando sulla sinistra cāera un bancone reception e subito dopo si apriva un salone molto ampio. Da un lato del salone cāerano quattro tavoli per la cena e la colazione, mentre dallāaltra parte una serie di divanetti uno di fronte allāaltro e tutti intorno ad un grande braciere rotondo. Non molto distante vi era un piccolo angolo bar āfai da teā, ma molto ben fornito. Da un altro lato invece vi era una sala relax con tisaneria sauna ed un piccolo percorso spaā¦.continuaā¦.
Davide ed io ci servimmo un cocktail in attesa che Barbara fosse pronta e ci accorgemmo che in realtĆ in quel week end avremmo avuto lo chalet tutto per noi, infatti non cāera nessun altro ospiteā uaoo.. uno chalet intero a nostra completa disposizioneā..che meravigliaā!
Dopo poco vidi scendere Barbaraā era bellissimaāe sensualissimaā abbronzataācapello vaporoso appena lavatoā. Indossava una maglia di lana scollata, una mini gonna, un paio di calze marroni con uno splendido paio di stivaliā.era da urlo ed anche Davide si complimento con lei per la sua bellezza.
Cenammo divinamente il proprietario dello chalet era un ottimo cuocoāil tutto accompagnato da un buon vinoā Dopo cena ci preparammo tre cocktail e ci accomodammo sui divanetti vicino al fuoco,
Dopo poco il proprietario dello chalet ci venne a salutare augurandoci una buona notte.
Eravamo praticamente soli nello chaletā Davide si alzò ed andò a preparare un altro giro di cocktail ce lo portò e si sedette vicino a Barbara. Eravamo tutti e tre sullāallegro andante, Barbara e Davide non facevano altro che punzecchiarsi e flirtare, la loro complicitĆ in quel momento era molto più forte di quella che potevo avere io con lei. Parlavano e ridevano guardandosi negli occhi, ogni tanto sorseggiavano dal loro bicchiereā io nel frattempo avevo giĆ finito di bere il mio cuba libre e mi ero alzato per prepararne un altro. Mentre armeggiavo al bar feci caso che non sentivo più nessuno dei due ridere o parlottare , ma si sentiva solo il rumore del fuoco acceso. Tornai verso i divanetti e li ebbi il mio primo colpo al cuore: Barbara e Davide si stavano baciandoā oh mammaā.ebbi un violento giramento di testaā non riuscƬ a proferire parola. MI sedetti in modo silenzioso sul divanetto di fronte a loro, ero pietrificatoā la mia donna si stava baciando con il suo migliore amico proprio li di fronte a me e senza nemmeno preoccuparsi della mia reazione. Erano presissimi si baciavano con unā intensitĆ incredibile, lui le teneva la testa con la sua mano destra, mentre lei spingeva la sua mano sinistra sul divano, come a voler frenare il desiderio di metterla a dosso a lui. Dopo circa 5 /6 minuti Davide inizio a baciarla sul collo e lei giro il viso verso di me, apri gli occhi e mi videāsi accorse che ero li e che li stavo guardando in silenzio; non disse niente riprese immediatamente a baciarlo in bocca e con la gamba sinistra sovrastava la gamba di lui. Davide iniziò ad accarezzarle le gambe mentre lei mise la sua mano dietro dietro la nuca di lui , la loro passione aumentavaāla mano destra di lui scorreva per tutte le coscie di lei talvolta fino a sotto la gonna, mentre con la sinistra le accarezzava il seno da sopra la maglia. Barbara invece strusciava la sua mano sinistra sui suoi Jeans fino a sfiorargli la patta e ad un certo punto dovette incontrare il suo membro; decise di afferraglielo da sopra al pantalone. I due erano a mille, il mio cuore idemā non sapevo che fareā volevo prenderli a calciā ma allo stesso tempo era come una scena giĆ vista. Mi alzai andai verso lāangolo bar, aprƬ il rubinetto del lavandino e mi sciacquai il viso sperando di schiarirmi le idee , ma fu allora che me le schiarƬ Barbara. I due si alzarono e si diressero verso le scale che portavano alle stanze, io ero di spalle verso il bancone del bar, loro mi passarono accanto e Barbara sfiorandomi prima la schiena e poi la spalla con una disarmante dolcezza, sensualitĆ ed un tono di voce basso e caldo mi disse: Noi andiamo suāsospirando aggiunse:ā non ti arrabbiareā.magari dacci il tempo di ambientarciā poi vieni a vedereā.SE VUOI..!! Raggiunse Davide che nel frattempo si era fermato allāinizio delle scale per aspettarla, si presero per mano e scomparirono sopra le scale.
Mi presi la testa tra le mani e mi sedetti su di un divanettoā ero in un vortice di sensazioniā brividi, rabbia, eccitazione, disperazioneā.non so quanto tempo sia passatoā avevo la bocca seccaāmi alzai presi una bottiglia dāacqua ed iniziai a bere, poi mi incamminai quasi in trans verso il piano di sopraā andai diritto verso la stanza di Davide.
La porta era socchiusa, ma si sentivano nitidamente gemiti e cigolii.. lentamente lāapri e la scena che mi si presentò davanti fu eccitantissima ed altrettanto devastante. Barbara era completamente nuda tra lāappoggiato ed il seduto sul secretair presente nella stanza, aveva le gambe che cingevano Davide che invece era in piedi difronte a lei e la penetrava con decisione.
Aprendo la porta la luce che proveniva dal corridoio , li illuminò e Barbara istintivamente girò il viso verso la porta: mi vide, il suo viso era bellissimo, ogni tanto si contraeva, mi fissòā¦ogni tanto chiudeva gli occhi per le spinte di Davide, ma non distoglieva il suo sguardo da meā¦che intanto ero entrato nella stanza, chiudendo delicatamente la porta alle mie spalle.
La stanza era in penombraā¦cāera la luce accesa solo nel bagno che riempiva in modo molto delicato tutta stanza.
Barbara aveva le sue braccia intorno al collo di lui alle volte invece con una si manteneva al tavolo e con lāaltra scorreva la sua schiena. Erano presissimi⦠io ero praticamente inesistente per loro, mi appoggiai al muro in assoluto silenzio: avevo il cuore in gola.. mi sembrava di star vedendo un film eroticoā¦!!!
Davide la penetrava con decisioneā¦e con gustoā¦mentre Barbara godeva come al suo solito in una maniera incredibilmente sensuale.LEI: uhhhhā¦ā¦.uhhhā¦. ahhhhā¦.ahhhā¦.uhhhmh..uhmmm. Lui invece spingeva baciandola ed in assoluto silenzio. Dopo circa una decina di minuti in quella posizione, Davide la prese in braccio, mentre lei era ancora avvinghiata a lui e la mise a sedere su di una poltrona che era a dieci centimetri da me, il tutto senza mai uscire dalla sua vagina. Barbara dapprima aveva le gambe incrociate sulla sua schiena, poi le allargò appoggiandole sui braccioli della poltrona. Davide inizio a scoparla di vero gusto e lei assecondava tutti i suoi movimentiā¦LEI: uhhhh UHHHHā¦..siii.sii..cosiā¦cosiā¦..uhhh LUI invece ansimava tra il godimento e lo sforzo, poi mi guardo e mi disse: Ć© fantasticaā¦.ĆØ davvero fantasticaā¦. poi si riconcentrò su di leiā¦e dopo poco nuovamente rivolgendosi me, che ero in piedi a pochi centimetri dalla loro sinistra: UHHHā¦.come cazzo entra beneā¦. poi rivolgendosi a lei disse: sei una gran ficaā¦.sei davvero bravaā¦.uhhhā¦.ahhh LEI ansimando: te lāavevo detto che a me la cavavo noā¦? LUI: si ma non avrei mai pensato cosƬ bene⦠LEI: e inveceā¦hai vistoā¦!! Nel frattempo strofinava le sue gambe sulla sua schiena.
LEI: comunque anche tu non sei maleā¦.ahhā¦agh⦠LUI: e devi ancora vedere Barbarina⦠LEI: si??? LUI : eā¦SIā¦!!! LEI: e che aspetti allora⦠Lui con un veloce sguardo che mi indicava le fece segno che cāero io (come a volerle direā¦aspetta cāĆØ lui che māimbarazza). Barbara capƬ al volo ed a bassa voce disse : ti da fastidio che ci sia lui⦠LUI (Sempre con tono basso): ā¦nno..noā¦LEI: ā¦.davvero? LUI: davveroā¦anzi⦠Lei rallento il ritmo lo guardo negli occhi e disse: anzi cosaā¦? LUI: anziā¦LEI: anzi ā¦ti piace? LUI: noā¦non mi piace..: poi quasi sussurrando disse: mi eccita la situazioneā¦.LEI: sii? davvero? LUI: SI. Lei con un aria stupita e super eccitata disse: siā¦? E come maiā¦cosa ti eccitaā¦? Non si erano fermati stavano ancora scopando mail loro ritmo era decisamente calato. LUI: Barbara sono mesi che desideravo venire a letto con teā¦.ma nienteā¦.cāera sempre lui dimezzo⦠per non parlare delle uscite..come erano emozionanti le nostre flirtate e come invece pallose quando cāera lui. Barbara era in silenzioā¦ascoltava incuriosita, continuava ad assecondare i suoi movimenti mentre la penetrava lentamente. LUI: ā¦ora finalmente stiamo scopando⦠ed anche in faccia a luiā¦Lei ebbe un sussultò e sogghignò. Davide se ne accorse immediatamente e disse: poi non avrei mai immaginato che tu fossi cosƬ cattivella e perversaā¦! Barbara non risposeā¦.e lui aggiunse: Che eri un peperino sessualeā¦ne ero certoā¦ma cosƬ meravigliosamente cattiva no!!!! Barbara sogghignò nuovamente⦠e poi guardandolo negli occhi disse: e ti piace! LUI: ā¦.beh⦠da morire..!! LEI: mhhhā¦bene perchĆ© non hai visto ancora nienteā¦.poi dopo essersi morsa le labbra aggiunse: la notte ĆØ ancora lunga.
