“Poi, penso a come ha avuto il mio numero…”
Mi sento osservato da tutti e non fatico a crederlo, per
come sono vestito. E’ la notte di Halloween e sono in una discoteca alle porte della città, con alcuni miei amici, che in questo momento non trovo. E’ stata loro l’idea di venire in questa serata a tema, dove bisognava indossare maschere e costumi.
Mentre passeggio per la pista cercandoli, mi sento tastare ripetutamente il sedere, ed ogni volta che mi volto non vedo nessuno. Ad un certo punto mi trovo in mezzo ad un gruppo di ragazzi, che mi ballano intorno. Uno di loro mi si pone davanti, sorridendo , un’ altro invece mi sta alle spalle. Si avvicinano e mentre quello davanti cerca di dirmi qualcosa nell’orecchio, l’altro si appoggia con suo pube sul mio sedere. La situazione è imbarazzante e cerco di andarmene senza dire nulla, ma non ci riesco visto che mi stringono a loro. Cerco di cacciarli, ma ogni mio gesto li diverte sempre più. Quello che mi sta dietro e praticamente ubriaco, mentre gli altri non sembrano esserlo. A turno mi toccano il sedere, e dicono cose che non riesco a sentire per via della musica troppo alta. Non so come chiedere aiuto ed all’improvviso impaurito, incomincio a lacrimare dalla rabbia. Loro non si fermano, anzi sembrano divertirsi ancora di più.
Ad un certo punto un ragazzo di colore, vede la scena e si avvicina. Si fa strada tra i ragazzi, spostandoli con forza e si pone davanti a me. Mi prende per la mano e mi porta fuori la pista. Mentre usciamo si presenta e mi dice di stare tranquilla. Mentre sto per rispondere che non sono un travestito, i tre ragazzi si avvicinano.
“Ehi Thomas! Perché non ti fai i cazzi tuoi? ” dice uno di loro.
“Leo, stai calmo.. ” risponde nervosamente
“Ehi..sei tu che sei venuto lì a darci fastidio.. Stavamo giocando ..”
“Si.., ma con la mia donna! ” disse guardandomi.
Avrei dovuto io ad essere quello sorpreso, ma invece non ero l’unico.
“Stai con lui?” disse sorridendo, ma mentre lo fece fu colpito da un cazzotto.
“..lei..capito?Portale rispetto.”
“Si..scusa..“ disse sanguinante.
“E voi avete problemi?”
“No..no..Thomas..non lo sapevamo che stessi con ..lei. Scusaci”
“Non dovete scusarmi con me, ma con lei.”
“si..si..certo.. Scusaci, non sapevamo che fossi la ragazza di Thomas, ci dispiace.”
Io imbarazzatissimo, non sapevo cosa dire..poi risposi che non era importante.
“Ehi Tom. Non c’è l’hai mai presentata. Come si chiama? ”
“Steve, ci conosciamo da poco, vero Sissy?”
Ormai sembrava di stare in un’altra dimensione.. ma stetti al gioco
“Si..Thomas”
“Ma guarda..sei ancora spaventata..” All’improvviso mi si avvicinò e mi prese tra le sue braccia, stringendomi.
Era incredibilmente forte oltre ad essere alto.
Io che avevo dei tacchi altissimi ero poco più basso di lui.
“Dai, andiamo a prenderci qualcosa da bere.”
Lo seguii, pur di allontanarmi da quella gente.
Mi appoggiai sul suo braccio per camminare più facilmente, per via delle scarpe. Gli dissi che ero venuto con degli amici, che ci siamo travestiti da streghe sexy e che non li trovavo più.
“Non ti preoccupare, ci sono io adesso”
“ehm..grazie..”
“Sei ancora spaventata?”
“si, un po’. Ma guarda come ti ho detto, non sono un travestito.”
“No?mmhh..va bene. Però stasera sei travestito, no?” disse sorridendo
“Beh..si..ma..”
“shhh..Sissy! A proposito ti piace come nome?“
“un nome da femminuccia, praticamente.”
“Ottimo. Sissy.” E sorrise di nuovo
“Ehi. Non intenderai chiamarmi così?”
“Sicuro. Aspetta… Ehi..Don’ Dammi una bottiglia di spumante..eh? ok..grazie”. Prese dal suo amico barman, una bottiglia e due calici.
“Questa è per noi! Dicevi?” mi chiese, mentre andammo a sederci sul divano del privè
“non mi ricordo..”
“Però complimenti per il vestito.Come prima volta ci hai saputo fare. Ti stanno benissimo”
“ehmm.Grazie”. Ovviamente, ero vestito molto sexy ed era per questo che i ragazzi mi avevano preso in giro. Ai piedi avevo dei sandali neri con un tacco alto, degli autoreggenti, ed un vestitino composto da un busto nero con merletti rosa che terminava con una gonnellina rosa larga anch’essa con merletti. Avevo una parrucca bionda con trecce un cappello da strega rosa. Ero molto truccato da cui spiccava un rossetto rosa molto forte ed intenso
“Ecco brindiamo al nostro incontro..” Mi porse i bicchieri e brindammo.
“Sei bellissima, sai?” Mi disse guadandomi negli occhi.
“Thomas, mi metti in imbarazzo, così..”
“E perché? Lo dico davvero hai anche degli occhi bellissimi”
“dai..” intanto sorridevo
“..Delle labbra molto sensuali..” Questo era vero “Ma no…E’ il rossetto che le migliorano” dissi scherzando
“Sarà..ma sono splendide..” poi mi prese una mano
“ehi. .che bella mano femminile che hai però..”