Dopo questo scambio veloce sotto voceā¦ripresero il ritmo sostenuto di prima. Barbara inizio a godere come nei momenti miglioriā¦prima sembrava trattenuta ora invece era molto più libera: Uhhhā¦daiā¦.daiā¦siā¦.daiā¦.uhhh⦠scopami cosƬā¦dai⦠lui nel frattempo spingeva. LEI: me lāavevi detto che avevi un bel cazzoā¦.uhhhh e davvero grossoā¦e come lāusi beneeā¦uhh. Davide continuava a spingere ed a questa affermazione di lei, mi guardo con aria di soddisfazione.Fantastica Barbaraā¦ā¦!!!!!! Di una bellezzaāsensualitĆ ā.e passionalitĆ da far mancare il fiatoā..!!! Guardarla cosƬ mi faceva tremareā.avevo i brividiā.era un cazzotto nello stomacoā.!!!!
Era bellissimaaaaā.!!!!
Le sue lunghe gambe erano oscenamente spalancate sui braccioli della poltrona ed ogni tanto cingevano la vita di Davide spingendo anche sul sedere per dare un perverso ritmo.
Siiiāsiiiiācosiiiādaiā.daiāuhh.uhhhā daiā.daaiiiā. uhhhā¦.uuuhhhā continua non ti fermareā. Davide: sii..sii.. ahhhāahhhā Barbara: Uhh..uhhāsiāahhāuhh. Davide: sii. Sii. Cosiiiācosiiā. Barbara: uhhhāuhhhāsiii.siiiā. il loro gemiti di godimento andavano in un crescendoā.il ritmo ancheā. Scopavano fortissimo e velocissimoā. Il rumore della loro scopata riecheggiava nella stanzaāciafff ciaffāpoffāpofffā Ad un certo punto Davide disse: Sto venendoā!! Barbara : mhhāmhhhānooā. aspettaā. Davide rallentò bruscamente il ritmoā e chiese: vuoi che mi fermo? Barbara: si ādaiā. fermatiā.non venire ancoraāDavide: okāokā!! Non vengoā ! Barbara: giĆ vuoi venire? Davide non rispose ma sorrise, si muoveva lentamente e Barbara lo assecondava. Poi rivolgendosi a me disse: amoreā ti piace..?? Non riuscƬ a proferire parola ero bloccatoāmi sembrava di assistere ad un film; Barbara sorridendo, ridendo aggiunse: eiiā cosā ĆØ ti abbiamo lasciato senza parola? Ero pietrificatoānon sapevo cosa rispondereā. Barbara: dai non t ĆØ piaciuto?? Il mio cervello avrebbe voluto rispondereāma le parole non mi uscirono!!! Barbaraā.baciò Davide poi disse : Ho seteā Lui: vuoi acqua? Lei: si grazie. Davide usci da lei ed andò verso il frigo bar, Barbara mi guardò nuovamente si alzò dalla poltrona mi si avvicino in piedi, mi prese la mano e con una dolcezza disarmante disse: ehiātutto beneā? Io: s-s-siāsiā tutto beneā! La guardai nudaā.e mi mancò il fiato. Lei se ne accorse, mi fece una carezza e mi passo il pollice sulle labbraā.: tesò non devi stare male, si tratta solo di una scopata di una grandeāanzi grandissimaāscopataāma pur sempre solo una scopata. Poi iniziò a baciarmi in bocca e con la linguaā con una passione da farmi mancare il fiatoā, il suo corpo nudo si adagiava al mio vestito. Era eccitatissimaāsi staccò da me e disse : ti ĆØ piaciutoā? IO timidamente risposi:: siā Lei: hai visto come si muove? Io: s-si. Lei: avevi ragioneā! Io:p-p- per cosaā Lei: quando pensavi che in realtĆ Davide mi voleva scopare. Rimasi in silenzio, lei aggiunse: senti non riesco vederti cosiā A quel punto per me fu di nuovo la luceā presi fiato e dissi: ĆØ cosƬā forse per me ĆØ troppoā lei non parlòāmi guardò in silenzio. Io: forse ĆØ meglio fermarci quiā!! Tra me e me pensai: ĆØ meglio cosƬāmeglio se usciamo da questa stanza. Avevo, ahimĆØ, fatto i conti senza lāosteā Barbara diede uno sguardo veloce a Davide che era in piedi vicino il frigo bar della stanza con una bottiglia di acqua in mano, poi rivolgendosi a me disse: tesòācome vuoi tuāper me ĆØ solo sessoāma se non te la senti ti capiscoā.decisamente a malincuoreā¦ma ti capisco Pensai : ora usciamo di quiāfacciamo lāamore io e lei..e poi mai più con queste situazioniā.!! Ma purtroppo come la maggior parte delle volte capita āavevo pensato una cosa sbagliataā non avevo capito nullaā infatti la cosa andò completamente diversamente. Barbara: Tesoro se non te la sentiā.e preferisci uscire lo capisco. Però ricordaāper me ĆØ solo una scopataā non ci sono sentimentiā ĆØ solo quello che avevamo immaginato tante volte a letto io e te. Poi con una sensualitĆ disarmante aggiunse: io voglio che tu rimanga.. che tu sia li a guardarmiā voglio che tu mi veda scopareāvoglio che tu finalmente realizzi al tua fantasia di vedermi godere con un altro uomo. Mi accarezzo il viso e con un aria tremendamente sadica disse: in fondo se esci potresti solo immaginare e sicuramente ci sentiresti godereā e non sarebbe peggio..??? Credo che ascoltare e non vedereā potrebbe solo farti soffrire di piùāo no? Non proferƬ parolaāmi era crollato il mondo addossoā!!! Barbara non aveva intenzione di uscire e di fermarsiāanziā lei voleva continuare eventualmente ero io quello di troppo e non Davide.
Barbara si avvicino a Davide prese lāacqua ed inizio a bere, poi lo prese per una mano e lo trascinò fino al bordo del letto; i due iniziarono nuovamente a baciarsi. Davide mise la sua mano sinistra sulla vita di Barbara ed inizio a scorrere avanti e dietro tra fianco e naticaā lei invece con la sua mano sinistra inizio ad accarezzargli le palle ed il cazzo. Poi rivolgendosi verso di me disse: siediti sulla poltronaā. vedrai che ti piacerĆ ..!!! Cosi feci mi sedetti sulla poltrona ancora calda del loro amplesso precedente. Barbara non aggiunse altro ma fece una espressione di compiacimentoā si giro verso Davide si inginocchiò e gli prese lāuccello in bocca. Inizio a spompinarlo divinamenteāmentre Davide chiuse gli occhi e reclinò la testa indietroā. Continuaā
Dopo un pompino da urloā lui lāafferrò e la fece stendere sul lettoāsalendole sopra. Lei afferrò il suo cazzo e lo punto verso la sua vagina e lui spinse con decisione. Entrambi ebbero un sussulto poi il loro ritmo iniziò ad aumentare sempre di piùā. fino ad arrivare ad un ritmo elevatissimo. I loro gemiti divennero sempre più fortiā STAVANO SCOPANDOāe che SCOPATAā¦!!!! Lui era sopra di lei, spingeva con forza, decisione e velocitĆ ā. Lei invece era sotto con le gambe avvinghiate ai suoi polpacci e le mani che spingevano furiosamente sul suo sedere. Barbara: siiiiiāsiiiiāsiiii ohh Davide siiiiā.scopamiāscopamiiiiāuuhhhhā MAMMA MIAAAAAAAāfantasticoā. Siiiii..cosiiiiā.cosiii non ti fermareā.non ti fermareeeeeeā Lui non parlava ansimava ed ogni tanto diceva qualche sii..siiā Erano eccitatissimiā ci davano da pauraāfino a quando esplosero contemporaneamente in un incredibile orgasmoā amplificato da urla di piacere.
Stramazzarono sul letto sfinitiāma felici.
Barbara: cazzo Davide che scopataā e chi lo poteva immaginare che avrei goduto cosiā.mamma miaā.!!! Davide: uaooā. A chi lo diciā.ho sempre immaginato che eri una fica da paura a lettoāma non a questi livelliā ti giuro mi sei sempre piaciuta da morireāma se avessi saputo che a letto eravamo questoā da mo che ci avrei provato!
Passarono circa una diecina di minutiāquando Barbara rivolgendosi a me disse: tesò abbiamo sigarette? Ero nuovamente senza paroleā la mia donna aveva appena finito una scopata da paura con un altro uomo difronte a me e lāunica cosa che era riuscita a dire immediatamente dopo era stata: HAI UNA SIGARETTA?????? Non volevo rispondereāanzi volevo mandarla a fare in culoāma come al solito tenni tutto dentro e risposi solamente: NO.
Barbara: cazzo che peccatoālāavrei proprio voluta ora. Secondo voi se scendiamo giù riusciremo a trovarla? Magari un mezzo pacchettoāDavide si alzo dal letto andò verso lāarmadio, lo aprƬ ed inizio ad armeggiare con qualcosa al suo interno. Si voltò torno a letto e diede a Barbara una sigaretta di quelle fatte a mano e disse: accendila tu. Barbara con una espressione di felicitĆ e stupore disse: ma daiā. uaooo..che meravigliaā! Poi guardando bene si rese conto che non era una normale sigaretta e chiese: ma cosāĆØ? Davide sorridendo : āuna cannaā Barbara ancor più stupita di prima : ācome una CANNAā??? Davvero? Davide: siā.certoādavvero. Barbara compiaciuta sorrise e disse: uaooā una cannaā.. che meravigliaā era una vita che non facevo due tiriā meglio anche della sigaretta.
Prese lāaccendino e lāaccese.
Fece due boccate poi guardo Davide e disse: sei una continua sorpresaā chi lāavrebbe mai pensato che tu avevi una canna. Davide era nel frattempo andato in bagno e rispose: di solito non fumo, nĆ© sigarette nĆ© drogheā ma questa volta ĆØ andata bene. Nel frattempo si era seduto affianco a lei sul letto. Barbara gli passo la sigaretta e lui fece due tiriā e gliela restituƬ. Barbara si alzo dal letto venne da me e me la porseāma io rifiutaiā!!! Nella mia vita non mi ero mai fatto una canna e non avevo certo intenzione dāiniziare in quel momento. Lei ci rimase male ed insistetteāma cercando di farmi fare un tiro direttamente dalle sue mani.. ma non ci fu versoānon mollai.
A questo punto non so cosa le scattò nella testa (probabilmente fu la canna o il mix canna alcol) infatti si infastidì della mia risposta negativa e da quel momento divenne molto più antipatica fino a trattarmi con estrema freddezza.
Barbara aveva cambiato espressione i suoi occhi erano diventati cattiviā. Da quel momento non mi considerò piùāfece qualche altro tiro alla āsigarettaā, naturalmente dividendola con Davide; poi delicatamente la spense in maniera da poterla riaccendere nuovamente dopo, si stese sul letto allargando le braccia e le gambe come lāuomo vitruviano di Leonardo da Vinci.
Davide invece era in piedi vicino alla scrivania e beveva da un bottiglia dāacqua. La pripose nel frigobar e si stese anche lui sul letto. Lui sorridendo le disse : Barbara fammi spazioāhai preso tutto il letto, LEI: āahahaha (fece una risata) siāsiā che vuoiā fai il gentiluomo e lasciami stare comodaā LUI: ahhahaā addiritturaāvuoi che ti lascio la stanzaā?? Lei sorriseā e risposeā.: te ne vuoi giĆ andare??? LUI: dipendeā.!!! LEI: dipende?? Davvero? E da cosa?? LUI: da te! LEI: da me? LUI: si..si. da teādipende proprio da te. LEI:ok..allora se dipende da meā ti consiglio di non andareā LUI: e perchĆ©? LEI: perchĆ© ho in mente un paio di cose carineā LUI: si ? LEI: siāsiā!! Poi allungò un braccio dietro al collo di lui e lo tirò verso di se baciandolo con la lingua. Lui naturalmente assecondò il movimento.
Me tre si baciavano, il cazzo di lui era tornato duro, Barbara se ne accorse e con una sensualità da gatta, prima si girò sulla pancia, poi si mise in ginocchio sul letto facendo stendere Davide.
Lei iniziò a leccare il suo interno coscia poi gli prese in bocca un piede ed inizio a succargli le dita dei piediācon le mani lo accarezzava lungo le gambe e gli addominali. Piano piano risalƬ fino a prendergli lāuccello in bocca iniziando un gran pompinoā Mentre lo succhiava rivolse lo sguardo verso di me, poi si stacco dal suo cazzo e lo fece stendere a pancia in giùā gli allargò le gambe ed inizio a leccargli il sedere e soprattutto lāano. Davide era in estasi ā.contraeva spesso i muscoli della schiena e delle gambe; Barbara se ne accorse, lo fece mettere a pecorina sul letto, lei si posizionò alle sue spalle, iniziò nuovamente a leccargli lāano, mentre con la mano destra gli afferrò il pisello iniziando a muoverlo. Davide ebbe un sussulto, BarbarĆ giro il viso verso di me.. ed iniziò a guardarmi. Ero eccitatissimoā ormai non capivo più nullaālei se ne accorse e rivolgendosi a Davide disse: ti piaceā? LUI: ooohāhoo.. sssiā.si.. LEI: BENE ā!! Poi si girò e si mise lei a pecorina rivolta con la sua faccia ed il suo corpo difronte a me. Lui capƬ a volo e fece la stessa cosa dietro di leiāiniziando a leccarle dapprima la figa poi il sedere, mentre con la mano destra giocava con il suo clitoride. Barbara iniziò a godere.. abbassava la testa ed ogni tanto la rialzava per guardarmiā. Avevo una espressione meravigliosa di puro godimento. Ad un certo punto lui smise di leccarla e sempre in ginocchio sul letto alle sue spalle la penetrò con un colpo secco. Barbara emise un grido di godimentoāDavide iniziò penetrarla con fogaā sempre più forte e più veloce. Ciafāciafā.bum..bumāsi sentivano i loro corpi sbattere, mentre le loro urla aumentavano sempre di più. Davide: ti piace? LEI: uhhh..sihhhā.siā e a teā.? Davide: āahhahahahā..ssse secondo te???? Barbara sorrise, poi rivolgendosi a me disse: e a teā? A te piaceā?? Anche Davide mi guardò (naturalmente senza fermarsi) . Io non risposiā ero come in transā Barbara: daiāfatti una bella segaā.uhhhhhhāahhhā quando ti capita più un occasione simileā quando ti capita più di vedere due che scopano cosƬ bene avanti a teā. QUANDO TI CAPITA DI VEDERE LA TUA DONNA CHE SCOPA DAVANTI A TEā..Uhhhhā.ahhhā..uhhhā quando ti capita più di vedere due bei fisici che si accoppiano a pochi centimetri da te ā¦.pensaciā. Sono qui difronte a te a scopare con un altro.
Barbara aveva ragione⦠erano davvero belli da vedereā¦meglio di un film pornoā¦. due fisici quasi perfetti, che scopavano con una eleganza e sensualitĆ incredibileā¦
Poi aggiunse dai masturbatiā¦fammi vedere come ti fai una bella sega su di meā¦fammi vedere come godi di me.
Non proferƬ parolaā¦ero ipnotizzato da leiā¦apri il pantalone, tirai fuori lāuccello ed inizia a masturbarmiā¦. continuaā¦
..Davide e Barbara erano a mille⦠scopavano in maniera incredibile, mentre io mi masturbavo ferocemente fino a venire e stramazzare esausto sulla poltrona. Dopo poco vennero anche loro, nuovamente insiemeā¦!!!
Ci addormentammo tutti e tre non so per quanto tempo, fino a quando Barbara mi sveglio dolcemente dicendomi: tesoroā¦.torniamo in camera nostra? Io annuƬ mi alzai dalla poltrona, lei mi precedevaā¦era tutta nuda ed aveva raccolto le sue cose. Entrammo in camera nostra, io iniziai a spogliarmi ed indossai il pigiama, lei invece andò in bagno a fare una doccia. Come appoggiai la testa sul cuscino mi addormentai in un sonno profondo. Fui svegliato lāindomani mattina da una bussata alla porta; era Davide che ci informava che stava andando sulle piste e che ci saremmo visti più tardi.
Quando tornai a letto trovai Barbara sveglia che stiracchiandosi disse: era Davide? IO: si, LEI: cosa ti ha detto? IO: che sta andando sulle piste e se dopo vogliamo raggiungerlo. LEI: a me francamente non va⦠oggi vorrei stare da sola con te⦠nel frattempo mi poggiò una mano sulla gamba e poi mi chiese: tu vuoi andare? IO: noā¦non ne ho voglia⦠sono un poā confuso ed anche a me fa piacere stare da solo con te oggi. Barbara mi sorrise, poi si girò verso di me su di un fianco e si poggio sul gomito e disse: tesoro sei confusoā¦? In che sensoā¦? IO: Barbaraā¦come in che sensoā¦? Scusa ma tu ieri sera dove eri? LEI: hai ragione scusaā¦mi sono espressa maleā¦capisco che sei confusoā¦..ehmā¦in realtĆ volevo capire se avevi dei dubbi su di meā¦.cioè⦠se⦠A quel punto le poggiai il dito sulle labbra per fermarla⦠si era incartataā¦era la prima volta che la vedevo in reale imbarazzo. IO: Barbara⦠io ti amoā¦. se ĆØ quello che volevi sapereā¦ma sono in confusioneā¦ho tutti gli ormoni a milleā¦non riesco a capire le sensazioniā¦ho bisogno di un poā di tempo per metabolizzare. LEI: io sto maleā¦.non vorrei che finisse tutto nella merda tra di noiā¦NON VOGLIO PERDERTI⦠Io non risposi, mi alzai ed andai verso il frigo, presi una bottiglia dāacqua ed iniziai a bere. Lei rimase interdetta ad una mia non rispostaā¦e mi disse: Tesoro come posso aiutartiā¦!! Io ancora non risposi feci solo cenno NO con la testa⦠fu allora che lei mi disse: sentiā¦..vieni qui facciamo lāamoreā¦. Io ebbi un sussulto al cuoreā¦ed emisi un sospirone. Lei: ascoltamiā¦vieni qui e facciamo lāamoreā¦ti chiarirĆ un sacco di cose. Ero gelato la guardavoā¦.mi erano ritornate in mente tutte le scene della sera prima⦠e senza accorgermene avevo avuto una erezione. Lei invece subito notò la cosa e decise di approfittarne. Mentre era sotto le coperte si tolse le mutandine (cosa di cui mi accorsi dopo) scopri il piumone⦠era solo con il baby doll e poi con uno sguardo terribilmente sensuale e provocante disse: vieni qui⦠vedrai che sarò cosƬ brava da chiarirti io le ideeā¦!!! Io ancora non riuscivo a muovermi⦠avevo la salivazione a zero⦠ed il cuore a milleā¦. Lei aggiunse: daiā¦poi se non te la sentiā¦o se non ti dovesse più piacereā¦puoi smettere quando vuoi⦠Vedendo che ero ancora dubbioso, scese dal letto⦠e venne verso di me. Tra il letto ed il frigo bar cāera un tavolino su cui lei aveva appoggiato, il giorno prima, la valigia ed a terra le sue scarpe; passando accanto al tavolino, con estrema naturalezza, quasi come se stesse indossando delle pantofole, infilo le sue decoltĆØ nere e si a vicino a me.