“già.. ehi ma non è che mi stai facendo la corte?” dissi mentre bevvi un altro bicchiere di spumante
“mmhhh…non ancora..”
“ah no? Mi sembrava” dissi ironicamente
“Vogliamo andare a ballare?”
“Ma sei impazzito..mi vergogno e poi..con questi tacchi..”
“..sei favolosa..dai su..non farti pregare”
Mentre tentavo di rifiutare, si alzò e mi trascinò via dal divano.
“Dove andiamo?”
“In pista,tesoro..” Scarto la prima che era una pista di salsa e andammo in una dove c’erano lenti
“Ehi..”
“Ecco ..qui è perfetto. Abbracciami, così..” mi prese le braccia e me le strinse a se per ballare il lento
“Brava..vedi che vai bene”
“Ma Thomas..io non volevo..”
“Shh..Sissy..Qui possiamo parlare e ballare..no?”
“si..certo”
Mentre ballavamo mi disse che era un giocatore di basket e che veniva spesso in quel locale.
“hai un bel profumo..Sissy”
“grazie..” ogni tanto cercava di toccarmi il culo , ma io gli alzavo le mani
“ehi..che fai la furbetta..?”
“finiscila ..” – gli risposi divertito. Stava giocando come se volesse flirtare e lo faceva in maniera molto spontanea. Era la prima volta che ballavo con un uomo, addirittura un lento, poi. Ma stavo molto bene, tra le sue braccia, per essere sincero. Forse saranno stati i drink che ho bevuto, che mi fanno pensare in questo modo.
“che sei tu che fai il furbo..!” – aggiunsi sorridendo.
Ballammo per un po’, poi dissi che ero stanco per via delle scarpe e andammo a sederci ad un tavolo.
“Ti sei divertita, fin’ora?” mi disse con il suo fare sicuro
“Si.. però non mi va che mi che ti rivolgi al femminile con me?” dissi seccato
“Ehi..mmhh..ma dai..ti da così fastidio? Che c’è di male?”
“No..ma..” – provai a rispondere
“Dai..Fai finta che è un gioco. Stasera è una serata speciale, no? Ci stai, allora?”
“va bene” – risposi..
“brava, intanto brindiamo alla nostra serata..”. Mi porse il bicchiere per un altro brindisi.
“Allora…Sissy, per stasera sei la mia ragazza ok?”
“Si…però non te la do.. ” dissi ridendo..
“D’accordo, tesoro. Soffrirò in silenzio..” rispose divertito.
Ci alzammo ed andammo a fare un giro per la terrazza. Camminavamo abbracciati e mi riempiva di attenzioni, mentre discutevamo di tante cose. Pian piano senza accorgermene, non solo non mi dava più fastidio che usasse il femminile nei miei confronti, ma addirittura lo usavo anch’ io giocandoci.
“Devo essere sincera.. “ dissi mentre guardavamo la luna – ”..ci sai fare con le donne.. ”
“Si.. però tu non sei una donna normale” rispose furbescamente
“si lo so..intendevo , per come..” – cercavo di dare una spiegazione alla mia frase prima che lui continuasse “Tu sei una donna speciale. Sissy.”. Quel complimento mi fece arrossire.
“grazie..” risposi , rosso in viso, e con una confusione incredibile.
“La tua femminilità è cosi forte, che va al di là di un semplice vestito”
“in che senso?..” risposi
“vedi, si dice che in ogni uomo vi sia una parte femminile, ed io credo che in te quella parte sia molto estesa” disse guardandomi e d’improvviso ridemmo insieme.
“Ah, bene!..grazie allora..” risposi con un finto broncio, lui sorrise e continuò
“Prego! Vedi, in te c’è una donna intrappolata nel tuo corpo e..” si fermo per un istante, mi guardò e disse “..ed io voglio liberarla! “ e mentre finiva la frase mi prese in braccio e mi fece girare più volte.
“ehi…smettila …mi fai girare la testa..” e per non cadere gli misi le braccia al collo e mi ritrovai a ridere “ ..dai…su” poi si fermò ad una panchina e si sedette con me sulle sue gambe
“ecco..ora va bene, Sissy?”
“Si..ora si” – andava meglio, anche se ero sulle sue ginocchia e con ancora le mie braccia sul suo collo “Ho un mal di testa incredibile” dissi ed appoggiai la testa sul suo petto mentre lui mi accarezzava la testa.
“sarà colpa dei drink che abbiamo bevuto..” –
“già..” – risposi con aria stanca – “..mi hai fatto bere per tutta la serata!” aggiunsi con un sorriso.
“Mi hai fatto venire di nuovo sete..andiamo a prenderci qualcos’altro?” ci alzammo e mentre tornammo verso l’interno del locale mi tenne per mano per tutto il tragitto. Mi sembrava un gesto molto carino e carico di complicità. Una volta arrivati al bar dopo aver bevuto un altro drink, ci raggiunsero degli amici di Thomas, che volevano portarci in un altro locale. Io rifiutai, nonostante lui volesse andarci. Notavo che la loro presenza aveva influito sul carattere di Thomas, che mentre prima era dolce ora era diventato più volgare.
“Non capisco perché ogni tanto hai questa passione per i trans o i travestiti” – gli disse una sua amica
“Hanno un loro fascino..” disse maliziosamente
“Si, ma non hanno la fica! ” rispose un amico, facendo ridere tutti i presenti.
“Però hanno delle belle labbra..” disse passando con un dito sulle mie. Io diventai rosso e mi alzai con la scusa di andare in bagno.
“ed un bel culo..” aggiunse dandomi una pacca sul culo una volta alzatami. Gli altri continuvano a ridere ed io mi allontanai imbarazzata e nervosa.
Decisi di telefonare ad i miei amici per andarmene, ma non avevo soldi in tasca nè un cellulare però Riusci a convincere, un ragazzo che mi stava fissando da un pò, a prestarmelo. L’unico che riuscii a contattare fu Gianni che mi disse che se ne erano andati tutti visto che non mi avevano trovavato.
“Come? E adesso che faccio! Venite a prendermi!”
“Non posso, non ho la macchina e Giorgio è andato via da un paio d’ore.”
“Ma non ho soldi, non ho nulla! Erano in macchina!”
“Vero! Cazzo! Mi dispiace! Ma come faccio? Tra un paio d’ore devo andare a lavoro, lo sai!”
“Vaffanculo” ed attaccai incazzato.
Non capivo più nulla! Ero solo vestito da donna, senza soldi, senza niente e mi girava la testa.
“Ehi, me lo ridai il cellulare?” disse il ragazzo
“Si..si ..scusa” e mentre glielo diedi mi prese per mano e mi disse
“Sei bellissima!” io non risposi e mi allontanai.
Vedevo che mi seguiva ed aveva chiamato un altro suo amico e che si avvicinavano sempre più. Non sapevo cosa fare e decisi di tornare da Thomas. Ma prima di arrivarci mi raggiunse e continuò a parlarmi.
“Sei sola?” – io risposi di no, e che ero con il mio ragazzo. Lui non ci credeva e continuava a provarci.
“E ti lascia sa sola..vestita in questo modo?” – incalzò..
“Sono andata in bagno.. ed ora scusami”. Mi avvicinai al divanetto degli amici di Thomas e mi sedetti al suo fianco, mentre i due ragazzi si fermarono a guardare.
“Tutto bene, Sissy?” mi disse guardando i due ragazzi che mi seguivano
“Si,si..tesoro, grazie”
“Noi andiamo,Thom. Voi che fate?” disse improvvisamente un’amica di Thomas
“non so..Sissy, tu che vuoi fare?A me farebbe piacere..”
“Sono stanca, Thomas, vorrei andare a casa” risposi
“Thomas, vieni da solo, c’è anche Marika con la sorella” – disse l’amica di Thomas
“Wow..grande!” poi si girò verso di me e mi disse
“Ti dispiace, se ci vado tesoro?”
Entrai in panico, sè mi lasciava sola, ero in balia di quei due che non smettevano di guardarmi, ed in più ero senza soldi.
“Si..certo che mi dispiace..non voglio che te ne vai”
“oohhh..che scenetta commovente..” disse un amico
“Ma hai detto che sei stanca..” continuò Thomas, che evidentemente non dispiaceva chiudere la serata con le due sorelle.
“Si..ma volgio stare con te” gli dissi, mentre lo guardavo negli occhi e portando la mia gamba destra sulla sua ed abbracciandolo
“mmhh..tesoro” mi portò subito una mano sotto la gonna toccandomi il culo. Mi venne un brivido al contatto e se ne accorse. E mi baciò improvvisamente. Spalancai gli occhi dalla sorpresa, mentre mi trovavo in bocca la sua lingua che si divincolava. Ero sorpresa, imbarazzata ed eccitata. Mi baciava con una passione incredibile, che ricambiai giocando con la sua lingua.
Quando si stacco ero sconvolta. E nascosi il mio viso sul suo petto. Mentre lui mi strinse a se.Massaggiandomi l’esterno della mia coscia.
“Va bene..va bene..abbiamo capito..vi lasciamo in pace” disse uno dei suoi amici mentre se ne andarono. Io li salutati senza guardarli, stringendomi a Thomas, dalla vergongna.
Rimanemmo soli, mentre io gli chiedevo di andare e lui che voleva pomiciare sul divano. Ogni volta che cercavo di parlare, lui mi affondava la lingua in bocca. Mi mise sulle sue ginocchia sempre abbracciata e mi accarezzava le gambe. Volevo andarmene, ma non sapevo come fare, era più forte di me, ma era molto gentile e sensuale. La mia cosciaera sul suo pacco e sentivo che era duro. Dovevo convincerlo ad andare, ormai era già mezz’ora che pomiciavamo.
“Ti piaccio?” dissi
“Sei fantastica..!” e gli morsi il lobo dell’orecchio, trattenendolo tra le labbra poi sussurrai
“mmhh..grazie..ma ora sono stanca.. vorrei andare..” il gesto gli piacque tantissimo e mi ribaciò.
Quando si staccò mi alza e lo tirai a me. Lui si alzò e continuava a baciarmi. Sentivo si averlo in pugno. Era una sensazione incredibile! Mi sentivo bellissima.
Uscimmò fuori nel terrazzo, voleva camminare un pò prima di guidare. Quando si sentì pronto entrammo in macchina.
Era una porche nera, con vetri fumè. Davvero stupenda.
“Wow..è bellissima..”
“E’ come te tesoro..” disse mentre avviò, e una volta in viaggio appoggiò subito la mano sulla mia gamba.
“Allora avevo ragione..”
“Su cosa?”
“ho liberato la donna che era dentro di te.” . Sorridemmo entrambi, poi continuammo a parlare fino a chè non arrivammo sotto casa mia.
Durante il tragitto volle farmi delle foto col suo cellulare ed io scherzosamente mi mettovo in posa.
“Devo ringraziare i tuoi amici..se non se ne fossero andati, ora non ti avrei conosciuta”
“già..” fui io stavolta a baciarlo. Mi sorpresi nel momento stesso che lo stessi facendo. Era il primo bacio che avevo dato di mia iniziativa. Mi girava la testa, non so se per tutte quelle attenzioni o perchè ero brilla.