Era statuariaā¦.bellissimaā¦alta, nuda e sexyā¦., tremendamente sexyā¦!!! Prima mi bacio poi mi prese il cazzo da sopra al pigiama e stringendolo dolcemente disse: daiā.vieniāvieni; mi tirò verso il letto dove si sedette ed apri oscenamente le gambe, dicendomi: daiāpenetramiā vieni.. facciamo lāamore. La segui senza fare storie, a quella vista mi abbassai il pigiama ed i boxer presi il cazzo e la penetraiā!! Fu una cosa incredibileā!!!! Ero emozionatissimoā. Iniziai a scoparla con foga⦠Barbara si morse le labbra e fece una esclamazione: hhhaaaā.mhhhhā. Io iniziai a scoparla quasi automaticamenteādopo qualche spinta lei inizio ad assecondare i miei movimenti con le sue gambe, spingendo i talloni sulle mie natiche. Era una delle scene che avevo visto la sera primaā, il cuore iniziò a battermi fortissimoā ero ipnotizzatoā avvertivo un gran godimento ma allo stesso tempo provavo una sensazione di insicurezzaā Avevo la famosa ansia da prestazioneā.inizia a scopare con fogaā¦, ma come tutte le cose fatte con eccessivo trasporto, non riescono mai bene ed infatti Barbara dopo poco guardandomi negli occhi mi disse: tesoro che succede? IO: NIENTE, lei mi mise una mano sul petto come a voler rallentare il ritmo e poi disse: ā.calmatiā accarezzandomi la schienaā stai tranquilloāio non proferƬ parola, la guardai solo negli occhi e rallentai di colpo il ritmoā Lei capƬ tuttoā!!!! CapƬ che ero arrapato da morire e che non riuscivo a controllare le mie emozioniā capƬ che forse stavo avendo anche una ansia da prestazioneā capƬ che doveva fare qualcosaā!! Prima cercò di calmarmiā: dai tranquilloā sei troppo agitatoā cosa ti succedeā¦IO: nienteā.LEI: ā.stai ripensando a ieri sera vero? IO: SIā e mi fermai di colpo. LEI: ti da fastidioā.? Stai male? IO: nnānnoāno nonā.non lo soāte lāho detto sono confusoā lei mi diede un bacio e poi disse: dimmiāche pensiā IO: non lo so ho un mix di sensazioniānon riesco a capireā ho un peso sullo stomacoā sono eccitatoā non lo soā.SONO CONFUSO!!!
Barbara capƬ che avevo incamerato troppe sensazioni forti e nuoveā e che se non avessi sfogato in alcun modo probabilmente non ne saremmo usciti da quella situazione.
Ricominciò a muoversi lentamente sotto di meā: Dai tesoroā. Ho voglia di teā poi mi bacio in bocca con la linguaā:fammi godereā. dai. Io ricominciai a muovermi lentamente ma ero assente. A quel punto lei capƬ che doveva cambiare metodoācon la dolcezza non riusciva a smuovermiādecise di rischiare il tutto per tuttoā il famoso o la va o la spaccaā.
Barbara: daiāamoreāspingiā.fammi sentire tuaā, daiātesoroā.,āforzaā iniziò a muoversi sempre più velocementeā dai amore fammi godereā. ebbe un attimo di pausa poi chiuse gli occhi e disse: daiāo devo far venire Davide per godereā. a quel punto ebbi un pugno nello stomaco e mi bloccai, lei sorrise e poi aggiunseā.tesoro io ho voglia di godereā.se non te la senti chiamo Davideā lo faccio tornareā probabilmente non ĆØ ancora arrivato sulle pisteā Nel contempo mi spingeva con le mani e le gambe sul sedere per farmi ricominciare a muovereā. Barbara: hai visto come scopavamo bene ieri seraā¦ti piacevoāti piaceva come mi muovevoācome lo facevo godereāti piaceva il mio corpo sotto i suoāle mie gambe intorno a lui che lo spingevano cosiā.? Il mio cazzo divenne durissimoā ebbi una botta di adrenalinaā. ricominciai a spingere il mio membro nella sua vaginaā. Più lei mi provocava parlandomi della sera prima più io avevo dei sussultiāBarbara: daiāsiiāsii.. cosiiācosiiiā. Uhh..uhh.. IO: ahh.. siiāahhh. Barbara: daiā.daiā vieniā. IO: āamh..maa.. staseraaaā.ahh.. ma stasera te lo vuoi rifareeeā ahh? LEI: mhhhā può darsiā. a quel punto io ebbi un ennesimo sussulto e lei se ne accorse: āsi penso proprio che staserĆ mi farò unāaltra bella scopata con luiā. Mmhhhhā.hahhāuhhā.siiā si senza perdere tempoā dopo cena una bella scopataā.! AHhāsiiiā naturalmente se tu vuoi puoi guardare lo saiābasta che non ci dai fastidioā
A questa provocazione il mio cazzo divenne di marmo ed iniziai a scopare Barbara come un forsennatoā.lei incominciò a gridare ed a godereāmi infilava ripetutamente un dito in boccaā. e mi incitava a scoparlaā; con le gambe spingeva sul mio sedere fino assecondando i movimenti della scopataā ciaffāciaffā spingevo e godevo fino a quando esplosi in un orgasmo incredibileeeeā..!!!!! Lunghissimo e violentissimoā.un orgasmo liberatorioā!!!! CONTINUAā.
ā.lāorgasmo per me fu cosƬ violento che dopo ebbi dolore ai testicoliā mi accasciai su Barbara e rimasi su di lei per non so quanto tempoā
Lei rimase in silenzioāstese solo le gambe e mi appoggiò una mano sulla nuca, mentre io avevo la mia testa appoggiata sul suo petto.
Mi ripresi mi alzai da lei e senza dire una parola andai in bagnoā lei si alzò, e prese lāultima bottiglia dāacqua che cāera nel frigo bar, lāaprƬ ed iniziò a bere. Uscendo dal bagno la vidi li difronte a me in piedi ancora con le sue scarpe nere ai piediāera BELLISSIMA!!!!!!
Mi avvicinai e la baciaiā.lei ricambiòāe mi disse: ora come stai? IO: bene. LEI: meglio o bene? IO: ādecisamente beneā LEI: hai vistoāavevo ragioneā! IO: siā.avevi decisamente ragioneā LEI: avevi incamerato troppe sensazioni forti e dovevi farle tue e soprattutto āsfogareā. Io feci un cenno di assenso con la testa. Poi sorridendo con aria maliziosa aggiunse: diciamo che per sfogare hai sfogatoā, magari potresti pensare un poā a me oraāche ne pensi? Non me lo feci ripetere due volte, talmente era la voglia che avevo di lei, che la presi e la spinsi sul letto. Le sali sopra, ma lei mi bloccoā mi fece girareā. Mi prese lāuccello ed iniziò dapprima a muoverlo con la mano, poi lo prese in bocca e non appena fu della durezza che le aggradava, mi sali sopra prese il mio pene se lāho infilò nella fica ed inizio a cavalcarmi.
LEI: siiāahhh..ahhh..uhhh..huuuhhāuhhhā ahhhā., godeva ed ansimavaā si vedeva che aveva voglia di cazzoāsi capiva lontano un kilometro che non stava facendo lāamore, ma che in realtĆ aveva solo desiderio di godere e venire. LEI: uhhhh..uhhhā.mhhhāmhhh IO: certo che tra ieri ed oggi ne stai facendo di scopate..? LEI: ehāsi! IO: e ti piaceā¦? LEI: mmhhhā..mhmmātu che pensi? IO: behā credo proprio di siā!! Lei sorrise con una smorfia di godimentoā. Iniziò ad aumentare il ritmoāuhhhāhuuuāuhhhā.ahhh..ahhāsiiiāsiāsiā
A quel punto un poā per ego maschileāun poā per stupida morbositĆ le feci la più stupida delle domande: quale ti ĆØ piaciuta di più? Lei sempre godendo: ā.iiin cchee senso quale mi ĆØāuhhh piaciutĆ di piùā IO: si.. tra tutte le scopate di ieri e di oggi qual ĆØ stata la più bellaā.?LEI: āuhhhā.. tutteātuttteee belleāIO: noādavveroāqualā ĆØ stata la più bellaā? Barbara sāinfastidƬ molto della mia domandaā infatti calò bruscamente il ritmo della cavalcataā e guardandomi tra lāincazzato ed il deluso disse: daiā non si possono mettere a paragoneāsono cose diverseāsituazioni diverse. Io preso dalla mia eccitazione, incalzai con le mie stupide e morbose domande: no Barbara davveroā quale ti ĆØ piaciuta di piùā? Lei sospirando rispose: te lāho dettoā sono situazioni diverseāIO: in che senso..? LEI: ā.uffāvuoi spere se mi ĆØ piaciuto ieri sera?? Questo vuoi sapere? IO: ā.siā LEI: SIāāĆØ stata una bella scopata poi con un espressione di compiacimento aggiunse: ā ho godutoā!!!
A questa frase ebbi un sussultoāmi eccitai da pauraānel rispondermi si e nel dirmi che aveva goduto, avevo visto in lei una sensualissima perversione; quella perversione che mi aveva fatto fare tante stupende scopate con lei. Aveva ricominciato a muoversi sopra di meā. sempre più forte, sempre più veloceāmi cavalcavaāed io assecondavo tutti i suoi movimenti godendo anche io tanto. Nel frattempo continuava a stuzzicarmiā: siiiā.cooosssiiiiiā.. siiā daiā. scopamiāscopamiā fammi vedere come mi scopiāIO: ahhhāsiiiāghhhāahhā ti piace? LEI: SIāssssiiiā..mmhhhā A questo punto il mio istinto morboso mi fece dire lāennesima sciocchezza: ti sta piacendo più ora o stanotte con lui? Barbara probabilmente si aspettava questa domandaā e senza batter ciglio.. e con un aria tremendamente porca rispose: uhhhāuhhā. Sei sicuro di volerlo sapere? IO: ā.ahhhāsiiāsi! LEI: āstanotteāuhhh..ahhhaahhā e mentre lo diceva, questa volta, ebbe lei un sussulto di eccitazione. Io ebbi invece un colpo allo stomaco ed il mio orgoglio maschile era praticamente andato in frantumi!!!! Poi aggiunse: ha un gran pisello e come lo sa usareāmmmhhhhā mi ha scopato alla grandeātu cāeriāhai visto anche tuā? IO: ābeh siā non posso negarlo. LEI: ā..invece tuā? IO: io cosa..? LEI: tu che hai pensato nel vedermi con luiā.? Ti ĆØ piaciuto? Ero nel panico, non sapevo cosa rispondereā poi decisi di andare avanti con il gioco e dissi: siāĆØ stato bello guardartiāLEI: siāti piaciuto? Cosa? IO: mi ĆØ piaciutoā. Vedere come scopaviā.con un altroāvedere il tuo splendido corpo che si muoveva penetrato da un altro uomoā vedere come sei stata brava nel farlo godere. LEI: siiiā.? IO: si perchĆØ ti stupisci? LEI: perchĆ© io invece credo di essere stata trattenutaāIO: trattenuta? In che senso? LEI: nel senso che ne non ho dato tutta me stessaā ero imbarazzataāIO: āmeno male che eri imbarazzataā!!!! LEI: davvero non mi sentivo scioltaāIO: quindi vuoi dire che avresti potuto fare di più ancora? Lei mi guardò con aria eccitata e decise di finire di disintegrare il mio ego: āSIā non solo avrei potuto fare di piùāma avrei decisamente anche volutoā.!IO: siādavveroā?LEI: si, si, IO: e cosa avresti fatto in piùā. LEI:āahātante cose si potevano fare in piùānon credi? IO: quali? LEI: bohāora non mi vengono in mente.. IO: daiācosa avresti voluto fareā? LEI: daiā.sul serioā.ora non mi vengono in menteā; mi bacio in bocca con la lingua e mi disse se mi dovesse ricapitare ti farò vedereā !! Iniziai a spingere con forza, a darle dei colpi secchi fino a farla esplodere in un orgasmo.