“Mi piaci, voglio che sei la mia ragazza”
“mmhh..ma non posso..Thomas..devo continuare la mia vita”
“No..io ti voglio..non puoi lasciarmi..” Prima che finisse la frase, mi sedetti su di lui e risposi
“Tesoro..devi capirmi..non fare quella faccia..”
“Dimmi che ti piaccio..” mi disse
“Si..mi piaci moltissimo”. Ci baciammo e lui mise una mano sotto la gonna e mi tocco il sedere cercando qualcosa..
“..che fai..?” dissi con una voce tremante
“voglio farti godere come una donna..stanotte sei mia..è voglio che questa notte non finisca mai” Quella frase aumentò la mia eccitazione, mentre lui infilo leggermente un dito nel mio buco. Fremetti. E mentre lui giocava, io misi la mano nel suo pantalone. Ma lui mi fermò..tolse il dito dal mio sedere e disse
“No! Aspetta..” Per un attimo sprofondai dalla vergogna. Tornai al mio posto. Imbarazzata. Non avrei dovuto fare quel gesto.
“Che hai? Sissy?”
“Scusami..non volevo..”
“Ehi..non hai capito..fidati di me”. Accese la luce in macchina, mise un cd nel lettore e disse:
“E’ la prima volta che lo vedi è voglio creare la giusta atmosfera..”
Si slaccio la cinta, mentre con usava il cellulare come una telecamera nella mano sinistra. Mi chiese di mettermi in ginocchio sul mio sedile e mi ordinò di massagiarlo. Io meccanicamente eseguì. Lo tastai con il palmo e sentii quanto era grosso.
Lui intanto con la mano destra infilava lentamente un dito nel mio culo
Instintivamente, cercai di abbassare la cerniera. Lui mi schiaffegio la mano.
“No..no..” Tolse il primo bottone sulla cerniera e mi fisso. Quel suo fare mi indispettiva.
“Lo vuoi vedere?” Ero troppo curiosa per dire di no
“si..lo voglio”
“bene..prima dagli un bacio e abbassa la cerniera con le labbra..” quel suo fare deciso mi attirava. Esegui anche stavolta. Presi tra le mie labbra e la tirai giù. Lui poi si abbasso un pò il pantalone e rimase in slip. Erano bianchi e si intravedeva un enorme pezzo di carne scura tutto di un lato. Vedevo l’elastico fare fatica a tratternerlo.
“Mordilo..voglio una foto mentre lo mordi” Non me lo feci dire sue volte. Strinsi il suo pene avvolto dallo slip e ne sentivo la durezza e subito dopo sentì il flash della foto.
“Ora..tira giù lo slip con i denti..” Girai la testa a fissarlo un attimo..stava sorridendo. Sorrisi anch’io.
Infilai il naso sotto la sua maglietta e afferrai con i denti l’elastico dello slip. Lo sollevai tirandolo verso il basso.
E venni schiaffeggiata per la prima volta in vita mia da un cazzo! Salto fuori colpendomi in faccia.
“ahi..oohhhh” Ero strabiliata..non avevo mai visto un cazzo così grosso e lungo. Era nero, duro è puntava dritto verso di me.
“E’ enorme..Thomas” dissi fremendo..Ero ipnotizzata..
“Ed anche dispettoso ” disse lui, alludensosi allo schiaffo e continuando a sventolarlo sul mio viso. Muoveva il bacino e mi colpiva ripetutamente. Gielo facevo fare divertita finchè non lo afferrai con le labbra. Lui sussultò. Avevo spalancato la bocca improvvisamente.E lo avevo catturato. Era la prima volta che avevo un cazzo in bocca ed ero eccitatissima. In tutto questo non mi sono accorta che il suo dito nel mio culo ormai era entrato tutto. E mi piaceva come ci giocava.
“Ti piace vero?” disse mentre sollevai lo sguardo verso di lui, abbagliata dal flash del cellulare
Con ancora il suo cazzo in bocca feci cenno di si, con la lingua incomincia a giocare, accarezandolo tutta la punta
“Ohhh…Sissy…sei grandiosa” Senti il suo pene fuoriuscire un pò di liquido. Lo estrassi prima che venisse. Lui mi bloccò la testa
“Ohh…ecco..Sissyy..” Lo vidi che si stava trattenendo, ma non capivo perchè non mi lasciava la testa
“Aspetta lasciami un attimo..” Poi capìì…infilò un altro dito nel mio culo, io urlai dal dolore. Il mio urlo lo eccitò definitivamente ed esplose pià volte. La prima mi centro dritto la bocca, che era aperta per l’urlo. Mentre la chiusi, inghiottendo il suo sperma. Mi colpì in faccia, poi sugli occhi che avevo , per fortuna chiusi e su tutto il viso prima che le mia mano mi protegesse dall’ultimo schizzo. Mi rimisi sul mio sedile, sfilando dal movimento il dito dal mio culo. Mi portai le mani agli occhi, per togliere lo sperma dagli occhi che tenevo chiusi per non farmeli bruciare.
“Cazzo!..Guarda che mi hai fatto”
“sei stupenda Sissy, bellissima” Mi prese la mano con cui avevo pulito gli occhi
“Mettiti il dito in bocca, Sissy” . Ero fuori di me. Debole e sconvolta. Lui che mi forzava la mano premendo il mio indice sporco di sperma sulle mie labbra. Lo misi in bocca. Lo leccai, immaginandomi che mi stesse vedendo.
“Brava..leccalo” Lo feci succhiandomi il dito, e poi leccandomi le labbra.
“Brava..Brava..apri gli occhi ora..” Li aprivo lentamente, dato che erano appicicosi.
Ma quello che vidi mi sconvolse ancora. Thomas mi stava riprendendo col cellulare. Cercai di afferrarlo, subito.
Ma lui lo tiro a se e lo nascose alla sua sinistra.
“Dammelo..Dammelo..”
“Eccolo..Non ti è bastato?” mi indico sorridendo il suo cazzo. All’improvviso mi misi a piangere dalla frustazione.
“Lasciami..non mi toccare”
“Sono dei fazzoletti, tieni..scusami” Mi pulii le lacrime e lo sperma dal viso. Le lacrime non smettevano ed erano un bene, perchè mi aiuto a pulirmi meglio.
“Scusa..non volevo essere scostumato..”
“Cancella il filmato..Thomas”
“Perchè?”
“Non lo voglio!”
“Ascoltami..sei stata stupenda..ho avuto paura che da domani non ci saremmo più visti e volevo un ricordo di questa splendida sera..”
“Thomas..sniff..ma il video..potrebbe vederlo qualcuno”
“No..nessuno..te lo giuro!”
“Ma..per favore..”
“Non ti fidi di me? Dopo tutto quello che abbiamo fatto..? Va bene..lo cancello”
“..sicuro?”
“Certo..stai tranquilla..ecco lo faccio adesso.” Lo vidi mentre armeggiava col celullare
“guarda ..ho cliccato su cancella tutte..vedi?” Vidi che premeva il tasto cancella ed ero più tranquilla
“si”
“Sei dolcissima, sei la ragazza dei miei sogni!”
“grazie” – Ero frastornata, ma mi piacevano le sue parole.
“Ora vai è tardi..Tra poco darà mattina..e potrebbe vederti qualcuno no? Non avevi paura di questo?”
“Si..certo.” Apri la portiera mentre lui disse
“Grazie, Sissy, non ti dimenticherò mai”. Sorrisi e me ne andai.
2
Una volta a casa, mi spogliai velocemente e mi feci una doccia per pulirmi definitivamente dall’odore di sperma che non smettevo si sentirmi addosso. Mi sentivo lurida, ubriaca e frastornata. Continuavo a pulirmi e a ripetermi che non era successo nulla, che era un incubo. Che era tutto finito. Una volta a letto, però non riuscivo a prendere sonno. Vedevo l’immagine di quel cazzo e la mia umiliazione finale, poi le sue dolcezze, poi tutta la serata, fino a che crollai nel letto.
Una volta svegliatomi, feci un’altra doccia e mi sentii meglio. Trascorsi la domenica restando a letto, litigai con i miei amici, ma ovviamente non dissi nulla della serata precedente. Gli raccontai che avevo incontrato una mia amica che mi prestò i soldi per il tassi.
Dopo un paio di giorni, uscito dal lavoro ero come al solito alla fermata del tram. Ad un certo punto un mio collega disse
“ehi..guarda che macchina..” mi voltai si scatto. Era la macchina di Thomas. Di colpo sbiancai.Come sapeva dove lavoravo? Mi avrà sicuramente seguito.
“ehi..sbaglio o ti sta chiamando” – Non sapevo che fare, valutavo ogni mia possibile risposta poi disse
“ehi..forse è Thomas..un mio amico” Andai verso di lui. Mi apri il finestrino e mentre mi sporgevo disse
“Ciao ,tesoro. Vuoi un passaggio a casa?”
“No..ma cosa hai fatto mi hai seguito?” intanto il collega si avvicinò e sbircio dal fienstrino
“ma è quello della Soda Basket o sbaglio?” disse tutto eccitato e chiamo l’altra mia collega
“Sandra, vieni, a vedere” Si avvicinarono entrambi alla macchina. Thomas usci e venne verso di noi.
Era molto alto ed aveva un fisico incredibile e mentre si avvicinava mi sorrise maliziosamente. Venne verso di me e si presentò. Mi chiese di nuovo se volevo un passaggio es estese l’invito ai miei colleghi. Ovvimanete entrambi furono entusiasti.
Entrammo in macchina e mi sedetti davanti. Mentre Sandra e Mirko chiedevano informazioni, la mia mente rivedeva le immagini dell’ultima volta che era stato in quella macchina. Quando all’improvviso Thomas disse
“Sissy, cosa stai pensando?” Scattai, fissandolo con rabbia
“Sissy?” subito Sandra chiese curiosa. Feci finta di ridere
“eh si ..Thomas mi prende sempre in giro..” dovevo cercare una scusa “..per via dei cartoni animati..prima mi chiamava Jenny la tennista, poi è passato alla principessa Sissy..”
“Jenny?” Disse Thomas fissandomi
“Siete molto amici ” – aggiunse Mirko
“Si, siamo molto uniti” sorrise Thomas
“Capisco la tennista, ma perchè poi, principessa Sissy?” aggiunse Sandra. Ed io odiai la sua curiosità
“Perchè a volte è molto femminile, specialmente quando si veste da donna..” Mi sentì gelare.E dovetti ricorrere a tutta la mia calma per rispondere
“si..si..Thomas..e tu la devi smettere di doparti in campo” Fini con una risata, e riusci a cambiare discorso sul suo lavoro.
Dopo che ovviamente mi prendevano in giro anche gli altri, sul nomignolo.
Li accompagnammo a casa. Ma prima li invitò ad un party e si fece lasciare i numeri di telefono. Poi rimanemmo soli.