Ci alzammo dal letto, doccia , colazione e via dallo chalet.
La nostra giornata trascorse, in maniera molto soft e tranquilla, andammo in giro per quasi tutto il giorno visitando paesini, facendo compere ed infine una rilassante passeggiata tra bosco e belvedere, senza mai più parlare di Davide o dellāaccaduto.
Verso le 18 rientrammo allo chalet, incontrammo il proprietario il quale ci accolse con la sua solita gentilezza chiedendoci come avevamo trascorso la nostra giornata. Ci informò che il nostro amico era rientrato ed era in camera ed in ultimo ci chiese a che ora avevamo intenzione di cenare.
Barbara mi guardò e mi chiese: Per le 20? Che ne pensi? IO: si per le otto per me va bene.
Naturalmente le donne sono sempre le più lente a prepararsi e se cāĆØ una cosa che io odio ĆØ quella di dover aspettare; cosƬ decisi di avviarmi giù nella sala. Mi avvicinai allāangolo bar ĆØ preparai un drink in attesa di Barbara e della cena; in realtĆ ero anche un poā in imbarazzo nellāincontrare nuovamente Davide.
Mentre sorseggiavo dal bicchiere mi si avvicinò il proprietario e mi disse: noi siamo pronti, quando volete potete accomodarvi. Lo ringraziai e risposi che ero in attesa della mia compagna e del ānostro amicoā. Lui: ahā. mi scusiāquasi dimenticavoā il suo amico mi ha chiesto dāinformarvi che stasera non cenerĆ in chalet. Si ĆØ scusato per non avervi avvisato personalmente, ma non ha voluto disturbarvi al vostro rientro .
Senti una sorta di liberazioneā.come se mi avessero tolto un peso dallo stomacoā!!
Nel frattempo Barbara scendeva dalle scaleāUAOā..era una bomba sexyā: Maglia nera e con dei giochi di colori, pantalone di pelle nero, stivaletti neri alla caviglia modello anfibi, trucco leggero, viso abbronzato, capello vaporoso. Era spettacolareā.!!!!!
Mi si avvicinò e capi che ero estasiato ed imbarazzato dalla sua bellezzaāIO: sei bellissimaā Lei sogghignòā e sorridendo mi ringraziò.
Le chiesi se voleva bere qualcosa prima di cena e lei mi disse che aveva una fame pazzesca e voleva cenare al più presto. Cāera un tavolino apparecchiato per due e ci accomodammo liāEbbe un attimo di titubanza si sedette e mi chiese: ā.e Davide? IO: non cāĆØā cena fuoriā.LEI: si? Quando lāhai visto? IO: non lāho visto, me lāha detto il signore di lĆ ā LEI: ah capiscoā. Fece una smorfia mista allo stupore ed alla delusione. IO: Non lo so perchĆ©ā forse era in imbarazzoā booā. non lo so. LEI: si può essereā dāaltrondeāse fosse cosi ⦠lo capireiā
Cenammo divinamenteā, bevemmo altrettanto beneā. Subito dopo la cena ci andammo a sedere sul solito divanetto vicino al fuoco a bere un buon drink. Dopo poco entrò Davide, che si avvicinò a noi visibilmente imbarazzato. Davide: ciaoā; IO: Ciaoā; Barbara anche lei in deciso imbarazzo rispose: Ciaoā; IO: ma che fine hai fatto; Davide: ragazzi scusatemiā oggi sulle piste ho incontrato dei miei vecchi compagni di scuola che hanno casa qui ed hanno voluto a tutti i costi che andassi a cena a casa loro. IO: ahābene una bella rimpatriataā Davide: eh..si.. non li vedevo da anni. A voi tutto bene? IO: siātutto okā giornata rilassanteāci voleva. Barbara non fiatavaāera visibilmente imbarazzata e credo anche un poā presa dal vino bevuto a tavola. Lo guardava senza dire nemmeno una parolaā IO: vuoi sederti con noi? LUI: ā.no grazie..sono abbastanza stancoā preferisco andare a recuperare sonno. IO: capiscoā Davide: ahā dimenticavoā ci sono dei problemi se domani non ritorno con voi ? Io gurdai Barbara poi rivolgendomi a lui risposi: noātranquilloā ma come torni a casaā? LUI: Lunedi non devo lavorareā.i miei amici rientrano lunedƬ pomeriggio e mi potrebbero dare loro un passaggio, almeno potrei sciare ancora un giorno. IO: ahā behā certo ĆØ unāottima soluzioneā fai bene! Davide: beneāallora vi auguro buona notte e buon rientroā.grazie di tuttoā. E soprattutto della buona compagniaā sono stato beneā! Mi strinse la mano, si scambio un paio di baci sulla guancia con Barbara e si diresse verso la zona notte.
Barbara era pietrificataā.non parlava più sembrava imbambolata e stordita dallāalcollāma in realtĆ non lo eraā. Stava vivendo un momento di enorme imbarazzo e confusione. Continuammo entrambi a bere guardando il fuoco senza proferire parolaā eravamo un poā confusi e probabilmente entrambi stavamo ripensando alla sera primaā o comunque a tutto quello che era successo nel week endā, quando ad un certo punto Barbara mi disse: senti tesoroā devo parlare un momento con Davide. Io non dissi nulla la guardavo solamenteā LEI: siā ho bisogno di chiarirmiā Davide ĆØ comunque un mio amicoāun mio caro amicoā e non ĆØ giustoāfare finta di nullaā e soprattutto lasciare situazioni appese. Non ero molto contento che i due potessero nuovamente avere dei contattiāma in fondo in fondo Barbara aveva ragioneā capivo il suo stato dāanimo. LEI:ā.ti dispiace se vado a parlare un attimo con lui? Non volevo fare la figura dellāinsicuroā e ne tanto meno volevo litigare con lei per una sciocchezzaāper un NOā Alla fine una chiacchierata avrebbe magari tolto dallāimbarazzo anche meāLEI: daiā.devo parlare con lui per cinque minutiā non mi va di lasciare le cose cosƬ. E senza nemmeno aspettare una mia risposta, si alzò mi diede un veloce bacio sulle labbra e disse: dammi dieci minuti e torno e si diresse verso le stanze.
Dopo pochi secondi vidi spuntare il proprietario, il quale come ogni sera venne a darmi la buona notte ed confermarmi che anche quella sera saremo stati da soli, ma per ogni esigenza avremo potuto citofonare nella villa principale.
Mi alzai ed andai a prepararmi un ultimo drink in attesa che Barbara tornasseā i tempo sembrava una eternitĆ ā dopo circa venti/venticinque minuti, non vedendo Barbara scendere, decisi di salire al piano di sopra. Mi avvicinai con circospezione alla porta della camera di Davide e per capire se fossi riuscito a sentirli parlare o addirittura sentire cosa si stessero dicendo, ma ahimĆØā senti tuttāaltroā.!!!!ā¦continuaā.
ā.senti nitidamente la voce di Barbara: sii.sii.siiā..cosiiācosiiā.daiiādsiā.daā scopami cosiā daiā siii.siiā..siiiiā.. uhhāuhhhā.ahhh..uhhā mhh.mmhhhā. LUI: ahhhā.ahhhh.ahhhā.. ohhhhā
NOOOOOā..stavano scopando di nuovoā.noooāaltro che chiarimentoā..cercai di aprire la portaā.e li ebbi un altro colpo al cuoreā la porta era chiusa a chiaveā!!! Riprovaiāma nulla da fareāloro due non si accorsero del mio tentativo, infatti continuavo a sentire il loro amplessoā.!
Mi cadde il mondo addossoā.., non riuscivo a fare e dire nullaā ero pietrificatoā.ebbi la necessitò di bere acquaā entrai in camera mia aprƬ il rubinetto dellāacqua del lavandinoā ed iniziai a bere con aviditĆ ā poi mi sciacquai il visoācome chiusi lāacqua senti nitidamente i loro mugolii provenire dalla stanza di Davide di fianco alla nostra. Mi sedetti sul letto sconsolatoā, volevo fuggire via. Ad un tratto i loro godimenti sāinterruppero, non si sentiva più nulla. Mi alzai e decisi di scendere nuovamente giùāma fui bloccato dalla ripresa dei loro gemiti. Pian piano i godimenti aumentavano ed anche il tono della loro voce, diventava sempre più intenso ed alto. Il ritmo degli āAHāahhāAHā.HAAā..HAāHHAAAā.ahhhhā di Barbara aumentava decisamente fino ad essere quasi continuoāe velocemente si trasformarono in gridaāvere e proprie urla; alle volte sembravano quasi di dolore, come se le venissero inflitte delle torture.
Ritornai nel corridoio, mi avvicinai nuovamente alla porta della camera ero pietrificatoānon avevo mai sentito una roba del genereā.non avevo mai sentito Barbara in quello statoā arrivai quasi a preoccuparmi che Davide le stesse facendo qualcosa di male. Le mie paure furono comunque neutralizzate da un paioi di : SIā..SIāSIādi Barbara che nitidamente ascoltai. Dopo questoā.nuovamente silenzioā!!!
Sicuro che questa volta avessero realmente terminato, decisi di scendere al piano di sotto e di aspettare li che lei mi raggiungesse.
Ma ancora una volta fui smentitoāinfatti dopo circa una decina di silenzio iniziai a sentire le urla di Davide. Erano come quelle che avevo sentito da Barbaraāforti e miste tra il godimento ed il doloreā LUI: AHHHāAHHHHHā..AHHHHHāAHHā.. il tono aumentò dāintensitĆ ā feci nuovamente le scale di corsa fino ad arrivare davanti alla loro portaā e qui oltre alle urla di Davide riuscƬ a sentire Barbara parlare; non capƬ cosa stava dicendo perchĆ© le sue parole erano coperte dai toni di lui, solo un paio di volte la senti nitidamente incitarloā. Dopo poco le urla di da Davide divennero palesemente un orgasmo, che durò per alcuni minuti. A quel punto mosso da un gesto di rabbiaā.iniziai a bussare con forza e decisione alla portaā.chiamando il nome di Barbaraā. Non si sentiva più nullaācome se fossero sbandatiā
Dopo un paio di tentativi⦠senti la porta aprirsi.. e vidi Barbara, vistosamente affannata e completamente nuda fare capolino.
Volevo disintegrarlaā¦!!! Ma non appena la vidi, ebbi lāennesimo tonfo al cuoreā¦e mi bloccaiā¦senza riuscire a dire più nulla. Continuaā¦. ā¦..Raccolsi quel poco di luciditĆ che mi era rimasta : Barbaraā??? Ma che cazzo hai fattoā?? Mi hai detto che salivi per chiarireāper salutareāvolevi rompere lāimbarazzo che cāeraā.!!!!
Mi fidavo di teā!! Come cazzo hai chiaritoā.??? Facendoti scopareā.??? Lei non rispose mi guardò tra il mortificato e lāinfastiditoā IO: Spero che vi siate chiariti BENE..!!!! Anziā.per come vi ho sentito godereādirei che vi siete decisamente chiariti, poi aggiunsi, beh io invece sono decisamente di troppoā quindi me ne vadoā cosi potrai continuare a chiarirti con Davide senza fastidiose intromissioni e soprattuttoā. non avrai nemmeno la necessitĆ di doverti chiudere a chiaveā!!! Senza aggiungere altro mi diressi nella mia camera ed iniziai immediatamente a fare i bagagli.
Dopo uno o due minuti Barbara mi raggiunse in cameraā. era BELLISSIMA e SENSUALISSIMAā aveva indossato la maglia che aveva a cena che le copriva a malapena linguine ed un parte del sedere, mentre ai piedi indossava gli stivaletti, tutto senza intimo. In realtĆ non lāaveva fatto a posta, almeno credo, lāidea era quella che si fosse messa lāunica cosa possibile per coprirsiā.per non prendere freddoā. o comunque per poter parlare non completamente nuda.
Entrò in camera e cerco di parlarmiā, ma io ero convintissimo a non voler ascoltare le sue paroleā., ma lei continuò: Scusamiā. Scusamiā. lo so ho sbagliatoā e ti giuro non era mia intenzione andarci a lettoā.e capitatoā. IO: ĆØ capitato?ā¦.Ć© capitato?? Barbara io e te stavamo insieme e non doveva capitareāgiĆ non doveva capitare ieri notteāfigurati stanotte ed in questo modo poi. LEI: noāhai ragioneāin realtĆ quando sono salita in camera volvo solo chiarireāte lo giuroā poi ā.poiā poiā. IO: POIā. CI HAI SCOPATOā. e non mi dire che ĆØ capitatoā. perchĆ© se fosse capitato non vi sareste chiusi a chiaveā!!!! LEI: infattiā non ci siamo chiusi a chiaveā IO: Barbaraā.che cazzo stai dicendoāsmettila non dire cazzateā. Certo che vi siete chiusiāPENSIāche io sia completamente scemo??? LEI: āNoā.assolutamenteā.NOā.; IO: e allora perchĆ© mi dici le cazzateā.LEI: non ti dico le cazzateā quando ĆØ successo non ci siamo assolutamente chiusi dentroāIO: Barbaraā.vedi che io ho provato ad aprire la porta più volteāe la porta era chiusa a chiave!!!! Barbara: ā.. siāpoi dopo lāabbiamo chiusaā IO: che cazzo di differenza cāĆØ tra il prima ed il dopoālāavete chiusa e bastaā anzi se proprio vogliamo dirla tutta e anche peggio che vi siate chiusi dopoā.!!!
Barbaraā. si spazientƬ vistosamente, mi afferrò per un braccio mentre io continuavo a fare aventi e dietro per la stanza mettendo la roba in valigia e disse: Bastaā.fermatiā. siediti e ti do una spiegazioneācosi non si può parlareā.!! Dopo se vuoi puoi anche andartene e mollarmi quiāma almeno fatti spiegare! Decisi di non ascoltarla e mi sedetti affianco a lei.
Barbara: Non volevo finirci a lettoā non era questa la mia intenzione quando sono salitaā volevo realmente chiarire e togliere tutti dallāimbarazzoāIO: āe poiācosa ĆØ successoā.? LEI: āpoi ĆØ successoāĆØ SUCCESSO E BASTAā; sentiā. Io ti amoā e sto bene insieme a teā molto beneā.. mi divertoā.sono serena e feliceā.mi piace giocare conte mi piace fare lāamore con teā. Ma ieri sera in quella stanza mi ĆØ scattato qualcosa nella testaā. Scopare un altro uomo avanti a te e godere sia fisicamente che mentalmenteāmi ha fatto qualcosaā..Non so cosaā. !!! So solo che mentre ero di nuovo in quella stanza, ho rivissuto tutto quello che era successo la sera prima e gli sono saltata letteralmente addosso! Te lāho dettoā.io ti amoā ma in questo momento avevoā.hoā..bisogno di questoā! Tra di noi cāĆØ un complicitĆ pazzesca ed un legame meraviglioso e sono sicura che mi capiraiā. LO so che sto mettendo davvero a rischio la nostra relazioneāma se facessi diversamente la metterei ancor di più a rischio dopoā.!! Ero senza paroleā.ancora una volta era riuscita a girarmi a modo suoā. Lāamavo da morireāmi attraeva da pauraāin quel momento la desideravo più che maiā e quantāera sexyāCAZZO!!!
Barbara: sono sicura che se ti fermi un attimo a pensare riuscirai a capire e comprendereā ma se non dovessi riuscirci fai quello che ti sentiāpreferisco mettere ora in discussione il nostro rapporto e non dopoā ora ho bisogno di questoā.! Lei si alzo, io la presi per il polso, la trattenni garbatamente e le dissi: Barbara non andareā. Rimani qui con meā. facciamo lāamoreā ho una incredibile voglia di teā.Lei dapprima mi guardò negli occhiā.poi fece una smorfia con un accenno di sorriso, si avvicinò, mi diede un bacetto sulle labbra e disse: non me lo chiedere ti pregoā. Te lāho detto, in questo momento ho bisogno di altroā; Io la guardai e quasi con tono di implorazione le dissi: ti prego non andareārimani con meāfaremo tutto quello che vuoiā te lo promettoā. Lei dapprima mi guardò senza proferire parolaā poi si inginocchio avanti a meā., mi apri il pantalone e mi tirò fuori lāuccello. Sempre guardandomi con estrema dolcezza e sensualitĆ āun mix che la rendeva tremendamente porca, inizio a masturbarmi. Barbara: prima mi hai sentito? IO: siā LEI: āti ĆØ piaciutoā.IO: siā., nel frattempo lei continuava a masturbarmiāLei: hai sentito come ho godutoā.? IO: siā! LEI: ti sarebbe piaciuto esserci tu al posto suo? IO: uhā.uhhhā siii.. Lei: ed hai sentito come lāho fatto godereā.? IO: huu..uhhhā. Lei mi masturbava con velocitĆ e decisioneā , SI..siiiāLEI: avresti voluto guardareā? IO: sssā.s.ssāsiāsi! IO: Barbaraā..uhāahā dimmi le veritĆ ā.uhhhā perchĆ© avete chiuso la porta a chiaveā..? Lei continuando a masturbarmi: preferivo che certe cose non le vedessiā IO: in che sensoā? Lei: saiā. non era proprioā. Canonico quello che abbiamo fattoā.IO: in che sensoā? LEI: nel sensoā cheā.. lāabbiamo fatto in maniera decisamente spintaā.. IO: ā.non ti capiscoā.!??!! LEI: ādaiānon mi andava che tu vedessi certe coseā abbiamo fatto qualche cosina un poā troppo āparticolareā. Purtroppo non riusci ancora a capire a cosa si riferisse, ma in quel momento non mi interessava ero cosi arrapato, che la feci alzare per farla stendere sul lettoā. avevo una mostruosa voglia di penetrarla. Barbara: non mi hai capitoā, mi fermò, Lei: hai detto che avremmo fatto tutto quello che volevo ioā. ? Purtroppo non riesco farti capireā IO: nonānon sto capendo più nullaā. ! Prima mi dici che mi amiā poiā.mi masturbiā.poi fai tanti misteriā.poi non vuoi fare lāamore con meāno decisamente non riesco a capire. Mi guardò e mi disseā¦. la veritĆ ĆØ che mi sono eccitata da morire a sapere che tu eri li a guardarmiā¦.era un mix di complicitĆ e cattiveria che mi hanno mandato in estasi. Scopare davanti al mio uomo, sapendo il mix di dolore ed eccitazione che ti stavo facendo provare mi ha fatto arrivare a mille. IO: beneā¦. e allora perchĆ© tutte queste storie⦠e questi sotterfugi⦠se davvero ti piace e ti eccita cosƬ tanto, io voglio renderti felice lo sai, facciamoloā¦.scopatelo e ti guarderò ancora.