“Sei uno scemo!Ma sei impazzito? Che ti è venuto in mente?”
“dai scusa..Stiamo giocando..mi sei mancata sai?”
“Basta giocare Thomas, lasciami”
“Jenny..vedi avevo ragione avevi anche un nome femminile”
“Thomas, non voglio vederti più. L’altra notte eravamo ubriachi”
“mmhh..tu sei la mia ragazza non dimenticarlo”
“Addio” Apri la portiera e me ne andai.
Andai a casa arrabbiato, per quello che aveva fatto. Mentre mi buttai sul divano ,mi arrivo un messaggio.
“Sabato sera, ti vengo a prendere alle 21. Indossa autoreggenti e tanga. Al resto penso io”.
Era impazzito! Se crede che mi ordina cosa fare si dbaglia di grosso. Non sono ubriaco e non ho voglia di vederlo.Poi, penso a come ha avuto il mio numero. Il party! Per questo ha invitato i miei colleghi. Che bastardo.Improvvisamente un altro messaggio.
Era un MMS.Oddio! Era una mia foto vestita da donna. Non riuscivo a pensarci. Non le aveva cancellate. Un altro MMS. Una foto in cui io stringevo tra i denti il suo cazzo. Altro ancora. Il mio viso inondato della sua sborra. Ero sconvolto. Poi un messaggio.
“Tesoro, sei bellissima. E non vorrei dividere il nostro segreto con Mirko. E’ stato cosi gentile a darmi il tuo numero.Mah..decidi tu Sabato alle 21″
Mi stava ricattando! Avrebbe mandato le foto per sputtanarmi. Mi venne una crisi. Mi sentivo in trappola, provai più volte a richiamarlo, ma senza esito. Aveva semrpe il cellulare spento. La notte non dormì. Nno sapevo se ignorarlo , forse non le avrebbe mandate ed era solo uno scherzo. Ma se non fosse così? Sarebbe stata la mia fine. Intanto i giorni passsavano e mi accorsi di non avere nessuna scelta. Sabato alle 21 ero sotto casa ad aspettarlo. Entrai in macchina pronto a fare una sfuriata. Appena entrai chiusi lo sportello e lo vidi, mentre mi porgeva un mazzo di rose rosa.
“Ciao amore”
“Thomas..ma che ti ha preso? Ti rendi conto cosa hai fatto?”
“Non ti piacciono le rose?”
“Ma che mi importa delle rose! Mi hai ricattato.”
“Non ti ho ricattato..ti ho solo spronata a venire da me.”
“Io me ne vado e voglio quelle foto.” Dissi urlando!
“hai messo gli autoreggenti e il tanga”
“no! Vaffanculo”
“ahi ahi..non va bene…così” sorrise , mentre compose un numero.
“Oh..ciao Sandra..” Gelai a sentire quel nome
“sono Thomas, l’amico di Sissy”
“no..thomas..” implorai di attacare il telefono
“si Jenny..scusami un attimo Sandra” mise una mano sul ricevitore e mi disse
“Non sei stato ai patti! Tesoro”
“No..No..guarda” abbassai la tuta e vide gli autoreggenti ed il tanga
“brava..vedi..cosi mi piaci”
“Scusami Sandra, parlavo con la mia ragazza” io mi ammutulì senza fiatare
“Gli ho portato dei regali e li sta provando..” poi mi fisso ed indico il vano posteriore.
Vi erano degli indumenti e delle scarpe. Mi fece cenno di metterli. Io esitai, facendo cenno con la testa.
“Tesoro, indossali qui non preoccuparti, sto parlando con un amica, come vuoi salutarla?”
“Thomas…smettila..” continuai ad implorare inutilmente
“Vestiti” mi ordinò. Esegui anche questa volta. Tolsi la tuta ed indossai una gonna viola aderente. Poi una camicetta rosa piena di merletti. Mentre lo facevo mi guardava e parlava con Sandra
“Ti ho chiamato per invitarvi alla partita di domani. Se vi fa piacere.” intanto mi indicò lo scatolo sotto il siedile. Conteneva dei sandali rossi con dei lacci a schiava, e con un tacco di almeno 13 centimetri. Erano bellissimi, e mi accorsi che invece di pensare ad altro avevo pensato a quanto erano splendidi. Assurdo. Li indossai, frustato, per la scena e per il mio pensiero.
“Guarda nel cruscotto, amore” – continuò poi -”..certo Sandra, giocherò dal primo minuto..” Apri il cruscotto e trovai un’altra scatola, questa volta contenente trucchi ed unghia finta. Lo guardai e mi rifiutai, non potevo truccarmi.
“Ah..Sandra vorrei mandarti alcune foto, sono sicuro che ti piaceranno” – Lo fissai spaventato. Presi subito il rossetto e me lo misi. Poi tocco al fard, all’ombretto ed infine applicai le unghie finte. Una ad una, era un supplizio interminabile. Intanto lui prendeva tempo con Sandra, fino a che invio le immaggini. Per fortuna, fu soddisfatto del mi ocomportamento ed invio delle sue foto mentre andava a canestro. Improvvisamente, si fermò davanti ad un cassonetto e gettò i miei vestiti! Le mie scarpe, la tuta e la felpa. Gridai all’improvviso dalla rabbia e Sandra mi sentì.Lui la saluto e poi mi guardò.
“Wow..sei sempre più bella”
“Stronzo..i miei vestiti..perchè lo hai fatto?”
“Non hai bisogno di quella roba..Ora hai questi..” Mentre cercavo di ribellarmi fermò la macchina.
“Dove stiamo andando?” dissi nervosamente. Non sapevo più cosa fare, ero stato praticamente rapito.
“E’una sorpresa. Tranquilla” Non parlai per tutto il viaggio, e mi sentivo i suoi sguardi ripetuti addosso. Ogni tanto allungava la mano sulla gamba ed io la toglievo, e lui la rimetteva porgendomi un regalino. Mi diede quattro anellini, tre bracciali, degli orecchini vistosi, una cavigliera ed infine una collana d’oro bianco favolosa. Ogni volta mi calmavo sempre più. Quella collana produsse addiritura un sorriso.
“bella vero?”
“Si..molto..costerà una fortuna!”
“Certo, ma non mi importa. Tutto ciò che ti ho dato è tuo! Non dovrai restituirmelo..” mi sorrise e ricambiai. Questa volta lasciai stare la sua mano vuota sulla gamba. Quell’uomo sapeva davvero come conquistare una donna, pensai.
Parcheggiammo, usci dalla macchina e da perfetto cavaliere venne ad aprirmi la portiera. Uscii, con estrema naturalezza, dimenticandomi quanto fossero alti i tacchi e per poco non inciampai. Ma Thomas, mi prese subito.
Mi abbraccio, e mi fisso negli occhi.
“Sei meravigliosa. Sei la donna più bella del mondo”. Era impazzito, immagginai. Ma era irresistibile. Con quelle spalle enormi. E’ quel fisico perfetto. Aveva una maglia bianca aderente, da cui si vedevano la forma degli addominali. E mentre abbassai lo sguardo, vidi il suo pacco enorme.
“Grazie..”
“Dai, andiamo” Mi misi sotto il suo braccio ed entrammo in un locale, dove all’ingresso vi erano numerose persone in fila.
Thomas, conosceva il buttafuori, o per meglio dire, era il buttafuori che era un suo fan, e ci fecero entrare subito. Tutti ci guardavano, chi perchè lo riconosceva , che guardava me per come ero vestita.
“come stai?” mi disse
“sono un pò agitata” lui mi fissò maliziosamente. Avevo incomincitato a parlare col femminile, senza neanchè accorgermene.
“perchè Jenny?”
“c’è tanta gente. Ho paura di essere riconosciuta.”
“No.Tranquilla, non credo conosci qualcuno.E poi sei irriconoscibile, fidati.” In effetti, sarebbe stato difficile riconoscermi, almeno immagino.
“Eccoli..” indico uno degli amici dell’ultima volta.Ci salutammo ed incomiciammo a chiacchierare un pò andando nel solarium.
Ci sedemmò ai bordi della piscina prendendo da bere. C’era Mike con Elena, Danny con Monica e Fabio con Marika. Scopriì che erano tutti compagni di squadra di Thomas mentre Monica ed Elena erano una ballerine mentre Marika una modella. Thomas disse che lavoravo in una hot-line, e che mi esibivo online in un sito. Io mi imbarazzai ancora di più, ovviamente, ma dovetti stare al suo gioco. I ragazzi erano entusiasti della notizia e chiedevano informazioni, mentre le ragazze erano indifferenti e frivole. Il loro atteggiamento da primedonne incominciava a darmi più fastidio della situazione in cui mi trovavo.
“Sei sicura che è il lavoro adatto a te?” disse Marika ammicando verso Monica che aggiunse
“sei cosi timida..” e poi sorrise.
“dite? invece mi piace da matti eccitare i maschietti..” e poi aggiunsi
“..e sono anche molto brava..vero Thomas?”
“certo che lo sei, Jenny” . Le due ragazze erano rimaste colpite dalla mia risposta, visto che ero stata silenziosa fino a quel momento. Continuammo a beccarci per un altro poco, poi andarono a fare un ballo con i loro ragazzi.
“Jenny, mi accompagni in bagno” – disse Elena. Guardai Thomas, sperando che dicesse qualcosa, invece rimase muto e dovetti per forza andarci. Era la prima volta che andavo in un bagno femminile.
“Non darle retta, sono delle oche, sono solo gelose di te”
“come mai? Non ho fatto nulla”
“beh..forse perchè stai con Thomas?” mi guardò e sorridemmo. Mi era simpatica.
“Che fai non entri?” mi indicò di entrare con lei in bagno. Ero imbarazzatissima.
“ce..certo..”. Si sedette davanti a me e parlava tranquillamente
“posso chiederti una cosa privata?”
“s..si, dimmi”
“ma hai gia fatto l’operazione?” Quale operazione pensai, al momento. Poi, compresi.
“No..” poi si alzò.
“mmhh..me lo fai vedere?” sorrise maliziosa
“no..dai..mi imbarazza..”
“su ! Ti prego, sono curiosa, ti giuro che non lo dico a Thomas.Solo un attimo..dai” non so spiegarmi il motivo per cui non riusciì a dirle di no. Mi abbassai la gonna un pò ed abbassai il tanga.
“ehi..com’è carino..” lo coprì subito, ed alzai la gonna. Ero rossa come un peperone. L’imbarazzo aveva fatto sì che non fosse per niente duro.Quindi risultava ancora più piccolo, di quello che era.
“Sei tutta rossa.Tesoro.Dai..” ora ti mostro anch’io una cosa.
“Ecco.” mi mostro le sue tette. Erano grosse e dure.
“me le sono rifatte un paio di mesi fà,belle no?”
“..si..molto” ora ero eccitato, da quella visione.
“dovresti fartele anche tu..sai come faresti felice Thomas?” eh, già Thomas
“già!Da morire!” ridemmo ancora. una volta usciti si aggiustò il trucco e decise che anch’io avevo bisogno di qualche ritocco. Mi aiuto a truccarmi di nuovo. Questa volta con un effetto ancora migliore.