Barbara si alzò in piedi, mi guardò, poi m prese la mano e mi fece alzare e mi disse: Vieni con meā IO: dove?; LEI: di lĆ āpoi aggiunse, dai vieniā.!! Mi chiusi i pantaloni, lei mi prese nuovamente per mano e mi porto nella stanza di davideā.. continuaā. ā. Davanti alla porta della camera di Davide, subito prima di entrare, Barbara mi fermò e guardandomi negli occhi disse: sei sicuro di volerlo fareā? IO: siā!Lei: anche se quello che potresti vedere non ti dovesse piacere affatto? IO: Barbaraāascoltamiā. Io ti amoā e se questo ĆØ quello che desideri, lo voglio fareā! Te lāho dettoā voglio fare tutto quello che desideri.
Barbara ebbe come un brivido che le percorse lungo la schienaā mi guardò tra lāeccitato ed dubbioso e mi diede un bacio . Poi fece un sorriso ed apri la porta della stanza di Davide, ma prima di entrare le dissi: ti prego sentiti liberaā e poi per sdrammatizzare ma soprattutto per creare ulteriore complicitĆ aggiunsiā.mi raccomando ti voglio cattivaā!!
Non lāavessi mai dettoā. (che coglioneā) il suo viso si illuminòā !!!!
Entrammo in stanza, cāera un forte odore di sesso, Davide era disteso sul letto completamente nudo, quando ci vide non si scompose per nulla. Barbara aveva una espressione tremendamente arrapanteā mi disse: siediti qui, indicandomi la poltrona di fronte al letto, poi si tolse gli stivaletti e sali sul lettoā si avvicinò a Davide e disse: dove eravamo rimastiā? Ed inizio a baciarlo, poi con la mano destra gli prese il cazzo ed iniziò a muoverlo su e giù. In un attimo il cazzo di Davide divenne nuovamente durissimo, si vedeva che Barbara lo eccitava tantissimo, la sollevò e la mise a cavalcioni, lei si tolse la maglia rimanendo nuovamente nuda, poi con la mano destra si prese lāuccello e lo puntò nella fica di Barbara, la quale senza batter ciglio, iniziò a cavalcarlo dapprima lentamente poi sempre più veloce. I due iniziarono a godere nuovamente, i loro gemiti aumentavano pian piano. Barbara era eccitatissima infatti dopo poco ebbe un primo orgasmo. Davide la stese le sali soprĆ e ricominciò a scoparlaā. , lei girò i suoi piedi intorno alle caviglie di lui, mentre lui spingeva vigorosamente il suo membro nella vagina della mia donna. Erano stesi trasversalmente, in maniera perpendicolare a me, per cui vedevo perfettamente i due corpi, distesi lāuno sullāaltro. Questa posizione esaltava meravigliosamente le curve di Barbara che gemeva e godeva sotto i colpi di Davide: ahā.ahāahahahahaāahhhaāuhhh.uhhā sii..sii..sii.. cosiiā.cosiādiādaiā scopami cosiā daiādaiā mhhhmhhhh. Ad un certo punto lei girò il viso sulla sua destra verso di meā aprƬ gli occhi e mi videā.iniziò a fissarmi mentre lui la penetrava con gusto e decisione. Per circa un minuto non proferƬ parola, mi guardava diritto negli occhi contraendo il viso con delle espressioni di godimento quando Davide le assestava dei colpi più profondi. Ero ipnotizzato ed ahime anche eccitatissimoā.Barbara se ne accorse e rivolgendosi a me disse: Tesoroo tti piace? Io non risposi nullaāLEI: alloraā. Hai visto come mi sta scopando bene Davide..? Io ancora non risposiā LEI: uhhhā.ha un cazzo fenomenaleāpoi rivolgendosi a Davide: dai belloā.fagli vedere come lo sai usareā! Avevo i brividi e stavo tremandoā non riuscivo dire nullaā Davide aumento il ritmoā la penetrava fuoribbondamenteāmentre lei era in preda ad un altro orgasmo. Dopo questāorgasmo, BarbarĆ si stese a pancia in su alla destra di Davide quasi a voler godere fino in fondo del piacere che aveva appena provato; lui invece rimase disteso e non essendo ancora venuto aveva sempre il cazzo in tiro d io non potetti fare a meno di notare come fosse grande e doppio.
Dopo non so quanto tempo Barbara si girò verso di lui gli poso la mano destra sul petto e disse: ora tocca a teā.anziā.tocca a me farti godereā., con la mano scese fino a sopra lāuccello. Lāafferrò ed iniziò a muoverlo lentamenteā. Poi guardandolo negli occhi disse: dove sono i gochiniā Lui: li ho appoggiati nella valigiaāLei giro il viso e guardo in direzione della stessa, poi guardo lui nuovamente e disse con aria tremendamente sensuale:ā. Ti vĆ ?? LUI: ā.behāsi! Poi con voce più bassa disse: e lui? Indicando con un cenno della testa me, lei con una calma e dolcezza incredibile rispose: non ti preoccupare per luiā. questa ĆØ la nostra scopata. Poi si lazo dal letto e prese dalla valigia un vibratore gigantesco, una scatola rettangolare ed un altro oggetto che non avevo mai visto. Rimasi interdettoāda dove era uscito quel enorme attrezzo?? Che voleva farci Barbaraā ?
Lei ritorno sul letto, attaccò la presa del vibrattore, prese dalla scatola rettangolare un paio di guanti lattice bianchi, (quelli da medico per intenderci) li indossò lentamente, sistemandoli con cura , poi svitò lāaltro oggetto che non avevo mai visto (che in realtĆ scoprƬ era un vasetto di olio) e si passo il liquido che ne era fuori uscito su uno dei due guanti. Davide invece nel frattempo si era completamente disteso a pancia in su e gambe aperte. Barbara prima si posizionò tra le sue gambe poi accese lāenorme vibratore e lo avvicinò allo scroto di Davide. Lui iniziò a godere immediatamente, mentre lei con una mano lo masturbava prima lentmanete poi sempre più forte. LUI: ahhhā..ahā. mhhh.mhhh LEI: āti piaceā..mhh? LUI: siāohhhāsiā Lei poi lacio il suo cazzo prese il vasetto di olio e bagno per bene tutto il vibratore, poi lo punto tra le natiche di lui e pian piano lo penetrò per una piccolisima parte dellāattrezzoā.. Con una mano lo penetrava mentre con lāaltra lo masturbava sempre più velocemente, mentre lo incitava a godere: ti piace?ā¦godiā. daiābello vieniā.uhhā.che bel cazzo che haiā LUI: uhhhā.uhhh.. ti piaceā. Il mio cazzoā? Lei: siādecisamente si.. ĆØ bello grande. LUI: mhhhhādopo ti sfondo te lo giurooā..Lei: mhhh.voglio proprio vedereā. Ora vieni daiā ! Inizio a spingere in vibratore più dentroā ed a masturbarlo con maggior vigore. I gemiti di Davide aumentarono fino a diventare vere e proprieā urla di doloreā Più Davode urlava più Barbara aumentava i ritmi e lo incitava a venire. Poi lei si rivolse verso di me e disse: ora hai capito perchĆ© avevo chiuso a chiave..? CosāĆØ ā.sei senza paroleā?? Io non riuscivo a dire nullaāero esterrefattoā. Lei era eccitatissimaā : guardaā.guardaā Poi rivolgendosi a lui: ti piaceā? LUI: ahahh.hahahah non riusciva a dire nullaā lei tirò fuori il vibratore dal culo di Davideā bagno ben bene anche lāaltra mano ed inizio a penetrarlo prima con un dito, poi con due, poi con tre, con lāaltra mano lo masturbava ferocemente e contemporaneamente lo incitava a venireā! Non avevo mi visto un cosa del genereāse non nei film porno in tv, ero incredulo che la mia donna potesse essere cosi porca e perversa. Ad un certo punto Davide disse: sto venendo e lei: āsiā.siiāsiii..siii vieni vieni era come indiavolataā. Lui esplose in un orgasmo incredibile violentissimoāin suo cazzo inizio a sborrare ripetutamente mentre lei continuò senza accennare a diminuire la velocitĆ della sega e della penetrazione anale fino a che lui non cacciò fino allāultima goccia di sperma.
ā..continuaā..
ā..incredibileā. non avevo mai visto nulla del genereā!!!
Dopo non molto Davide si ripreseā¦. e rivolgendosi a Barbara disse: ora tocca a me farti godereā.!!! LEI: Non aspettavo altroā!!!
Barbara si distese sul letto a pancia in su e spalancò oscenamente le gambeā
Davide si posizionò in mezzo ed inizio a leccarle la figaā; Lei inizio a gemere sempre di piùā fin quando lui iniziò a stimolarle il clitoride con il vibratoreāe contemporaneamente le leccava lāanoā;i gemiti aumentarono a dismisura fino a diventare urla di piacereā
Dopo circa 5/10 minuti in questa posizione, Davide prese lāolio e bagnò tutto il vibratore poi lo infilò nello splendido sedere di Barbara che prima si irrigidƬ per poi iniziare a godere. Di li a poco puntò il suo enorme uccello verso la sua figa e dopo aver dato tre o quattro spinte la penetrò.
Barbara era letteralmente sconquassata dal piacere aveva il cazzo di Davide in figa ed il vibratore nel culo.
Barbara: ā.siiii.siiiāsiiā.oh mammaā..siiiā.siā. Davide : dai BĆ ā.daiā. ti piaceā??. LEI: siiiiiā.da morireeeā. !
Ad un certo punto lui rallentò il ritmo e le sussurrò qualcosa nellāorecchioā. lei rivolse lo sguardo verso di me che ero completamento inebetito, poi rivolgendosi a lui disse : ā..si daiā.a me vĆ !! Davide prima tirò fuori il suo cazzo, poi il vibratoreā.Barbara si girò a pancia in giùā e disse a lui: ..aspettaā si posizionò quasi perpendicolarmente a me, a quattro zampe sul letto (āalla pecorinaā) la sua testa era in direzione di uno dei due comodini, ma se si girava sul lato sx poteva tranquillamente guardarmi negli occhi, dal punto in cui mi trovavo vedevo perfettamente il suo corpo, il suo sedere e la sua vagina. Davide iniziò a giocare con il vibratore, introducendolo nella sua fica, dapprima con estrema lentezza, poi con una certa decisione. Dopo circa una decina di minuti le lascio il vibratore nella fica ed iniziò a massaggiarle il sedereā Barbara: uhhhā.uhhhā.siii..siiiā. mhh.. non si era mai girata, la sentivo godere, ma non riuscivo a vedere la sua espressione. Ad un tratto Davide, punto il suo cazzo verso il culo di Barbara ed iniziò a penetrarla lentamente e superficialmenteā.aumentando sempre di più il ritmo e la penetrazione.