“Ecco..sei bellissima..guardati?” Mi vidi allo specchio. Per la prima volta da quando ero vestito da donna. Ero davvero carina. Certo, si capiva che ero un uomo. Sono alto e un pò robusto, ma con il trucco, la parrucca, quei gioielli, i vestiti.Beh..l’abito lo fa un pò il monaco, pensai.
“già..” Uscimmo a bracccetto, chiacchierando. Mi ero calmata, era la mia prima amica, in questa nuova veste. Tornammo dai ragazzi.
“vi siamo mancate?” disse Elena
“tantissimo..” disse Thomas, poi mi guardò ed aggiunse
“Wow..sei tornata ancora più bella!”
“grazie..è tutto merito di Elena”.
Mi sdraiai al fianco di Thomas. E lo guardavo. Era davvero bello. Ed aveva un fisico atletico. Appoggiai la mano sulla sua pancia per sentire gli addominali. Misi la mano sotto la maglietta e li toccai. Erano di marmo!
“Ehi, piccola..” mi fissò sorridente. Lo trovavo irresistibile.
“guarda che sono fatto di carne..”
“mmhh..si..lo so..” Vennero le altre due coppie.
“Ehi..volete restare soli?” le guardai e voletti vendicarmi.
“oh..no, non date alcun fastidio..” e baciai i suoi addominali
“jenny..che hai?” rispose Thomas
“mmhh..niente..non posso baciare il mio uomo?” lo sentii irrigidire, mentre nei suoi occhi si accese una nuova luce
“tutte le volte che vuoi” mi senti eccitare dal suo sguardo e dal suo corpo.
Intanto gli altri si accomodarono e continuarono il discorso sul mio lavoro. Le due insistevano a dire che ero timida e che non fosse vero. Ad un certo punto intervenne Thomas.
“Beh..ragazze, ci dovete credere. Se Jenny mi dà il permesso, nel mio cellulare ho il suo ultimo video.” oh, no quel video!
“no..thomas..non è il caso” risposi
“se..se..ci avete provati..che coppietta!!Da te non me lo aspettavo” disse Marika
Mi innervosì quella sua aria di superiorità, aveva bisogno di una lezione.
“Faglielo vedere, Thomas..” dissi, pentendomi subito dopo averlo detto.Ovviamente, non se lo fece ripetere due volte. Il video mostro di nuovo le mie labbra stringere il pene di Thomas, poi fargli un pompino e leccarmi il risultato. Erano tutti sconvolti ed eccitati. Le donne sconvolte, non so se per le dimensioni del pene di Thomas o per me. Mentre gli uomini apprezzarono moltissimo.
“Wow..Jenny..sei mitica” disse Danny
“Che splendia..troia” disse Elena, con complicità. Io sorrisi.
“altro che timida..!”
“ti ha riempita tutta si sperma” disse Monica
“già! Non la voleva più finire..” dissi maliziosa e toccai il cazzo di Thomas
“sa essere tremendo.Quando è eccitato!”
“Oddio..mi è venuto duro” scherò Danny, facendo innervosire Monica.
“Non ti preoccupare è il mio lavoro” Ridemmo e ci fu un aria di maggiore complicità tra noi.
Ora le ragazze, mi vedevano con più rispetto, forse perchè avevano visto gli sguardi dei loro ragazzi.
Thomas, con ce la faceva più, e disse all’improvviso
“beh ragazzi, non so voi, ma a me è venuta una certa voglia. Noi ce ne andiamo”
“Stai attenta”, disse Danny, “che lo vedo male”
“Già, non so se vorrei stare nei tuoi panni” disse Elena.
“Non mi farà niente, tranquilla, domani c’è la partita ed è già tardi” risposi
“Cazzo, me ne ero dimenticato!” Gli altri risero, vedere Thomas eccitato ed io che lo pungolavo.
Lui per rispondere mi mise la mano sul sedere e poi il solito dito nel culo.
“Lo sai che sei una Troia? Stasera hai esagerato” disse tutto eccitato
“oh..si..lo so..” risposi mettendo la mia mano nei suoi slip e toccandolo..impazzii..
Alzo la sdraio e la sposto un po più verso l’angolo, e poi si sedette. Mi disse di sedermi anch’io a terra, davanti ai suoi piedi. Io ubbidi. Volevo vedere dove arrivasse.
“Thomas..dai..che vuoi fare..” disse Marika
“shh..Jenny fagli vedere quanto sei brava. ” Mi fissò dall’alto e si slacciò i pantaloni
Io meccanicamente, stavo per abbassargli lo slip, ma lui mi schiaffeggiò di nuovo le mani.
“Sissy..non commettere gli stessi errori..” Lo guardai eccitata. Con le labbra abbassai lo slip e fui investita di nuovo dal suo cazzone.
“Cazzo..” disse Monica. Lo presi in mano e le dissi.
“E’ enorme vero? Ed è tutto mio.” non sentii la sua risposta e lo presi in bocca
“Domani devi giocare Thomas, disse Mike..” Ma Elena lo fece sedere e mi imitò. Anche Mike si arrese.
Monica e Marika se ne andarono e ci lasciarono soli. Mentre io e Elena facevamo il pompino,i due parlavano tra di loro.
“Su Elena, fai vedere a Jenny quanto sei Troia” disse Mike
“mmh..lasciala, poverina, non potrà mai esserlo..” rispose Thomas.
Io ed Elena ci impegnammo al massimo a succhiare quei grossi cazzi nelle nostre bocche.
[continua..?]
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