Barbara urlava nuovamente dal piacereā.stava provando una meravigliosa doppia penetrazione. Ad un tratto lei si volto verso di me e mi guardoā il tutto mentre Davide, ormai presissimo, la penetrava come un forsennatoā. Dapprima mi guardò senza dire nullaā.poi vedendomi praticamente in transā sorrise senza aggiungere nulla.
Davide inizio ad afferrale anche il seno e le dava dei colpi incredibili; alternava sculaccioni a strizzate di capezzoli che facevano letteralmente impazzire Barbara.
Non ho idea di quanto ĆØ potuto durare il tutto, ma non poco! Barbara esplose in un orgasmo impressionante, misto di grida e gemitiā.che travolse anche Davide che venne nuovamente per lāennesima volta.
I due si accasciarono sul letto sfinitiā!!!!
Ero esterrefatto, allibito, agghiacciatoā.ed allo stesso tempo eccitatissimoā., non volevo però che loro se ne accorgessero, per cui decisi di andare a dare sfogo ai miei istinti nella mia camera.
Senza proferire parola mi alzai, usci dalla camera ed entrai nella mia; dapprima cercai di calmarmi bevendo un poā dāacqua, poi iniziai a bagnarmi il viso ed i polsi con lāacqua gelida, cercando di riprendermi, ma quello che avevo visto era stato fortissimo e continuavo a tremare.
A quel punto, quando vidi che non riuscivo a calmarmi, quasi istintivamente, mi sedetti sul letto mi calai i pantaloni ed iniziai a masturbarmi. Ad un tratto apparve Barbara, bellissima, aveva indosso solo la maglia, mi bloccai di colpo e ceraci di ricompormi. LEI:ā. Sei qui? Te ne sei andato senza dire nullaā; mi sono preoccupataā! Non appena vide che cercai di ricompormi, mi si avvicinò si sedette a fianco a me e disse: CosƬā.ti sei eccitato..ehh? Non risposi e lei incalzò: potevi masturbarti anche avanti noiā, non ci sarebbe stato nulla di maleā; in fondo quello che hai visto avrebbe eccitato chiunque. In veritĆ ā credevo che non lāavresti presa bene. A quel punto la guarda diretta negli occhi e le chiesi: posso farti una domanda? LEI: certoā! IO: perchĆ© non mi hai mai detto che piaceva essere scopata cosi..? LEI: tesoro sono cose che non si possono direāIO: ma come noā ci siamo confessati e detti ben altre coseā LEI: āĆØ diversoā non avrei mai immaginato di desiderare tutto questoā IO: ma che dici..? LEI: davveroā.ĆØ diverso.!!! IO: ma daiāche cosa ĆØ diversoā. Non mi dire sciocchezzeā!!! LEI: non ti dico sciocchezzeā. ĆØ la veritĆ ā.!! E mi meraviglio che non mi crediāIO: behāscusaā. se non credo ad una che mi aveva detto che stava andando a salutare e che invece si ĆØ scatenata come forse non mai nella sua vitaā!!! Barbara si adombròā e guardandomi con aria mortificata mi disseā: cosi mi offendiā?? IO: invece tu dicendomi che SOLO stasera hai scoperto di desiderare di essere scopata cosiā.non MI OFFENDI??? LEI: ĆØ la veritĆ ā!!! Se vuoi crederci oppure no ĆØ la veritĆ ā.!!! IO con tono sarcastico: certoā.certoā..ĆØ la veritĆ ! Barbara : Davvero ĆØ la veritĆ ā.; come posso dimostrartelo? Non aggiunsi nulla, mi alzai chiusi il mio pantalone e presi da bere. Lei: pensi che dopo tutto quello che ho fatto e detto stasera, potrei mettermi paura di dirti una sciocchezza simile? Poi aggiunse : e va beneā.!!! Si tolse la maglia, si stese sul letto e disse: vieni qui ho voglia di fare lā amore con teā e poi ripetĆ©: vieniādai vieni quiā ! Mi avvicinai al letto, lei mi afferrò per un braccio e mi tiro a se e guardandomi negli occhi mi disse: spogliatiā! Poi mi sfilo la maglia e mi apri i pantaloni. Dopo essermi tolto tutto, le sali sopra, le puntai il cazzo nella figa ed iniziai a scoparla.
Avevo lāimmagine di lei che scopava ben fotografata nella mia mente, per cui venni dopo pochissimi secondiā e le riempi la pancia di una quantitĆ di sperma impressionante.
Lei si alzò andò prima in bagno, poi usci dalla stanza e rientro dopo un paio di minuti con tutte le sue cose. Chiuse la porta, sali sul letto , mi si avvicinò ed iniziò dapprima a masturbarmi, poi prese il cazzo in bocca ed inizio un certosino lavoro di bocca ed in un attimo mi fece eccitare nuovamente.
Mi sali sopra ed inizio a cavalcarmiā, iniziò a godere ed anche io (decisamente più libero e tranquillo di prima) cominciai a muovermi.
Dopo poco la girai le sali sopra ed iniziai a scoparla con decisioneā Barbara ricominciò a godere ā uhhhhā.uhhhā.. siā.siā.shhā. cossiiiā.cosiiiā non ti fermareā.uhhh.uhhhā ad un tratto senti un rumore alle mie spalle, mi volti di colpo e vidi Davide seduto sulla sedia.
Mi irrigidƬ e guardai Barbara, lei continuando a spingere con le gambe sul mio sedere per non farmi fermare disse: tranquilloā.gli ho chiesto io di venireā A quel punto mi bloccai e le chiesi: PerchĆ©ā? Lei guardandomi negli occhi disse: voglio farti capire che prima non ti dicevo una sciocchezzaā. IO: ehā. Cosaā? In che modoā? Lei mi tirò a se mi diede un bacio in bocca con la lingua poi guardandomi mi sussurro : ā¦.SCOPAMIāFAMMI IMPAZZIREā Incominciai a spingere con forza, sempre più veloceā Barbara godevaā. Ssiā..siiiiāsiiiā.cosiiiācosiiāsii..cosiii. uhh.uhā. daiā.daiāamoreāuhhhā Era tornata la Barbara solita. Godeva come aveva sempre fatto con meā.Cambiammo più volte posizione, fino a ritornare nella canonica posizione del missionario e fino a quando non esplodemmo contemporaneamente in uno dei più bei orgasmi mai provati.
Mi distesi a fianco a lei ancora ansimanteā ero feliceā. Ero ancora in grado di farla godereā!!
Ad un tratto Davide le si avvicinò ed iniziò a baciarlaā. Lei ricambio e lo tiro a seālui si distese su di lei ed inizio a muoversi sopra di leiā.fino a quando la penetrò nuovamente. Il tutto stava succedendo pochi minuti dopo e soprattutto a pochissimi centimetri da me.
Mi girai incredulo e la guardaiā.
Iniziarono ad aumentare il ritmoā.scopavano con una certa fogaā. Dapprima lei ansimava e gemevaā.poi iniziò ad assecondare i suoi movimenti fino muoversi in completa simbiosi con lui ad un ritmo incredibileā. Decisamente più forte del mio nella scopata precedente.
Barbara era nuovamente presissima, quando ad un tratto lo fece rallentare e poi addirittura fermare, si girò verso di me e disse: dimmi la veritĆ conte prima ho goduto? IO: ā.behācredo di siā. LEI: si ho goduto ed anche tantoā. Ed ora secondo te sto godendo? IO : āsi credo di siā
LEI: ā. E si sinceroā secondo te stavo godendo più prima o più oraā? IO: BĆ āma che ne soāLEI: noādavvero rispondiā.ma si sinceroā. IO: behāforse più oraā LEI: ā..mi dispiace dovertelo direāma sto godendo più oraā !Ebbi come una scossa allo stomacoā LEI: con te godoā.mi piace scopareā.anzi fare lāamoreā. ti amo e mi piace da morire venire a letto con teā. Ma vedi nonostante questo, quando Davide mi scopa, godo di piùā. lui riesce a portarmi ad una soglia godimento alla quale tu non riesci a farmi arrivareā ed io questo non potevo saperlo primaā.e per questo che ti ho detto che non avevo mai desiderato prima di scopare in quel modoā. Ora mi capisciā.? Io non sapevo cosa direā.. potevo obbiettare in qualsiasi cosaāma in quale momento non ebbi il coraggio e decisi di stare zitto.
Barbaraā. Mi guardò negli occhi e disse : daiā.ora godi con noiā. Fatti una bella segaā.dai tesoroā.daiā.! Il mio cazzo era nuovamente in tiroāda steso mi sedettiāsempre li a pochi centimetri da loroā.ed iniziai a masturbarmi.
Davide e Barbara in un attimo ripresero a scopare con decisioneāe lei rivolgendosi a lui disseā. : daiā..ora tocca a te fammi impazzireā. Il letto tremava da morire e la testata del letto sbatteva contro il muroā. Barbara: daiādaiābelloā.daiā cosiā scopamiā siāsiā cosiā uhhhhh.uuhā. facciamogli vedere come bisogna scopare una donna. Poi rivolgendosi a me disseā: guarda ed impara amore mio.
Da quel week end Davide e Barbara divennero compagni di lettoā.
Gran parte delle volte scopavano da soli, ma qualche volta anche in mia presenza. Spesso e volentieri ero umiliato da lei.
Purtroppo non riuscivo a lasciare Barbaraāero completamente soggiogato a lei, alla sua sensualitĆ ed alla sua bellezza.
Dopo questa ennesima esperienza ho capito che il mio destino ĆØ quello di essere un cuckold.
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